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How To Get Away With Murder 4×09 – L’insostenibile complicatezza dell’essere

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How To Get Away With Murder 4×09 – L’insostenibile complicatezza dell’essere

HTGAWM torna dalla pausa invernale con un episodio strettamente legato al winter finale. In realtà potrebbero tranquillamente essere due parti di un unico doppio episodio che avrebbe funzionato benissimo come chiusura della prima metà di stagione (per carità, il cliffhanger con cui ci ha lasciato lo show prima delle vacanze di Natale è più che degno, ma anche questo non scherza!), soprattutto calcolando che “Live. Live. Live” non ci allineava esattamente con quanto visto nei flashforward sparsi per gli episodi precedenti ma ci dava solo un intenso preambolo portato poi a chiusura da questo “He’s Dead” (perfino i due titoli sembrano voler creare un parallelo). Quello che vediamo in questa mid-season premiere, però, complica il quadro più di quanto avremmo potuto immaginare basandoci solo sui flashforward e su dove l’ottavo episodio ci aveva lasciati: non solo la drammaticità delle vicende raggiunge picchi considerevoli, ma scoperte in background e intromissioni inaspettate creano un presente tutt’altro che semplice da sbrogliare per i nostri protagonisti… senza contare quel paio di plot twist (quello sul finire dell’episodio in particolare) che ci stanno sempre e che qui lasciano davvero a bocca spalancata.

Penso che questo sia tutto sommato un buon episodio ma avrebbe comunque funzionato meglio come doppio episodio insieme al precedente anche perché, al di là di collegare i vari pezzi del puzzle, procede veramente poco con la trama. Perlopiù i personaggi si riprendono da quanto accaduto sul finale della prima metà di stagione e li vediamo posizionarsi là dove i flashforward ce li avevano mostrati. C’è maggior approfondimento, sì, qualche scossone qua e là che dai soli flashforward non ci saremmo aspettati (come dicevo poco più su) e il complicarsi di alcuni aspetti presenta sicuramente il focus principale di ciò che terrà alta la tensione dei nostri protagonisti da qui a fine stagione, ma prevalentemente l’episodio gravita sul posto imbevendosi della negatività della situazione e risputando tutti nel mezzo del casino che loro stessi hanno creato (il laconico “You just never learn” che Annalise indirizza ai suoi ex-tirocinanti la dice lunga in proposito).

Annalise è senz’altro (e come sempre) uno dei personaggi che emerge con maggiore incisività in questo episodio, con l’accoratezza con cui prima salva il bambino e poi segue lui e Laurel in ospedale, la determinazione con cui cerca poi di frapporsi tra il piccolo e Jorge Castillo (sempre in veste di super-villain perché così dicono tutti, ma ce lo facciamo andare bene e aspettiamo con fiducia che ci siano maggiori approfondimenti in proposito, come la voicemail di Wes sul finale farebbe presagire) e il chiaro dolore nel rendersi conto che per questo round è l’altro ad aver vinto: questo è un perfetto esempio di quello che ho sostenuto varie volte in passato riguardo questo show, ovvero che arrivati a un certo punto conoscere sempre più approfonditamente questi personaggi aiuterà la storia a reggersi da sola, perché ci interessa di loro e dei loro drammi personali e non solo perché shit happens tutt’intorno a loro. Non ci serve un flashback o un riferimento accennato al passato di Annalise per capire come questa storia la stia tormentando internamente e perché sia così presa dalla questione (al punto da minacciare Isaac di denunciarlo per condotta non professionale al fine di fargli fare quello che dice lei e trattarlo poi a pesci in faccia senza tante cerimonie: urrà per “You’re a terrible doctor!”, era ora che qualcuno glielo dicesse, ma ouch per “Tua figlia si è suicidata perché sei una palla al piede”…).

Per quanto riguarda gli altri, menzione d’onore anche alla recitazione dei ragazzi: Karla Souza, che avrò sentito urlare “Where’s my baby??” qualcosa come un trilione di volte ma che nonostante questo riesce e istillare la giusta dose di drammaticità nella scena senza farla risultare eccessivamente stantia, ma per quanto mi riguarda ancor più Aja Naomi King e Conrad Ricamora: ho adorato Michaela dall’inizio alla fine, pensare a quanto sia cresciuta (certo, non nel migliore dei modi magari, ma sempre di character development si tratta, in un certo qual modo), passando dall’essere la ragazza raggomitolata in un angolino dopo l’uccisione di Sam a questa giovane donna che sfida ogni rischio per aiutare la sua amica a ottenere vendetta e a riappacificarsi col mondo, divorata dallo shock e dal rimorso ma ancora abbastanza composta da formulare la strategia migliore per lei e Oliver per tenersi momentaneamente fuori dai guai, lacerata dalla preoccupazione per Asher e allo stesso tempo incapace di rimanere semplicemente al suo posto nell’apprendere della sorte di Laurel. A questo proposito, non posso che trovare ingiusto il modo in cui la tratta Connor fuori dall’ospedale: è vero che Michaela è stata la prima a conoscere il piano di Laurel e a cedere alla sua richiesta accettando di aiutarla, ma da lì a scaricarle addosso ogni responsabilità… per quanto capisca che l’astio sia potuto essere solo un guizzo momentaneo dovuto al fatto che la ragazza si era precipitata al capezzale di Laurel mollando senza troppi ripensamenti Oliver da solo alla C&G, non l’ho trovato comunque appropriato, specialmente ripensando al rapporto sempre molto stretto e di reciproca fiducia e rispetto tra Connor e Michaela.
Oliver, invece, è a mani basse uno dei personaggi migliori dell’episodio e forse dell’intero show, con un’umanità che è un po’ lo specchio di tutti noi spettatori di fronte alla spirale di negatività in cui tutti gli altri stanno invece affondando. Onestamente, per quanto uno possa provare a mettersi nei panni incasinati degli altri Keating 4, il suggerimento che Simon morto creava meno problemi anziché il sollievo per il fatto che un poveraccio innocente (per quanto oggettivamente insopportabile) sia vivo mi ha fatto accapponare la pelle. Umanamente parlando, il disgusto di Oliver è più che comprensibile e, come spesso accade, la voce della coscienza che il ragazzo rappresenta (tranne per quel piccolo inciampo, quando proprio lui ha suggerito di usare Simon come capro espiatorio) è anche il contrappeso di cui lo show ha disperatamente bisogno alla generale cupezza crescente che sta rendendo gli altri quasi completamente insensibili alle tragedie che li circondano.

 

Concludo con quello che è stato probabilmente uno dei twist migliori della stagione finora, ovvero il ritorno alla sera della morte di Wes e la scoperta, grazie a un messaggio vocale ritrovato nel cellulare di Dominic (la vittima a cui si riferisce il titolo, che non è quindi né il bambino di Laurel né Simon come il winter finale avrebbe potuto farci sospettare; una morte che, devo dare merito agli autori, avrebbe potuto provocarci solo una mera alzata di spalle se pochi minuti dopo non avessimo avuto proprio la rivelazione della voicemail), che la telefonata che il ragazzo fa dal taxi, presentandosi come Christophe e chiedendo aiuto, è diretta proprio al “braccio armato” di Mr. Castillo. Questo se ben sviluppato potrebbe rendere il contesto della sua uccisione decisamente più interessante di quanto le manovre finanziarie del padre di Laurel non fossero, quindi tengo le mie speranze alte e attendo con ansia ulteriori approfondimenti a riguardo.
Mi sfugge ancora, invece, dove potrebbe essere l’hard drive, considerando che non sembrava essere nelle mani del primo sospettato, Dominic, e che a quanto pare neanche Jorge c’è ancora arrivato (o, come dice Annalise, non avrebbe motivo per tenere il bambino “in ostaggio”). La prima cosa che mi viene in mente, senza starci troppo a ragionare, è uno dei poliziotti sulla scena del crimine (quello che ha proclamato almeno un paio di volte con supponenza quanto il coinvolgimento della Keating fosse abbastanza per far mangiare a tutti la foglia potrebbe essere un ulteriore indizio in questa direzione) magari pagato da Denvers per recuperare qualunque cosa di potenzialmente incriminante per il signor Castillo, di cui sappiamo essere o almeno essere stato alleato. Voi che ne dite?

Osservazioni a margine:

  • Frank è un cretino. Dai, torturi e ammazzi uno, gli freghi il telefono e prima di tornare al capezzale della tua ragazza nonché amica d’infanzia del tizio in questione non pensi neanche di ALMENO mettere il silenzioso?!?
  • Ulteriore prova di suddetta cretinaggine: “Come fate a dire che il bambino non è mio?”… erm, hello? La nostra Sam direbbe che a meno di non essere in Still Star Crossed (e in quanto prodotti legati dal nome di Shonda in qualche veste nulla è da escludere) la genetica non è proprio un’opinione…
  • Dopo una prima metà di stagione impegnato semplicemente a spuntare fuori dagli angoli bui per fare il grillo parlante, Nate si è ricordato di avere pettorali e addominali da paura che ci hanno degnato della loro gradita presenza in questo episodio. Il collega Shondaland dell’omino HBO ringrazia per essere stato riassunto.

Questo è quanto per questo complesso ritorno all’universo murderiano, voi che ne pensate degli sviluppi e delle nuove scoperte? E cosa vi aspettate per il seguito? Fatemi sapere la vostra qui sotto nei commenti, intanto vi lascio come sempre con il promo del prossimo episodio e vi ricordo, se non l’avete ancora fatto, di passare a mettere un bel like ai nostri amici di

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per rimanere sempre aggiornati sullo show e i suoi interpreti.
Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

3 COMMENTS

  1. già, perché Wes chiamò Dominic? e il “sono in pericolo, tutti potrebbero esserlo” a cosa si riferisce? a papà Castillo? ma non avrebbe senso chiamare proprio il suo braccio destro.
    anche se Dominic telefonò a Laurel per dissuaderla dal continuare la sua vendetta.

  2. Sono d’accordo con te, sarebe stato un perfetto “parte 2” per il winter finale, hanno ripreso esattamente da dove eravamo rimasti e hanno unito un pò di fili.
    Annalise ancora una volta salverà il culo a tutti, non posso a fare a meno di esultare ogni volta che tira fuori il suo lato badass e rimette in riga tutti minacciando di far cause a destra e a manca!
    Simon ancora vivo è un bel plot twist, anche perchè la sua (non)morte è stata troppo assurda, aggiunge quel pò di ansia che in Htgawm ci sta sempre bene.
    Frank è un cretino (e per la miseria quanto è cane l’attore), invece di tenersi Dominick almeno un pò per poter trovare un modo di usarlo gli spezza il collo e ciao ciao.
    E ovviamente Dominick salta fuori come la chiave di tutto, super curiosa di sapere in che modo fosse collegato a Wes.
    Un’idea assurdissima mi è balenata guardando l’episodio… Wes era d’accordo con Dom, si è fatto uccidere apposta per salvare tutti? (forse però dovrei riguardare lo scorso season finale perchè non ricordo bene l’implicazione di Denver e papà Castillo)
    E poi, papà Castillo è cattivo perchè lo dice Laurel, di lui sappiamo solo quello che la figlia dice di lui, tutti i Keating 5 lo odiano a prescindere perchè Laurel dice che è un mostro…
    O ci sono state mostrate prove effettive delle sue malefatte?? (scusa, ammetto di essere una spetatrice molto distratta con pessima memoria!)
    Ma se invece Wes jr fosse stato tolto da Laurel per un buon motivo? Tutte queste allusioni al fatto che lei è pazza e ha problemi mentali, e se fosse vero? Magari è lei quella paranoica e il padre non ha fatto niente di male.

  3. Ciao ragazze, bentornate! Fede è vero, è anche possibile che Dominic e Wes avessero stretto rapporti da prima, magari avendo Laurel come conoscenza comune o, trovo più credibile, per vie traverse che dovremo ancora scoprire, e che in seguito abbia dovuto ucciderlo per ordine di papà Castillo (perché in fondo rimane il suo sicario e un ordine è un ordine): ho rivisto il mid-season finale l’altro giorno e Wes gli dice qualcosa tipo “Perché lo fai?”, quindi era inaspettato (non fosse stato per questo, Laura, anche io avrei quasi pensato che fossero stati d’accordo fin dall’inizio).
    Un’altra teoria che mi è appena venuta in mente e che quindi vi butto lì così, senza averci rimuginato neanche due minuti, è che magari lui aveva contattato Dominic proprio in qualità di braccio destro di Jorge, dicendogli che c’era il rischio che fossero tutti (i Keating 5) in pericolo perché qualcosa stava per venire a galla e voleva quindi chiedere aiuto al padre di Laurel per arginare i risvolti a danno della figlia… una soffiata a cui Jorge ha invece deciso semplicemente mettendo a tacere Wes per sempre. Boh! Finora, senza troppi voli pindarici, l’idea più concreta a cui posso ancorarmi è che semplicemente Wes aveva rapporti con Dominic (magari proprio con Jorge/Antares direttamente) di cui dobbiamo ancora scoprire l’entità, cosa che francamente come risvolto apprezzerei più della motivazione che abbiamo avuto finora per la sua morte.
    C’è anche da dire che l’idea di Laura che ci sia un fondo di verità nel disturbo di Laurel mi sta facendo vedere il tutto da un angolo diverso: ora sicuramente guarderò anche il personaggio con occhi diversi perché è vero, noi finora non abbiamo mai messo in discussione la sua sanità mentale perché è una dei protagonisti, ma se invece…? Sarebbe anche quello un gran twist, e si spiegherebbero alcune delle sue esternazioni/piazzate alquanto sopra le righe o tutto l’elaborato piano contro suo padre che sembra veramente partorito (ah ah) da una mente ossessiva e magari preda di paranoie e manie di persecuzione. Magari Jorge è stato davvero un padre di m***a in passato ma questo ha portato lei ad avere un disturbo della personalità che verrà ancora più a galla in futuro… stiamo speculando alla grande ma è questo che mi piace della serie, quindi grazie per il brainstorming, sono venuti fuori parecchi spunti interessanti.
    Ora vado a guardarmi il nuovo episodio, così possiamo commentare anche quello 😉 Alla prossima, grazie ancora per i commenti!

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