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How To Get Away With Murder | Recensione 2×08 – Hi, I’m Philip

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How To Get Away With Murder | Recensione 2×08 – Hi, I’m Philip

Scrivendo queste righe a pochi minuti dalla visione dell’episodio, confesso di non essere in grado di dare un giudizio generale sull’episodio in sole due parole. Diciamo che in parte proprio per questo motivo, dopo aver fissato la pagina bianca di Word per qualche minuto senza capire come iniziare, mi sono decisa intanto a buttare giù i miei pensieri sparsi, farne un discorso il più organizzato possibile, e magari riuscire a decidere cosa ne penso davvero di questo “Hi, I’m Philip” entro la fine del recap.

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Partirei proprio dal soggetto indicato nel titolo, questo misterioso Philip Jessup che negli ultimi episodi, da quando ci è apparso sullo schermo con la sua aria da disturbato mentale intento a spiare Connor e Oliver che avevano appena hackerato il suo pc, ci ha fatto tremare per l’incolumità dei nostri K5 + Ollie (quest’ultimo in particolare) e ci ha dato qualche motivo per dubitare della colpevolezza dei fratelli Hapstall. Per chi di voi, come me, ancora nutriva qualche sospetto sui due (hanno mentito troppe volte, e nonostante tutto quanto successo e le decine di volte in cui abbiamo visto Caleb indignato o Catherine con i suoi occhietti da cane bastonato, io non riesco a togliermi dalla testa l’immagine alla fine dell’episodio in cui scopriamo il cadavere della zia, in cui i due si scambiano sguardi rilassati quando, tecnicamente, dovrebbero mostrarsi distrutti all’idea di aver appena perso i propri genitori e di essere sotto processo per tale assassinio), la scoperta arrivata in questo episodio che Philip non solo è realmente il figlio di Helen ma, da quello che il test del DNA dimostra, il frutto dell’incesto di quest’ultima con nientemeno che suo fratello (Lannister fever is all over the place) dovrebbe rimettere ogni certezza in gioco… e invece no, proprio in chiusura Caleb porta Michaela (e noi) a scoprire il nascondiglio della presunta arma del delitto che la Sinclair stava così disperatamente cercando, e questa si trova nella stanza dei dipinti di Catherine.
Inoltre vediamo la ragazza in macchina incontrare in segreto proprio Philip, facendoci capire (ma col senno di poi il suo sguardo al vedere la foto del presunto cugino mostratale da Annalise avrebbe già dovuto suggerircelo) che i due si conoscono eccome e, molto probabilmente, sono in qualche modo entrambi coinvolti con il famoso omicidio dei coniugi Hapstall. Qui HTGAWM in effetti mi ha fregato (ma mi rendo ora conto che ci sarei potuta benissimo arrivare), perché io per tutto questo tempo tra i due avrei avuto più propensione a incolpare il “fumino” Caleb, quello sempre più incline ad alzare la voce quando si mette in dubbio la sua innocenza, che ha sempre declamato con ostinazione. È proprio vero che can che abbaia non morde, e nella migliore tradizione murderiana, la tipa più insospettabile è proprio quella che ora ci riserva qualche sorpresa. La mia parte diffidente poi è arrivata addirittura a pensare a un altro scenario ancora: quello in cui Caleb fa la faccia da agnellino con Michaela e prova a farle credere che la sorella potrebbe essere l’unica colpevole ma in realtà c’è dentro anche lui con tutte le scarpe, ma non voglio puntare troppo su questa possibilità perché vorrebbe dire che Caleb sta solo usando Michaela, portandola dalla sua parte in maniera subdola e non potrei davvero accettarlo! Sono troppo bellini insieme per poter anche solo immaginare un risvolto del genere…

Prima di arrivare alla rivelazione della pistola, però, avrei senz’altro preferito skippare il lungo balletto dei fratelli che cercano di pararsi il didietro a vicenda: la proposta di patteggiamento della Sinclair mette in allarme entrambi, e le parole dei loro Keating 5 preferiti (Michaela per Caleb e Wes per Catherine) non servono a molto per far cambiare loro idea. Prima Caleb con la controproposta di addossarsi sia i suoi 15 anni che quelli della sorella, poi quest’ultima che riesce addirittura a strappare magicamente 10 miseri anni per sé e ben zero per suo fratello, lui che lo fa per proteggere lei, lei che decide che è ora di fare altrettanto per lui… ok, capito, vi volete taaaaaanto bene, e capisco anche che il ping pong di proposte e controproposte per proteggersi a vicenda serva in parte a costruire maggiormente il contesto personale di questi due personaggi, forse anche a darci un indizio in più sul presunto coinvolgimento di Catherine (che si sente in colpa di fronte allo show di altruismo di Caleb e pensa di dovergli altrettanto), ma alla fine della fiera è risultato un po’ un allungare la zuppa, soprattutto se si pensa all’overflow di sottotrame negli episodi precedenti questo ha l’aria di essere decisamente più diluito. Buona la scelta, finalmente, di concentrarsi in un’unica direzione e su un unico caso anziché tirare in ballo mille storyline dal potenziale interessante poi abbandonate al destino di semplici riempitivi risolti in uno scarso minutaggio, ma con un’intera puntata dedicata unicamente allo sviluppo del caso Hapstall si poteva fare decisamente di più che un semplice rimbalzo di proposte di patteggiamenti da una parte all’altra per metà del tempo.

Non mi dilungo poi sulla questione del presunto rapimento di Oliver (che tra l’altro, purtroppo, non ha avuto un grosso potere di suspense su di me grazie all’immagine apparsa sul mio schermo come anteprima dell’episodio prima di andare a premere su play: Oliver che parla beatamente con gli altri a casa di Annalise, quindi ancor prima di iniziare la visione l’hype è sfumato e mi sono rilassata al pensiero che non gli sarebbe successo nulla di grave) che si è dimostrata una falsa pista, nonostante anche lo scorso trailer ci avesse investito molto con un montaggio fatto a dovere per farci credere che questa dinamica sarebbe stata il centro emotivo di questo “Hi, I’m Philip”, a pochi concitati minuti dal faccia a faccia tra Oliver e Philip i due si presentano a casa Keating come se niente fosse, interrompendo i deliri ansiosi di tutti gli altri, Connor in primis. A dover proprio essere pignoli, c’è da dire che Ollie poteva pure chiuderla l’anta del frigo prima di uscire di casa: ok lasciare il telefonino per andare al caffè dall’altra parte della strada, ok pure non ripulire il latte versato perché sei pur sempre di fronte a uno che potrebbe o non potrebbe essere un assassino, quindi se ti dice di andare a fare due passi per parlare ci vai punto e basta, ma spingere l’anta del frigo è questione di mezza frazione di secondo. Lasciare tutta la scena così com’era al momento dell’ingresso di Philip sa proprio di rudimentale escamotage degli autori per tenerci sulle spine ancora qualche minuto, ma nel momento in cui scopriamo che Oliver è uscito di casa di sua spontanea volontà questo dettaglio è decisamente poco realistico. Lo so che fare i pignoli con HTGAWM è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, che lo show ci ha abituati a situazioni in cui dobbiamo a volte sospendere un po’ l’incredulità, ma in questo episodio tra il setting dell’apparente rapimento di Oliver, Nate che modifica il nome in un file penale con la semplicità con cui ci si lega le scarpe, Asher che dal nulla ha la pensata geniale della microspia della Sinclair in casa… insomma, ci troviamo a chiudere un occhio o due diverse volte in quaranta minuti!

A proposito della storia della microspia, questo mi porta a parlare delle dinamiche a casa Keating, ma anche in questo caso non mi sento di dilungarmi eccessivamente visto che semplicemente vediamo come il confronto Annalise-Bonnie dello scorso episodio abbia profondamente ferito quest’ultima, non pervenuta per l’intera durata dell’episodio a parte pochi secondi di meltdown nella doccia all’inizio e ovviamente la sua presenza nel flashforward iniziale (su cui tornerò fra poco). A “sostituirla” Annalise chiama Laurel, cosa che va in parte a rafforzare quel bel momento di sincera apertura dell’insegnante nei confronti dell’unica studentessa a cui afferma di sentire di non dover stare dietro ogni due secondi che abbiamo visto la settimana scorsa, anche se Frank sembra invece leggerlo più biecamente come un modo di Annalise per controllare le relazioni sotto il suo tetto e creare una certa rivalità tra lui e Laurel, mettendosi prepotentemente tra loro per cercare di farli rompere. Ora, se questo era davvero l’obiettivo, direi che c’è riuscita a creare la giusta tensione, soprattutto in lui visto che per pochi istanti in questo ottavo episodio vediamo un Frank che non ci è mai capitato di vedere prima finora: incalzato da Annalise, si comporta come la migliore Bonnie e arriva addirittura a sacrificare i famosi soldi della valigia pur di risolvere una situazione per lei.

L’ascendente di questa donna sui suoi associati sta diventando di giorno in giorno una cosa sempre più ingombrante, se su Bonnie avevamo già avuto modo di vedere gli effetti devastanti di tale rapporto nel modo in cui la ragazza si “inzerbinisce” alla minima alzata di sopracciglio del boss, con Frank non era mai capitato: il modo in cui l’uomo si era sempre distinto per prontezza ed efficienza in risposta a qualsiasi richiesta di Annalise non l’aveva mai messo nella posizione di beccarsi un rimprovero, ma ora che si è visto messo di fronte alla possibilità di essere temporaneamente “cestinato” proprio come Bonnie, eccolo tirare fuori la stessa indole pro-taglio-delle-vene-se-questo-può-garbare-ad-Annalise della sua bionda collega. Questo è probabilmente l’unico dettaglio degno di nota di un menage d’ufficio altrimenti sempre più o meno sui soliti binari.

Dal fronte ship, invece, abbiamo finalmente qualche spiraglio positivo dopo un’infilata di episodi dal retrogusto amaro o comunque lasciato sull’insapore: mi è piaciuta molto la sequenza finale con il montaggio dei momenti hot tra le varie coppie, un insolito momento di pura spensieratezza in un contesto in cui pare non ci sia più un secondo libero per godersi la vita. Ovviamente delle varie coppie sono Caleb e Michaela che mi danno la soddisfazione maggiore, sciogliendo finalmente quella tensione sessuale che si tagliava come il burro (ti prego Caleb, almeno tu prova a soddisfare quella povera ragazza come si deve, che tra il quasi marito che si rivela gay e il tipo ambiguo con doppi fini non gliene stava andando bene una in campo sentimentale!), mentre il ritorno di fiamma tra Nate e Annalise non mi convince ancora del tutto: ho fiutato questo finale per gran parte dell’episodio, ma se ripenso ai flashforward sulla notte della sparatoria (ancora 3 giorni!) di cui lui è protagonista non posso non dubitare della sua sincerità al momento. Vedremo…

Comunque, nonostante come detto abbia trovato la suddetta sequenza un piacevole interludio nel marasma plottistico in cui si sta infilando la serie, come sempre la puntata non poteva chiudersi su una nota rilassata e serena, ci voleva il solito twist: quando la scena si sposta di nuovo a casa di Wes capisco già che ci stiamo per avvicinare alla scioccante rivelazione del giorno. E riguardo Wes, devo confessare di provare sentimenti contrastanti sul suo essere rimasto ai margini per gran parte dell’episodio: da un lato non ne ho sentito la mancanza come personaggio, quindi forse quel poco a cui ha partecipato in questa 2×08 era effettivamente tutto quello che aveva da dire per questa settimana, ma allo stesso tempo ho un leggero senso di insoddisfazione per il fatto che la scorsa puntata ci abbia lasciati con una mezza verità sul suo rapporto con Annalise ma che la cosa non sia stata minimamente ripresa in questa: calcolando che siamo ormai a due passi dal mid-season finale mi domando quanto ancora dovremmo aspettare per una qualche conferma ufficiale dei nostri sospetti.

Di indizi in più sulla notte a casa Hapstall non ne abbiamo granché in questo episodio, anche perché i flashforward sono ridotti al minimo con un solo salto temporale all’inizio, per giunta molto confusionario e vago: i ragazzi si accapigliano (come al solito) perché qualcuno vuole fare di testa propria e qualcun altro non è d’accordo, ma non sappiamo ancora su cos’è esattamente che stanno battibeccando. Vediamo poi comparire Bonnie dalle scale (risposta alla mia domanda nello scorso recap: a quanto pare sì, i 4 sapevano della sua presenza al piano di sopra visto che nessuno batte ciglio), redarguirli su qualcosa che era già stato concordato avrebbero fatto e togliere la pistola dalle mani di Wes. Dove sta andando? A sparare ad Annalise, è effettivamente sua la mano che premerà il grilletto? Può la soluzione essere così scontata? Per me no, anche perché dopo Rebecca e, presumibilmente, la Sinclair affibbiare un altro delitto a Bonnie sarebbe ripetitivo. Non escludo un possibile faccia a faccia tra le due donne, magari con Bonnie armata, ma continuo a credere che il colpo verrà sparato da qualcun altro. Escludo anche Nate a questo punto, e tutti i 5 ragazzi… rimarrebbero i fratelli Hapstall, Philip e Frank… Basta, mi gira la testa! Devo dormirci su prima di provare a elaborare qualche nuova teoria che abbia senso. In compenso mi continua a frullare in mente che la presenza della Sinclair a casa Hapstall potrebbe proprio collegarsi alla presenza di quell’arma che Caleb ci ha fatto vedere a fine episodio nella stanza dei dipinti di Catherine. Anche questo, lo scopriremo solo vivendo.

Voi che ne pensate di questo episodio? Io alla fine mi sono decisa su un diplomatico 7 e mezzo, senza infamia e senza lode: un episodio che mi è piaciuto in generale ma che non è spiccato per eccellenza, soprattutto se confrontato alle vette che questo show sa raggiungere quando si impegna. Attendiamo con fiducia la prossima settimana e, mentre continuiamo a porci domande e ad elaborare le nostre teorie, vi ricordo di passare anche da queste fantastiche pagine dedicate a HTGAWM e agli altri show di Shonda

How To Get Away With Murder – Italian Fanpage
How To Get Away With Murder Italia
Shonda Rhimes Italia

Qui di seguito, come al solito, trovate invece il promo del prossimo episodio.
Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

4 COMMENTS

  1. Devo essere sincera, a me il fatto che Oliver si sia rivelato sano e salvo in così poco tempo ha deluso un po’: era la mia speranza che Philip non gli facesse del male, certo, ma rivelare l’assenza di pericolo così presto ha smorzato un po’ la mia solita ansia nel vedere l’episodio.
    La presenza della cimice invece mi ha stupito parecchio: quante cose ha sentito, allora, la Sinclair?
    Wes è il personaggio che più mi lascia confusa: fino ad ora non si è mai rivelato molto, per la prima volta in questo episodio parla dell’omicidio che ha commesso e mi sarebbe piaciuto che si fosse aperto un po’ di più. è ancora troppo isolato rispetto agli altri, spesso mi sembra quasi indifferente. In più mi sarei aspettata qualche dettaglio su quel “lui”: insomma, per quanto ancora deve andare avanti? Perché no, non può essere il figlio a questo punto, mi rifiuto di crederlo xD
    Non so cos’altro dire, sono d’accordo con tutto ciò che hai detto. Riguardo all’identità della persona che ha sparato, ancora non mi sono fatta un’idea però sto pensando a due cose: la prima è che forse non era nel piano uccidere Annalise, forse l’unica vittima doveva essere la Sinclair, magari la situazione è degenerata e qualcuno in uno scatto di rabbia ha sparato (ma non saprei dire chi: Asher perché scopre finalmente che gli hanno detto un sacco di bugie? Frank perché si viene a sapere che ha ucciso Lila? Nate perché odia Annalise?); la seconda è che tra quelli che non sono d’accordo con il resto del gruppo c’è Connor, che sarà l’unico a non essere convintissimo a lasciare Annalise quasi in fin di vita da sola per scappare.

    • Assolutissimamente d’accordo con te: come dicevo nel recap a me la sorpresa è stata comunque rovinata ancora prima di iniziare la visione dall’anteprima dell’episodio, ma anche senza quella devo dire che smorzare il tutto in così poco tempo dopo averci fatto credere nello scorso promo che la ricerca di Ollie sarebbe stata quasi il fulcro dell’episodio… concordo con la definizione di The Lady and the Band qui sotto, sa proprio di furbata degli autori.
      E anche per quanto riguarda Wes, avrei quasi voluto fare una battuta sulla sequenza hot che finisce con Wes a casa da solo a studiare (della serie tutti se la godono tranne lui) ma poi me la sono risparmiata perché, al di là dell’umorismo facile, la scena è il perfetto esempio di quello che hai scritto anche tu: Wes è troppo isolato dalle vicende del gruppo, perfino Asher si sta integrando di più nonostante sia l’unico dei 5 all’oscuro dei fatti legati alla morte di Sam! Soprattutto dopo un hint così pesante sulla natura del suo rapporto con Annalise buttato lì nello scorso episodio mi ha davvero infastidita che in questo la cosa neanche venisse accennata, in particolare nel momento in cui me lo presentano davanti ad Annalise ad aprirsi sui suoi sensi di colpa in un modo che non aveva mai fatto prima…insomma, se non siamo riusciti a cavare niente di concreto dopo tutto questo non so davvero quanto ancora dovremo aspettare, ma come dicevo anche la settimana scorsa ormai l’hype scema di giorno in giorno, se alla fine si rivelerà essere davvero suo figlio penso che proverò un gran mix di sentimenti, dal soddisfatto per averci preso e avere finalmente la conferma al deluso per l’ovvietà di una rivelazione a cui, dopo essercela strascinata per così tanto tempo, sono arrivati perfino i sassi!
      Concordo anche con le tue osservazioni, in particolare quello che Annalise fosse una vittima non programmata è un dubbio che è venuto anche a me, perché è vero che in molti hanno un movente per odiarla, ma addirittura farla fuori…non saprei.
      Grazie per esserti fermata a lasciare un parere e soprattutto grazie per gli spunti di riflessione, continuerò ad arrovellarmi il cervello per giorni e giorni 😀

  2. Ciao!
    Attendevo la tua recensione con ansia questa settimana.
    Non so, onestamente, come nel tuo caso l’episodio mi ha lasciato interdetta in più di un’occasione e anche l’hype su Ollie smontato alla velocità della luce, mi è sembrata più una furbata degli autori per tenersi stretto il pubblico che una mossa intelligente. E comunque, come hai detto tu, almeno l’anta del frigo chiudila e almeno solleva la bottiglia di latte. Mah. Tra l’altro, mi è scocciato tantissimo perché Connor che ha dato di matto per nulla è stato un po’ assurdo.
    E poi non capisco Nate: un momento odia Annalise e la vuole morte, quello dopo le fa gli occhi da cerbiatto. E anche Annalise stessa che in un episodio si perde in Eve e in quello dopo esiste solo Nate. Mi sembra di essere sulle montagne russe!
    Non capisco poi Frank: se c’era un personaggio che ero assolutamente certa fosse al di là della rete da ragno di Annalise, era proprio lui. In primis per la questione Lyla che per ora lo vede come unica persona informata dei fatti (considerando che le altre due sono morte).
    Riguardo a Wes, sono contenta che abbia avuto l’intuizione geniale e mi ha fatto piacere che per la prima volta abbia rilevato come se la verità sull’omicidio di Sam fosse venuta alla luce, ora starebbero tutti meglio. Anche perché, è stata legittima difesa e 9 su 10 Wes avrebbe avuto pochi anni da scontare in carcere senza rovinare la vita ad almeno altre tre persone.
    Vedremo nel prossimo episodio chi ha sparato ad Annalise: onestamente sono curiosa perché praticamente ciascuno di loro ha un movente e secondo me sarà fra tutti, quello che meno ci aspetteremmo. Un po’ come la scorsa stagione.
    Complimenti per la recensione, ti leggo ogni settimana ma solo questa sono riuscita a trovare il tempo per commentarti 🙂

    • Ciao cara! Innanzitutto grazie per i complimenti e in generale per seguire i miei luuuunghi sproloqui tutte le settimane xD
      Hai perfettamente riassunto tutte le perplessità che questo episodio ha lasciato anche a me: Nate schizofrenico, anche per quello ho detto che questo improvviso cambio di rotta riguardo Annalise mi insospettisce…nulla mi piacerebbe di più che vederla godersi una relazione stabile che la renda felice, vista la vitaccia che fa in generale, che sia con Eve o con Nate basta che se la goda un po’! Però Nate in questo momento non mi convince proprio, è vero che nel flashforward dedicato a lui lo vediamo all’inizio chiamarla con tono a quanto pare genuinamente preoccupato, ma poi il fatto di portarsi via i ragazzi e lasciarla in un lago di sangue come niente fosse lascia il dubbio: sapeva già cosa era successo e ha fatto la telefonata con lo stesso spirito con cui Frank ha fatto la finta scenata al pronto soccorso, oppure era preoccupato davvero ma a vedere i 4 ragazzi in preda al panico ha deciso che quello che Annalise vorrebbe sarebbe innanzitutto che loro siano al sicuro e lontani da ogni possibile coinvolgimento? Nel primo caso è chiaro che il Nate che fa gli occhioni adesso è una serpe che è meglio non far entrare in casa…
      Sull’assurdità della situazione del forse rapimento di Oliver non aggiungo altro, hai già detto anche tu quanto sia stato ovviamente un trucchetto degli autori per farci stare in pena una settimana e farci fiondare sull’episodio appena uscito. Idem su Frank, proprio per le ragioni da te esposte questo suo comportamento in questa puntata mi ha lasciata interdetta, essere “frustati” da Annalise e rispondere con azioni così disperatamente votate a riconquistarla è da Bonnie, non da Frank (almeno non il Frank che abbiamo conosciuto finora)! Insomma, vedo che siamo d’accordo in generale sul fatto che come episodio precedente al winter finale lascia un po’ a desiderare sotto diversi punti, sviluppi che a tratti definirei approssimativi.
      Grazie ancora per esserti ritagliata un po’ di tempo per lasciare un parere, alla prossima! 😉

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