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Pilot Addicted | Crossbones

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Pilot Addicted | Crossbones

In questo intenso weekend arriva anche Crossbones, nuova serie che mescola pirati e spystory di NBC. Vediamo insieme cosa ne pensano i membri dello staff.

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Quello dei pirati era un mondo quasi completamente inesplorato dalla serialità fino a quest’anno, in cui ben due serie a tema hanno “preso il largo”. E dopo avervi dato il mio parere sul pilot di Black Sails non potevo esimermi dal commentare anche il primo episodio di quest’altra attesissima serie che (spariamo subito la prima cartuccia a suo favore) nel suo cast può vantare un grande nome come quello di John Malkovich. Il suo Barbanera è un personaggio da cui non si riesce a staccare gli occhi di dosso quando parla, col suo tono quasi magnetico. Confesso invece la mia ignoranza riguardo il curriculum di Richard Coyle, che interpreta l’altro protagonista della storia (Tom Lowe), ma che comunque non sfigura neanche un secondo a tu per tu con Malkovich. Se dovessi descrivere quello che questo pilot ci dice della serie non riuscirei a staccarmi dalla descrizione già data dal suo creatore: Crossbones è davvero un thriller spionistico in salsa piratesca, in quanto tolta la scena iniziale della battaglia sul ponte di una nave quello a cui assistiamo in seguito sono perlopiù sotterfugi, minacce più o meno sottili e dialoghi pungenti. Lowe ha il compito di infiltrarsi nel covo di Barbanera per ucciderlo, e per un attimo pensiamo anche che potrebbe avere le carte in regola per farcela. Ma la serie ha ancora almeno altri 10 episodi davanti a sé e vengono quindi introdotti gli elementi per lasciare i due protagonisti in una situazione di stallo. Come già detto, i due reggono perfettamente la scena sia da soli che, soprattutto, nei faccia a faccia. Non so ancora se la trama si svilupperà in modo abbastanza interessante da coinvolgermi pienamente, durante questi 40 minuti ero presa ma era come se mancasse qualcosa. Si potrebbe liquidare la perplessità con il fatto che, in quanto pilot, aveva il compito di introdurre la storia e non poteva quindi essere eccessivamente carico. A livello di potenziali sviluppi narrativi, per farla breve, non posso dire di non aver visto partenze migliori, ma i personaggi compensano più che egregiamente e segnano un grosso punto a favore della serie. Perfino la protagonista femminile devo dire che non mi è dispiaciuta affatto (al contrario, e qui non riesco a non fare un confronto, del personaggio femminile principale introdotto dal pilot di Black Sails: confesso di non essere andata avanti e quindi non so se in seguito migliora, ma in quell’episodio mi è risultata insopportabile e troppo sopra le righe). In più nei primi minuti la minuzia dei particolari durante la battaglia mi ha fatto pensare che, davvero, la televisione ormai è arrivata a livelli in cui non ha più nulla da invidiare al cinema… Poi però si sono ricordati di essere sulla NBC, hanno richiuso i rubinetti del budget e hanno filmato il resto dell’episodio in solo due location. Scherzi a parte, voto finale tendenzialmente buono, ma penso che si potrebbe fare ancora meglio: solo gli episodi successivi potranno dircelo.
Ale

“Please, allow me to introduce myself.”
Non c’è che dire, l’interpretazione del pirata Barbanera data da John Malkovich è a dir poco sublime. Ma stiamo parlando per l’appunto di John Malkovich, non del primo attoruncolo da quattro soldi che passa per strada. Il fatto che uno come lui abbia accettato di recitare in un progetto per il piccolo schermo mi ha fin da subito resa incredibilmente curiosa riguardo a questa serie, anche se ho cercato di tenere le mie aspettative basse dopo la mezza delusione presa con Black Sails – serie per la quale ne nutrivo di infinite e che ho finito col proseguire solo in virtù dei bicipiti notevoli di Tom Hopper ai quali non si dice mai di no. In breve e senza spoilerare troppo, la vicenda parte dall’invenzione di un meccanismo nuovo di navigazione – il cronometro longitudinale – che permette per la prima volta alle navi di stabilire con esattezza in quale parte del globo si trovino. Barbanera è estremamente interessato a questo dispositivo e William Jagger – spia fedele all’impero britannico – presumendolo, decide di utilizzare la situazione a suo favore per eliminare il pirata una volta per tutte. Imbarca quindi Thomas Lowe – “agente” che grazie alle sue abilità mediche si finge un chirurgo – sulla nave che trasporterà il dispositivo verso Londra, incaricandolo di uccidere senza esitazioni Barbanera quando esso li attaccherà. Lowe finisce per essere fatto prigioniero dal pirata, ed è da qui che parte a tutti gli effetti la storia. Per quanto sia difficile giudicare una serie dal solo pilot, devo ammettere che questa a livello di trama promette fin da subito grandi cose: incarichi sotto copertura, intrighi, tradimenti e un confine fra bene e male che è tutt’altro che definito e questo è l’aspetto che ho amato di più: gli inglesi reputano Barbanera un demonio, mentre lui afferma che il diavolo è un inglese e ci vengono mostrate crudeltà e spietatezza da entrambe le parti. I pirati sono cattivi per definizione, la marina inglese ha storicamente dimostrato di essere pronta a qualunque cosa pur di raggiungere i propri scopi, e se gli autori si sono giocati bene le loro carte, senza dubbio sarà interessante osservare il dispiegarsi della vicenda. Dall’altro lato però devo ammettere che questi cinquanta minuti scarsi sono stati un pochino mosci. Mi aspettavo più azione, più movimento per così dire, anche perché nella mia testa dove ci sono pirati tutto dovrebbe essere mozzafiato. C’è anche da tenere in considerazione il fatto che questo episodio sia servito più a introdurci i personaggi che altro. Ribadisco quindi due cose: primo, che si tratta del pilot e che quindi la serie ha ancora tutto da dimostrare e ha comunque già mostrato un certo potenziale e secondo, John Malkovich è strepitoso e già altre serie televisive hanno dimostrato che un attore con i contro attributi può trasformare tutto ciò che tocca in oro. Long story short: al pilot decido di dare un 7, che è una media da un lato fra il 10 e lode tutto di John Malkovich, la buonissima interpretazione di tutti gli attori, il potenziale che ho visto in questo primo accenno di trama e dall’altro la mancanza di azione vera – almeno dal mio punto di vista. Rimane senz’altro una serie che merita le sia data una possibilità (o anche due!).
Chelsea H

Mai guardare due diverse nuove serie tv sui pirati in così poco tempo, si finirà inevitabilmente per fare dei paragoni e una delle due soccomberà quasi certamente all’altra.
Non avevo grandissime aspettative su Crossbones, mi ispirava l’argomento trattato e la presenza di un attore del calibro di John Malkovich, ma non fremevo per l’uscita di questo nuovo show che ho purtroppo trovato comunque deludente.
In 50 minuti penso di aver controllato l’ora centinaia di volte e non so quale forza soprannaturale mi abbia impedito di mandare avanti la maggior parte delle scene che si son susseguite in questo pilot. La trama non mi ha convinta, banale e già vista soprattutto dopo aver seguito Black Sails e aver trovato alcune similitudini che mi hanno davvero infastidita. Non mi son piaciuti i costumi, ne la regia e dei personaggi salvo giusto il Barbanera di Malkovich che si è rivelato l’unico con del potenziale ad aver catturato il mio interesse. Forse non ho seguito questa puntata con lo stato d’animo giusto o forse non era per me giornata di pirati, in ogni caso darò un altra possibilità a Crossbones poiché non si deve mai giudicare un telefilm solo dal suo pilot anche se quello che ho visto per me non raggiunge nemmeno la sufficienza. Si poteva fare meglio!
Claw

Da grande amante dei pirati e dello spionaggio “antico”, quando ho letto i primi articoli su Crossbones ho pensato che l’Universo delle serie TV si fosse messo in moto per esaudire i miei desideri. La presenza di un attore del calibro di John Malkovich, che ho apprezzato in molti dei suoi film, mi aveva resa ancora più curiosa.
Dopo la visione del pilot, dall’evocativo titolo “The Devil’s Dominion”, posso dire di non essere affatto delusa.
La serie è ambientata venti anni dopo la presunta dipartita del temibile pirata Barbanera, che ora è commodoro di una repubblica di pirati, presumo nei Caraibi. Barbanera ha abbandonato il suo nome per vestire i panni di Edward Teach e da molto tempo ha abbandonato le scorrerie in mare, ma l’invenzione di un cronometro longitudinale in grado di rilevare l’esatta posizione di una nave mentre questa è in mare aperto, è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare, tanto più che il congegno è nelle mani della Marina Britannica e ciò potrebbe porre per sempre fine alla pirateria.
Quello che Barbanera non sa, è che sulla nave che trasporta il congegno, c’è un agente segreto inglese, Thomas Lowe, che aspetta
soltanto che lui venga a prendersi il congegno per poi ucciderlo una volta per tutte. Certamente le premesse non sono delle più originali, ma il pilot scorre veloce, grazie ad una sceneggiatura che appare piuttosto forte e attori (e personaggi) decisamente carismatici. Il confronto con Black Sails parte automatico, ma ho ottime aspettative per Crossbones, perchè mi pare molto orientato verso le dinamiche “umane” e il rapporto tra Lowe e Barbanera che si prospetta morboso al punto giusto. Sicuramente seguirò i restanti nove episodi e certamente lo consiglio, fosse anche solo per godere del carisma di Malkovich e della bravura di Richard Coyle.
Kiiro
Vi ricordiamo che anche questa serie viene subbata i nostri ragazzi di >NoWaySubs< e che qui potete trovare i sottotioli deigli episodi. Cosa ne avete pensato di questo pilot? Proseguirete nella visione? Fatecelo sapere nei commenti!

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