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Orphan Black | Recensione 2×09 – Things Which Have Never Yet Been Done

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Orphan Black | Recensione 2×09 – Things Which Have Never Yet Been Done

Capisci il livello di dipendenza da un telefilm quando non riesci a farne a meno neanche in vacanza, e allora via di tablet e scrocco della connessione dell’albergo per tenersi in pari con le tue serie preferite. Il ritardo stratosferico con cui arriva questa recensione è dipeso proprio da questo: ero all’estero 5 giorni, ma la dedizione ai Mondiali (sia quelli calcistici che quelli di TA) oltre alle ovvie attività quotidiane della turista non mi hanno impedito di saltare l’appuntamento con almeno tre serie: Penny Dreadful, Game of Thrones e, ovviamente, Orphan Black con il penultimo episodio di questa stupefacente seconda stagione. Io non ho più parole per elogiare la scrittura di questa serie nonché la recitazione della sua protagonista, quindi andrò diretta ai commenti di quanto visto in questo nono episodio.

sarah-kira

Innanzitutto, parliamo della prima piccola protagonista di questo episodio: Kira. L’adorabile Kira, bimba prodigio, più perspicace di molti quasi trentenni che conosco (me in primis!) e soprattutto talmente coraggiosa (again, molto più di me che mi copro gli occhi quando vado a farmi le analisi…seriously!) che per aiutare zia Cosima decide di andare oltre il tirarsi via un dentino e si sottopone addirittura all’intervento di prelievo di una parte di midollo osseo. Il tutto viene organizzato in stile meeting super-segreto tra due fazioni di gente che accetta sì di collaborare per un fine comune (aiutare finalmente Cosima, per cui il tempo comincia seriamente a stringere), ma senza smettere di controllarsi la schiena temendo di trovarci conficcato un coltello. E in qualche modo si arriva proprio a quel punto, grazie a un errore di valutazione di Delphine, che ora sappiamo da quale parte sta realmente ma che visti i risultati era meglio fosse rimasta del tutto neutrale. Delphine che, ricordiamolo, in questa puntata è stata promossa a nuovo Leekie da Rachel.

Veniamo quindi al secondo importante focus dell’episodio: Rachel, appunto. La donna di ghiaccio è passata per la fase di distruzione mentale del suo ufficio alla scoperta di essere “barren by design”, ma è dopo aver assistito al persistente interesse di Marion (il suo capo, che avevamo visto un paio di episodi fa per la prima volta) nei confronti di Sarah, il clone in fuga e fuori controllo, quella che si è scoperto essere “difettosa” non migliore di lei, che Rachel sembra cedere del tutto. La vediamo in un momento di estrema intimità, chiusa nel suo angolo del masochismo a guardare vecchi video della sua infanzia felice con i Duncan. Ed è in questo frangente che la donna di ghiaccio…ride.rachel-smiles Rachel osserva la bambina serena che è stata, quando il suo futuro non era oppresso da responsabilità, dalla conoscenza della sua condizione e soprattutto dalla certezza che la possibilità di procreare e farsi una famiglia tutta sua le è stata negata fin da prima del concepimento, e si scioglie in un largo sorriso che non sembra appartenere al viso incorniciato dal severo caschetto biondo che abbiamo imparato a conoscere. E si commuove, e dimostra di avere davvero l’anima che dopo quegli occhi lucidi al primo incontro con suo padre avevamo intravisto ma che era stata subito risotterrata in profondità. Non so voi ma questo è stato forse il momento dell’episodio che mi ha più toccata, confusa, esterrefatta… insomma, Rachel che sorride! Devo aggiungere altro? A parte scherzi, questa scena e tutto ciò che viene dopo è un approfondimento ulteriore di questo personaggio che forse ci mancava per capire di più chi è Rachel: è una donna appagata dal punto di vista professionale, dal rigido contegno e con manie di controllo, ma che sotto la scorza dura non desidera altro che appartenere a qualcuno che a sua volta appartenga a lei: essere madre. Abbiamo intravisto questo desiderio più di una volta nell’arco di questa stagione, l’abbiamo visto arrivare quasi a livelli spasmodici ma mai come in questo episodio, in cui le immagini della sua infanzia sono seguite da una foto di Sarah con sua figlia, Kira, a cui Rachel sembra così incredibilmente interessata. La vediamo provarsi una giacca simile a quella di Sarah e assumere un atteggiamento molto simile a quello della ragazza. Da questo avremmo potuto intuire già quello che stava accadendo davanti ai nostri occhi all’ospedale mentre accadeva, eppure una magistrale regia ci confonde, seguendo una Sarah messa in guardia da Delphine correre di nuovo all’interno dell’edificio e poi materializzarsi al piano in cui sua figlia sta riposando dopo l’intervento. Quello che per un attimo sfugge (perlomeno a me, finché non ho letto il nome di Sarah sul display del cellulare di Felix e ho fatto 2+2) è che la seconda non è la vera Sarah ma Rachel-in-disguise. Subito dopo averla vista piantare un ago nel collo di Felix infatti vediamo arrivare la vera Sarah, e ci accorgiamo immediatamente della differenza (la vera Sarah, con la solita impulsività, non si fa strada a mezze parole ma come prima cosa accusa apertamente Benjamin, l’amico di Siobhan contro cui Delphine l’aveva messa in guardia). E a proposito del ruolo di Delphine, se nel momento in cui l’ho vista buttare un occhio alla mail confidenziale di Rachel, comprendere il pericolo ed elaborare subito la prossima mossa ho evitato per poco il facepalm di delusione per la prevedibilità della dinamica, il risvolto che pone Rachel come ancora più machiavellica e segreta manipolatrice di tutti i fili mi fa fare marcia indietro e chiedere venia agli autori per la mia ingenuità: come ho potuto anche solo per un secondo pensare a uno sviluppo telefonato per un prodotto come Orphan Black? Possibile che non ho ancora capito con chi abbiamo a che fare? Shame on me…

helena3Per lo stesso desiderio di maternità si collega alla storyline di Rachel anche quella di Helena, assente per due episodi di fila e ora tornata, come previsto, con Henrik che gioca a fare l’ostetrico. Impiantati gli ovuli fecondati nell’utero di Helena (non ce la facevo davvero più a seguire queste scene, fortuna che non dovremo più vedere quel laboratorio degli orrori!) eccolo passare alla prossima “brooding mare” (altra brutta immagine da associare a una persona, ma in questo caso, visto che è di quello psicopatico di Henrik che stiamo parlando, la definizione di Helena non potrebbe essere più appropriata): sua figlia Gracie. Ora, un paio di recensioni fa, alla scoperta che Donnie non era un viscido traditore ma solo un babbione sempliciotto, avevo dichiarato che dopo questo twist non mi aspettavo niente di meno che scoprire che anche Henrik non è poi così una brutta persona. Ci andiamo vicini: alla fine di questo nono episodio ho scoperto che tutto sommato è l’odiosissima Gracie che mi fa talmente pena che sono contenta sia riuscita a scappare con Mark e a mettersi in salvo da quel pazzo di suo padre. La scena in cui la ragazza dichiara a un’ignara Helena che gli ovuli che le sono stati impiantati sono gli stessi impiantati a lei, fecondati da suo padre (ora ho avuto seriamente un conato di vomito, che avevo già represso quando ho visto l’uomo fare un sorrisetto alla figlia dopo averle messo letteralmente le mani dentro…e aver pensato “ma questi non hanno ancora scoperto che c’è anche un modo naturale per procreare, meno asettico e decisamente più appagante per entrambe le parti?”) è stata disturbante, ma mai quanto il momento che si aggiudica il primo posto come scena più creepy dell’anno…e avete capito a quale mi riferisco, non fatemi rivangare, dico solo “legge del contrappasso” e “Helena completamente fuori di testa”. La ragazza ha aperto gli occhi e ha finalmente deciso di tornare dalla sua seestra, ha capito che quello che quelle persone le stavano offrendo non è il tipo di famiglia che vorrebbe per sé, ma soprattutto ha scelto finalmente di reagire a scelte che le vengono imposte dall’esterno e a prendere le proprie decisioni in autonomia. Bruciare un intero agglomerato di abitazioni è un punto di partenza un po’ estremo, ma ci si può lavorare…
Un altro tratto caratteriale di Helena particolarmente messo in luce in questo episodio è il suo legame con i bambini, da un lato perché in fondo anche lei è rimasta in gran parte una bambinona, dall’altro proprio per la sua tenerissima predisposizione verso di loro, che si lega al suo desiderio di maternità e famiglia e che si traduce anche in gesti impulsivi quando messa di fronte a quelli che sembrano proprio maltrattamenti dei più piccoli helena2(simili a quelli da lei stessa subiti in convento, a quanto pare). E in gesti come questo troviamo una netta somiglianza tra due cloni che non potrebbero essere più diametralmente opposti sotto ogni altro punto di vista: Rachel ed Helena, con il loro lato materno che emerge ad accomunarle, e che porta la prima, di solito composta e inflessibile, a manovre che non ci saremmo mai aspettati da una come lei: il travestimento (anche ben riuscito) e il rapimento. Tutto per avere Kira vicino a sé, farla crescere in un ambiente simile a quello che ha accolto lei da piccola ma, presumibilmente, smussando gli angoli che hanno scolpito lei nella donna tutta d’un pezzo che è oggi. La nuova missione di Sarah, a questo punto, torna a essere quella del pilot: trovare e riprendersi Kira, e stavolta il bersaglio da colpire è proprio la proclone sospettata anche la prima volta.

Concludo con l’immancabile parentesi dedicata ad Alison, che vediamo in questo episodio intenta a trovare con Donnie il nascondiglio ideale per il corpo di Leekie evitando allo stesso tempo le intromissioni di Vic, inviato da Angie.

Drilling like a boss…

La loro storyline in questo episodio, nonostante si concentrasse sull’occultamento di un cadavere, è stato il solito comic relief della puntata e si è conclusa con un’evoluzione improvvisa e, per quanto mi riguarda, assolutamente apprezzata del personaggio di Donnie, che messo finalmente completamente a conoscenza dei misteri della moglie e unito a lei da questo ultimo terribile segreto, tira fuori un insospettabile lato badass e caccia Vic e Angie dalla sua proprietà a calci verbali nel deretano. Alison, da parte sua, reagisce provando un irresistibile impulso di “farlo strano” con suo marito. Piccola parentesi: per quanto mi riguarda Alison è il clone che faccio più fatica a ricollegare a Tatiana Maslany, forse per la precisione millimetrica con cui è tratteggiata, e spesso è come se dimenticassi che è interpretata dalla stessa attrice, per cui inizialmente ho apprezzato il tipo di chimica sviluppatasi tra lei e Kristian Bruun in questo episodio (che prima era quasi inesistente ma più che altro perché i due sembravano scritti per essere la classica coppia super-mamma/marito-quasi-in-stile-Homer-Simpson), ma quando ho riflettuto sul fatto che quella donna è sempre Tatiana ho strabuzzato gli occhi di fronte alla capacità di questa attrice di stabilire una buona chimica potenzialmente anche con una pianta grassa e mi sono virtualmente inchinata al suo talento…again and again and again.

Degni di nota:
– Cosima sta bene!!! Ha un tubicino infilato nelle narici per tutta la puntata ma è in piedi sulle sue gambe e parla: drinks all around!
– La bellissima chat di gruppo tra le cloni
“Have you ever seen “Dexter”? I mean, random scuba divers are finding everything!” [love Alison!]
– Vic che si mette in posa per la foto di Donnie

– “Have a shitty day” –> best farewell EVAH!
– Piccola curiosità: ho temuto seriamente per la sanità mentale di Helena (sì, più del solito) quando ho capito che potrebbe aver dato fuoco alla fattoria con tutti gli abitanti dentro. In realtà ho letto in giro che pare che fosse stata girata una scena in cui la si vedeva far scappare tutti i bambini prima di procedere alla fase da piromane, ma per motivi di tempo la scena è stata tagliata. Ad ogni modo: the kids are safe, tiriamo un sospiro di sollievo.

Meno uno al finale, gente, è quasi il momento di tirare le somme. Dopo un episodio particolarmente serrato dal momento che ha ruotato per gran parte intorno all’inserimento a sorpresa di un nuovo personaggio, questo penultimo episodio conferma il trend dell’intera stagione, ovvero episodi ricchi e sempre pronti a stupire con colpi di scena e voltafaccia imprevisti, ma si pone in un certo senso come un ponte verso un finale che si preannuncia particolarmente denso (trovate come sempre il trailer a fine articolo) e per forza di cose si ferma a riflettere più di altri su alcuni tratti dello show, prima di ripartire con nuovo slancio nell’episodio conclusivo. Voi come avete trovato questo episodio, e cosa vi aspettate dall’ultimo? Io vi aspetto come sempre qui sotto nei commenti, vi ricordo di passare dalla pagina dei nostri amici di Orphan Black Italia per tutte le news, commenti e immagini sugli episodi e vi aspetto con l’ultima recensione di questa stagione…fra meno giorni del solito!

http://www.youtube.com/watch?v=hzP5ltc09KA

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

1 COMMENT

  1. Io non sono ancora pronta a dire addio a questa seconda stagione, tanto meno dopo aver visto il promo dell’ultimo episodio. Ad ogni modo, Tatiana ha da poco vinto un Critics Choice Award e dopo l’ennesima magistrale interpretazione di uno scambio fra cloni, mi chiedo perchè non le diano seduta stante un Emmy. Così, senza premiazione; sono disposta a portarglielo io personalmente se è questo il problema. Cioè quella scena mi ha fatto letteralmente spalancare la bocca; avevo immaginato che purtroppo Rachel si sarebbe servita di Delphine, ma che arrivasse a tanto, no. Questo perchè, come hai detto tu, il suo bisogno materno è uscito fuori solo in questo episodio. Ho tirato un sospiro di sollievo nel veder star meglio Cosima e spero vivamente che sia comprensiva nei confronti di Delphine per l’errore commesso. Altre due cose che non mi aspettavo: l’antipaticona di Grace che decide di ribellarsi alle sevizie del padre psicopatico, che più inquietante di così non poteva essere; e Donnie che esce gli attributi. E niente, un gran bell’episodio anche questo. Orphan Black non si smentisce mai.

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