Già da fine novembre, mettere il naso fuori di casa significa essere circondato da luci, forme e colori di ogni genere che richiamano il Natale. Si avvicinano le feste e basta il solo pensiero a deprimerti perché, certo, è il periodo più gioioso dell’anno, si sta in famiglia, si gioca, ci si scambia regali, ma tutto questo significa togliere tempo per le serie tv.
E pensare che non vedevi l’ora di andare in ferie da scuola e lavoro solo per accanirti davanti al pc.
L’angoscia incalza nel momento in cui realizzi che gli americani tra feste per il Ringraziamento, Natale e football (che non è una festività ma, parliamoci chiaro, per uno statunitense le partite di football sono quasi più importanti della nascita del Bambin Gesù!) interrompono le trasmissioni. Pensi subito che sia il momento migliore per recuperare Suits e Breaking Bad, ma ti sei dimenticato che ti mancano da fare gli ultimi regali. E’ il 23 di dicembre e figuriamoci se non ti lasciavi da fare queste commissioni all’ultimo minuto; tieni il pc acceso a scaricare un paio di puntate ed esci di corsa. Tornato a casa, inizi a correre verso il computer come se ne valesse della tua vita e come ti siedi alla scrivania con davanti agli occhi il fermo immagine di Aaron Paul che sorride, già ti senti meglio. E non importa se per la foga del momento hai dimenticato i regali in macchina; i peluche non si ghiacciano.
Finalmente è arrivata la vigilia di Natale, pensi di essere fortunato perché non devi lavorare e ti prepari psicologicamente ad una fantastica maratona di Doctor Who in vista dello speciale natalizio, ma la famiglia pretende la tua assistenza; come se restare fermo ad osservare la nonna mentre cucina possa realmente essere d’aiuto. Sbuffi per ore, immaginando di veder comparire una cabina blu che arriva in tuo soccorso, ma niente da fare. E’ ora della cena.
Ci sono cuginetti e parenti che sbraitano e ridono in ogni angolo della casa…non puoi farti venire il mal di testa. Devi andare a vedere la Rigenerazione!
Cerchi di resistere ma, a fine serata, crolli sul letto. Dormi per qualcosa come dodici ore e appena ti svegli -sai che dovrai correre più veloce del leone per non farti mangiare (???)- devi iniziare ad aiutare in casa per il pranzo di Natale. Di nuovo, parenti da ogni dove che invadono i tuoi spazi, e soprattutto il tuo tempo. Passi la giornata a sbuffare, specialmente perché sei l’unico che non vince mai un ca**o a carte, e proprio quando stai iniziando ad apprezzare l’aria natalizia, ecco che finisce tutto e sei troppo depresso, avendo ricevuto un pigiama come regalo, per fare qualsiasi cosa. E tu che speravi in un action figure del governatore di The Walking Dead!
Santo Stefano, quel giorno inutile, un po’ come il 1° di gennaio, in cui ti senti talmente apatico da non volerti alzare dal letto nemmeno per andare in bagno. Immagini di restare tutto il giorno appollaiato tra le lenzuola a guardare Supernatural, per sbavare sulla figaggine di Dean, o di Sam, o di Castiel, o di Crowley, insomma, ti alzi solo per andare a prendere la bacinella per raccogliere la bava e incontri il fratellino rompiballe per il corridoio che ti chiede di giocare insieme a lui con i Transformers. Perdi la pazienza dopo dieci minuti, capendo che nemmeno un ingegnere aerospaziale riuscirebbe a montare quei cosi, ma non puoi andartene e, tra un gioco e l’altro, finisce anche questa giornata, lasciandoti giusto il tempo di rivedere su youtube i bloopers delle varie stagioni di Supernatural.
Ti svegli il 27 mattina che pensi ‘oggi non voglio né sentire né vedere nessuno’ e ti ritrovi, finalmente, a poter guardare tutte le puntate che vuoi. Recuperi Nikita, decidi di dare una possibilità a Revolution, pensi che sia il momento migliore per dedicarsi all’accento di Joseph Morgan e ai capelli di Daniel Gillies, rivedendo The Originals dall’inizio, tanto per sfizio. E quando a fine giornata ti rendi conto che è uscito lo speciale di Natale di Doctor Who che hai aspettato per giorni, non ti senti pronto psicologicamente, e vai a dormire sperando di riuscire a finire di recuperare Breaking Bad per la fine dell’anno.
BUONE FESTE!