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Revenge | Recensione 3×15 – Struggle

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Revenge | Recensione 3×15 – Struggle

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Cari amici Addicted,

siamo vicini alla Pasqua, quindi gli autori sono stati buoni e ci hanno regalato un episodio semi-decente <3

Nonostante l’inizio con Emily versione Laura Ingalls nei prati, per il resto ci sono stati alcuni sprazzi di decenza.

Non è un caso, secondo la sottoscritta, che l’episodio sia stato più piacevole in concomitanza con la presenza più massiccia di Nolan, unica fonte di luce di questa serie.

E’ proprio lui a capire che Emily ha bisogno di essere “costretta” a fermarsi, la sua mente è fuori controllo così come i suoi istinti più nascosti. Essendo addestrata a combattere nonchè, per natura, estremamente testarda e maniaca del controllo, l’unico che può aiutarla, in questo momento è Aiden. Infatti la sequestra e la lega a una sedia sottoponendola a una specie di tortura per farle affrontare la situazione e far luce nella sua mente. Ora, io non sono un medico ma un black out di quel tipo, dubito si possa curare infilando la faccia in un secchio d’acqua… Questo è Revenge e siamo costretti a fidarci del metodo Takeda.

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Il povero Aiden, nonostante sia stato scaricato, ormai svariate volte, dalla nostra protagonista, è ancora troppo innamorato di lei e non può abbandonarla. La sua intuizione si rivela corretta, Emily infatti, durante i black out, non attacca i suoi nemici, ma le persone che la amano, quasi a voler allontanarli da lei, perchè chi ti ama, prima o poi ti tradisce. Da un gesto significativo e doloroso come quello della distruzione del simbolo dell’infinito, capiamo a chi sia rivolta la rabbia di Amanda: a suo padre.

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Emily ricorda infatti l’unico momento in cui David l’ha delusa, un momento in cui ha preferito Victoria a lei.

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Dopo il trauma dello sparo, quella piccola Amanda arrabbiata, ha preso possesso, seppur per poche ore al giorno, della vita di Emily, rifiutando di vendicare l’uomo che, non ascoltandola, le ha causato tutto quel dolore. Ora quella bambina è cresciuta e può capire che suo padre non voleva farle del male, nè metterla da parte, si era solo innamorato della donna sbagliata; non per questo merita di essere ricordato con rabbia. Non per questo non merita giustizia. Allo stesso tempo Amanda non merita di soffrire, nè di rimanere sola, nonostante i suoi errori. Anche lei può essere amata e perdonata. Direi che Aiden si è meritato ampiamente il bacio che ha ricevuto.

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Intanto Jack, infastidito dalla recente rivelazione su Stevie, rifiuta inizialmente di avere un rapporto con lei, ma poi sente il bisogno di chiedere un consiglio e… io svengo… 🙂
Nonostante io tifi per Medioman, praticamente dalla prima puntata, il mio ruolo mi impone di essere obiettiva e una cosa devo dirla: stanno gestendo davvero male questo rapporto. Abbiamo iniziato la stagione con l’odio, poi la collaborazione nella vendetta contro i Grayson, poi la gelosia di Amanda e la sua delusione per aver visto Jack baciare Margoux. Dopo lo sparo, l’improvviso riavvicinamento, poi PUFF, il nulla. Jack ha la sua vita, Emily è chiusa in casa malata e lui non si preoccupa minimamente. Ora che lei sta bene, all’improvviso torna, si presenta sul portico bello come il sole e dolce come il miele. WTF?? Emily ha i black out, ma lui sembra bipolare. Dopo il momento obiettività, posso tornare faziosa per qualche minuto, sfruttando sua Maestà Tennant:
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Continuo a sostenere da 3 stagioni che questo rapporto dovrà essere esplorato prima o poi, che Jack potrebbe essere l’unica possibilità per Emily di essere felice. Per quanto Aiden la possa amare, il miglior consiglio che gli viene in mente è: “va avanti con la tua vendetta, falla pagare ai Grayson”. Questa ragazza sta buttando nel WC la sua vita da 3 anni , si aggrappa quotidianamente al suo odio per andare avanti. Non credo che questo sia un consiglio sensato, ma immagino sia anche l’unico modo per far andare avanti la serie che, senza la Vendetta, chiuderebbe domani.

Poi Jack arriva sul portico e in un minuto Amanda si trasforma in una ragazza normale. Le prende la mano e l’espressione di felicità che le si disegna sul volto è qualcosa che raramente abbiamo avuto l’occasione di vedere su di lei. Amo l’Amanda di Jack e amo il Jack di Amanda. Quando sono insieme i loro personaggi si fondono in un abbraccio invisibile che scalda il cuore, almeno alla sottoscritta.
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Devo dire che il mio amato Nolan ha dato il meglio di sè in questo episodio. Resosi conto di aver esagerato con Patrick, si prende una lezione di morale nientepopodimenochè da Victoria. LOL. Nonostante l’odio che prova per lei, decide comunque di aiutare il suo ex e allontanarlo da quella che è diventata ormai un’ossessione: sua madre. Trova anche la forza di andare da lui e non saltargli addosso.. E ce ne vuole di forza eh… 🙂
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Nolan riesce, con delicatezza e un pizzico di cattiveria, a convincerlo che la vicinanza di sua madre lo sta trasmormando in una persona diversa, un assassino. I soldi di Victoria fanno il resto e Patrick parte per seguire un famoso pittore. Rinunciare al figlio per salvarlo è stato un dolore per lei, ma ha fatto la scelta giusta.
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Un minuto solo per ammirare la dolcezza di Nolan:
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La storyline di Stevie invece non riesce proprio a prendermi… Sarà che è vista e rivista. Sarà che di donne che hanno provato a fare la guerra a Victoria ce ne sono state fin troppe. Sarà che con le madri che escono dal nulla abbiamo già dato. Insomma non mi convince questo personaggio e mi annoia quasi quanto Margoux. La storia dell’alcolismo, della gravidanza nascosta a Conrad, della liason col padre di Jack non convince, non sta in piedi. Il povero signor Porter è morto 3 anni fa, lei sapeva che il figlio era solo e si presenta ora? Il fatto che la matrigna di Jack se ne sia andata e non sia morta poi, mi terrorizza. Ci manca solo che ora torni anche lei e sarebbe davvero il colmo!
La nostra unica speranza è la scena finale, ovvero il legame con David Clarke. Se la donna ha qualcosa a che vedere con la sorte del poverino, prevedo momenti duri per il Jemily.
Per completare l’accozzaglia di personaggi senza senso, a breve ci raggiungerà anche il padre di Margoux. Non vedo l’ora ( sono ironica ).
Per ora godiamoci il promo del prossimo episodio.
http://www.youtube.com/watch?v=oqjO4VowrPI
Vi ricordo che Telefilm Addicted vi dà la possibilità di scaricare i sottotitoli di Revenge, curati dai ragazzi di >No Way Subs<, a questo LINK.

Ogni lunedì collegatevi alla loro pagina facebook >No Way Subs< per scoprire lo stato di avanzamento dei subs (sono velocissimi!).

Alla prossima recensione!

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Classe 1980, nata e cresciuta a Roma, vive a Milano dal 2010. I suoi amici e colleghi sono rassegnati ormai a riportarle tutto quello che lascia in giro ogni giorno. Cellulare, chiavi, penne, anelli, non fà distinzioni, perde qualsiasi cosa. Sempre con la testa tra le nuvole riacquista lucidità e memoria solo se si parla di cinema e serie TV. Da bimba spaziava dai cartoni animati ai telefilm più improbabili fino alla folgorazione con X-Files quando per la prima volta capisce cosa si prova ad essere “Telefilm Addicted”. Sostiene infatti l’esame di maturità indossando una maglia con su scritto “I want to believe” e per sua fortuna la commissione decide di promuoverla comunque. Dopo una lunga pausa è rientrata da poco nel tunnel dei telefilm, recuperando gli anni persi a discapito degli ultimi neuroni che le erano rimasti. Si commuove facilmente, quindi durante la visione tiene sempre a portata di mano i fazzoletti, ma sa essere anche perfida con i personaggi che non le piacciono.

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