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Orphan Black | Recensione 2×04 – Governed as It Were by Chance

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Orphan Black | Recensione 2×04 – Governed as It Were by Chance

Ciao a tutti e bentornati al nostro appuntamento settimanale con il Clone Club!
Innanzitutto dovete scusarmi, io ci provo davvero a districarmi tra le sottotrame degli episodi di Orphan Black senza ogni volta buttare giù un lungo e tedioso panegirico al posto di una recensione, ma ridurre gli elogi agli interpreti di questa serie, la protagonista in particolare, è fuori questione, soprattutto quando in un episodio già abbastanza denso questa ti tira fuori una scena della portata di quella finale… Insomma, sono umana, so riconoscere quando qualcuno è superiore ai limiti della mia specie: la Maslany lo è!
E riguardo il problema della prolissità… diciamo solo che se una serie con gli attributi fa bene il suo lavoro, il mio dovere morale (di cui mi sono appena autoinvestita) è di parlarne e parlarne e parlarne. Quindi mettetevi comodi e, without further ado, partiamo con il recap di questo quarto episodio.

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Sarah
L’episodio riprende esattamente da dopo il cliffhanger dello scorso (il cui effetto è stato notevolmente smorzato dalle anticipazioni dell’episodio seguente a tre secondi dallo schianto, in cui abbiamo visto una Sarah perfettamente in piedi sulle sue gambe). A causare l’incidente è stato Cal, che dopo aver lasciato Kira in un nascondiglio sicuro era corso dietro a Sarah e al suo rapitore. Amico mio, guadagni punti nel mio taccuino degli uomini telefilmici da sposare.
Nell’arco della puntata i due si trovano più volte ad affrontare la domanda che a lui sorge spontanea: ok, io vi aiuto a scappare a tante belle cose… ma da chi esattamente? E ogni volta che Cal provava a farsi rivelare qualcosa e Sarah tentennava, io ero lì con i pugni stretti a incoraggiare lo schermo del mio pc: “diglielo, digli tutto, puoi fidarti, diglielo!” Quanto vorrei che si confidasse con lui (questa parte forse vi era già chiara)! Sarah è una tipa che, in un modo o nell’altro, se l’è sempre cavata da sola, ma a maggior ragione dopo aver visto il suo quasi breakdown a inizio puntata (in cui aveva perso totalmente lucidità dopo lo schianto e, finché Cal non la fa tornare in sé, è sul punto di fare almeno tre cose incredibilmente stupide contemporaneamente) e osservando l’immenso impegno di quel sant’uomo che, dopo 48h di pura follia, cerca comunque di aiutare le due a dileguarsi, come si fa a non sperare che Sarah si apra riguardo il suo segreto: 1) perché potrebbe finalmente condividerne il peso con qualcun altro oltre alle sue cloni (coinvolte quanto lei), ad Art che però non sente da x giorni e a Felix che, diciamocelo, è adorabile e sempre disponibile a dare una mano, ma non lo indicherei esattamente come un esempio di maturità a cui aggrapparsi; 2) per lui, perché questa dedizione al 100% dopo tutto quello che Sarah gli ha fatto passare da quando si sono conosciuti anni fa a ora meriterebbe fiducia al mille per mille in cambio. Insomma, non vi siete innamorati anche voi del suo rapporto con la piccola Kira? Vi prego, non separateli mai più!

 

La fuga dei tre (che con l’aggiunta del camper ha assunto quasi una forma da gita familiare) sta costruendo delle dinamiche troppo perfette tra loro, vorrei che non arrivasse mai nulla a intaccarle *cerca di mettere a tacere il suo senso di ragno che ormai si attiva a casaccio*.

Alison aka the day after
I risultati del mix di alcol e pillole assunto da Alison poco prima dello spettacolo l’ha portata a svegliarsi in un posto che non è casa sua…e che lei ci mette un attimo a non inquadrare come tale (hangover strikes!). Le sue manie di persecuzione le fanno inizialmente credere di essere al Dyad Insitute, e invece non c’è davvero di che preoccuparsi… è solo in rehab! Con l’aiuto di Felix (loro due sono sempre più carini insieme, li adoro!) decide di fermarsi almeno una settimana, convinta che possa esserle in qualche modo d’aiuto. Ma la cosa non poteva concludersi senza l’intervento di quella merda di Donnie (che, ho notato in seguito, nella prima inquadratura sta richiudendo frettolosamente un cassetto nella stanza di Alison…wtf?), che passa a imporle una permanenza prolungata perché “è preoccupato e crede sia meglio per lei”, minacciandola molto sottilmente di andare per vie legali altrimenti e di proibirle di vedere i bambini. Tu, schifoso, che colpisci il cuore di mamma della mia Ali: brucia all’inferno brutto panzone!! Ok, ricomponiamoci e andiamo avanti…

Cosima
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Il ruolo di Cosima in questo episodio, oltre a continuare a farsi del male con i video di Jennifer, è prima quello di illuminarci sulle origini mitologiche del nome del project Leda (la donna umana da cui Zeus ebbe dei figli, che erano quindi semidei: allusione a quello che il progetto stava puntando a ottenere?) e poi di fare tutto il boring stuff, ovvero le ricerche che Sarah le commissiona. In tutto questo vi ricordo che la poverina sta male, ve ne siete scordati? Qualcuno sta facendo qualcosa, for God’s sake?!?

Piccola parentesi sulle ricerche di cui sopra (neanche troppo piccola visto che sono state in parte una bomba): Sarah a un certo punto decide che vuole tornare indietro a cercare Mrs. S., l’unica che può darle le risposte che cerca, e nel tentativo di rintracciarla si ritrova tra le mani una marea di ritagli di giornale e, nei 60 secondi in cui lei e Fe li passano tutti in rassegna, scopriamo circa settemila cose su vecchie conoscenze di S., cosa ne è stato delle persone coinvolte nel progetto Leda e soprattutto l’identità dei due dottori nella famosa foto: I GENITORI DI RACHEL! Lì per lì Sarah decide che S. deve per forza sapere da sempre la verità su di lei e si chiede cos’altro le stia nascondendo…in realtà, da una conversazione di quest’ultima con Travis di Continuum Carlton, un suo “vecchio amico” già menzionato in precedenza (e colui che le ha affidato Sarah chiedendole di nasconderla), sembra di capire che anche loro ne sappiano uno meno dell’altra.

 

Fatto sta che sono queste nuove piste a spingere Sarah a infiltrarsi nell’appartamento di Rachel al grido di “know your enemy”, per cercare di scoprire quanto più possibile su di lei.
In tutto questo, se escludiamo la brevissima e abbastanza inutile apparizione nel nuovo laboratorio di Cosima nella 2×02, Rachel non la vediamo da tre episodi, praticamente dall’assalto da parte di Sarah nella premiere. E in fondo non mi dispiace questa scelta, un po’ perché lei è insopportabile, dall’altro lato perché tenere i nemici off-screen e farli manifestare solo come un’ombra incombente nei discorsi di chi fugge da loro è un espediente senz’altro azzeccato (sta accadendo più o meno lo stesso con Leekie, mentre continuiamo a osservare le mosse di Henrik & co. di prima mano un po’ perché sono dei nuovi attori in campo e un po’ perché quello che stanno tramando è un punto cruciale dell’arco narrativo di questa stagione).

E, per rimanere in tema con i pazzoidi della setta di Henrik, last but not least

Helena aka una donna un trauma
Nelle prime scene al “quartier generale dei cattivi” mi ricordo subito il motivo per cui detesto dal profondo Grace e perché quindi ho quasi esultato quando Helena l’ha aggredita: prima parla di lei, ancora una volta, indicandola come it (“Dad, it’s awake”, subito corretta da lui con “She’s awake”, ricordandole poi che la ragazza ora fa parte della famiglia), poi prova addirittura a soffocarla con un cuscino! Chi è la bestia adesso? *Peccato che sia solo svenuta, meriterebbe di crepare tra atroci sofferenze!* La povera Helena, nella prima inquadratura, era visibilmente scossa, mi ha fatto una gran tenerezza. E quando, provando a fuggire, si ritrova nel laboratorio in cui era stata portata da sedata e ha sprazzi di ricordi di cosa le hanno fatto…

 

Io sarò facilmente impressionabile, ma ero seriamente turbata! All’inizio pensavo che volessero ingravidarla nel “più semplice dei modi”, e quella violenza fisica su una ragazza inerme mi avrebbe già fatto alquanto schifo, ma sottoporla a sterili esperimenti come fosse una cavia da laboratorio qualsiasi… sono disgustata davvero, e non che prima avessi opinioni particolarmente positive su questa gente!

Spendo le ultime due parole su Helena soffermandomi su quanto già detto anche nelle scorse recensioni così come in alcuni dei vostri commenti: anche nella scorsa stagione mi sono trovata più di qualche volta, soprattutto avvicinandoci alle ultime puntate, a ragionare su di lei e a non riuscire a vederla come una “cattiva”. Non è una fredda calcolatrice come Rachel, che può a tutti gli effetti essere definita una villain, ma non è neanche semplicemente una psicopatica che agisce per proprio conto come l’avevo percepita in principio: iniziando a conoscere meglio Helena e la sua storia abbiamo iniziato a vederla più come un burattino, spesso ne emergeva anche un’ingenuità disarmante, qualcosa di più simile a un carattere infantile. Una persona così, quasi priva di personalità e guidata solo da istinti che le sono stati imposti dall’esterno, non riesco a definirla una villain, e perciò nella sua storyline ho visto una ragazza impotente nelle mani di gente che mirava a usarla, e ho provato una fortissima pena per lei e di conseguenza un certo sollievo quando è riuscita a fuggire.
Thumbs up anche per Art (che prosegue le sue spedizioni intorno alla fattoria per cercare di scoprire qualcosa su quelle persone), che cerca di guadagnare tempo per farla allontanare il più possibile.

La vera domanda da fare in quel momento…

Note sparse:
– A un certo punto mi sono seriamente preoccupata che Daniel fosse il risultato di un altro esperimento volto a rendere le persone immortali…poi, fortunatamente, Helena happened;
– Grazie per due meravigliose immagini come la frigidona di Rachel che se la fa con Daniel (io già me la immagino, in quei momenti, mentre si guarda le unghie con fare altezzoso) e la tipa che si rade le ascelle all’istituto di riabilitazione di Alison: non so quale sia più disturbante (e una delle due l’abbiamo vista on-screen!);
–  L’affermazione di Felix che il rehab possa aiutare Alison a riguadagnare la propria dignità…

 

– “Just when the night is darkest, He shines a light”. Sul finale abbiamo l’ennesimo colpo di scena (anche se pure questo me l’aspettavo eccome): sembra che anche Helena sia fertile. Vedremo che tipo di conseguenze porterà questa scoperta.

Curiosità:
Anche la citazione nel titolo di questa puntata viene dal Novum Organum di Francis Bacon: “The spirit of man is in fact a thing variable and full of perturbation, and governed as it were by chance” [Perciò, lo spirito umano è vario e molto inquieto, come governato dal caso]. Più che mai ho trovato la scelta della frase adatta a quanto vediamo nell’arco dell’episodio, in cui assistiamo a una ricerca di informazioni sul passato di Rachel per capire quanto di come ha vissuto in precedenza l’ha formata per essere quello che è, e scopriamo che in qualche modo Rachel è andata a prendere il posto che avrebbe dovuto essere di Sarah: davvero solo il caso ha guidato questa circostanza, che è andata a influenzare così pesantemente il loro futuro? orphanblack0204-tmagArticleMa soprattutto la frase si adatta alla vita di Helena, che per me in questo episodio ha quasi rubato la scena a Sarah (solitamente focus della maggior parte dell’attenzione), condividendo con lei una scena finale ricchissima sotto tutti i punti di vista, ma regalandoci più in generale il ritratto multisfaccettato di una personalità complessa e difficile, che gli autori hanno saputo scrivere (e Tatiana ha recitato) in maniera superba. Vediamo come il caso (essere tra le due gemelle quella a finire tra le mani dei Proletheans anziché di Siobhan) ha inciso sulla vita di Helena, scolpendone lo spirito e rendendola la persona che è, quella che nonostante il potente rifiuto di Sarah nello scorso season finale nel momento in cui si sente persa e violata cerca il conforto di sua sorella, l’unica a cui sente di appartenere in quanto sua unica famiglia.
Poco prima di questa scena vediamo Kira confidare a Cal che sua madre ha un guardian angel, riferendosi alla farfalla di carta che le ha regalato; pochi attimi dopo vediamo Helena salvare Sarah da Daniel: in questo frangente è stata lei il suo guardian angel, e chissà che ora il loro rapporto non prenderà una nuova direzione. Voi che ne pensate?

Chiedo ancora una volta scusa a tutti voi lettori per il mio solito divagare (e ne approfitto per congratularmi con chi, ogni settimana, mi vuole così bene da avere la pazienza di arrivare fino alla fine dei miei sproloqui), ma alla fine di ogni episodio mi ritrovo sempre con la testa affollata di spunti, inoltre mi trovo a concentrarmi più su alcuni e a tralasciarne quasi completamente altri, ma spero avrete voglia di raccoglierli e farmi sapere qual è invece la vostra opinione su come si stanno mettendo le cose, sui nuovi sviluppi e le nuove rivelazioni.
Vi lascio intanto, come al solito, con il promo del prossimo episodio e, se non ne avete mai abbastanza del nostro Clone Club, l’invito è come sempre a fare un salto e mettere un bel “like” alla pagina Orphan Black Italia. Alla prossima!

http://www.youtube.com/watch?v=VYYRaPpj_4s

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

3 COMMENTS

  1. Allora, first of all: non scusarti per la lunghezza delle tue recensioni perché io le adoro e oltre a leggerle con regolarità, le commento anche. Sono davvero uno spunto di riflessione per me su ogni episodio. Second: Tatiana Maslany e’ da elogiare sempre, quindi ti seguo a ruota 😉 Detto ciò, Cal continua a darmi una buona impressione, in questo episodio si e’ guadagnato la fiducia di Sarah, però forse e’ stata solo una mia impressione ma quando lei gli ha detto il nome dell’istituto DYAD, sul suo volto ho visto una strana espressione, come se sapesse qualcosa. Comunque, ho avuto il tuo stesso pensiero riguardo quello che avrebbe potuto fare Hank a Helena dopo il matrimonio e la tua stessa sensazione di disgusto dopo aver appreso cosa e’ successo realmente. Inoltre, l’abbraccio con Sarah e’ stato toccante. Concludo dicendo che odio Donnie e quella cavolo di Grace.

    • Grazie mille davvero per i complimenti, e anche per essere un’assidua commentatrice 😉
      Sai che avevo inserito anche io alcune righe sull’espressione di Cal quando è riuscito a strappare il nome del Dyad a Sarah, e su quanto temessi che potesse significare che nasconde qualcosa al riguardo? Poi ho tagliato un po’ qua e là e tra le varie cose ho eliminato questa perché avevo paura di sembrare troppo dietrologa (però ho lasciato la frase sul senso di ragno XD), ma il fatto che mi dici che l’hai notata anche tu mi consola. Avevo pensato due cose: che avesse anche lui un passato legato al Dyad come avversario, o che lo avesse come alleato (Dio ti prego NO!). Spero vivamente che tra le due sia la prima, anche se spero anche che in questo caso non decida di partire per crociate in solitaria.
      Per il resto sono ovviamente d’accordissimo con te su tutto (in particolare sulle antipatie, ma quello credo si sia capito ahahah). Grazie ancora 😉

  2. Complimenti per le tue recensioni! Questa estate ho deciso di cominciare una nuova serie e leggendo un po’ di commenti ho pensato che Orphan Black fosse proprio quella che cercavo… ed effettivamente a mio parere mi sono imbattuta in una delle migliori serie mai viste!
    Dopo ogni puntata corro qui a leggere le tue recensioni 🙂 sono quelle che preferisco proprio perchè analizzano a fondo molte questioni del telefilm!
    Comunque per ora anche io ho una buonissima impressione di Cal e quello sguardo che fa dopo aver sentito il nome della DYAD (non me lo sono sognata quello sguardo, vero?) mi fa pensare che forse lui ne sappia qualcosa e sia contro di loro (cerco di non pensare al caso contrario).
    Helena inizialmente sembrava carnefice ma poi ai miei occhi si è trasformata in vittima inerme e quindi sempre di più sto imparando ad apprezzarla (anche se rimane comunque abbastanza creepy!)
    Ora corro a vedere la prossima puntata per poi tornare qui a leggere la tua recensione 😀 manca poco e poi sarò finalmente in pari… a proposito, ho letto che la serie è stata rinnovata ma non riesco a trovare la data di inizio della terza stagione, tu sai quando sarà?
    ancora tanti complimenti per le recensioni!

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