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Retroscena di un segreto: da Gotham ad Arrow, passando per The Originals

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Retroscena di un segreto: da Gotham ad Arrow, passando per The Originals

Carissimi, eccoci qua! Devo dirvi che questa settimana ho brancolato nell’incertezza del tema da affrontare in questo pezzo… voglio dire, non è che non avessi un argomento anzi, all’opposto, avevo ben tre idee in mente, ma tutte e tre non erano sufficientemente strutturate. Di solito il mio neurone si attiva grazie ad un particolare e da quello strutturo una frase iniziale e/o una finale e via… il pezzo è presto fatto. In questo caso, invece, non sapevo né come iniziare né dove arrivare, con tutti e tre i pezzi: terribile. E poi, l’illuminazione! Tutto grazie, ad una singola puntata di The Originals (grazie JoMo per le gioie che mi regali tutte le settimane)!

ATTENZIONE: PERICOLO SPOILERS SE NON AVETE VISTO LE ULTIME PUNTATE DI THE ORIGINALS!!!

Confesso subito che, nonostante io non segua poi così tanti telefilm (purtroppo si contano sulle dita di due mani), sono ferma alla quinta puntata di Gotham, non perché non mi entusiasmi (tutt’altro) ma perché è l’unica serie che sono riuscita a far vedere a mio marito Sergio ma lui ha deciso che dobbiamo seguirla in italiano… sacrilegio!!! Ma, cosa potevo fare?!? Cioè dopo anni di tentativi di estorsione ce l’ho fatta a portarlo nel mio mondo parallelo e gli dico di no?!?… So che potete capire la mia decisione di accontentarlo nonostante la pochezza del doppiaggio italiano.
Ecco, in queste poche puntate di Gotham abbiamo assistito al cambiamento del rapporto tra Gordon e la sua compagna Barbara. Nella prima puntata sembrano la coppia perfetta: belli, con un’ottima carriera davanti e innamorati l’uno dell’altra. Eppure nel giro di breve qualcosa cambia, Jim si trova in una situazione pericolosa ed estrema e, sicuro di ciò che vuole, porta avanti i suoi valori rimanendo fedele ad essi: decide di non uccidere Penguin come gli è stato ordinato. Certo, nella sua ingenuità, sottovaluta Cobblepot non ritenendolo una minaccia concreta e crede che lui rispetterà il suo ordine di lasciare la città, foss’anche per paura di rischiare ancora la sua vita. Eppure quel gesto di assoluta fermezza morale, di solidità etica, sarà un primo inesorabile passo lontano da Barbara. Perché? Perché quello sarà un segreto che lui terrà per sé, in buona fede certo, ma alla fine si insinuerà nel loro rapporto come un tarlo e lo andrà a ledere dall’interno.

Un segreto è un atto di fiducia che una persona ripone nelle mani di un’altra. Un ATTO DI FIDUCIA. Non solo quando un segreto ci viene rivelato perché, in quel momento, diventiamo noi stessi detentori di quel segreto e, se in qualche modo fa un po’ meno paura perché lo conosciamo, dobbiamo custodirlo e supportare la persona che ce l’ha confidato. Ma è un atto di fiducia anche, e soprattutto, quando l’altro ci dice di avere un qualcosa che non può rivelarci appieno: ecco, qui si manifesta la vera fiducia, il credere totalmente che il nostro amico, il nostro compagno o whatever, stia agendo per il meglio. Impresa ardua visto che non si ha la minima idea di quello che sta succedendo.

Gordon sta cercando di tutelare Barbara ma lei, sentendosi tagliata fuori da qualcosa di cui non ha percezione e controllo, non riesce ad accettare la situazione e fra i due si crea una sorta di muro neanche troppo invisibile. Ecco che, la presenza di uno o più segreti porta al dubbio, all’incertezza e all’incapacità di vedere l’altro come lo si vedeva prima, perché ora è solo una persona che ci nasconde qualcosa. Mettici pure che l’amica di Barbara instilla in lei il seme del dubbio, e il gioco è fatto. Eppure, cosa salta fuori? Che anche Barbara ha dei segreti: non solo Montoya è stata molto di più di una semplice amica (cosa che confessa relativamente presto a Gordon) ma decide di mettersi a lavorare per lei (in segreto ovviamente e alle spalle di Jim).

Ebbene, la coppia perfetta è tutt’altro che perfetta. Una prima immagine idilliaca è stata completamente sradicata. E la scena che ce lo dimostra è Barbara che prepara le valigie pronta ad andarsene, con o senza Jim.

Uno dei più importanti scrittori di fantascienza americani, Heinlein, scrisse che “La segretezza è il principio della tirannia”. Stavo cercando di capirne il motivo e poi ho capito: originariamente, nell’antica Grecia, la parola tiranno non aveva un’accezione negativa, identificava solo il “signore della città”, ovvero il detentore del potere, colui che aveva il controllo delle cose. Devo dire che questa cosa calza a pennello perché, parafrasando le parole di Heinlein si potrebbe dire che l’avere un (o dei) segreto è l’inizio (principio) del potere/controllo. Calando il tutto ai rapporti interpersonali (perché è quello che ci interessa) è come se, l’avere un segreto, ti desse la possibilità di controllare, di condizionare l’altra persona, un controllo che deriva dalla conoscenza. Tuttavia, questo potere, se non gestito nel modo opportuno, può logorare i rapporti o, addirittura, anche le persone che ne sono influenzate.

Pensiamo a quello che ci ha mostrato The Originals in queste ultime due puntate. Finalmente scopriamo la storia della famiglia di Originari e quello che vediamo è che tutto è stato una serie infinita di segreti nascosti. Certo, magari tutti per una buona causa (o supposta tale…) eppure sempre di segreti si tratta. Esther (mamma Originals) ha nascosto al marito, nonché futuro padre dei suoi figli, l’aver fatto ricorso alla magia (più che altro sembrerebbe alle “Arti Oscure”) per poter dare alla luce dei figli, e questo ha dato inizio alla spirale di eventi a cui abbiamo assistiti negli ultimi 5 anni (e già..si parte dalla terza serie di TVD). Un segreto che ha dato ad Esther un enorme potere: solo lei sapeva e solo lei poteva, in autonomia, gestire, e parzialmente controllare, gli eventi. Fino a quando non si è trovata davanti il conto: un prezzo troppo alto e il peso di quel segreto è diventato un fardello che ha rovesciato le sorti di un’intera famiglia. Mikael (papà Mikaelson) si vede privato della figlia prediletta ed è distrutto (peraltro senza sapere nemmeno la reale causa della dipartita della figlia, la crede morta per la peste e il suo corpo bruciato) e si chiude in se stesso, chiudendosi alla moglie.

E poi proprio quando ci si aspetta che uno cambi in meglio ed impari dai suoi errori ecco lì l’ennesimo passo falso. Esther si avvicina al capo dei licantropi e rimane incinta (No, non è questo l’errore di cui parlo). Ovviamente decide di non dire nulla della sua tresca perché Mikael ha ritrovato la gioia con questo nuovo bimbo, vuoi negargliela?!? E certo, perché un simile atto di viltà?!? Perché questo nuovo segreto le dava nuovamente il potere di gestire la situazione! E il prezzo in questo caso sarà l’odio del figlio (Klaus) e quello di (quasi tutti) i suoi fratelli.

Ma non è ancora finita! (davvero?!?) NO! Perché, dopo 1000 anni, mamma Originals ancora non si lascia andare completamente e, troppo presa dal suo piano di conversione e salvezza dei figli (vi risparmio il mio commento a ciò perché ne verrebbe una filippica) mantiene per sé (e per il suo devotissimo figlio Finn) il segreto più grande: Dahlia, sua sorella, verrà a prendersi tutti i primogeniti della sua progenie… ergo anche Hope!

C’è un altro telefilm che è tutto incentrato sui segreti: Arrow. Non sto parlando dell’ovvietà che è insita nell’identità di Arrow/Oliver Queen, ma di tutti quei segreti che hanno segnato la vita dei nostri protagonisti. Tutta la prima serie ci ha mostrato Olly nella sua duplice vita (Arrow appunto e il giovane AD della Queen Consolidated nonché erede dell’impero di famiglia) e piano piano è riuscito (nolente o volente) a condividere il segreto sulla sua identità a pochi eletti (Diggle prima e Felicity poi).

Adesso, io ho davvero una pessima memoria (credo di avere una sorta di criceto che procede lentamente su di una ruota) ma tutta la seconda serie si è fondata su segreti e sulla loro (totale e/o parziale) rivelazione. Oliver è lontano (non tanto fisicamente ma metaforicamente con tutto se stesso) dalla sua famiglia perché non può confessare di aver già conosciuto Slade ben prima del suo arrivo a Starling City e, così facendo, espone tutta la sua famiglia al piano rischioso di Deathstroke.

Eppure, la famiglia Queen è intrisa di segreti e questi sono la sua rovina. In primis, scopriamo che la ragazza che era rimasta incinta di Ollie non solo non ha perso il bambino ma è stata anche pagata da Moira (la mamma di Oliver) per lasciare la città e rifarsi una vita senza pretendere nulla dalla famiglia Queen. In aggiunta, Slade, nella sua folle vendetta contro Oliver, in una scena che personalmente mi ha lasciata senza parole, uccide Moira lasciando sconvolti lui e Thea.

E poi quando pensi che tutti i segreti siano venuti a galla, alla fine della seconda serie, creano il segreto giusto per questa terza serie: Thea se ne va con Malcom Merlyn. Diciamo che in questa serie i segreti non hanno mai portato a niente di buono… vedremo come si evolverà!

Ebbene, un segreto ti pone ad un livello più elevato degli altri, ti permette di padroneggiare una situazione e di gestirla. Vi ho detto che un segreto è un atto di fiducia che dobbiamo fare verso la persona che detiene il segreto ma, in realtà, il vero atto di fiducia sta nel condividere quel segreto, quel fardello che porta appresso perché solo così si avrà la forza per sopportarne le conseguenze, perché solo così si potrà padroneggiare consapevolmente e correttamente la storia a venire.

Spero di non avervi annoiati… lasciatemi la vostra se vi va!
Alla prossima!

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

2 COMMENTS

  1. Bellissimo articolo, complimenti. Mi ha sopratutto fatto riflettere la citazione di Heinlein sul potere dei segreti e in effetti non potevi scegliere telefilm migliori per affrontare tale argomento. A tal proposito, anche Revenge calza a pennello per questo articolo.

    • Grazie!purtroppo Revenge è un telefilm che non seguo (ma sono quasi pronta per un recuperone perchè ne ho sentito parlare davvero bene!) e sia Arrow che TO sembravano fatti apposta per l’argomento! Heinlein è stato davvero un grande! alla prossima!!

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