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Quotes of the Week #78

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Quotes of the Week #78

First of all, don’t nickname. That’s my thing.
– Damon, The Vampire Diaries

Buongiorno e ben ritrovati sulle pagine di Quotes of the Week in questa domenica di metà ottobre che sembra più luglio – no grazie. Ma non perdiamoci in divagazioni metereologiche e tuffiamoci senza remore nella settimana telefilmica appena conclusasi!

La 2×02 di The Originals, “Alive & Kicking”, è un’altra piccola perla di uno show che non smette mai di stupire. Such a shame che gli americani non lo capiscano e snobbino la serie continuando imperterriti a regalare ascolti ad altri show che non si sarebbero meritati di andare oltre la prima – o al massimo seconda – stagione. In questo episodio, Marcel si ritrova inaspettatamente a collaborare con Elijah, anche se non è particolarmente entusiasta.

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First thing I learned living with your family is wherever you people go, threats and bloodshed seem to follow. So just stay out of the way and try not to kill anyone.

La prima cosa che ho imparato vivendo con la tua famiglia è che ovunque voi andiate, seguono minacce e bagni di sangue. Quindi non starmi fra i piedi e cerca di non uccidere nessuno.

Altrove, Klaus ed Hayley reagiscono in maniere differenti alla lontananza della figlia che tutti credono morta. Klaus ha una maniera così contorta e complessa di amare, ma così intensa, che ogni volta mi spezza il cuore vedere come nessuno riesca mai a comprenderlo.

Hayley: Have you even thought about her once?
Klaus: I’ve not stopped thinking about her. When it pains me, I seek comfort in the idea of what I would do to those who would harm her.

Hayley: Hai mai pensato a lei, almeno una volta?
Klaus: Non ho mai smesso di pensare a lei. E quando il dolore è troppo forte, cerco conforto nell’idea di ciò che farei a tutti quelli che proverebbero a farle del male.

Passiamo ora allo show madre, ovvero The Vampire Diaries, dove Caroline – nonostante sia passata dall’essere il personaggio migliore della serie a essere il più irritante dopo Elena – continua comunque ad avere i suoi buoni momenti, come nella 6×03 dal titolo “Welcome To Paradise” (dalla quale è tratta anche la quote in apertura). La verità è che chiunque dia il fatto suo a Elagna Elena si merita una citazione.

Well that’s the problem Elena. Not all of us are okay with pretending. Some of us prefer to face our problems head on.

Be’ questo è il problema Elena. Non a tutti noi va bene far finta di niente. Alcuni di noi preferiscono affrontare i problemi dritto in faccia.

Abbandoniamo un attimo il soprannaturale per spostarci negli Hampton con “Ashes”, ovvero il terzo episodio di questa quarta stagione di Revenge.

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Nolan: So what, you’re just going to walk blindly into the line of fire?
Emily: Sometimes that’s the only way in.

Nolan: Quindi ti butterai a occhi chiusi sulla linea di fuoco?
Emily: A volte è l’unico modo per farlo.

Daniel mi fa quasi tenerezza quando cerca di tenere testa a Victoria. Povero cuore.

Since you care so much, you might want to know that Charlotte is hanging out with drug dealers, shoving god knows what up her nose, and she almost took a leap off the Maison Hotel. So that’s the update. Let’s do this again in another six months.

Dal momento che ti interessa così tanto, vorrai sapere che Charlotte esce con degli spacciatori, e sniffa chissà cosa, e che è quasi saltata giù dal Maison Hotel. Quindi eccoti l’aggiornamento. Ci rivediamo fra sei mesi per il prossimo.

Ci spostiamo ora a Storybrooke, dove nella 4×03 di Once Upon a Time – “Rocky Road” – Emma per un istante mi ha ricordato molto la devastazione che la accomuna con Ms. Gilbert.

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Hook: Then why do you keep pulling away from me?
Emma: Because everyone I’ve ever been with is dead.

Hook: E allora perché continuate a respingermi?
Emma: Perché tutti quelli con cui sono stata, sono morti.

Continuano anche le avventure di “Hook vs Tecnologia”.

It’s a device for talking. I don’t bloody know. I hit the Emma button and she answers usually.

È un dispositivo per parlare. Che cavolo ne so. Premo il pulsante Emma e lei di solito risponde.

E anche l’epopea di Frozen prosegue. Viva gli uomini duri come Hans!

Hans: I didn’t try to kill her. I left her to die.
Kristoff: Important distinction.

Hans: Non ho cercato di ucciderla. L’ho lasciata a morire.
Kristoff: Distinzione fondamentale.

Tuffiamoci ora fra le corsie di un ospedale, con la 11×04 di Grey’s Anatomy, “Only Mama Knows”, e le considerazioni di Meredith.

They say we can repress our memories. I wonder if we’re just keeping them safe somewhere because no matter how painful they are, they are our most valuable possessions. They made us who we are.

Dicono che non si possano reprimere i ricordi. Mi chiedo se si tengano semplicemente al sicuro da qualche parte, perché non importa quanto siano dolorosi, ma sono i nostri averi più importanti. Ci rendono ciò che siamo.

Passiamo poi a Red Band Society e ai problemi adolescenziali di questi ragazzi, sembra tanto Dawson’s Creek a volte!

Leo: Can you just accept the apology and stop being such a bitch?
Emma: Wow! Worst apology ever.

Leo: Non potresti semplicemente accettare le scuse e smetterla di fare la stronza?
Emma: Wow! Peggiori scuse di sempre.

È giunto il momento dei saluti anche per oggi, e vi lascio con un’ultima citazione tratta dallo scorso episodio di OUAT.

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Who else can turn people into popsicles? It’s Elsa!

Ora è davvero tutto, io vi saluto e vi aspetto domenica prossima!
-Elsa.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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