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How I Met Your Mother | Recensione 09×08 – The Lighthouse

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How I Met Your Mother | Recensione 09×08 – The Lighthouse

Questa sono io per i primi 15 minuti di questo nuovo episodio….

zzzzz

Ok, la scorsa settimana ero tutta entusiasta e positiva: vai che ci han fatto ridere!Ce la possono fare! Questa settimana avrei voluto spararmi un colpo:

suicide robinBarney

15 minuti di non-ridere, 15 minuti di risatine registrate che mi davano ai nervi perché non ridevo. Ho dovuto installare un argano per sollevare i lati della mia bocca in quello che mi è sembrato più un ghigno che un sorriso. Insomma, NON BENE! (cit. Jack Sparrow)

Cosa non mi è piaciuto? Innanzitutto, l’aver nuovamente suddiviso l’azione in vari filoni separati. Non so voi, ma io ho trovato in questi anni che gli episodi migliori siano sempre stati quelli corali: quando tutti e 5 sono coinvolti in un unica trama, danno il meglio di sé. Invece, le vicende si sono divisi in tre tronconi (e mezzo…quello di Lily non è manco uno stuzzicadenti):

Marshall-Daphne-il compagno della madre di Ted: boring! Che noia! Unico lato positivo, finalmente qualuno ha fatto notare a Marshall che deve tirar fuori gli attributi e farsi valere (anche per essere un buon giudice a mio modesto parere); non per nulla in casa Eriksen chi porta i pantaloni è Lily.

Robin-Barney-Mamma Stinson: niente di entusiasmante per tutta la parte comedy, interessante per la parte drama. Mi spiego, la faccenda della war fra le due donne di Barney è stata in qualche modo simpatica ma sicuramente non eccezionale. Invece, il tema della maternità è stato affrontato bene: in effetti, non mi ero mai realmente accorta che della madre di Robin sapessimo… bhè, nulla: ora sappiamo perché. Mamma Scherbatzky è praticamente assente dalla vita della figlia, persino incapace di farsi di Valium per superare la paura dell’aereo o prendere un treno o un pullmann o l’auto (esistono, usiamoli!) per arrivare a Farhmpton per il matrimonio di Robin. Che tristezza! Mi è sinceramente dispiaciuto per Robin e Cobie è stata molto brava a rispecchiare i sentimenti del suo personaggio. È stato particolarmente toccante, quindi, l’abbraccio che mamma Stinson fa alla ragazza quando viene a saperlo:

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A questo, si è aggiunta la ripresa del tema dell’impossibilità di Robin di avere figli: vediamo un flash back del momento in cui lo ha detto a Barney e la reazione dell’uomo è stata dolcissima come sempre

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Ho anche apprezzato molto la frase detta da Barney alla madre: «Sto sposando una ragazza [chiamarla donna sarebbe più appropriato ma vabbhè ndr] che per me significa molto più dei figli o della mia carriera»: come se avessimo ancora bisogno di rassicurazioni circa i sentimenti di Barney. Il mio cuore di shipper si è sciolto in brodo di giuggiole.

Notate, fra l’altro, la simmetria fra le reazioni della madre e del figlio.

Lily….o meglio il suo fantasma. Come ho avuto modo di lamentarmi fin dall’inizio, non ne posso più di Allison Hannigan trattata peggio del consierge (che bello rivedere Roger Bart, tra l’altro!). Cosa fa Lily? Dunque, è arrabbiata con Marshall e quindi distrugge ogni bicchiere che ha in mano (sgradito ritorno del «Thank you Linus») ogni qual volta venga pronunciata una parola che riguardi l’ambiente della Corte. Tra l’altro, chi le ha fatto indossare quei tacchi così alti?! La donna pettegola che è in me è ufficialmente trasecolata vedendola camminare come Godzilla! Per piacere, gentili autori, datele un guardaroba adatto e una storyline! Qualcosa che non sia fare la spalla a chiunque!

Infine, Ted-Cassie-The Mother: dal momento che il consierge (Roger Bart is back!!!!Ribadiamolo!) non vuole permettergli di vedere da solo il faro perché teme possa buttarsi di sotto (ok, qui ammetto di avere riso abbastanza…ed è tutto dire), Ted decide di portarci Cassie, peccato che i due abbiano meno cose in comune di me e Angelina Jolie e che già si siano stufati l’uno dell’altra, per cui la salita risulta un fallimento completo. Meraviglioso però lo sguardo in camera (la «rottura della quarta parete» come si chiama in gergo) di Ted quando Cassie ammette di non avere gusti musicali:

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In parallelo, alla fine dell’episodio ci viene presentata la seconda volta in cui Ted salirà su quel faro: lo farà con la Madre e che salita! Infatti, è sul faro che Ted le fa la proposta.

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Che dolcezza! I due attori hanno decisamente chimica e funzionano così bene che vorrei proprio che The Mother ci fosse più spesso in flash back, anzi foward, che ci consentano di vederli recitare insieme (e di conoscerla meglio, cosa che dovrebbe essere scopo degli autori e non speranza dei telespettatori). Vorrei fosse più presente non solo perché del Ted depresso non ne posso più ma anche perché Christine Miloti e il suo personaggio avrebbero molto da dare allo show, che ora come ora langue un po’. Siccome sono ottimista, spero per il futuro…sperate con me.

Due cosettine cicinin (come diciamo in Piemonte):

1) il fondale made in Paint dietro al faro: seriously? Neanche quelli di OUAT e OUAT in Wonderland!

2) ma sono solo solo io o il bar dell’albergo di Farhampton e il McLaren sia assomigliano un po’ troppo?!Cambiare qualche cosa non sarebbe stato male.

NB. All’inizio della recensione ho denigrato 15 minuti d’episodio… ma sono perfettamente consapevole che l’episodio dura intorno ai 20: negli ultimi 5 si sono risolte le due situazioni drama e per questo non sono stati malaccio.

Eccoci alla fine, dunque, vi lascio con il promo della prossima settimana e…. sì, è Brian Cranston!

 


http://www.youtube.com/watch?v=1GdIz4RtxpI

Come sempre siete più che invitati a commentare, condividere, mi piacciare la recensione e a farvi una bella passeggiatina ricreativa nelle pagine facebook Alla Fine Arriva Mamma! e Le migliori frasi di Barney Stinson, because two is megl che one!
Alla prossima!
 

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Ha un passato da ladra insieme alle sorelle Occhi di gatto, ha difeso la Terra nel team delle guerriere Sailor e fatto magie con Terry e Maggie. Ha fornito i sigari sottobanco ad Hannibal e il suo A-Team, indagato con gli Angeli di Charlie Townsend, ha riso con la tata Francesca ed è cresciuta con i 6 Friends di NY. Ha imparato ad amare San Francisco difendendo gli innocenti con le Streghe, è stata un pivello insieme a Jd-Turk-Elliott, ha risolto crimini efferati con praticamente il 90% di poliziotti e avvocati del piccolo schermo e amato la provincia americana con Lorelai e Rory Gilmore. Avrebbe voluto che il Fabbricatorte non chiudesse mai e non ha mai smesso di immaginare Chuck e Sarah che «sedano rivoluzioni con una forchetta». Lettrice appassionata, Janeites per fede, amante delle storie sotto ogni forma fin da piccola. Segue serie poliziesche, comedy e sit-com soprattutto, uniche allergie riconosciute sono quelle allo sci-fi e all'horror.

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