Previously on Person of Interest (scusate, ho sempre desiderato dirlo)
“Vi stanno osservando. Il governo possiede un’infrastruttura segreta, una Macchina che può spiarvi in qualsiasi momento, ogni giorno. So questo perchè… l’ho costruita io. Ho progettato la Macchina per rilevare atti di terrorismo, ma può rilevare qualsiasi cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone qualsiasi. Persone come voi. Crimini che il governo considererebbe “irrilevanti”. Loro non hanno voluto agire, così ho deciso di farlo io. Ma avevo bisogno di un partner, qualcuno che avesse le capacità per intervenire. Braccati dalle autorità, lavoriamo in segreto. Voi non ci troverete mai. Ma se siete la vittima o il carnefice e il vostro numero esce fuori, saremo noi a trovare voi.”
La person of interest di questa settimana è Joey Durban, ex soldato appena tornato dall’Afghanistan e coinvolto in una banda di rapinatori. (d’altronde, come dice Reese a Finch, “non tutti gli ex soldati incontrano un miliardario solitario”) Reese decide di infiltrarsi nella banda, scoprendo così che in realtà Joey ne fa parte solo per “un obbligo morale”: in Afghanistan un suo amico è stato ucciso al suo posto e ora lui vuole prendersi cura (economicamente) della sua bambina.
Durante una rapina in cui il capo della banda uccide gli altri componenti, Reese salva Joey, dandogli così l’opportunità di rifarsi una nuova vita con la sua donna, lontano da New York. Ma quando arriva a casa di Latimer, il capo della banda, per ucciderlo, scopre che qualcuno l’ha già fatto. Chi? E cosa significa quel nome Elias sulla busta che la banda ha rubato? Qui un supporto grafico pirotecnico: CLICCATE QUI
Per un Emerson/Finch sempre eccezionale, un Caviezel/Reese sempre più sorprendente. Diciamocelo, avevamo tutti dei pregiudizi su Jim. Non foss’altro perchè vederlo crocifisso a tutto schermo qualche tempo fa, c’ha tolto il sonno per una settimana intera.
La prima impressione era che il suo personaggio fosse un po’ troppo robotizzato e incapace di emozionare. Ma poi eccolo lì, in un flashback dell’episodio, a dire quello che non ti aspetti: “Wait for me, please”. Che suona un po’ come un grido disperato, visto che la donna che ama ormai è andata via e sta per sposare un altro uomo.
Sarà che c’erano i Massive Attack di sottofondo, sarà che sono una zitella incallita in preda ad una crisi ormonale, ma il finale di questo episodio mi ha davvero emozionata. Perchè Person of Interest è un po’ come il vino: migliora con il tempo.
E comunque, Jim io t’aspetto. Gioca un altro po’ a fare l’eroe e poi vieni da me.
ps. Regaliamo un nuovo walkie-talkie al detective Carter: CLICCATE QUI
4 comments
Interessante caso della settimana 😀
E concordo, i momenti in cui Reese ci mostra qualcosa di più sono i migliori v__v
Anche se il mio cuore va tutto per Emerson, é dai tempi di Lost che sono follemente innamorata di lui xD <3
La puntata è piaciuta anche a me! Trovo sempre piuttosto inquientante l’inizio… immaginate l’essere spiati costantemente, qualsiasi cosa dite, fate e/o dovunque andate?!? A me vengono i brividi! -.-
Sarò anche l’unica, ma non avevo pregiudizi su Caviezel perché, proprio per evitare di non dormire per settimane, non ho visto il film in questione. Era facilmente immaginabile, comunque, che dietro quella “corazza” ci fosse un cuore spezzato… ma vi dirò che a me Jim me piace (giusto per citare, lievemente modificata, la battuta del caro Gigi Proietti nella pubblicità della Lavazza di qualche anno fa), sia con gli occhi pieni lacrime come nell’ultima scena, che con lo sguardo vitreo da assassino spietato, sia con il ghigno beffardo quando si prende un pò gioco di Mr. Finch!
Per quanto riguarda Emerson, sarà che è il ruolo a richiederlo, ma lo vedo un pò spentino. Sempre grandioso, le sue capacità attoriali non oso metterle in discussione, ma il suo Ben Linus è qualcosa di insuperabile/insuperato! Fare un paragone con il personaggio più amato/odiato/temuto/picchiato nella storia della serie tv sembra un pò ingiusto, ma Mr Finch, a mio avviso, deve ancora “ingranare”!
Detto questo, W Person Of Interest! 🙂
Bell’episodio davvero ! Devo dire che Person of Interest mi sta prendendo “numero dopo numero”. Scontato dire che la forza della serie risiede nel contrasto tra i due personaggi principali, “la mente e il braccio”, così diversi nelle modalità di azione, ma simili nel loro passato (del quale ho potuto vedere degli scampoli significativi in qst episodio). Infatti concordo in pieno sul fatto che il “wait for me” è valso molto più dei numerosi colpi mirati alle gambe e delle scazzottate con energumeni 😀 Ciao
bellissima scena!
comunque vedrai, rimarrai sempre più piacevolmente sorpreso da PoI 🙂