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Revenge | Recensione 3×03 – Confession

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Revenge | Recensione 3×03 – Confession

“Some believe confession helps a guilty soul find peace, releasing us from the shame and regret of our mistakes. In the face of mortality, many feel the need to seek this closure to make things right. Because if death doesn’t kill us, our demons will”.

Fear. Sin. Confession. I titoli dei primi 3 episodi di Revenge, o le fasi del percorso di Conrad. La Paura della malattia, il Peccato da espiare e infine la Confessione, per ottenere il perdono e la pace.

Devo dire che, nel corso di questo episodio, ho avuto la strana sensazione che fossimo vicini all’epilogo della stagione, anziché agli inizi. Fino agli ultimi minuti tutto sembrava andare troppo liscio: la confessione di Conrad era troppo bella per essere vera, la liberazione di Amanda troppo a portata di mano per non sembrare sospetta, la disfatta di Victoria troppo evidente per non essere smentita…. Ergo, arrivata alla fine, non sono rimasta di stucco perchè, a mio avviso, si poteva fare di meglio.

Personalmente avrei portato avanti un po’ più a lungo l’inganno di Aiden o fornito un indizio decente sulle reali intenzioni di Patrick, liberando lo spettatore dal fastidio di questo idillio madre-figlio senza un senso. E’ vero, il figliolo ritrovato, in questo episodio, ha detto qualcosa in più delle solite 3 frasi, ma comincia ad essere un fastidioso, seppur piacevole alla vista, punto interrogativo. Quasi sembrava “flirtare” con Nolan, chiaramente vuole stuzzicarlo, per quale motivo?  E poi odia Emily solo perché mammina l’ha messo in guardia?  Qualche carta in più andrebbe scoperta su questo personaggio o rischia di diventare noioso.

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Il povero Conrad, grande protagonista di questo inizio stagione, per la prima volta nella sua vita è pentito. La cosa curiosa è che, in realtà, non sembra pentito delle azioni riprovevoli commesse, ma solo delle conseguenze. La morte di David Clarke non l’ha scalfito, l’aereo schiantato con centinaia di vittime a bordo nemmeno, la morte di Declan, giusto un filino, l’odio di Charlotte invece…. Quello non lo sopporta. E pensare che, solo una stagione fa, pagò un medico per farla sembrare drogata e accedere al suo patrimonio, evidentemente la prospettiva di morire da soli fa miracoli…

Non si può negare però che questo personaggio, che ha sempre rappresentato tutto ciò che di negativo hanno i Grayson, acquisti fascino ogni giorno di più in questa stagione, si potrebbe paradossalmente affermare che il suo essere in fin di vita gli doni particolarmente.. Ogni giorno scopriamo qualcosa in più sulle sue inclinazioni, i suoi pensieri,  lo ascoltiamo persino citare Shakespeare davanti a un attonito Patrick: “My salad days, When I was green in judgment, cold in blood”. Che classe, Conrad!

Emily continua a fare l’infermierina premurosa al solo fine di instillare piccole gocce di rimorso nelle orecchie di Conrad e spingerlo alla tanto desiderata confessione.

Nel frattempo Daniel è impegnato a essere odioso con Margoux e, visto che è odiosa anche lei, potrebbero essere una bella coppia, ma… In questo caso sono dalla parte della francesina tutto pepe. Fossi stata in lei l’avrei cacciato a pedate per aver mandato a monte la copertina del giornale con una mossa degna del cognome che porta. Agire alle spalle di una persona che ti sta facendo lavorare per elemosina e tentare di darle anche ordini è decisamente da Grayson.

Emily intanto, decide di rivelare parzialmente i suoi piani a padre Paul e lo fa nel modo più furbo: durante la Confessione. Come sappiamo tutti, in questa occasione, un sacerdote non può rivelare i peccati confessati dal fedele, così la nostra protagonista gioca a carte scoperte, omettendo solo la sua vera identità. Ammette di averlo incastrato per vendicare David Clarke ma è disposta a perdonarlo e riabilitarlo solo in caso Conrad confessi il suo crimine, restituendo almeno la reputazione alla vittima del loro complotto.

confessionNel frattempo Aiden, per consolidare l’alleanza con Victoria, le rivela di aver frequentato Emily anche dopo il fidanzamento con Daniel e per la nostra eroina è come essere a Gardaland. Va subito a spifferarlo al figlio, aggiungendo che la sua fidanzata ha comprato a Nolan una casa da 10 milioni di dollari senza neanche informarlo. La nostra “Iago” al femminile, comincia ad assaporare la possibilità di rovinare Emily e raccoglie qualsiasi “fazzoletto” le capiti sottomano per raggiungere il suo scopo. Decide quindi di presentarsi, spavalda come non mai, alla festa di Nolan accompagnata da Aiden, dando vita ad un siparietto con Emily da applausi, che termina con un’affermazione di quest’ultima, che fa girare tutti gli ospiti e gongolare i giornalisi, ovvero: “I Grayson sono in bancarotta”. La faccia di Victoria dice tutto.

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Le manovre della matriarca indispettiscono però Daniel/Otello che durante un’accesa discussione con la fidanzata, confessa di aver sparato ad Aiden il famoso giorno dell’esplosione. La medaglia d’oro per le entrate a effetto va, come sempre, al mio adorato Nolan che, proprio mentre Emily afferma di aver comprato casa all’amico di nascosto per non farlo vergognare, si presenta con la maglia più figa del secolo. Per una volta sono d’accordo con Daniel quando dice: “He wears his shame well” …. . Puoi dirlo forte, caro, prendi appunti di stile e va a piangere da mammina!

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 Ma parliamo di Jack perché devo confessarvi una cosa: io lo amo. Ci deve essere un’anomalia nel mio affollato cervelletto, pieno zeppo di personaggi, perché io tifo per Damon in TVD, per Hook in Once Upon a Time, per Lucas in Banshee, insomma raramente tifo per il bravo ragazzo per eccellenza in una serie TV, con questa unica eccezione. Sarà merito di Nick Wechsler, che nonostante sia privo di collo al pari di Maurizio Costanzo, trovo bello come il sole e intrigante come pochi; sarà merito della Van Camp che quando è insieme a lui splende come un faro nella nebbia, non saprei. Quello che so è che quando Emily parla con Jack mi apre il cuore perchè torna bambina, abbassa gli occhi, si scusa come una scolaretta, si vergogna della vita di menzogne e manipolazioni che conduce, lui le guarda dentro come nessun altro, parla ad “Amanda”, lasciando “Emily” in disparte.

E’ curioso vedere la spietata vendicatrice gelosa di Margoux, guardarla scrutare Jack da lontano con lo sguardo di chi teme di perdere la persona che ama ma c’è da dire che, in questo episodio, abbiamo visto anche qualcosa di diverso in lui, un lampo di tenerezza. Quando Emily parla di Charlotte, chiamandola sorella ed è mortificata di non poterle essere vicina, sembra che qualcosa si riaccenda in Jack. Peccato che, proprio quando sta per dar voce ai suoi pensieri, arrivi la francesina e la nostra eroina, intuendone le esplicite intenzioni, toglie il disturbo con uno sguardo che non lascia dubbi sul suo stato d’animo.

Una menzione d’onore va però fatta al grande ritorno di Aiden, non come personaggio, ma come amico e alleato… Oltre ad essere stato un grande attore con Victoria è anche un gran Signore con Emily. Molto bella la scena di quando si rivedono sulla spiaggia, lei accarezza la cicatrice della pallottola e poi il suo viso, ma sinceramente credo sia improbabile che si tratti di vero amore. Emily è in un momento delicato, è triste perché sta perdendo Jack, non riesce più a parlare con Charlotte, Daniel è l’equivalente di una marionetta, al momento ha solo Aiden e Nolan al suo fianco. A mio avviso, in quel momento, aveva solo bisogno di tenerezza e calore, sensazioni che un amante fedele e innamorato può offrire a buon mercato, e ha fatto bene Aiden a finirla lì. Anche lui sa bene che il cuore di Amanda è dalle parti dello Stowaway da tanto tempo ormai e in questo episodio è stato più che mai chiaro.

Aiden

Qualcuno di voi ha capito cosa stava facendo Emily su quella cartina? E e se fosse il posto in cui fingerà di cadere in acqua ferita dopo una finta sparatoria? Chissà.. 🙂

disegno_Emily

Passiamo al gran finale: come anticipavo al principio della recensione, era chiaro che qualcosa sarebbe andato storto, ma è stato comunque bello vedere Victoria infuriarsi per la volontà di consegnarsi alle autorità di Conrad e molto toccante la conversazione con Padre Paul che l’ha portato a prendere questa decisione.

Ma è proprio negli ultimi istanti che capiamo che qualcosa di terribile è accaduto ai due. Rottami sulla strada, il corpo, probabilmente senza vita, del sacerdote, un’auto distrutta contro un palo e una figura che avanza claudicante e sconvolta: quella di Conrad. “Graysons never die”, ci verrebbe da esclamare e scommetto che il nostro amico avrà tutto il tempo di tornare sui suoi passi e rinunciare alla redenzione.

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Voi cosa ne pensate?

Stay tuned per la prossima puntata e soprattutto per la prossima recensione!

Vi ricordo che Telefilm Addicted vi ama e vi dà la quindi la possibilità di scaricare i sottotitoli di Revenge, curati dai ragazzi di >No Way Subs<, a questo LINK.

Ogni lunedì collegatevi alla loro pagina facebook >No Way Subs< per scoprire lo stato di avanzamento dei subs (sono velocissimi!).

 

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Classe 1980, nata e cresciuta a Roma, vive a Milano dal 2010. I suoi amici e colleghi sono rassegnati ormai a riportarle tutto quello che lascia in giro ogni giorno. Cellulare, chiavi, penne, anelli, non fà distinzioni, perde qualsiasi cosa. Sempre con la testa tra le nuvole riacquista lucidità e memoria solo se si parla di cinema e serie TV. Da bimba spaziava dai cartoni animati ai telefilm più improbabili fino alla folgorazione con X-Files quando per la prima volta capisce cosa si prova ad essere “Telefilm Addicted”. Sostiene infatti l’esame di maturità indossando una maglia con su scritto “I want to believe” e per sua fortuna la commissione decide di promuoverla comunque. Dopo una lunga pausa è rientrata da poco nel tunnel dei telefilm, recuperando gli anni persi a discapito degli ultimi neuroni che le erano rimasti. Si commuove facilmente, quindi durante la visione tiene sempre a portata di mano i fazzoletti, ma sa essere anche perfida con i personaggi che non le piacciono.

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