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Quotes of the Week #56

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Quotes of the Week #56

Eccoci puntuali come ogni domenica con l’appuntamento settimanale di Quotes of the Week. Tante cose sono successe nell’universo telefilmico, vediamo di riviverne alcune!

Nella 3×15 di Revenge, Struggle, Aiden usa quella che oserei definire “terapia d’urto” per aiutare Emily con i suoi blackout.

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Emily: You’re the only person who knew how to save me. I’m not sure I deserve it.
Aiden: You do.

Emily: Se l’unico che ha saputo aiutarmi. Non sono sicura di meritarlo.
Aiden: Lo meriti.

Emily ha avuto molto tempo di meditare sui propri ricordi, quanto basta per regalarci l’ennesima perla filosofica.

Emily: We spend our lives struggling to hold on to the things we value most. To the people and things we believe we could never exist without. But our memories are often an illusion protecting a far more destructive truth.

Emily: Passiamo la nostra vita a lottare per tenerci strette le cose che consideriamo più importanti. Per rimanere attaccati alle persone e alle cose senza le quali pensiamo di non poter sopravvivere. Ma i nostri ricordi sono spesso illusioni atte a proteggerci da verità molto più distruttive.

Nella 3×13 di Once Upon a Time, Witch Hunt, Regina inizia in qualche modo ad avvicinarsi a colui il quale si suppone essere il suo true love.

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Regina: Who knew a thief had honor?
Robin Hood: Who knew an evil queen had a soft spot for children?

Regina: Chi avrebbe mai detto che un ladro avesse dell’onore?
Robin Hood: Chi avrebbe mai detto che una regina cattiva avesse un debole per i bambini?

E poi, nello sgomento generale, si scopre che anche the Wicked Witch esiste realmente. Da che pulpito arriva la domanda…

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Emma: Really, she’s real too?
Hook: Says the daughter of Snow White and Prince Charming.

Emma: Siamo seri, anche lei esiste davvero?
Hook: Disse la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro.

La 3×11 di Girls, I Saw You, vede Hannah a confronto con Adam

Hannah: We didn’t really talk about it, you know, you talked about it and I listened.

Hannah: Non è che ne abbiamo parlato, tu parlavi e io ascoltavo.

Non abbiamo mai avuto modo di citare troppo Bones, eppure a livello di dialoghi io lo adoro. Le interazioni fra Booth e Brennan andrebbero riportate tutte, ma limitiamoci a queste tratte dalla 9×17, The Repo Man in the Septic Tank.

Booth: Okay, you’re saying that Jesus and Superman are the same?
Brennan: Jesus walks on water. Superman flies. No different.

Booth: Okay, stai dicendo che Gesù e Superman sono la stessa persona?
Brennan: Gesù cammina sulle acque. Superman vola. Non c’è molta differenza.

E poi ci sono i momenti romantici.

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Booth: You did tell me once that you thought that monogamy was unnatural.
Brennan: Yes, that’s true. Before I realised that we, are symbiotic like a clown fish and a sea anemone.
Booth: What? What are you talking about…Nemo? That doesn’t sound very romantic…
Brennan: I disagree. You and I, we’re bound to one another. So much so that I don’t feel that I could survive without you. You nurture me. You protect me. You are my home. If I were to damage that by a meaningless dalliance…it would be like killing myself. Something that I would never do.
Booth: Well, that sounds a little better.

Booth: Una volta mi hai detto che pensavi che la monogamia non fosse naturale.
Brennan: Sì, è vero. Questo prima che capissi che noi due viviamo in simbiosi come un pesce pagliaccio e un anemone di mare.
Booth: Cosa? Stai parlando di… Nemo? Non è molto romantico…
Brennan: Non sono d’accordo. Noi due, siamo legati l’uno all’altra. Al punto che non penso che riuscirei a sopravvivere senza di te. Mi nutri. Mi proteggi. Sei la mia casa. Se dovessi rovinare tutto questo con un flirt senza significato… mi ucciderebbe. Non lo farei mai.
Booth: Ecco, così suona un po’ meglio.

In Superhero, ovvero la 1×16 di The Tomorrow People, Russell incontra una sorta di discepola di una sua vecchia discepola. Che gli fa un bel discorsetto che pare uscire direttamente da un fumetto Marvel.

Mallory: We weren’t given these powers so we could hide in a tunnel. We were born great so that we may do great things.

Mallory: Non abbiamo questi poteri per poterci nascondere in un tunnel. Siamo nati grandi per poter fare grandi cose.

Passando al cugino di TTP, ovvero Arrow, nella 2×16 Laurel sembra essere finalmente rinsavita. Chissà quanto durerà…

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Laurel: Looks like you took my advice.
Oliver: Thank you for helping me with Sara. I know that can’t be easy.
Laurel: Helping two people I care about? There’s nothing easier.

Laurel: A quanto pare hai ascoltato il mio consiglio.
Oliver: Grazie per avermi aiutato con Sara. So che non è stato facile.
Laurel: Aiutare due persone alle quali tengo? Non c’è nulla di più facile.

Tornando nel mondo delle favole, OUAT in Wonderland mi ha spezzato il cuoricino in mille pezzi questa settimana. Non credo ci sia bisogno di spiegare il perché…

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Will: Everyday I wake up thinking maybe she changed her mind, remembered how much she loved me. I bet she’ll come home today, but she don’t come. I’d rather feel nothing that feel like this.

Will: Ogni giorno mi sveglio pensando che magari avrà cambiato idea, che si sarà ricordata di quanto mi amasse. Scommetto che tornerà a casa oggi, ma non succede mai. Preferirei non provare nulla che sentirmi così.

L’episodio ci ha anche regalato le crisi di identità di Alice, che per un attimo ha creduto di essersi trasformata in niente di meno che Ichabod Crane!

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Alice: There’s ice inside this box. How’d the Knave acquire magic such as this?
Bianconiglio: No, it’s not magic. It’s called electricity.

Alice: C’è del ghiaccio dentro a questa scatola. Com’è possibile che il Fante abbia acquisito una simile magia?
Bianconiglio: No, non è magia. Si chiama elettricità.

Anche per oggi è tutto, e io vi lascio con una quote tratta dalla 2×03 di Bates Motel, e che è senza ombra di dubbio alcuno la mia preferita della settimana.

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Emma: Bad choices. Make bad choices with me.

Emma: Scelte sbagliate. Fai scelte sbagliate con me.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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