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How To Get Away With Murder | Recensione 2×13 – Something Bad Happened

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How To Get Away With Murder | Recensione 2×13 – Something Bad Happened

Ciao a tutti, eccoci qui a commentare uno degli ultimi episodi di questa seconda annata di HTGAWM, che arriva quasi in contemporanea con la conferma che lo show è stato rinnovato per una terza stagione. Voi che ne pensate di questa scelta? Credete che la serie riuscirà a mantenersi “giovane e in forma” sul lungo periodo? Io, devo essere sincera, ho opinioni contrastanti in proposito: da un lato mi fa piacere sapere del rinnovo perché nel suo primo anno di corso lo show è stato una delle migliori novità televisive, e qualitativamente parlando ha saputo mantenere un buon livello anche quest’anno…ma è un tipo di prodotto che si presta al lungo corso? Su questo non sono certa al 100% perché, tutto sommato, a parte la riuscita introduzione di nuovi personaggi, la falsariga seguita da questa seconda stagione è stata molto improntata sulla prima (soprattutto nello stile narrativo, nella fotografia ecc.), cosa più che giustificata visto che queste caratteristiche si sono imposte fin da subito come la firma di questo show e quindi non riprenderle avrebbe significato non solo reinventare il prodotto ma stravolgerlo… Allo stesso tempo però mi viene difficile immaginare un lungo prosieguo di vicende altrettanto intricate sviluppate in maniera analoga senza dare allo spettatore un senso di déjà-vu. Credo insomma che lo show sia nato tecnicamente ben fatto e, grazie ad alcune scelte narrative e non solo, si sia imposto come un prodotto dalla linea originale e singolare, ma penso che la sua stessa peculiarità ne impedisca un eccessivo dilatamento nel tempo senza risultare una forzatura.
…Ma d’altronde, se altri prodotti Shondaland come Gray’s Anatomy possono fungere da indicatore, fra una decina d’anni saremo ancora qui a parlare di come se la caveranno stavolta Annalise e i suoi!

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Penso che gli autori dovranno essere più che capaci per mantenere la struttura a flashforward in filtro azzurro/verde nella prima parte di stagione e nella seconda sviluppi più lineari delle conseguenze di quanto accaduto nella prima metà senza darci l’impressione di star assistendo per la terza volta a uno spettacolo simile…senza contare che, come detto da molti (e io condivido in pieno), c’è un limite alle situazioni intricate che coinvolgono almeno un morto ammazzato a cui lo stesso gruppo di persone può ragionevolmente essere collegato senza sfociare nel reame dell’assurdo. Personalmente preferirei innanzitutto tornare più spesso in classe (ci scordiamo spesso che i Keating 5 tecnicamente sono ancora studenti universitari) e creare storyline orizzontali che oltre a darci un mistero da svelare nell’arco della stagione ci portino anche a conoscere meglio i background di questi personaggi: dopo due stagioni piene lo spettatore è abbastanza affezionato a essi e fidelizzato allo show da potersi permettere questo tipo di digressioni. L’ho fatta un po’ lunga, lo so, ma volevo lanciare il sasso per poi sentire anche la vostra in proposito qui sotto nei commenti.

Ma passiamo ora a parlare dell’episodio di questa settimana, che fa eccellentemente il suo sporco lavoro di tenerci incollati per tre quarti d’ora con il fiato sospeso e verso la fine comincia già a chiudere qualche spiraglio di possibilità, guadagnandosi quindi nel complesso un buon voto.
Come nello scorso episodio, oscilliamo per tutto il tempo tra presente e passato, ancora una volta creando una storyline in flashback che domina la scena mentre le vicende a cui assistiamo nel presente sembrano fungere unicamente da contorno o da innesco per i ricordi di 10 anni fa. Nulla da obiettare però: alla fine scoprire che diavolo è successo durante il processo in cui Rose doveva essere il testimone chiave era l’obiettivo che ci eravamo posti ed è quindi giusto concentrarsi molto in quella direzione.

Come avevo accennato anche nello scorso recap, i giochi non potevano considerarsi chiusi finché non sarebbe entrata in scena anche Eve Rothlo (visto che ricordiamo di averla vista nel flashback al termine dello scorso winter finale era ovvio immaginare che fosse in qualche modo coinvolta anche lei). La vediamo infatti ricomparire in questo “Something Bad Happened” come l’avvocato che aiuta Annalise a far giungere Rose proprio dove la nostra protagonista vuole, nello specifico inscenando una finta cattura per immigrazione e una sorta di patteggiamento per uscirne indenne. Rose sembra inizialmente accettare, anche se di malgrado, ma poi si prepara a fuggire di nascosto con suo figlio (dal canto suo poco propenso ad allontanarsi da casa). È in questo frangente che avviene l’allontanamento tra i due e, al ritorno del piccolo Christophe, Rose sarà già stesa a terra in un bagno di sangue…mentre Annalise si allontana freneticamente dalla scena (??).
Piccolo spoiler alert prima di andare avanti: non ho creduto neanche per mezzo secondo che potesse essere stata lei in prima persona ad aggredire Rose. Potevo al massimo propendere per l’ipotesi (a cui ricordo che aveva accennato anche Marianna nel suo commento allo scorso recap) di una colluttazione finita male, anche se pure in quel caso bisognava immaginarsi una Rose così sconvolta da prendere in mano un coltello e avventarsi su una donna incinta che, insomma, big stuff! Quindi dal mio punto di vista lo shot di Annalise che scappa mentre sentiamo la voce disperata di Christophe/Wes chiamare sua madre non è servito da twist in sé, mi ha dato perlopiù un nuovo motivo per aspettare con ansia un ulteriore svolgimento della scena a spiegare perché lei era lì e a cosa aveva assistito.

Questo in breve lo sviluppo orizzontale per quanto riguarda il caso Mahoney e le sue ripercussioni su Rose, ma nell’arco di questa storyline abbiamo in realtà molti spunti di riflessione su altri fronti ed è su quelli che vorrei concentrarmi:

Annalise & Eve
Prima di tutto parliamo di queste due, che in questo frangente si ritrovano dopo tre anni di silenzio radio per via di un’Annalise che, un po’ come successo di recente anche nel presente, decide di tirare in ballo l’altra per inscenare qualcosa per suo conto. Sulla base di questo è ancora più facile capire l’iniziale disappunto di Eve quando è stata chiamata a difendere Nate senza ulteriori spiegazioni e dopo ancora più anni di zero comunicazioni tra le due. Ma nei momenti in cui si trovano da sole nella stanza d’albergo della Keating per elaborare la prossima mossa di un piano tipicamente “annalisiano” (fatto di bluff, manipolazioni e potenziali ripercussioni legali) vediamo riaffiorare anche sprazzi del loro passato, portati immediatamente a galla dal pancione di Annalise. Devo dire che il confronto tra le due sulla fine della loro relazione non mi ha emozionata particolarmente, probabilmente perché inserito in un contesto in cui la nostra attenzione era presa da altro, ma credo non abbia avuto l’incisività voluta. La questione si è totalmente ribaltata quando siamo passati a parlare della gravidanza e dei timori di Annalise: d’altronde che Annalise ed Eve avessero chiuso da tempo lo sapevamo già da inizio stagione, ma una Annalise in così avanzato stato di gravidanza nessuno se la sarebbe immaginata fino a qualche episodio fa, anche perché quel bambino che, usando le parole della Rothlo, “potrebbe saltare fuori da lì da un momento all’altro” pone il quesito da un miliardo di dollari che tutti ci stiamo ripetendo dall’inizio della 2B: che fine ha fatto ‘sto ragazzino?
Devo dire che il modo in cui Annalise parlava di quel bambino in arrivo mi ha molto toccata, il suo non sentirsi pronta è espresso in maniera quasi brutale da affermazioni come “con gli aborti spontanei era più facile, non dovevo preoccuparmi, ma ora questo vuole vivere”, o il correggere Eve specificando che il bambino in arrivo è un lui per poi lei stessa riferirsi al futuro figlio con un it, quasi come se le sue convinzioni sull’essere madre cambiassero di minuto in minuto. Era tanto che non facevo espressamente dei complimenti a Viola Davis per le performance (semplicemente perché trovo sia più che evidente anche da sé), ma a questa forte interpretazione di una Annalise così combattuta riguardo il tema della maternità in arrivo è impossibile non dedicare due righe di approvazione. Anche perché più sappiamo dell’esito di questa gravidanza e potenzialmente più capiamo di quelle visioni avute dalla nostra protagonista durante la sua convalescenza.

La risoluzione di Rose
E a proposito di madri combattute, entro fine episodio abbiamo anche la conferma definitiva che quanto messo a verbale dal medico legale era vero: le ferite mortali di Rose sono state davvero auto-inflitte. La reticenza di Annalise a parlarne con un’insistente Laurel (altro personaggio che ho apprezzato molto in questo arco narrativo: è vero che fa poco più che cercare di portare i due principali interessati alla questione di Rose a comunicare tra loro, ma mi piace molto la passione con cui lo fa, si vede che il suo interesse a trovare una soluzione è genuino) è dettata dal fatto che Annalise stessa era presente al momento. Col senno di poi, anche ripensando proprio alle visioni di Annalise nella 2×10, potevamo arrivarci: come allucinazione Rose ci è apparsa come una donna spaventata e forse non forte quanto la Keating per affrontare una situazione più grande di lei, che infatti nella realtà l’ha sovrastata portandola all’estremo gesto. A questo punto, anche se la mano che ha infilato il coltello nel collo di Rose non è stata fisicamente quella di un Mahoney, è chiaro che virtualmente ci siano loro dietro questa scelta disperata, anche perché dai discorsi frenetici che la donna fa ad Annalise sembra intuirsi un timore opprimente verso questa famiglia. Li definisce pericolosi e per arrivare a suicidarsi pur di non testimoniare a favore di Charles, ben sapendo che suo figlio sarebbe sì stato trattato come cittadino americano ma sarebbe pur sempre stato privato di sua madre (cosa da cui non ci si riprende facilmente), dev’esserci qualcosa di grosso sotto di cui non abbiamo ancora neanche iniziato a grattare la superficie.

Nel presente, come detto, gli avanzamenti non sono poi così degni di nota: abbiamo i K5 radunati tutti insieme in un unico appartamento sempre per paura di quello che Philip (i cui filmati minacciosi continuano ad arrivare a intervalli regolari) potrebbe far loro; Frank e Laurel hanno in tutto 2 minuti di dialogo in cui, fondamentalmente, non si risolve nulla visto che lui continua a tenere la bocca serrata riguardo il vero motivo per cui ha assassinato Lila; c’è stato un breve momento tra Connor e Michaela che ci tengo a citare unicamente perché mi piace molto il modo in cui si è sviluppata questa pseudo-amicizia e vicinanza tra i due e ho apprezzato come Michaela sia arrivata a dichiarargli esplicitamente che “non sopravvivrebbe da sola in tutto questo”; Wes scopre del rapporto della polizia in cui era stato sospettato dell’omicidio della madre, comincia a farsi i dovuti film mentali e alla fine, mentre riordina le carte dategli da Annalise, si accorge del nome di Eve sul documento di rilascio dall’accusa di immigrazione illegale e si precipita da lei a chiederle spiegazioni. L’episodio si conclude con Annalise che va da Wes finalmente disposta a mettere in chiaro delle cose ma ci trova Philip, che l’aggredisce. Chiudiamo quindi con un cliffhanger sulla sorte della Keating e sulla ricomparsa di Philip, cose che ci terranno probabilmente impegnati per quasi tutto il prossimo episodio rimandando gli sviluppi sulle altre questioni in sospeso al finale di stagione.

Riassumendo, i punti ancora aperti sono:

  • Ma quindi chi li ha uccisi ‘sti cavolo di Hapstall? Se possiamo affidarci alla struttura vista nella scorsa stagione riguardo il caso della morte di Sam e quello ancora precedente dell’omicidio di Lila, il colpevole dell’omicidio iniziale verrà rivelato proprio sul finire del season finale. Voi come state messi col toto-nomi? A me a parte lo scontato Jessup (con possibile coinvolgimento di Catherine) viene in mente solo il colpo di scena qualora saltasse fuori che invece è stato Caleb: si è visto poco ultimamente e, soprattutto, la sua colpevolezza metterebbe un punto alla sua storia con Michala. La supporter di questa coppia che è in me spera di sbagliarsi, ma se ho capito come funziona il mai-una-gioia di Michaela è semplicemente la soluzione più ovvia;
  • Che diavolo aveva Sam su Frank per tenerlo così per le palle da obbligarlo con una sola telefonata a uccidere una ragazza innocente (e per giunta gravida)? Direi che come interrogativo ce lo siamo trascinati abbastanza, soprattutto se si considera che la rivelazione dell’assassino di Rebecca è arrivato subito in apertura di stagione, tirare ancora per le lunghe quest’altro dubbio mi sembra difficile. Anche per questa domanda punto quindi su una risposta entro il season finale;
  • Ho già detto che avevo i miei dubbi su un coinvolgimento diretto di Annalise quanto di Wes nella morte di Rose, quindi le due opzioni rimaste erano 1) sicario della famiglia Mahoney e 2) effettivamente suicidio. In base a quanto visto però una cosa non esclude l’altra: abbiamo perso di vista Rose per un bel po’ di tempo da quando Wes le è fuggito dalla macchina, potrebbe aver ricevuto una visita poco gradita che le ha forzato la mano, convincendola di non avere altra scelta per liberarsi da quella famiglia. Ma era un bel po’ scossa anche prima, quindi potrebbe sapere molto sui Mahoney da sentirsi impotente davanti al loro potere. Messa in questo modo, scoprire cosa questa famiglia abbia tra le mani per portare una donna a togliersi la vita potrebbe anche diventare la storyline orizzontale principale della prossima stagione…
  • IL FIGLIO DI ANNALISE!!! Come è andata a finire questa gravidanza? È stato aver perso il bambino (o averlo dato in adozione) a cambiare la vita alla nostra protagonista in maniera così cruciale da negare perfino di aver mai avuto una gravidanza? Ricordo un discorso fatto a Wes all’inizio della prima stagione, quando lo conosceva appena (e lui l’aveva appena beccata con Nate tra le gambe, tra l’altro): “Io e mio marito abbiamo provato molto ad avere figli…”, troncato così. Perché tirare fuori questo argomento con un suo studente, anzi, con QUELLO studente? Il promo del prossimo episodio, che vi lascio come sempre a fine articolo, sembra volerci suggerire che sapremo cosa ne è stato di questo bambino già in meno di una settimana, ma possiamo davvero fidarci dei promo sibillini di HTGAWM? Io su due piedi propenderei per l’adozione (magari con Sam all’oscuro, facendogli credere che il bambino sia morto durante il parto o whatever): credo che risolvendola in questo modo si potrebbe avere un’altra buona storyline per la terza stagione, trovare il figlio perduto, anche perché basandoci sull’età (neonato quando Wes aveva 12 anni) deve essere molto più giovane dei K5 e per forza trattarsi di qualcuno che non abbiamo ancora visto…

Sto dimenticando qualcosa? Se avete avuto altre lampadine accese fatemi sapere qui nei commenti! In attesa del penultimo episodio di stagione vi ricordo come sempre di passare da queste fantastiche pagine dedicate allo show, per non perdervi mai un aggiornamento

How To Get Away With Murder Italia
How To Get Away With Murder – Italian Fanpage

Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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