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Scandal | Recensione 4×11 – Where’s the black lady?

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Scandal | Recensione 4×11 – Where’s the black lady?

Adoro guardare i trailer dei film. Non gli sneak peek dei telefilm, ma i trailer dei film e i promo dei telefilm. Li trovo così ben fatti che credo racchiudano il cuore dell’episodio o del film….. O una tremenda fregatura. Il promo dell’episodio 4×11 di Scandal rientra nella categoria “tremenda fregatura”. Non possiamo pretendere che tutti gli episodi ci tengano incollati dall’inizio alla fine, che non abbiano errori, che non abbiano la necessità di stabilizzare delle storyline rendendo il ritmo più lento; che siano perfetti. Ma in “Where’s the black lady” c’è semplicemente qualcosa di sbagliato. Quando ho l’istino di controllare la mia mail dell’università durante un episodio capisco che qualcosa non torna. La season première della seconda metà di stagione è stata totalmente narrata dal punto di vista di Olivia e questa è una cosa che ho davvero apprezzato. Spesso vediamo racconti di rapimenti in tv e non riusciamo a capire cosa sia successo davvero al prigioniero perché, solitamente, ciò che gli accade avviene off-screen ed è una cosa che odio. Ma noi abbiamo auto la possibilità di vedere le sofferenze di Olivia ed è stato magnifico.
Con la nuova puntata, invece, torniamo alla Casa Bianca dove il VP Andrew ha allestito “The Muppet Show”. Quest’episodio è, idealmente, la metafora di quello che è sempre stata e spero non sempre sarà (la speranza è l’ultima a morire ragazzi) la presidenza di Fitz. Non posso immaginare cosa voglia dire governare un paese e il peso che ne derivi, posso capire che una persona così grande abbia bisogno di consiglieri che lo indirizzino su cosa fare, ma non posso credere che un presidente non possa prendere una decisione da solo e con questo non intendo “Oh oggi dichiaro guerra agli screenwriter incapaci, non voglio sentire ragioni”, ma che un’idea non possa aver origine nella sua mente per poi essere esposta ai suoi consiglieri. Non il contrario. Fitz è sempre stato così: gli altri hanno sempre deciso per lui e lui ne ha solo e sempre ACCETTATO le conseguenze. La presa di potere di Andrew è quindi una punizione divina? Una Frecciatina? Non lo so, purtroppo la relazione Shonda/Fitz non l’ho mai capita, non ho mai capito che tipo di personaggio volessero creare perché non posso credere che volessero creare un presidente degli Stati Uniti invertebrato. Non lo posso credere per via della posizione che hanno voluto dargli in questo telefilm; ovvero quella dell’amore della vita della protagonista.

La presa di potere di Andrew mi è sembrata troppo.

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Troppo forzata; ridicola oserei dire. Andrew è l’ultimo arrivato e che ha fatto negli anni prima? Forse ha messo su una squadra per raccogliere tutto l’oro del mondo per riuscire a pagare e corrompere i servizi segreti degli Stati Uniti e tutto il personale della casa Bianca in modo tale da fargli dichiarare guerra all’Angola rapendo Olivia, screditandolo agli occhi degli Americani, prendendo il suo posto e portandosi a letto la First Lady. Della serie…
Mignolo: «Di un po’ cosa vuoi fare Prof?»
Prof: «Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo: tentare di conquistare il mondo.»
Non fa una piega eh?!

In tutto questo nonsense, però, mi sorge un dubbio: Andrew è andato a letto con Mellie pensando di “tenerla buona” o perché davvero prova qualcosa per lei? Ancora non ho una risposta a questo, ma sicuramente questa sua debolezza l’ha fatto cadere nella trappola di Mellie che con nonchalance dopo una sveltina gli ha rubato entrambi i cellulari.

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«I love her» , «Then you know waht you have to do»

L’unico personaggio positivo di quest’episodio mi è sembrata proprio la First Lady e ciò che ha fatto mi ha riportata all’episodio in cui Mellie incontra la vecchia First Lady la quale aveva confessato di aver gestito il paese al posto del marito e di aver sempre insabbiato i suoi scandali. E sappiamo che fino ad ora Mellie, anche se spesso per scopi personali, per avere il potere, ha coperto Fitz, ma in questa puntata non ha lavorato solo per se stessa, ha lavorato per la squadra, è stata fortissima e sopratutto ha detto a suo marito di dichiarare guerra all’Angola e mettere a rischio la presidenza per salvare OLIVIA. Ho sempre voluto che questo personaggio tanto complesso avesse lo spazio giusto per potersi evolvere umanamente e credo che lo stia facendo; lo spero almeno perché in Scandal i personaggi fanno un passo in avanti e mille indietro. Al di là di tutto devo dire che sono amareggiata per quanto riguarda la coppia Melli/Andrew. Come la First Lady ha detto al presidente in questo episodio lei sperava che Andrew fosse la sua Olivia e lo speravo anche io. Il modo in cui ce l’hanno presentato nella scorsa stagione è stato fantastico: un uomo che ha vegliato sulla donna che amava per 15 anni senza mai sfiorarla, standole accanto in uno dei momenti peggiori della sua vita… Beh sarebbe stata una storyline perfetta, ma sappiamo che Shondona è sadica!

I gladiators invece… Beh più che gladiatori mi sono sembrati dei conigli persi in un grande prato verde alla ricerca del loro padrone. Abby sembrava che vivesse in un altro pianeta, Quinn è stata inutile tanto quanto Abby e Jake è stato totalmente assente. La donna che ama è scomparsa e perciò gli autori hanno ben pensato di dargli lo spessore emotivo di un rotolo di carta da forno. I mean, non mi aspettavo che né Jake né Fitz rotolassero per terra piangendo ed invocando il nome di Olivia, ma… DATEMI UN PO’ DI FEELINGS.
L’unico gladiatore degno di essere chiamato tale è stato Huck che introducendosi in casa di Elizabeth e minacciando la figlia ha fatto fare a Portia de Rossi delle indimenticabili facce da cartone animato.
Olivia è stata fin troppo abile nel raggirare Ian.
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Troppo facile? Troppo veloce? Lui è troppo stupido? Shonda vuole dirci che per il potere tutti possono essere comprati? Certo è vero ma credo che anche Ian stia scommettendo tanto su Olivia; talmente tanto da credere che tutti, nel mercato nero, credano sulla sua parola (quali prove ha?) che Olivia sia Elena di Troia.

Episodio lento, freddo, insignificante; insipido. Voto 4/5

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Vi lascio con il promo SUBBATO della 4×12!

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Linguist, writer, reader, filmgoer and totally addicted to telefilm. Studia lingue, le ha sempre studiate e sempre le studierà. Fin dalle elementari ha sempre e solo avuto in testa l'inglese, ora sa anche francese, spagnolo, russo e tedesco, ma se avesse tempo imparerebbe tutte le lingue del mondo. La sua vita da strega.. Ehm cioè filmica e telefilmica è cominciata con Hocus Pocus, poi con Charmed ed infine con Harry Potter (sì, è fermamente convinta che il mancato arrivo della sua lettera sia stato solo una svista del sistema postale italiano – qui girano solo gufi ubriachi- ù.ù ). Non essendo stata convocata a Hogwarts ha passato l'adolescenza prima a Capeside con Dawson e la sua compagnia, poi a Stars Hollow dalla famiglia Gilmore ed infine ha deciso di frequentare i “quartieri alti” di Orange County in compagnia di Ryan, Seth, Summer e Marissa e dell'Upper East Side cercando di scoprire chi fosse Gossip Girl. Per guarire la sua dipendenza da quella gioventù ricca; è andata a farsi curare al Seattle Grace Hospital, luogo dove fa ritorno ogni anno anche se Shonda cerca di ucciderla. Deve confessare, però, che gironzolando per Mystic Falls e per Beacon Hills ormai è abituata a rischiare la vita. Nel tempo libero legge, legge, legge e scrive, scrive, scrive. Sogno nel cassetto: vivere a New York e scrivere sul cinema. Piano B: piazzarsi davanti agli studios di Los Angeles e, in qualche modo, farsi assumere. Motto: A volte possiamo far avverare i sogni. Non succede spesso, ma quando possiamo dobbiamo farlo.

4 COMMENTS

  1. La scorsa puntata mi era piaciuta tantissimo mentre questa mi ha lasciata un po’ perplessa: Andrew che controlla mezza Casa Bianca (p.s io credo che i suoi sentimenti per Mellie siano sinceri), Fitz che è il solito pirla e Olivia venduta al migliore offerente….mah….
    Speriamo che sta sta storia del rapimento si risolva presto e non la facciano durare fino a maggio perché il rischio di rendere il tutto altamente ridicolo è molto alto

    • esatto Marianna! Spero che il rapimento non si trasformi in qualcosa di totalmente ridicolo! L’asta imminente per Olivia mi lascia perplessa… Ho quasi paura che il prossimo episodio sia terribile! Spero invece che riescano a risollevarsi..

  2. Nella realtà il Presidente degli Stati Uniti è davvero un burattino nelle mani delle lobbies. Può avere idee sue, ma spesso non riesce a realizzarle. Le campagne elettorali sono costosissime e finanziate dalle lobbies, che, durante la presidenza, in cambio, vogliono che i loro interessi siano mantenuti e rispettati. Un esempio è la riforma sanitaria. Clinton voleva davvero intervenire, e Hilary era davvero impegnata nella propaganda per la riforma, finchè la lobbie delle assicurazioni, che sarebbe stata fortemente danneggiata dalla riforma, non le ha offerto dei soldi e lei li ha accettati. Si è dovuto aspettare Obama per la riforma sanitaria (in mezzo ci sono stati 8 anni di Bush), che, comunque, non è stata del livello che lui avrebbe voluto, proprio per via dell’influenza delle lobbies. Anche un provvedimento che diminuisca l’uso delle armi è praticamente impossibile da ottenere, sebbene Obama sarebbe davvero interessato a farlo.
    Il presidente è davvero un burattino. Anche in House of cards, benchè in maniera molto esagerata, si vede come funziona la politica negli Usa. E tutti ne siamo condizionati, perchè, sebbene io non gradisca molto frasi che spesso si ripetono in Scandal, come “I’m the leader of the free world” o “I have a world to run” o “I’m the most powerful man in the world”, è vero che la politica degli Usa influenza quella di gran parte del mondo (ad esempio tutte le guerre che anche noi combattiamo per seguire gli Usa, che, a loro volta, devono far vendere le armi alle lobbies delle armi che apportano finanziamenti alla politica).
    La figura di Fitz, che può sembrare priva di spina dorsale, nella realtà è abbastanza fedele a quella che è la posizione di un qualsiasi presidente degli Usa.
    Al di là di questo, nell’episodio, che, comunque a me è piaciuto, lascia molto a desiderare il fatto che il VP controlli tutta la casa bianca, i servizi segreti etc…. Come ha fatto?!? Su questo sono d’accordo.

    • Sono sicura che nella realtà sia così, ma questa è finzione. Già dalla seconda stagione quando è venuta fuori la storia di defiance il gruppetto (Mellie, Olivia, Cy) ha falsificato le elezioni per far elegger un uomo che poteva cambiare l’America, uno dalle grandi idee. Ma chi ha mai visto quest’uomo? Un conto è avere idee ed essere circondato da gente che non ti permette d realizzarle, un altro è non avere idee. Secondo me Fitz rientra nella seconda categoria e questo, ai miei occhi, lo rende ridondante,noioso e non all’altezza della protagonista.
      In House of cards, inoltre, la storia è completamente diversa: il presidente non è il protagonista e lo scopo principale della serie è proprio quello di farlo sembrare un fantoccio!

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