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Quotes of the Week #104

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Quotes of the Week #104

If you take away the one last thing that makes sense to me, then I will die with you, right here now.
-Claire, Outlander 1×16, “To Ransom a Man’s Soul”

Buona domenica amici Addicted!

Rieccoci qui col nostro consueto appuntamento domenicale dedicato alle citazioni telefilmiche della settimana, e quest’oggi partirei da Aquarius con un sonoro BENTORNATO FRA NOI FOX MULDER! Il pilot, che porta il titolo di “Everybody’s Been Burned”, ci fa fare la conoscenza di Charles Manson (non che non lo conoscessimo già), e lascio che siano le parole di Katie a introdurcelo:

Charlie has a vision. Someday… he’s going to be more famous than the Beatles. And we’re going to help get him there.

Charlie è un visionario. Un giorno… sarà più famoso dei Beatles. E noi lo aiuteremo a diventarlo.

In realtà questo personaggio si potrebbe presentare benissimo da solo, eccovi la sua visione del mondo:

They can’t see who we really are. We’re special. We’re powerful. And we can change everything.

Non possono capire chi siamo veramente. Siamo speciale. Siamo potenti. E possiamo cambiare tutto.

Credo che Bones sia l’unico show “invernale” a non essersi ancora concluso giunti ormai all’alba del mese di giugno. Eccovi Angela e Hodgins dalla 10×20, “The Woman in the Whirlpool”.

07

Hodgins: But if he’s feeling all alone, if he feels it’s hopeless…
Angela: Then he should fight. Isn’t that what you’d do?
Hodgins: To the death.

Hodgins: Ma se si sente solo, se si sente senza speranza…
Angela: Allora dovrebbe lottare. Non è quello che faresti tu?
Hodgins: Fino alla morte.

Nel terzo episodio di Wayward Pines, “Our Town, Our Law”, lo sceriffo Pope ci rende noto che forse a volte è meglio non sapere la verità.

You think you want to know the truth, but you don’t. It’s worse than anything you can even imagine.

Pensi di voler sapere la verità, ma non lo vuoi davvero. È peggio di qualunque cosa si possa anche solo immaginare.

Invece nella 1×11 di iZombie, “Astroburger”, la verità è liberatoria. In fondo sono sempre stata #TeamMajor! (no, non è vero… sono sempre stata #TeamBradleyJames, fin dal momento in cui ho saputo sarebbe comparso in questo show, che è poi la sola e unica ragione per cui avevo iniziato a guardarlo. Ma ovviamente le cose belle devono sempre durare troppo poco, SIGH).

05 06

Liv: How does it feel to finally know the truth?
Major: Better.

Liv: Come ci si sente a sapere finalmente la verità?
Major: Meglio.

Finding Carter si è taylorswiftizzato nella 2×09 che porta l’iconico titolo di “I Knew You Were Trouble”, temevo quasi di veder spuntare riferimenti nemmeno troppo velati a Harry Styles – o Styles himself, tanto per gradire – a ogni cambio di inquadratura, e invece no, titolo a parte il resto è stato molto… Finding Carter. Con tutte le sue relazioni estremamente complicate.

00

Elizabeth: Things are… very complicated
Gabe: Yeah well, most everything in life is. But, the people who want to be together tend to make it work. So I’m just saying, maybe the whole complicated thing, is just an excuse.

Elizabeth: Le cose sono… molto complicate.
Gabe: Sì be’, quasi tutto nella vita lo è. Ma le persone che vogliono stare insieme, cercano di far funzionare le cose. Quindi sto solo dicendo che forse tutta questa storia delle cose complicate sia solo una scusa.

Nella 2×04 – “Evil Spirit in Heavenly Places” – di quella meraviglia che è Penny Dreadful, Vanessa riassume in tre righe l’essenza dell’intero show.

01 03 04 02

You’ll understand I find it difficult to accept, I’m the object of an eternal satanic quest that so far’s only demonstrated in something that’s half poetry half gibberish. I’m sorry, no.

Capirete che trovo difficile accettare di essere l’oggetto di un’eterna avventura satanica che finora si è solo dimostrata sotto forma di qualcosa che è metà poesia e metà linguaggio senza senso. Mi dispiace, no.

Anche per quest’oggi siamo giunti alla fine del nostro appuntamento settimanale, vi aspetto puntuali come sempre domenica prossima!
-Elsa

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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