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Poldark | Recensione Seconda Metà della Terza Stagione

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Poldark | Recensione Seconda Metà della Terza Stagione

Anche questa terza stagione di “Poldark”, la serie BBC che è l’adattamento dei romanzi di Winston Graham, è giunta al termine. Molte cose sono cambiate, molte crisi sono state attraversate dai vari personaggi e ora ci troviamo a un nuovo punto di svolta.

Sono sincera, questa terza stagione mi stava lasciando un po’ così, alcuni personaggi (come Morwenna e Drake) non mi avevano colpita come avrei sperato, come mi sarei immaginata visti i vari commenti letti in giro, il tutto fino a quando non ho deciso di mettermi “sotto” e riprendere da dove avevo lasciato (ovvero pochi episodi dopo la première!). Ebbene, HO SOFFERTO COME NON MAI, HO PIANTO MILLE MILA LACRIME e ora sono DISPERATA PER QUANTO DOVRO’ ASPETTARE PRIMA DI VEDERE LA NUOVA STAGIONE. AIUTATEMI.

Devo dire che, seppur non essendo Morwenna e Drake i miei personaggi preferiti, sono rimasta colpita dalla loro storia, due anime gentili e affini, separate dalla società per decisioni tutt’altro che oneste. Devo però dire che Morwenna non ce la faccio proprio a sopportarla, mi sembra troppo “molle”, eppure quando ha tirato fuori il carattere rispondendo a tono a quello SCHIFOSO del vicario, ho esultato perché finalmente ha dimostrato quello che può fare. ERA ORA. Perché se è vero che al tempo le donne non sempre potevano permettersi di rispondere o obiettare, è anche vero che, e l’episodio finale ce lo ha dimostrato, certe volte e con i dovuti toni, è possibile farsi valere.

Parlando del caro Osborne non posso non dire quanto ORRIBILE SIA LA SUA PERSONA, un devoto a Dio, solo facciata e nulla più, dovrebbe vergognarsi delle cose che dice visto quello che fa e poi con quanta solerzia dichiara di farlo per volontà di Dio. MI FA SCHIFO. Spero che faccia una fine degna della sua persona.

Rowenna invece (a differenza della sorella) è super tagliata e ha capito subito come usare la situazione a suo vantaggio…secondo me non è incinta, come minimo perderà il bambino però di fatto è riuscita ad aiutare la sorella e anche a sistemarsi lei quindi CHAPEAU. Peccato sia dovuta andare a letto con quel viscido…mi viene la pelle d’oca al solo pensiero.

Devo invece spendere solo parole positive (incredibile…) per Elizabeth: ha tirato fuori le cosìddette e ha tenuto testa a George, gli ha fatto rimpiangere l’averla trattata con freddezza per tutto quel tempo, è riuscita a far leva sull’unica cosa che conti davvero per lui ovvero, IL SUO AMORE PER LEI.

Stronza galattica ma la sopravvivenza (mentale e fisica) è importante. Così adesso può sperare in un nuovo figlio (prematuro magari…Ross ma che idee le dai?!?) così da legare a sè definitivamente George.

E George…beh ragazzi, George ha un cuore. Solo per pochi intimi ovviamente ma è stato triste vederlo così…se la meritava tutta la bastonata ma è stato triste. E non che sia cambiato qualcosa, visto lo scambio di battute con Ross sulla spiaggia…

Parlando della coppia Caroline-Enys….cosa dire, lui mi ha distrutto il cuore, che uomo meraviglioso, un Signore con la S maiuscola: leale, coraggioso, onesto. E Caroline ha finalmente capito che non è tutto così semplice, che l’animo umano, che i rapporti, le persone sono complesse e hanno bisogno di tempo e di cure. Lei ed Enys sono meravigliosi, ne hanno passate tante eppure il loro amore li ha sempre aiutati ad andare avanti, a esserci l’uno per l’altra.

Infine loro, Ross e Demelza…sempre più lontani, sempre più separati.

La scena in cui Ross confessa a Dem di aver visto Elizabeth, peccato che sia solo nella sua testa e noi vorremmo prendere la nostra, di testa, e sbatterla ripetutamente contro il muro più vicino, perché se lui avesse davvero pronunciato quelle parole, se Demelza le avesse sentite, se avesse visto quanto lei sia importante per lui, forse le cose, DOPO, non sarebbero andate così, con lei che canta per Hugh e che gli si concede sulla scogliera.

LE LACRIME. Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso e mi dispiace, ma Ross è l’artefice di tutto questo, troppe volte non ha ascoltato Dem, troppe volte l’ha data per scontata, troppe volte non è stato onesto e sincero con lei. E adesso basta. Ognuno ha i suoi segreti, e spero che da qui si possa ripartire perché LORO SI AMANO, e la scena del loro abbraccio nel letto, la scena finale voglio prenderla come un segnale positivo…DEVO PRENDERLA COSI’ SE NO RICOMINCIO A PIANGERE.

Insomma, una stagione meravigliosa, recitata davvero BENISSIMO, e con quei colori e quei paesaggi che ti rapiscono, che ti fanno entrare nella scena e te la fanno sentire appieno. COMPLIMENTI.

PS. Ciao zia Agatha, you’ll be missed.

PPS. Più Geoffery Charles per tutti…che bellissimo personaggio, che bellissima persona!

PPPS. Sam, il fratello devoto, onestamente era insopportabile all’inizio e invece poi ha tirato fuori una grinta e una determinazione che mi hanno stupita, peccato che con la giovane “peccatrice” (sono ironica) non ci sia stata storia…ma non si sa mai, a me piacevano!

Alla prossima stagione!

gnappies_mari

 

La seconda parte della stagione si è incentrata moltissimo su Morwenna e la sua romantica e delicata ma, altresì, drammatica storia d’amore con Drake, per il destino al quale lei è stata condannata.
Il Vicario si è rivelato non solo un uomo in cerca di soldi, ma un personaggio orrendo, una persona spregevole, violenta, in qualche modo persino sadica.
Al contrario, Morwenna e Drake si sono confermati per come erano sembrati nella prima parte della stagione, di animo buono e perdutamente innamorati.
Come sempre, a turbare la serenità di chiunque, e quindi anche di Morwenna e Drake, ci ha pensato George, che non manca occasione di riconfermarsi per il viscido e invidioso che è, e a farne le spese sono stati proprio Drake e soprattutto la povera Morwenna, costretta a sacrificarsi per salvare la vita di Drake.
In tale quadro è stata piuttosto interessante l’introduzione di Rowenna, la sorella di Morwenna, che al contrario di quest’ultima è scaltra e ha approfittato della situazione per ottenere ciò che voleva. Il dubbio rimane: è davvero incinta o voleva solo ottenere quei soldi per sposarsi? Non ci sarebbe da stupirsi se non fosse affatto in attesa di un bambino. In un certo senso, così facendo ha dato anche alla sorella il modo di sottrarsi alle continue violenze del Vicario.


George ha funestato anche la sua stessa famiglia, causando la morte di zia Agatha (della quale si sentirà la mancanza) e trattando male moglie e figlioletto. Che Valentine sia figlio di Ross lo sospettano quasi tutti, ma Elizabeth finalmente ha mostrato fermezza e riservato a George un trattamento che l’uomo meritava (e non da poco).

La brutalità della vita e, soprattutto, degli eventi di quel periodo, è entrata a turbare anche il rapporto tra Caroline e l’amato Dottor Dwight Enys, che dalla prigionia in Francia è tornato non solo fisicamente debilitato e ferito, ma traumatizzato.
Con la sua cattura lo show ha mostrato un terribile spaccato di quello che fu il Terrore nella seconda parte della Rivoluzione Francese, periodo in cui i valori che l’avevano ispirata andarono del tutto perduti. E con questi eventi la storia ha mostrato anche cosa vuol dire tornare alla vita normale dopo una tale, terribile esperienza e che tipo di rapporto si instaura tra compagni di prigionia, poiché solo tra tale persone c’è vera comprensione delle ferite che un tale trauma lascia nell’anima.
A inficiare un poco di questa situazione è stata la povera Caroline, così superficiale per quanto in buona fede, una condizione forse determinata da una fondamentale ingenuità, che l’ha portata a non mettere nemmeno in dubbio che il marito potesse trovarsi in una situazione drammatica per il solo fatto che è un ufficiale.
Per fortuna, però, Armitage ha posto rimedio, aiutando Enys, permettendo ai due di potersi riavvicinare.
E Dwight è tornato a essere l’uomo splendido che è, così saggio e di animo buono, ma all’occorrenza fermo. La scena con il Vicario, “Sir, io sono un gentleman, oltre a essere un medico”, è stata davvero fantastica.

Infine, abbiamo Ross e Demelza, nuovamente in crisi, nuovamente a causa della testardaggine di Ross.
Ross Poldark è senza dubbio un uomo ammirevole, dalla spiccata umanità che lo porta ad aiutare e battersi per i bisognosi, i saldi principi morali, ma è altresì oltremodo testardo e non impara dai suoi errori. Dopo aver rifiutato la carica di magistrato, gli è subentrato George, e a causa di questo tra le molte ingiustizie perpetrate da quest’ultimo per mera sete di potere personale il povero Drake si è trovato a rischiare la vita. Si doveva pensare che Ross avesse imparato da tale errore, soprattutto perché proprio dinanzi al rischio di Drake ha ammesso lui stesso di essersi in parte pentito di aver rifiutato la carica, ma poi ecco che dinanzi all’offerta di Sir Francis (un uomo della nobiltà, senza dubbio, ma anche di vedute simili a quelle di Ross, qualità che lo rendono un personaggio affascinante) ha nuovamente rifiutato e di nuovo a subentrargli è stato George.
E Ross non ha imparato dai suoi errori non solo in ambito politico e sociale, ma anche in quello privato: Demelza ha sottolineato e ripetuto che i problemi tra loro nascevano anche dalla mancanza di condivisione da parte di Ross, della sua imposizione delle decisioni (una cosa ovviamente piuttosto comune all’epoca, ma Ross e Demelza sono persone particolari, che non rientrano nei canoni comuni del periodo), eppure lui ha continuato in tali atteggiamenti senza nemmeno porsi un dubbio e alla fine questo ha allontanato Demelza, che ha trovato conforto nelle braccia del giovane Tenente Armitage (che nonostante sia innamorato di Demelza e quindi si frapponga, in un certo senso, tra lei e Ross, non è un personaggio negativo, anzi, ha un che di cavalleresco e di drammatico, per la sua condizione).
La scena tra Ross e Demelza davanti al camino, nell’ottavo episodio, è stata una delle più belle tra i due, per quanto di certo non lieta.
C’è da augurarsi che nella prossima stagione dimostri davvero di aver compreso i suoi errori e inizi a cambiare tali atteggiamenti, come è sembrato nel finale di stagione.
In ogni caso, Aidan Turner è favoloso nel ruolo di Ross Poldark.


Infine, come sempre le ultime considerazioni riguardano la realizzazione generale dello show, che anche per questo suo terzo anno si è confermato davvero un buon prodotto, ben recitato da tutti i suoi interpreti (non solo Aidan Turner), dalle bellissime ambientazioni e, come diciamo sempre, la splendida fotografia, che in questo terzo anno è migliorata ulteriormente. Particolarmente belle, infatti, sono state le immagini di Morwenna e Drake e Demelza e Armitage sulla spiaggia o in ogni caso vicino al mare, illuminati dal sole, con quel tocco di luce che ha reso tutto simile a un quadro.

Sam

Bene, abbiamo finito anche per questa terza stagione, ci ritroviamo l’anno prossimo!

 

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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