“You tell me, you and Raymond seemed to get pretty tight back in Russia.”
– Leonard Snart, 100% absolutely in no way being jealous
Welcome, legends!
Legends of Tomorrow si conferma la mia unica speranza di passare il prossimo mese di pausa Arrow/Flash nel migliore dei modi. L’episodio di questa settimana è stato grandioso sotto moltissimi punti di vista e abbiamo scoperto tante piccole chicche che mi hanno, come dire, “tranquillizzata” riguardo una certa questione scottante relativa ad Arrow, di cui parlerò più avanti.
Come sempre, andiamo per gradi.
Il futuro (improbabile) di Star City. Le nostre leggende si ritrovano in una futura e distrutta Star City: non è rimasto nulla di quello che Sara o Ray ricordavano, solo macerie e desolazione. Mi ha un po’ destabilizzata, se devo essere sincera, pensare che nel presente Oliver e il suo team si sono fatti in quattro per fermare Darhk e poi, alla fine, è bastato il figlio di Slade Wilson con una katana per mettere in ginocchio una città.
Certo, la domanda per eccellenza è: quand’è che Slade Wilson ha avuto un figlio? La prigione di Lian Yu permette le visite coniugali?
Slade aveva menzionato l’esistenza di un figlio, Joe, ma non essendo lui il nuovo Deathstroke mi confonde la miracolosa nascita del secondogenito.
Sara/Connor/Oliver. C’è un nuovo sceriffo in città, e il suo nome è Connor Hawke! Mi è piaciuto molto questo personaggio, e seppur non abbiamo avuto il tempo materiale di conoscerlo meglio, quello che ci è stato detto espressamente mi è bastato: Connor è in realtà John Diggle Jr. ed è il nuovo Green Arrow di Star City.
Tale padre, tale figlio dal momento che non appena Oliver sparisce, è John che prende in mano la situazione e continua a combattere per la sua città, nonostante non ci sia più nulla da salvare.
Apriamo subito una piccola parentesi sulle speculazioni: la sola esistenza di John Diggle Jr. dovrebbe tranquillizzarci sul destino di John all’interno della serie madre, Arrow. Per mesi ci siamo torturati l’anima, non abbiamo fatto altro che chiederci “chi ci sarà in quella maledettissima tomba?”. Abbiamo escluso Felicity, abbiamo escluso Thea (almeno momentaneamente, eh! Poi tutto può succedere) e ora mi sento di escludere anche John.
Lo so, come Rip ha ripetuto fino alla nausea, questo è solo un futuro potenziale, ma credo sinceramente che il fatto che John avrà un figlio sia piuttosto certo.
Connor/John si sente in colpa perché non è riuscito a salvare suo padre, quindi possiamo ritenere che John Senior non sia morto quando il figlio era ancora piccolo, ma che l’abbia cresciuto, istruito, per poi solo dopo lasciarlo per forza maggiore.
Per quanto riguarda Sara, siamo tutti d’accordo che il ritratto dell’assassina senza sentimenti che ci è stato presentato negli ultimi episodi non regge più: è disposta a combattere e, eventualmente, morire per salvare un futuro che potrebbe addirittura mai realizzarsi. Certo, il discorso di Oliver non stava molto in piedi, tutto quel “dopo che ve ne siete andati, la situazione è peggiorata. Non dico che avreste potuto cambiare qualcosa, ma forse sì” perché nella lotta contro Darhk – che, abbiate pazienza, fa un po’ più paura di Grant Wilson! – nessuno ha mai pensato di chiamare Sara o Ray per farsi dare una mano. Non è che quando le cose vanno male, allora possiamo puntare il dito contro chi non c’era e, soprattutto, non si è mai pensato di contattare.
E poi contando che il team Arrow ammette un supereroe nuovo alla settimana e considerando che la comparsa di Grant Wilson risale, più o meno, al 2031 trovo improbabile che Oliver&Company non abbiano trovato un nuovo gruppetto di gente dedita alla lotta contro il crimine.
E tra l’altro, dov’era Flash quando un esercito distruggeva la città dei suoi amici? Su Earth 2? A correre ancora con Zoom? A fare la tinta a Killer Frost?
Quindi, in sostanza, non mi è piaciuta quell’insinuazione, quella pulce che abilmente Oliver ha messo nell’orecchio di Sara: se non torni a casa in tempo, tutto questo potrebbe succedere. Come se quella ragazza non fosse già abbastanza tormentata dai sensi di colpa!
Ma quando Oliver è tornato in sé, ecco che tutto il mio risentimento è sparito. In stile Bucky Barnes, con tanto di braccio di metallo, indossa nuovamente il costume da Green Arrow – da notare che il costume gli sta ancora da Dio nonostante siano passati quasi 30 anni – e con l’aiuto delle Leggende sconfigge il caro Grant Wilson. Decide anche di rimettersi a lavoro e recuperare la città. Noi, comunque, continuiamo ad augurargli che questo sia solo un futuro potenziale.
Però, mio caro Oliver, come invecchi tu, nessuno mai.
Rip Hunter. Lo so, parlare male di Rip ormai è come sparare sulla croce rossa, ma cercate di capirmi: questo personaggio è talmente ipocrita che non merita la squadra che si è costruito intorno!
Ha passato buona parte dell’episodio a dare dell’egoista a Sara e a ripeterle che quel futuro “non era reale”, che era solo una realtà potenziale e, insomma, è un po’ il bue che dice cornuto all’asino, dal momento che Rip, venendo dal futuro, è per definizione un “futuro potenziale”.
Sara centra il punto: perché salvare il futuro di Rip è una missione, mentre tutto il resto è frutto dell’egoismo della squadra?
Fortunatamente entra in gioco Martin Stein, deus ex machina e Maria de Filippi dell’episodio, che riesce a fare ragionare il capitano.
Ma quanti anni hai, 10?
Snart/Rory. Non mi piace vedere conflitti tra persone che, sostanzialmente, sono state sempre insieme, ma se questo è necessario per permettere un’evoluzione del personaggio di Mick, allora ben venga il dramma.
Leonard è cambiato, ha rivisto le sue priorità e non ha intenzione di tornare ad essere un ladro qualunque. Mick, d’altro canto, non ha ancora capito l’importanza della missione, o meglio, non ha compreso cosa gliene viene in tasca dall’aiutare gli altri.
Snart è il cervello, Rory i muscoli dell’operazione, e credo che il problema sia questo.
Mentre Snart ha le capacità di cambiare idea, Rory è un po’ il “mulo” a cui dai un compito e questo fa di tutto per portarlo a termine. Non si interroga sul perché delle cose, esegue e basta.
Le parole finali di Mick sono state indicative di ciò che accadrà prossimamente: non si fida più di Leonard, del suo compagno di furti, del suo migliore amico.
È un punto di rottura che mi spaventa un po’ sul destino del team, ma necessario. Dopotutto, Mick è l’unico rimasto a non aver ancora capito cosa significhi fare parte della squadra.
Ray/Kendra/Jax. Per quelli che gridano al triangolo amoroso, fossi in voi, non mi preoccuperei. Il siparietto tra questi tre personaggi sospetto sia stato solo un espediente per smorzare la tensione dell’episodio. Siparietto che, tra l’altro, si è risolto piuttosto in fretta: Kendra non vuole nessuna implicazione amorosa al momento, e ci credo: ha da poco perso l’amore della sua vita e, diciamocelo, non c’è competizione, né con l’uomo volante né tantomeno con l’uomo di latta.
Anche se, dovessi scegliere, opterei per Jax.
In attesa del dramma che sicuramente ci aspetterà nel prossimo episodio, voi cosa mi dite di Star City 2046? Prima di lasciarvi con il promo del prossimo episodio, vediamo un po’ cosa abbiamo imparato questa settimana: indossare una pelliccia non fa di te il capo di una gang. Lo so che è difficile da accettare, ma è così. Fattene una ragione, e vai avanti con la tua vita!