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Once Upon A Time | Recensione 4×11 – Shattered Sight

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Once Upon A Time | Recensione 4×11 – Shattered Sight

La prima domanda che mi sorge spontanea dopo aver visto questo episodio è: perché NON ERA QUESTA LA PUNTATA DA DUE ORE????

Quante più risse avrebbero avuto il tempo dovuto e giusto sullo schermo!

No, a parte gli scherzi: vogliamo immaginare per un attimo Cenerentola che cerca di andare a prendere a pizze in faccia il padre del suo principe?
O Aurora che strilla in faccia a Filippo “TU! Brutto coso inutile! Vai a lavorare, o mi prendo il bambino (che hai pure chiamato col tuo nome, alla faccia della fantasia) e me ne vado con Mulan!”
O Ariel che da del pescivendolo ad Eric?
Che figata sarebbe stata!

Va bene va bene, torno seria.

La puntata si apre sulla passeggiata di salute di Ingrid che, dopo aver ricordato di essersi fatta fregare da una chiromante truffatrice, ed aver rischiato di buscarle con una mazza da baseball, contempla l’operato di 30 anni di pazienza.
Mentre Happy corre dietro a Grumpy con una balestra [Realizzando i desideri di mezzo fandom, visto quanto è stato stronzo Leroy dall’inizio della stagione] Storybrooke impazzisce e l’incantesimo Shattered Sight mostra i suoi nefasti effetti, in un rimpallo da personaggio a personaggio, da protagonista a protagonista, che ci mostra ogni lato oscuro finora magari accennato, qualche volta, ma sempre combattuto dal buon cuore, dai buoni propositi o dalla morale ferrea che guida ognuno di loro.

Il piccolo universo di Storybrooke, sotto la maledizione Shattered Sight, è completamente ribaltato.
Per questo motivo ho deciso di mantenere (di nuovo) il titolo della puntata come parola chiave della settimana.
10410471_709093199187255_2094916685904242122_nShattered Sight non è solo la maledizione perno dell’episodio, e della vita di Ingrid. Shattered Sight è la visione distorta dei sentimenti che hanno sempre legato, spronato ed incoraggiato i protagonisti. Shattered Sight è, letteralmente, l’infrangersi della speranza che gli Eroi come Snow hanno sempre portato come vessillo, l’alterarsi degli equilibri di bontà e tolleranza, una visione falsata di ciò che ha permesso loro di sopravvivere in una favola per tutta la loro vita… e non solo.
Shattered Sight è anche una contorta concezione dei comuni sentimenti. Quella di Ingrid, che ritiene l’amore una cosa da usare per raggiungere un mezzo, da imporre per creare una felicità fittizia ed irreale. Quella di Regina che attribuisce la propria miseria ad altri anziché alle azioni sbagliate compiute. Quella di Charming che forza la mano a Snow scaricandole addosso la colpa della malvagità dell’Evil Queen.
Ma anche quella di chi non è colpito dalla maledizione, come Gold: lui ne è immune, eppure rivela ad Hook la sua personale visione distorta dell’essere un eroe, ben conscio del fatto che sia falsa… ma indifferente alla cosa. Essere considerato eroe per ui è solo un mezzo per raggiungere uno scopo.
Shattered Sight è la verità che perde di valore, a beneficio di menzogne (ben architettate o istintive) che prendono il sopravvento sull’animo sia di eroi che di malvagi.
Ed è la vera definizione del perché un Villain rimane un Villain nonostante spesso cerchi di farsi passare per Eroe.

Prendiamo gli intoccabili Charmings. Ne sono affetti come chiunque altro in città… MA.
Mentre tutta Storybrooke passa alle maniere forti, mentre la gente se le da liberamente per strada, loro per fortuna si limitano alle parolacce. Sarà forse una mia libera interpretazione, ma è meraviglioso come, anche sotto l’effetto di un incantesimo che li vorrebbe nemici ad odiarsi e a cercare di uccidersi, il loro legame sia così forte da non farli andare oltre le male parole.
Potere del cuore condiviso? Semplice effetto del True Love che li lega?
Forse anche il fatto che siano veri eroi nella storia raccontata dal libro ha un suo perché. Forse, la purezza del cuore che entrambi condividono fa si che riescano a combattere l’effetto dell’incantesimo, inconsciamente, quel tanto che basta a trattenersi dal cercare di strozzare il proprio True Love.
A ben vedere, la maledizione per loro funziona più come specchio che come vera e propria distorsione, portandoli a confessare le proprie azioni negative (seppure sotto la luce peggiore possibile) ad un’Anna completamente attonita.
Snow è l’unica, a parte Anna stessa [Anna ha dimostrato di avere un cuore incredibilmente puro, e Snow altrettanto. Mi chiedo a questo punto se il paragone tra loro sia voluto.] nel flashback della scorsa puntata, ad aver confessato, sotto l’influsso del Shattered Sight, qualcosa che l’ha tormentata in negativo: il non sentirsi in colpa per l’uccisione di Cora.
E badate: non sto dicendo che la vera Snow non si senta realmente in colpa.
Ma c’è differenza tra il sentirsi colpevoli di un’azione malvagia, che ha portato solo negatività e ritorsioni, e il sentirsi in colpa per un torto fatto pensando di fare del bene. Ed è questa differenza che distingue l’Eroe dal villain e dalla vittima degli eventi.

Esattamente come nel caso di regina, che confesso avrei preferito vedere di più durante l’episodio.
Il suo True Love è al sicuro in ufficio, l’uomo a cui è destinata non rischia di finirle sotto le grinfie, e lei ha avuto una sacrosanta ragione a sigillarsi molto bene dentro la cripta in previsione del ritorno della sua parte malvagia.
Con, se ci avevate fatto caso nella puntata precedente, una barriera che sa tanto di Light Magic, e che quindi la Evil Queen non può spezzare.
Difatti da subito la colpa ad Emma.
Le parti con Regina sono state a dir poco esilaranti. E c’era bisogno di un po’ di leggerezza, con un episodio così carico di possibili disastri.
10857962_709097629186812_9136749245196999596_nRegina trasformata dall’incantesimo oramai è una parodia, in positivo, di quel che era la vera Evil Queen: è petulante, saccente, caricaturale. Esagera nell’abbigliamento come esagera nei modi di fare per sottolineare che la vera Regina Mills, in realtà, non ha più bisogno di lei. Non è mancata affatto. Non esiste più.
Tutti, chi più o chi meno, abbiamo sorriso e saltellato al “Oh… I’ve missed you…” davanti allo specchio perché è vero: la Evil Queen col suo stile gotico e le occhiatacce velenose era MERAVIGLIOSA. L’interpretazione di Lana era meravigliosa.
Ma ora no. La trasformazione sotto l’influsso del Shattered Sight non è come un flashback. Qui sembra solo… buffa. Incredibile.
Il conflitto tra lei e Snow è finito. La sua sete di vendetta si è spenta in una più costruttiva presa di coscienza che l’ha lasciata badass come prima, ma con quel qualcosa in più che le permette di vivere e sorridere. La Evil Queen andava bene per il passato, ma ora non esiste più, e il calcare pesantemente sugli atteggiamenti che prima avrebbe tenuto e sarebbero sembrati adatti al personaggio non fa che sottolineare quanto in realtà NON SIA DAVVERO PIÙ NECESSARIA di una figura simile. Addirittura Emma, che nel suo viaggio nel passato l’ha vista al peggio, si stupisce quando arriva nella cripta, probabilmente perché ritiene incredibile che la sobria ed elegante amica si senta a suo agio conciata così.

Persino la lotta con le spade tra lei e Snow è solo un momento “divertente”, con Mary Margareth che carica al grido di “I was teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeen!!!” e lei che non usa la magia perché “Vuole vederla sanguinare”. E difatti finisce con una meravigliosa risata generale, e con un commento incredulo su “What the hell am I wearing?” che lascia intendere quanto oramai la Evil Queen sia sorpassata.

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Meantime, nella piccola bottega degli orrori, benvenuti alla nuova puntata di: COSA TI METTO IN VALIGIA PER UN VIAGGIO ALLA CONQUISTA DEL PIANETA.

Rumplestilskin è impegnato ad impacchettare cose per la sua prossima vacanza a tema: “Sui passi della Wehrmacht” [Per prendere ispirazione]. Ma prima, addormenta Belle per sicurezza [tanto per evitare che scopra accidentalmente quante balle le ha detto] e spedisce Killian a recuperare Henry.
Facendo nel frattempo, le valigie:
“Cosa mi porto? Vediamo…. Occhi di tritone, calzini, mutande, un po’ di veleno di Acromantula (che Voldy mi ha detto che funziona bene per le aerosol e lui di nasi se ne intende taaanto), cuore di Pirata, Cappello da Mago Ripieno di Suore [Una nuova ricetta], la trousse di Pupa che poi Belle mi si incazza se non ha il mascara, il mio coltellaccio al quale sono tanto affezionato… Ah! Killy, mi raccomando. Porta Henry al confine della città, mentre io aspetto l’allineamento stellare per liberarmi dell’influenza scomoda di questo pugnale… Poi racconterò a lui e a Belle che non sono riuscito a salvare NESSUNO nonostante io sia l’Oscuro ed abbia più potere di chiunque altro, e passerò per eroe.”
Sì, come no.
Perché secondo lui Henry è così scemo da cascare in una cosa del genere.
Specialmente vedendolo a New York, con i poteri e libero dal pugnale.
Passi Belle, che sappiamo essere di un rincoglionito storico quando si tratta del marito… ma Henry? No. Non ci avrebbe mai creduto.
E io che credevo che il piano della Snow Queen fosse una cavolata…
Questo intendevo quando parlavo della visione distorta che Rumple ha dell’essere un Eroe. Nemmeno con tutta la più buona volontà di questo mondo lo si potrebbe considerare tale, ora. Essere un Eroe è qualcosa di molto più profondo. E’ un desiderio di fare la cosa giusta, qualsiasi sia la conseguenza per se stessi, che Rumple poteva forse aver compreso nel periodo di Pan, ma dal quale adesso è lontano anni luce.
Il solo fatto di essere ipoteticamente fuggito con la moglie ed il nipote non lo renderebbe un eroe, quando tutti gli altri (Emma ad esempio) sono rimasti per combattere e lui, il più potente a livello magico, è fuggito.

Ricordiamo a Rumplestilskin che il fatto che suo nipote possieda “Il Cuore del Vero Credente” non implica il fatto che sia un credulone. ANZI. Solitamente Henry è piuttosto acuto quando si tratta di sortilegi, magia e cose simili.
10413350_709105062519402_6715902341088301535_nTalmente acuto che, nonostante sia sotto l’influsso dell’incantesimo Shattered Sight, non si fida della protezione della madre e prepara una trappola davanti alla porta.
E diciamocelo: vedere Killian scivolare sulle biglie è stato esilarante persino per me.

Ma il vero fulcro della puntata sono, ovviamente, Emma ed Elsa, impegnate a cercare di trovare un modo di liberarsi del “nastri gialli” per avere una possibilità contro Ingrid.
Devo ammettere che tutta la questione de “Il mio amore immenso per voi ci lega” mi ha lasciato non pochi dubbi.
E’ stato molto bello, da un lato, vedere cosa può provocare in una persona l’idea sbagliata e distorta dell’amore stesso. Ma è stato piuttosto frustrante constatare che la soluzione al legame fosse semplicemente una palla di fuoco dopo una misera provocazione [Anche se la misera provocazione ha fatto ammettere ad Emma di essere felice con Hook, e il mio cuore Captain Swan è diventato grande come una mongolfiera…].
Speravo, in effetti, che servisse qualcosa di più di una palla di fuoco da Regina. Magari una presa di coscienza di Emma di un nuovo utilizzo della sua magia, o un oggetto particolare. Visto e considerato anche il fatto che sconfiggere l’amore di Ingrid con l’odio di qualcun altro, completamente slegato dalla situazione, in preda alla maledizione e che Ingrid stessa non ha mai considerato, mi sa di soluzione un po’ raffazzonata. E mi semi-conferma la teoria che vi ho esposto la settimana scorsa.
Se Elsa ed i personaggi di Frozen non fossero mai esistiti nella storyline di OUAT, la controparte di Emma sarebbe stata Regina, e magari quella bugia che Emma le ha raccontato riguardo a Marian sarebbe servita ugualmente a rompere il legame… facendo in modo che una delle due parti odiasse l’altra, almeno per breve tempo [Cosa che avrebbe avuto molto più senso…].
10845896_709116229184952_2787005208395356847_nIl fatto invece che l’odio puro e schietto, e che coinvolge solo uno dei due soggetti come bersaglio, sia stato in grado di bruciare quei nastri, non mi ha del tutto soddisfatta.

Come invece mi hanno completamente soddisfatta i flashback ed il finale.

I flashback perché, a differenza degli interminabili racconti di Frozen, sono stati esaustivi ed esplicativi. Ovvio che non ci fosse il tempo per approfondire la vita di Ingrid una volta giunta nel nostro mondo, ma le parti con la piccola Emma ci hanno introdotto ad un punto di vista che non avevamo mai considerato.

Emma si è sempre mostrata fin troppo scettica riguardo alla storia che Henry le aveva raccontato per condurla a Storybrooke.
OVVIO che una ragazza di 28 anni, con un passato difficilissimo alle spalle ed un lavoro che la portava a vedere il peggio delle persone, non potesse materialmente essere aperta alla possibilità che i propri genitori fossero Biancaneve e il Principe Azzurro…. Ma Emma si è dimostrata cocciuta ed irremovibile FINO ALLA FINE sull’argomento. Solo il vedere Henry stramazzare al suolo a causa della mela avvelenata le ha fatto scattare una scintilla. Per credere davvero, Emma ha avuto bisogno di fatti inconfutabili, rifiutandosi di accettare tutto quel che di strano era successo prima (e che avrebbe dovuto se non altro destarle qualche sospetto) con una testardaggine assoluta e, diciamocelo, irritante.
Sin dall’inizio siamo stati portati a pensare che questo fosse semplicemente il suo carattere. E invece era colpa di un trauma, subito nell’età più influenzabile.
Una possibile sorella maggiore che sventola davanti ad una quindicenne terrorizzata, sola ed incompresa la possibilità di poteri al di là di ogni immaginazione.
Troppo presto e troppo in fretta.

Emma, che non si è mai sentita accettata da nessuno, che è scappata da casa a casa per tentare a tutti i costi di trovare la propria casa, viene messa in pericolo di vita da una “pazza” che crede che lei possieda poteri che esistono solo nelle favole… e che fino a poco prima credeva di poter chiamare “famiglia” per la prima volta nella sua vita.

E’ chiaro che gli autori avevano pesato questo sviluppo se non dal’inizio, da molto tempo. La questione dei poteri magici di Emma DOVEVA essere sviluppata, e quale modo migliore se non farle scoprire che la sua reticenza a credere in se stessa e nella magia era data da un trauma infantile?
L’ho trovata una scelta davvero geniale.

10169313_709138265849415_3832758218018745942_nCosì come ho trovato una scelta geniale quella del finale.
Se non geniale, quantomeno originale.
Ingrid, abbiamo scoperto, ha sempre camminato sul confine tra vero villain ed ex buono incompreso. L’Apprendista stesso le ha rivelato che per lei c’era ancora speranza, secondo Lo Stregone.
In questo caso, la speranza è esattamente ciò che ha portato Rumple a sacrificarsi per la città contro Pan, è ciò che ha permesso a Regina di utilizzare la Light Magic, è ciò che fa dire a Killian, alla fine dell’episodio, “Concedimi il desiderio di un condannato: lascia in pace Emma E TUTTA STORYBROOKE, una volta che ce ne saremo andati.”
E’ la cosa che distingue davvero gli Eroi dai Villain.
Ed ecco che, dopo essersi confrontata con Emma ed Elsa, Ingrid capisce dove ha sbagliato.
L’amore non può essere IMPOSTO. Benché le ragazze l’abbiano già amata in passato, benché sia riuscita ad instaurare con loro un rapporto basato sull’affetto fraterno, Ingrid non ha saputo gestire quei sentimenti esattamente come non ha saputo affrontare la morte di Helga ed il conseguente tradimento di Gerda.
Ingrid poteva avere tutto dalla vita, e lo ha gettato perché ha innalzato dei muri troppo spessi attorno a se stessa. Se si fosse permessa di essere più partecipe della vita delle sorelle, avrebbe probabilmente scoperto prima l’inganno del Duca, e non sarebbe arrivata a tanto.
L’amore non è qualcosa che si può togliere e rimettere come un paio di scarpe.
L’amore va coltivato e compreso.
Ingrid ha imparato troppo tardi la pazienza. Dopo aver rovinato il proprio rapporto con Elsa e con Emma. E togliere loro i ricordi non è stata una mossa saggia.
Gli errori vanno affrontati tanto quanto l’amore, metabolizzati, compresi.
E grazie alla lettera di Gerda portata da Anna, grazie all’amore dimostrato da quella sorella scomparsa nel tentativo di trovare una “cura” per la figlia e redentasi all’ultimo, anche Ingrid riesce a trovare la pace e l’amore che le erano sempre mancati, comprendendo l’errore.
L’amarezza che aveva portato all’incantesimo Shattered Sight scompare. E con essa DEVE scomparire anche l’effetto della maledizione.

Ed Ingrid torna (come Regina, come Hook) ad essere un’Eroina, sacrificandosi per il bene della città e della propria famiglia.
Redenta dagli errori del proprio passato, la immaginiamo a correre con le proprie sorelle, inseguendo un aquilone, ignare di cosa sarebbe accaduto.
Ed ecco che, prepotentemente, RITORNA IL TEMA PRINCIPALE DI OUAT: LA FAMIGLIA.

10846000_709139579182617_73008345077563072_nL’amore della propria famiglia ha permesso ad Ingrid di redimersi, autodistruggendosi per il bene degli unici due componenti rimasti, figlie di quella sorella che l’aveva tradita ed ha compreso il proprio errore.
Così, semplicemente, restituisce loro la possibilità di avere una famiglia, morendo assieme agli effetti della maledizione.
Emma, Elsa ed Anna si ritrovano per le vie di Storybrooke, sotto la neve causata dalla scomparsa della Snow Queen, ed Emma può riabbracciare la sua famiglia. Il padre, la madre, Henry (che non si è fatto trovare da nessuno, furbo ragazzino!), Regina e il fratellino. Snow e Charming, quasi rispettando una tradizione oramai, si baciano sotto la neve, con in sottofondo il tema che li ha sempre accompagnati nel loro cammino attraverso amore e pericoli.
Emma ha restituito un Happy Ending ad Ingrid, per quanto triste, e ne ha dato uno ad Elsa, Anna e Kristoff.

…Ma non a Killian.
Come avevo detto nella recensione della settimana scorsa, a Gold non interessa davvero che Ingrid abbia perso e che la cittadina sia ancora in piedi e salva. In qualsiasi caso, lui ha tutto ciò che desidera, e crede di poterla sfangare.
La musichetta dei Villain che accompagna la chiusura dell’episodio sottolinea ancora una volta, e definitivamente, quanto in realtà ci si debba preoccupare dell’Oscuro e delle sue intenzioni. Quanto sia lui, ora, da temere.

Ed il dialogo finale tra lui e Killian è degno di un midseason finale, non fosse che una puntata ci separa ancora dalla pausa di tre mesi.
Hook, nonostante i suoi errori, è definitivamente un Eroe, come Regina.
Gold, nonostante le sue azioni, è definitivamente un Villain… e probabilmente lo sarà per il resto della stagione.

Non inserisco l’Angolo delle Speculazioni questa settimana, perché da qui apriamo un nuovo ciclo.
La storyline di Frozen è terminata (oserei dire: finalmente), e si apre una nuova storia… sulle Regine del Male.

Vi lascio quindi col promo, che ci proietta a Domenica e all’arrivo di un terzetto di tutto rispetto.

https://www.youtube.com/watch?v=AHnRLgHJIB0

Ricordatevi di passare in queste meravigliose pagine per news, aggiornamenti e spoiler settimanali sugli episodi!

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Once Upon a Time Italia

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

8 COMMENTS

  1. La cosa che ho gradito di più in questo episodio sono stati senza alcun dubbio i flashback: li hanno resi abbastanza sensati e gradevoli, senza cadere in errori cronologici o di distrazione (anche se mi chiedo: cosa faceva la Snow Queen quando, nella terza stagione, sono stati tutti riportati nella Foresta Incantata?).
    Quello che è accaduto a Storybrooke, invece, dallo Shattered Sight al frettoloso escamotage per liberarsi dei braccialetti, l’ho trovato tremendo.
    Effetti della maledizione: Granny e i sette nani a litigarsi per le strade e una caricaturale Regina, che non rispecchia per niente la Evil Queen delle prime stagioni, a mio dire. Dove sono finiti tutti gli altri abitanti di Storybrooke? Le schegge di vetro li hanno colpiti alla carotide? In 40 minuti abbondanti c’era sicuramente tempo per almeno qualche altra comparsata, giusto per rendere la cosa vagamente credibile!
    La conclusione, altrettanto frettolosa e mal gestita, per me è il trionfo delle forzature avvenute in questa stagione: frutto di una serie di casuali coincidenze che fanno finire un messaggio in bottiglia da una tempesta in alto mare sino alle coste di una cittadina di un altro mondo, giusto in tempo per risolvere i guai dei nostri eroi, facendo redimere in un millisecondo la psicopatica gelataia abusiva! xD
    Devo ammettere, però, che la fine di Ingrid è stata toccante. Un vero peccato perché, come è già stato detto, senza il contorno di Frozen e le orribili forzature della trama, tutta la sua storyline sarebbe potuta essere ottima. La Snow Queen è probabilmente un buon personaggio, ma sfruttato male!

    Spero che la seconda parte di stagione sia meno confusionale e più ben gestita di questa. Sopratutto spero che abbia un senso inserire Crudelia, Malefica e Ursula, tutte e tre insieme in un unico arco narrativo…

  2. io sono già in crisi perché oltre al fatto che domenica c’è il winter finale non leggerò per tre mesi le tue recensioni! 🙁 ah no, ci sarà quella della 4×11, meno male!!! ^.^

    ottimo lavoro come sempre! Rumple è forse il vero cattivo della serie, quel cattivo che i nostri eroi dovranno affrontare un giorno, e sconfiggere.
    il metodo di Emma per liberarsi dei nastrini io l’ho trovato geniale; contrapporre all’amore assoluto di cui erano fatti i nastrini di Ingrid l’odio assoluto, l’unica forza possibile per distruggerli e ad Emma è venuta in mente la prima persona che l’ha odiata con tutto il cuore…cioè Regina!
    infatti preme il taso dolente della faccenda Lady Marian- che a proposito sarà stata scongelata dopo la morte di Ingrid!- o cielo di nuovo quella petulante in mezzo!!! o.O

    quando finisce la maledizione e Regina Snow e Charming si lasciano andare ad una risata di cuore, non so voi ma quelle risate erano vere, cioè proprio degli attori 😀 😀
    poi vogliam parlare della finezza di Granny quando dice levati ad Hook o di Will messo ko in 5 secondi proprio da Killian? ahahahahahahah

    ma Robin si è fatto legare ad un albero stile Ulisse? no perché se è così andate a slegarlo!!!! ^-^

    ciao ci sentiamo per il winter finale :* :*

    • Sei sempre un tesoro tu! Non credo che resterò disoccupata totalmente per tre mesi, spero mi daranno qualcos’altro da fare hahahaha
      Riguardo a Marian… siamo sicuri che la morte di Ingrid la scongelerà? Voglio dire… a rigor di logica dovrebbe essere così, ma se solo un atto di vero amore può rompere la maledizione del gelo, magari rimane in freezer finché un bel principe passa e se la porta via… io ci spero :3

    • Sei sempre un tesoro tu!
      Tranquilla comunque, non credo che rimarrò disoccupata per tre mesi interi^^ Qualcosa da fare troverò!
      Riguardo a Marian… siamo proprio sicuri che si scongelerà? Voglio dire… a rigor di logica dovrebbe essere così, dato che la morte di Ingrid dovrebbe spezzare tutti gli incantesimi lanciati da lei. MA.
      Elsa ha detto che l’unico modo per spezzare una maledizione del gelo è un atto di vero amore. Magari rimane in freezer finchè non passa un bel principe che si innamora di lei e se la porta via.
      Io ci spero :3

      Alla prossima!

  3. Ogni volta che mi capita di lasciare un commento alle tue recensioni, non so cosa scrivere. No, non lo so proprio, perché tu Anna, comunque, trascrivi i pensieri di tutti. Le tue recensioni sono un piacere per gli occhi, davvero. Questo episodio è stato davvero bello, sì, le lotte tra i protagonisti davvero divertenti, Snow e Regina erano esilaranti, le scaramucce tra i Charmings, diciamo che per loro la maledizione non ha fatto altro che far affiorare le cose non dette, sai a volte quando si è sposati, si fa vedere solo quello che è più positivo in una coppia, anche tra principi e principesse, va tutto bene all’apparenza, ma alla fine ci si toglie qualche sassolino di troppo. Mi ha fatto sorridere il rinfacciare di Snow a David la sua incapacità di fasciare il bambino, in effetti, sembrava proprio un Burrito, dai, povero!Aahahahha!!! Che dire del resto? Mi è piaciuto tutto tutto tutto, Ingrid è andata, e anche tardi ha capito che la sua era solo una follia. A posto così. Rumple sempre più in basso di una cacca e Belle sempre più stupida a livelli catastrofici. Spero che Emma ripensi al bacio dato a Hook, secondo me ha avuto un sentore che qualcosa non andasse. Spero lo faccia presto perchè nuove cattive stanno arrvando ed Io non vedo l’ora. Sono curiosa di vedere in che modo le faranno apparire a Storybrooke. Per il momento, BRAVO BRAVO, come sempre. Impeccabile :)- Daniela

    • sì Emma ha capito che c’è qualcosa che non va in Killian e penso che la prossima puntata lo affronterà e lui sarà costretto a dirle tutto (ma magari!) almeno Rumple avrà la punizione che merita!

      in pratica la maledizione ha fatto esplodere una bomba, tutto il risentimento e le emozioni represse da lunghissimo tempo, sono uscite fuori tutte insieme e Snow e Charming non ne sono stati immuni

  4. Andrò contro corrente ma anche se l’episodio mi è piaciuto molto, non mi ha convinto la fine di Ingrid o per meglio dire Ingrid stessa. Adesso non c’è più, finalmente, perché ormai erano un paio di episodi che non la digerivo. La fine me la aspettavo diversa, la sua presa di coscienza mi ha un po’ deluso, è stata sbrigativa e mi ha convinto ben poco, così come i flashback in cui non si sa come ospita Emma e poi la lascia andare così velocemente sapendo che l’avrebbe rivista in futuro. Boh questo villain alla fine mi ha deluso un po’.
    A parte Ingrid per il resto l’episodio mi è piaciuto molto, è stato scorrevole e a tratti davvero divertente, sono d’accordo che poteva essere tranquillamente questo l’episodio di due ore in cui poteva approfondire un po’ tutte le situazioni.
    Comunque complimenti per la recensione! Bravissima!
    A presto!

  5. Io sono rimasto un po deluso, mi aspetto qualcosa di più. Sono d’accordo che il modo in cui si liberano dai nastri è veramente raffazzonato, così come Anna che scivola proprio sulla bottiglia. Vanno bene delle scorciatoie nella trama se necessario, ma qui si è esagerato.

    Commoventi i flashback e la redenzione di Ingrid, però sono rimasto deluso dalla rapidità della scena. Cioè questa è stata chiusa in un urna, ha pianificato di trovare nuove sorelle, ha congelato Arendelle, atteso 30 anni e scagliato un sortilegio, per poi pentirsi con 3 parole?! Parole commoventi e profonde, ma un po troppo semplice, mi aspettavo più resistenza da parte sua. Ovvio che Emma ed Elsa non l’avrebbero uccisa, così come un sacrifico per redimersi ci sta tutto vista la sua storia, ma è stato tutto troppo veloce.

    Anche sul sortilegio avevo aspettative più alte visto il finale di settimana scorsa. Pochi i personaggi coinvolti, tra cui si aggiungono Anna, Elsa, Emma, Rumple e Hook immuni, Robin che non si è visto e Belle che ha dormito. Meno male che ci sono state Regina e Mary Margaret che hanno movimentato il tutto (stupenda la risata finale).

    Critiche a parte, amo questa serie ed è stata una bella puntata. Ora non so cosa aspettarmi dal winter finale, ma so che l’attesa fino a Marzo sarà molto lunga.

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