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Quotes of the Week #47

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Quotes of the Week #47

Buona domenica e ben ritrovati a tutti! Come state? Siete anche voi disperati perché Episode Calendar vi sbatte in faccia la cruda realtà, ovvero che avete tipo 283672647364mila episodi in arretrato da guardare nonostante la metà delle serie che seguite siano ancora in pausa? Benvenuti nel club!

Nel Quotes of the Week di oggi parleremo di qualche serie ambientata a Chicago, riporteremo qualche pillola presa qua e là, ma soprattutto daremo – diamo – il bentornato a quelli che sono i due telefilm che ormai aspetto con più ansia e che hanno in comune il cognome Amell… siete pronti?!

#AmellWednesday

The Tomorrow People è tornato, The Tomorrow People è tornato! Con una puntata – 1×10, The Citadel – che ha fatto salire esponenzialmente il mio già esponenziale odio per Cara. E alla stessa maniera ha fatto salire esponenzialmente il mio già esponenziale amore per John e Robbie Amell Stephen. Se avete visto la puntata saprete meglio di me cosa è successo, così come Jedikiah impiega cinque secondi netti a capire che non è stato il suo pupillo a trascinare tutti nell’ennesima missione suicida (chissà perché, è sempre Cara quella con queste ideone!).

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Jedikiah: So, this wasn’t your plan. That explains the profound recklesness.

Jedikiah: Quindi non è stato un tuo piano. Questo ne spiega l’assoluta avventatezza.

Non contenta di questo, Cara decide di rivalersi su Morgan… meno male che John un cervello ce l’ha ancora.

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John: If you can’t see she’s one of us, you’re lost as a leader. And we’re lost as a people.

John: Se non capisci che è una di noi, allora sei finita come leader. E noi siamo finiti come popolo.

Chi invece proprio non ragiona quando si tratta di Cara, è Robbie Amell Stephen. Vi prego, fatelo rinsavire.

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Stephen: Look, I took an actual bullet, because I believe in you.

Stephen: Senti, mi sono preso un proiettile, perché credo in te.

Anche nella 2×10 di Arrow, intitolata Blast Radius, sono successe parecchie cose ma focalizziamoci su una sola… Olicity, Olicity OVUNQUE! Il nostro Oliver è piuttosto teso e nervoso e ne ha tutti i motivi in fondo… ma perché prendersela così tanto con la povera Felicity? Diggle ha la risposta.

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Diggle: You didn’t have a problem with Felicity’s performance until she met Barry Allen.

Diggle: Non hai mai avuto problemi con l’operato di Felicity, prima che incontrasse Barry Allen.

Jealous much, caro Ollie? Sì, ma anche tontolone much… qualcuno gli spieghi che quando ti dichiari alla ragazza che evidentemente ti piace, dovresti coronare la tua dichiarazione con un bacio, con tanto di sottofondo musicale sha-la-la-la-la-la il ragazzo è troppo timido coraggio bacialaaaaaaa. E invece no, è stupido quanto il principe Eric, anzi di più, visto che la butta (di nuovo) fra le braccia di Barry con tanto di benedizione.

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Oliver: When you were there… well, it just made me realize how much I need you here. You know in the beginning I was just gonna… just gonna do all of this just by myself, and now with you and Diggle… I rely on you.
Felicity: Well, does that mean I have a shot at employee of the month?
Oliver: No. Because you’re not my employee. You’re my partner. Barry’s gonna wake up, and when he does you will be there.
Felicity: I finally have a guy who’s interested in me, and he’s struck by lightning, ends up in a coma. Typical.
Oliver: Well, maybe he’s dreaming about you.

Oliver: Quando eri via… beh, mi sono reso conto di quanto io abbia bisogno di te qui. Sai, all’inizio facevo… facevo tutto questo da solo, ma ora ho te e Diggle… mi appoggio a voi.
Felicity: Quindi questo significa che posso concorrere come impiegata del mese.
Oliver: No. Perché non sei una mia impiegata. Sei la mia partner. Barry si sveglierà e quando lo farà, sarai lì con lui.
Felicity: Finalmente c’è un ragazzo che si interessa a me e viene colpito da un fulmine finendo in coma. Tipico.
Oliver: Beh, magari ti sta sognando.

*********

Chicago, oh Chicago!

Siamo alla seconda puntata di Chicago PD, e finora io lo promuovo a pieni voti. In questa seconda puntata – intitolata Wrong Side of the Bars – abbiamo visto l’epilogo di ciò che era iniziato nel pilot e in un certo senso si sono concluse “le presentazioni”.

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Lindsay: I used to think that cops under Voight were invincible, and then Jules died. I was holding her hand. As a soldier, how did you deal with it?
Halstead: Generally… take it out on those who didn’t deserve it.

Lindsay: Credevo che i poliziotti sotto Voight fossero invincibili, e poi Jules è morta. Le stavo tenendo la mano. Quando eri un soldato, come reagivi a tutto questo?
Halstead: Di solito… prendendomela con quelli che non c’entravano nulla.

Per riuscire a ritrovare il figlio, Antonio si affida a una sua vecchia informatrice, e sottolinea l’importanza di trattare gli informatori con riguardo, discorso che si potrebbe in realtà ampliare fino a comprendere chiunque.

Antonio: Sometimes when you really need someone, they’re still there for you.

Antonio: A volte quando hai davvero bisogno di qualcosa, sono ancora lì per te.

E alla fine Voight chiama a raccolta tutta la sua squadra.

Voight: The police standing next to you are your family and to me, there’s nothing more important. If you’re in, stay here with me.

Voight: I poliziotti di fianco a voi sono la vostra famiglia e per me non c’è nulla di più importante. Se vi va bene, state qui con me.

Out With A Bang, ovvero la 2×12 di Chicago Fire, questa settimana incontra Pretty Little Liars, dove il pretty liar è… un insospettabile Casey.

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Dawson: You know, I’m not… I’m not worried about the dinner, I’m worried about you. If we’re gonna do this, you need to be honest with me.
Casey: I’m fine. I haven’t been sleeping great. That’s just part of getting back on the work schedule. I’m better every day.

Dawson: Sai, non sono… non sono preoccupata per la cena, sono preoccupata per te. Se dobbiamo imbarcarci in questo, devi essere onesto con me.
Casey: Sto bene. Non ho dormito molto bene di recente. Ma è solo perché devo riabituarmi ai ritmi lavorativi. Miglioro ogni giorno.

Nel frattempo Otis decide di chiedere la benedizione di Severide per uscire con sua sorella…

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Otis: I would like to ask Katie out on a date and I was hoping for your blessing.
Severide: Just checking the spark arrestor. Wanted to make sure the motor was running good.
Otis: That makes sense.

Otis: Volevo chiedere a Katie un appuntamento e speravo nella tua benedizione.
Severide: Stavo controllando il ferma scintille. Volevo essere sicuro che il motore funzionasse bene.
Otis: Ha un senso.

*********

Pillole

Dalla 1×10 di The Originals, The Casket Girl, il nostro povero Klaus deve fronteggiare l’ennesimo rifiuto da parte del mondo, anche se stavolta Davina non ha tutti i torti a essere arrabbiata…

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Davina: You’re afraid everyone can see what you really are… An animal… A beast…

Davina: Hai paura che tutti possano vedere cosa sei in realtà… Un animale… Una bestia…

Dalla 2×09 di Beauty and the Beast, Don’t Die On Me:

Cat: You can’t use fear as an excuse to risk your life.

Cat: Non puoi usare la paura come scusa per rischiare la tua vita.

Dalla 3×12 di Revenge, Endurance.

Emily: Hate is a lot like love. You can’t force it. You can’t fight it. You just have to embrace it when it comes along.

Emily: L’odio è proprio come l’amore. Non lo puoi forzare. Non lo puoi combattere. Bisogna solo accettarlo quando arriva.

Anche per oggi direi che è tutto, e non mi resta che augurarvi una buona settimana… a domenica prossima!

Cheers!

Bonus quote

Prima di chiudere, eccovi una piccola chicca dalla 1×02 di Orphan Black, giusto per variare un po’.

Vic: Love… is imperfect. Love… is imperfection itself.
Felix: If that’s your definition, no wonder she jumped.

Vic: L’amore… è imperfetto. L’amore… è la personificazione dell’imperfezione.
Felix: Se questa è la tua definizione, non mi sorprende che si sia buttata.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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