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Quell’involontaria vena comica di The Walking Dead

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Quell’involontaria vena comica di The Walking Dead

Cari amici e amiche addicted, giusto un anno fa (post mid-season finale) non potei fare a meno di contenere la mia delusione in merito alla piega che stava prendendo The Walking Dead, serie-tv che una volta annoveravo senza indugio tra le mie preferite e che difendevo a spada tratta dinnanzi a chi la definiva in maniera estremamente riduttiva (senza mai averla vista) “Solo una serie-tv con gli zombie”.

All’inizio no, non era solo questo. Ribadisco infatti, per la millemillesima volta, che TWD nacque come drammone/survivor serio e “realistico”, con gli zombie a incarnare il “pretesto” per raccontare la condizione e l’evoluzione (o involuzione forse…) umana di fronte a un mondo in cui la civiltà era stata spazzata via. I famosi pipponi da pseudo approfondimento psicologico (da molti – non da me – ritenuti fonte di noia mortale) delle prime stagioni erano il tentativo (a volte riuscito, altre no) di dare spessore ai personaggi, nella speranza di farci affezionare a loro. E con me ci erano riusciti!

Il patatrack, per quanto mi riguarda, è arrivato durante la stagione scorsa, quando ho smesso di “temere” per la loro sorte. Da un lato perché ormai ce ne sono troppi (e quindi si dà poco spazio a ciascuno), dall’altra perché i personaggi sono divenuti sempre più caricature di sé stessi e a me, onestamente, questo tipo di scrittura fa scadere tutto  nel ridicolo e nel tragicomico. Sono arrivata al punto che se nel prossimo episodio facessero fuori Rick o Daryl non credo ci rimarrei più di tanto male.

Va bene, la storia è tratta da un fumetto (di cui me ne frega meno di zero), ma se parti in un modo (survival-drama “realistico”) e poi cambi registro in corso d’opera e me lo trasformi nell’ennesimo telefilm con pseudo-supereroi e personaggi da cartoon allora io fan, che mi ero innamorata di quello che era un tempo, indubbiamente resto delusa da tali scelte (personalmente non amo le serie-tv con supereroi vari, ma ne rispetto comunque la coerenza narrativa perché così sono stati partoriti e così finiranno).

In ogni caso, se l’anno scorso la delusione era cocente ed ero incazzata (perché comunque vedere andare in vacca una serie-tv che amavi è come subire il tradimento di un amico), quest’anno ho preso tutto con più filosofia perché ho finalmente raggiunto la consapevolezza che TWD vale la pena di seguirlo ancora anche solo per quella sua comicità involontaria di cui è permeato (frutto di una scrittura che dire imbarazzante è fargli un complimento) e grazie alla quale riesco a farmi un sacco di grasse risate! Insomma, ho capito che se la prendo sul ridere può anche essere divertente.

Ecco quindi un bel riassuntone riguardante le tante cazzate situazioni “tragicomiche” a cui abbiamo assistito in questa prima parte di stagione 6.

Episodio 6.01 – First time again

Parliamone, vi prego. Parliamo del geniale piano di Rick di liberare qualche centinaio di walkers per poi guidarli lungo i verdi pascoli del sud come una pacifica mandria di vacche da latte. Voglio dire, hai una cava gigantesca che funge da trappola attirando zombie da ogni dove (i quali ci cascano dentro senza poterne più uscire) e vuoi darmi a bere che l’unico modo per far fronte a una loro possibile evasione è liberarli per condurli lontano dalla città?! Sì, vuoi darmelo a bere…Ma siamo seri? Certo, se avessero semplicemente rinforzato le barriere e i punti critici (tipo quello da cui poi hanno fatto breccia i walkers) e attuato un graduale piano di “pulizia” (ce li hai tutti confinati dentro una buca! Più facile di così…) non ci sarebbe stato tutto il “magnifico” presupposto su cui si è basata questa prima parte di stagione. Come dire: creiamo situazioni ad minchiam che i personaggi (gestiti ancora più ad minchiam) affrontano in maniera totalmente insensata solo e soltanto per creare un contesto con cui allungare il brodo. Gli sceneggiatori di Pomeriggio 5 saprebbero partorire qualcosa di meglio. Tensione, tra l’altro, ai minimi storici dato che ormai la probabilità che schiatti qualcuno dei nostri è pari all’amore che i fan avevano per Lori e gli unici a lasciarci la pelle sono comparse inutili di cui ci frega meno di zero. Pensate che la cosa che ho trovato di maggior interesse di questo episodio è stato il triangolo amoroso che ha iniziato a delinearsi tra il buon vecchio Carl, la ragazzina con la bocca blow-job style e il figlio imbecille e senza mento della bionda parrucchiera. E con questo ho detto tutto.

6.02 – JSS

Questi fantomatici Wolves (che dal finale di 5^ stagione pareva dovessero essere chissà chi) finalmente fanno la loro comparsa e…boh! Ma che è? Che senso hanno avuto? Dei pazzoidi simil-strafatti che irrompono nella città e fanno fuori a colpi di machete un po’ dei soliti personaggi inutili. Il tutto per iniziare a mettere l’accento sulla contrapposizione Rambo-Carol/Jedi-Morgan. Sì ok però…lo stai facendo nel modo sbagliato. La cosa migliore di questo episodio, però, è la scena in cui COral estrae le lasagne dal forno (sì lo so, il timer che suona serve a darci un’indicazione temporale della durata dell’attacco da parte dei Wolves) che a me ha fatto scompisciare per il nonsense. Come se fosse messa lì per dire: “Siamo badass all’ennesima potenza e tra un massacro e l’altro riusciamo a pensare anche alle lasagne nel forno”. Queste scelte di sceneggiatura mi dànno l’impressione di voler essere “fighe” e in qualche modo “divertenti”  (un po’ come le battute comiche durante il momento drammatico nei film con Bruce Willis ai tempi d’oro), ma che a mio personalissimo gusto risultano soltanto ridicole.

6.03 – Thank you

Il tormentone “Glenn sarà vivo o morto?!” (roba che “Chi ha ucciso Laura Palmer?” non avrebbe retto il confronto…sì va beh!) è partito proprio dal finale di questo episodio. Io ci ho sperato che fosse davvero morto. La mia razionalità ci ha creduto fino a qualche episodio dopo. E invece…Comunque, dopo i soliti discorsi triti e ritriti e qualche morte random dei soliti personaggi di cui non ce ne frega una cippa-lippa, ecco che finalmente arriva il momento che tutti aspettavano: l’inutile Nicholas finalmente decide di auto-eliminarsi. E fin qui tutto bene. Purtroppo però lo fa dopo essersi cacciato in un vicolo (che poi tanto cieco non era) insieme a Santo Glenn il quale, non ho ancora capito perché (perché???), si aggrappa al corpo dell’ormai defunto compare facendosi così trascinare verso la folla urlante. E pensare che Glenn è sempre stato uno dei più smart lì dentro…Comunque durante la frazione di secondo prima dello sparo alla tempia, quando Nicholas guarda in giù verso la folla di zombie, giuro che ho pensato (e un po’ sperato) “Adesso si suicida lanciandosi tipo stage diving” .Sarebbe stata una scena fantastica!

 

6.04 – Here’s not here

Ed ecco il da molti tanto atteso episodio Morgan Jedi-centrico! Onestamente di Morgan me ne è sempre fregato pochissimo. Non mi ha mai preso come personaggio e questo episodio non me lo ha fatto “amare” di più. Se poi ci aggiungiamo nell’ordine: un soggetto con simil sindrome da stress post-traumatico che guarda caso incontra proprio un mega professorone laureato in psichiatria manco fosse la Foresta Incantata, un splendida casetta-agriturismo con prodotti di agricoltura biologica e una magica capretta che, nonostante l’assenza di gravidanza, continua a produrre latte a volontà, capite bene che che la fiducia in un prodotto che inizialmente una certa coerenza narrativa la riusciva a conservare inizia tristemente a svanire. Scelte di sceneggiatura al limite del ridicolo che, nella “realtà” di quello che era TWD fino a un po’ di tempo fa, sono totalmente fuori contesto (ma siccome sono necessari per creare la “metafora” e “l’insegnamento morale” allora ce li buttiamo dentro comunque). L’unico momento in cui mi sono sentita davvero toccata è stata la morte della capretta. E non è una battuta, ma il riflesso del fatto che dei personaggi ormai mi frega poco.

6.05 – Now

Episodio che voleva essere “impegnato” ma che risulta soltanto noioso all’inverosimile. Oltre ad aver capito che la faccia di Deanna inquadrata da vicino è davvero inaffrontabile e che Rick finalmente, dopo un bel limone duro, riuscirà (forse) a bombarsi la biondina (gli stavano per esplodere), il nulla cosmico. Che Maggie fosse gravida ormai lo sospettavano anche quelli che non seguono TWD quindi grandissimo colpo di scena! Sì sì…

6.06 – Always Accountable

Mamma mia il nonsense di questo episodio! Dalla morte super idiota della ragazzina diabetica (in un mondo in cui i morti camminano e cercano di divorarti tu, giustamente e saggiamente, ti adagi proprio tra due cadaveri), fino alla scena in cui Daryl recupera il borsone, scappa nel bosco, inciampa, vede arrivare uno zombie (uno solo! mica una mandria eh!) e invece di rialzarsi-riprendere l’equilibrio-allontanarsi di qualche metro per poi accopparlo con il coltello (facilmente estraibile dalla cintura), perde tre ore per cercare di tirare fuori la balestra dalla sacca per poi sparargli da sdraiato un secondo prima di venire azzannato (perché?! Stanno rovinando definitivamente anche il suo personaggio), passando poi per l’idiozia dell’incontro-scontro zombie appeso/Abraham, della  bassezza dei dialoghi tra quest’ultimo e Sasha e del tizio che si fa amputare un braccio così, come niente fosse (urlo di più io quando faccio la ceretta all’inguine) praticamente con un coltello da cucina…

6.07 – Heads up

Io ci ho sperato davvero fino alla fine…per quello ho continuato a ripetere dentro di me “Glenn è morto, deve esserlo per forza!” e invece niente…la vaccata hanno dovuto propinarcela. Qui di squali non ne hanno saltato uno solo, ma un branco intero. Quel “deve esserlo per forza” (morto) veniva naturale da pensare come logica conseguenza della situazione in cui si trovava Glenn, il quale cade con la testa dalla parte opposta del cassonetto ma non si come riesce a strisciarci sotto proprio partendo dalla testa; una volta in mezzo al mare di walkers, tutto il suo corpo (a parte il torso) è ben esposto (dato che il corpo del compare era messo perpendicolarmente rispetto a lui) e volete farmi credere che su 50 zombie neanche uno gli dà un misero morsichino al volto o alle gambe?! Sono questi particolari che fanno incazzare perché qui non si tratta più di sospensione dell’incredulità perché è un telefilm. Qui si tratta di cose girate “alla cazzo di cane” (cit. René Ferretti).

6.08 – Start to finish

La peggior mid season finale della storia di TWD: walkers che all’occorrenza si trasformano in Usain Bolt, Deanna moribonda consapevole di potersi trasformare da un momento all’altro che decide di andare a “salutare” una neonata, faide adolescenziali risolte con profondissimo “Tuo padre è uno stronzo”, Carol che all’improvviso diventa imbecille e si pone come unico obiettivo quello di far fuori lo psicopatico protetto da Morgan (nonostante fuori ci sia il finimondo), permettendo così a suddetto psicopatico di liberarsi e scappare (in tre armati di pistola non sono riusciti a fermarlo), la biondina che a momenti si dimentica del figlio minore e se ne ricorda solo perché lui esce dalla sua cameretta, il fatto che finalmente (dopo 5 stagioni) si ricordano che cospargersi di frattaglie putride può essere davvero utile. Deanna che si trasforma in Terminator invece di spararsi un bel colpo in testa è una delle cose più ridicole ed esilaranti che abbia mai visto.

Credo ci sarebbe voluto un po’ più di LOST in TWD: “pochi” personaggi ma “buoni” e un numero di stagioni e/o episodi limitato (e sceneggiatori all’altezza), in modo da creare quel legame affettivo di cui un amante di serie-tv è alla costante ricerca.

Sono convinta sarebbe davvero potuta diventare qualcosa di epico.

Purtroppo però non ci si può aspettare altro da una serie che andrà avanti probabilmente fino alla 20 ^ stagione e da cui devono mungere l’impossibile.

A presto!

 

 

 

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Nella vita fa la veterinaria (o almeno ci prova senza combinare troppi danni) ma, oltre agli animali, le sue più grandi passioni sono il cinema, le serie-tv e il disegno. Figlia degli anni ’80, inizia la sua carriera telefilmica in compagnia di Saranno famosi, Magnum PI, Supercar, l’A-Team e MacGyver, la sua prima serial- crush. A 9 anni, grazie alla mamma, viene catapultata nel contorto mondo di Twin Peaks, il suo primo vero serial. Gli anni dell’adolescenza saranno segnati da tre pietre miliari della storia telefilmica: Dawson’s Creek, Buffy-L’ammazzavampiri ed X-Files. Ma è con l’acquisto del suo primo pc e relativa connessione internet che la sua vita prende una piega totalmente nuova. Dover sottostare alle caotiche programmazioni italiane, infatti, non le basta più. E se in principio era solo Lost (tuttora il suo più grande amore) e poi Prison Break e Grey’s Anatomy, ora, tra serie concluse e attive, sono circa 40 quelle che sono entrate a far parte della sua vita. Oltre ai già citati Dawson’s Creek, Buffy e Lost, tra le sue serie preferite ci sono Friday Night Lights, True Detective, Vikings, Fringe, Sons of Anarchy, The Walking Dead, The Americans, Person of interest, Prison Break, Alias, Homeland e Gilmore Girls. Non ama spoilerarsi, si gode le sue serie-tv rigorosamente in lingua originale (infatti il suo inglese è migliorato un casino) e non disdegnerebbe un’apocalisse zombie se dovesse significare trovarsi faccia a faccia con Daryl Dixon.

1 COMMENT

  1. Quanta verità in un solo articolo =)
    Mi sono ritrovata a pensare le stesse cose, sperando che la trama riprendesse un senso, che Rick abbandonasse il suo delirio di onnipotenza e che la smettessero di introdurmi personaggi a caso solo per farli morire (e male). La cosa che più mi fa ridere (perchè per il resto ancora purtroppo m’incazzo parecchio) sono le scene con Carol che fa la psycho-casalinga, giusto tra una teglia di biscotti, un po’ di terrorismo psicologico ai bambini e un attacco col machete – le magie che non possono fare un cardigan e una camicia coi fiorellini.
    Meglio riderci su va’!

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