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Orange Is The New Black | Recensione 3×06 – Ching Chong Chang

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Orange Is The New Black | Recensione 3×06 – Ching Chong Chang

Non so davvero che voto dare a questo episodio, il focus su Chang non è stato il massimo del coinvolgimento per quanto mi riguarda e a livello di trama generale non abbiamo avuto grossi sviluppi, se escludiamo la ricerca di nuovi secondini per Litchfield (parte di una più ampia sottotrama che stiamo vedendo svilupparsi un piccolo passo alla volta), la comparsa di Ruby Rose (spoiler da Tumblr, e vista l’emozione generale intorno a questo personaggio stavo aspettando di vederlo introdotto quanto prima per farmi un’idea anch’io) e il trionfale ritorno di Red in cucina.

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Dopo aver scoperto che, grazie a Dio, il suo interesse verso Healy era perlopiù una macchinazione per portarlo a farle qualche favoritismo, in questo episodio assistiamo al confronto tra i due, in cui lui si dichiara ferito dall’aver capito di essere stato usato e lei risponde, con la sua solita risolutezza, che il tipo di rapporto tra loro è sempre stato squilibrato, ma perlopiù visto che dei due una a fine giornata rimane chiusa dietro delle sbarre, e c’è poco da offendersi quando una donna a cui sono state portate via tutte le armi si ritrova a usare “l’unica che ha sempre avuto fin dalla nascita, per quanto umiliante possa essere”. Dopo questo faccia a faccia, Healy decide quindi di provare a parlare con Caputo per garantire a Red il suo desiderio, e a fine puntata la vediamo rimettersi il suo grembiule pronta a riguadagnarsi gradualmente il suo posto di prestigio in un’attività che la faceva stare bene (e che ha infatti continuato a criticare aspramente per tutto il tempo in cui è stata in mano a qualcun altro che non riteneva alla sua altezza, la discussione sul pasto kosher per la nuova arrivata è solo l’ultimo esempio di quanto Red conosca bene l’ambiente della cucina e non perda mai occasione per sbatterlo in faccia al prossimo).

Tra le varie sottotrame che vediamo avvicendarsi in questo episodio a catturarmi maggiormente è stata quella di Morello, che inizialmente mi faceva sorridere con i suoi tentativi di districarsi tra diversi visitatori, ognuno con il suo hobby preferito e ognuno convinto di aver davanti una persona diversa. Scriversi i nomi sul palmo della mano, studiarsi gli argomenti da discutere prima della visita, inventare ogni volta una back story diversa per il suo arresto e alla fine, in perfetto stile Morello, non riuscire a districarsi con tutto e confondersi. E qui emerge la verità che io avevo già intuito dall’inizio: per quanto la nostra Lorna potesse affermare ad alta voce che lo faceva per tenersi impegnata e sperare magari di scucire qualche soldo ai malcapitati da poter spendere allo spaccio, la realtà è che il trasferimento di Nicky brucia ancora e al momento si sente sola, e ora che l’unica persona a cui sentiva che interessasse davvero qualcosa di lei se n’è andata è alla disperata ricerca di qualcun altro per riempire il vuoto.

Sempre sull’onda del leitmotiv della maternità, continuiamo anche a vedere a intermittenza gli sforzi di Gloria per essere una madre presente nei confronti di suo figlio. Ho apprezzato molto la sua scena con il figlio un paio di episodi fa, in cui ci dimostrava come la prigione non avesse spezzato la sua grinta quando si tratta della famiglia, ma allo stesso tempo avevamo visto come una ferrea determinazione non basta a tenere in riga un figlio a distanza, quando si hanno le mura di una prigione a trattenerti e il mondo fuori non sembra potersi piegare al tuo volere. Dopo diverse comparsate qua e là, chiedendo passaggi per il figlio, alla fine Gloria riesce a trovare in Sophia (che sta apparendo fin troppo poco in questa stagione, ma quando è on screen è sempre al top) un possibile aiuto in questo senso.

tumblr_nqos3gstuu1rxpq74o2_1280Nell’arco della puntata torniamo anche spesso nel seminterrato in cui le detenute “selezionate” dalla MCC si occupano della produzione di lingerie venduta poi a oltre cento volte il prezzo di produzione, e osserviamo ognuna delle lavoratrici gestire il tempo come meglio preferisce, con DeMarco che se la gode, Flaca che passa la maggior parte del tempo a sfogliare cataloghi e poi discute con Black Cindy e Janae di canoni di bellezza nelle diverse comunità etniche, e Piper che ovviamente è sempre pronta a condividere perle di saggezza o appunti non richiesti con chiunque le capiti a tiro. Del primo approccio con questa new entry, Stella, c’è poco da dire in realtà, visto che per ora a parte qualche commento pungente che in realtà maschera (neanche troppo bene) delle sottili avances (certo, quando vuoi insultare qualcuno le dici che è figa, alta, bionda e con delle gambe da paura) non ha fatto granché, ma sembra promettere complicazioni per l’idillio Piper/Alex qualora dovesse decidere di mettersi in mezzo e provarci seriamente con la nostra protagonista.

Infine, come preannunciato all’inizio, torniamo a concentrarci sugli affari della prigione ora che è gestita da una società privata e vediamo il passo successivo alla riduzione degli orari di lavoro per i secondini: un annuncio sul giornale con cui si comunicano nuove assunzioni. Anche su questa sottotrama c’è poco da dire, abbiamo come sempre un Caputo preso tra due fuochi che cerca di districarsi come meglio può per far contenti tutti, le guardie giustamente sul piede di guerra e un rappresentante della MCC che sta palesemente perculando il povero Joe.

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Il focus dell’episodio, come preannunciato da un titolo tremendo (che non poteva che essere una delle lines iniziali di Doggett), è Chang, una delle detenute finora meno approfondite se non come weirdo di passaggio che suscita una risata nelle altre detenute. In questo episodio ci concentriamo infatti con maggiore insistenza su alcune delle sue stranezze, la seguiamo nascondersi qua e là raccogliendo i frutti dei suoi precedenti sotterfugi e ci viene praticamente mostrata in parallelo col passato la sua capacità di rendersi invisibile… o forse il suo approfittarsene ora che si trova in un contesto in cui il potere di non essere il centro dell’attenzione di nessuno può tornarle utile, dopo essere stato un peso per gran parte della sua giovinezza.
Sui flashback non posso dire di essere particolarmente soddisfatta: abbiamo un racconto di ciò che ha plasmato questa ragazza portandola a covare un certo rancore dentro di sé, ma li ho trovati meno incisivi di molti altri e in generale piuttosto banali, quasi stereotipati.

In conclusione quindi, un episodio senza infamia e senza lode, che non ha proprio brillato per originalità pur avendoci regalato qualche momento divertente (la già menzionata sottotrama di Morello e i suoi amici di penna, praticamente OGNI battuta di Cindy e lo scambio di battute iniziali tra le due “matrone” Red e Gloria).

Note sparse:
– Sapevo che non potevano aver scritturato Blair Brown solo per fare un’apparizione en passant in tv, e infatti in questo episodio la vediamo al notiziario mentre l’arrestano per evasione fiscale. In questo contesto vorrei proporre una standing ovation per il commento di Red: “I never liked this woman. She puts cream in her carbonara, it’s vulgar” *carbonara purists united!!*
– E… ok, non so perché ho usato il plurale per note visto che avevo un solo pensiero random da aggiungere.

Anche per oggi è tutto, magari questo episodio ha scatenato più interesse in voi binge-watchers di quanto abbia fatto in me, che sto continuando a seguire la serie in maniera cadenzata a causa di settordici mila impegni a destra e a manca. Se questo è il caso, fatemi sapere nei commenti, se invece la pensate all’incirca come me… fatemi sapere lo stesso se c’è qualcosa degna di nota da aggiungere 🙂
Per il momento vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, sempre con la speranza di riuscite a sopportare il caldo sahariano quel tanto che basta da avvicinarmi al pc giusto il tempo di un altro episodio… o meglio, altri 7!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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