Anche questa settimana Grey’s Anatomy ci propone un episodio non sicuramente eclatante o sconvolgente ma SOLIDO, con delle belle storyline, dei casi interessanti, con degli spunti sia di riflessione che divertenti e che pone anche le basi per qualche sviluppo futuro. Si può chiedere qualcosa di più? Direi di no.

La puntata si può sostanzialmente dividere in due parti, in quanto lo staff medico si ritrova costretto a dividersi per stavolta: abbiamo medici che restano a Seattle a gestire un gruppo di cheerleaders e adolescenti fin troppo fastidiose e medici che invece vanno a giocare fuori casa tentando un intervento rivoluzionario e rischioso per salvare la vita di un paziente. Dato che Shonda ha voluto separare in due rami, direi piuttosto distinti, la sua puntata, non vedo perché io non dovrei far lo stesso con la recensione (ed è proprio quello che farò, anche se non è una vera sorpresa, no?)

Dream Team

Il dream team di questa settimana (e della mia vita) è formato da quattro medici più una specializzanda, Callie, Bailey, Jackson e Meredith con il supporto/aiuto di Jo e sapete cosa fanno? MIRACOLI. Prendete dunque quattro dei chirurghi migliori dell’ospedale, uniteli in un unico intervento rischioso, innovativo e folle (per citare Stephanie) che consiste praticamente nel salvare la vita ad un uomo con un osteosarcoma aggressivo amputando una gamba e collegando la restante al centro della colonna vertebrale e otterrete UNA RIVOLUZIONE. Ora, se i medici avessero avuto qualche giorno per provare l’operazione come prestabilito, non dico che sarebbe stata una passeggiata, ma almeno si avrebbe avuto quel senso di sicurezza che solitamente li contraddistingue. Purtroppo siamo a Seattle e quando mai le cose vanno secondo i piani? Un incidente costringe il gruppo a recarsi immediatamente alla Bauer Medical, una rigida struttura militare in cui li attendono appunto il paziente e la loro operazione, dove vengono ricevuti non sicuramente nel migliore dei modi dal medico del caso (avreste dovuto srotolare il tappeto rosso, maleducati).

Vedersi praticamente assaliti in quel modo e senza alcuna ragione soprattutto porta Callie a dover ricorrere al suo lato BADASS, quello da medico sicuro di sé e del suo lavoro, quello di medico che non ha intenzione di farsi mettere in piedi in testa da uno sconosciuto e che a volte esagera un “tantino” nelle sue affermazioni. Ed è per questo che il nostro mitico team si ritrova a dover far fronte non solo ad un’operazione per nulla semplice e su cui si son esercitati fin troppo poco, ma addirittura alle aspettative che hanno creato (non sto dicendo che Callie abbia fatto male a rispondere a tono al chirurgo, ANZI)

E così, dopo preghiere, consulti, conferme e geniali spiegazioni su come procedere, Jackson, Callie, la Bailey e Meredith si mettono al lavoro in sala operatoria tentando di dare a quell’uomo la possibilità e la speranza della vita “normale” a lui promessa. Il gruppo lavora prendendosi il suo tempo, ognuno intento a svolgere il proprio incarico per arrivare al traguardo finale, ma è proprio Callie che si imbatte nel primo e VERO ostacolo andando completamente nel pallone. Proprio l’ideatrice di tutto, colei che più di qualsiasi altro credeva in questo intervento si blocca, non riesce a vedere come uscire da una situazione che ritiene impossibile.

A risolvere la situazione è ancora una volta Meredith, resa saggia da tutto ciò che le è successo ultimamente e soprattutto dalle sedute dallo psicologo, che si accorge di come la sua amica si trovi in un momento di difficoltà, in una situazione di stallo. Tutto ciò di cui ha bisogno non è esser lasciata sola, non è lo spazio che richiede, ma un consulto, un confronto, qualcuno che possa riportarla sulla giusta strada: e comunque due menti son meglio di una quando bisogna trovare una soluzione. Callie è un medico brillante, chiunque può dirlo e, anche quando tutto sembra impossibile, alla fine è grazie all’intervento di Meredith che la donna rimette insieme le proprie idee, studia un nuovo piano d’azione e si fionda sul lavoro più carica ed entusiasta di prima. Risultato? SUCCESSO SU TUTTI I FRONTI.

Ho apprezzato molto il ritorno di un episodio in cui Callie la fa da padrone con un’operazione MERAVIGLIOSA e con la parte medica che questa settimana fa da protagonista. Vediamo tanti interventi, questo è vero, ma stavolta il focus è stato maggiore e ne son stata veramente felice; inoltre le interazioni tra i medici in sala operatoria e l’armonia con cui lavorano mi fa amare queste scene ancora di più.

Simpatici i siparietti Jo/Jackson con l’uomo che non si rende conto di come una delle dottoresse ci stia provando con lui (che poi non era nemmeno un flirtare eccessivamente marcato, in realtà) ripetutamente. Se poi ci aggiungiamo che anche Callie arriva a dar man forte alla specializzanda allora è proprio la fine: il suo commento sul fatto che lui non si accorge dell’effetto che fa alle persone che non lo conoscono perché lavora ogni giorno con loro ormai abituate alla sua bellezza mi ha STESA. (Jackson io non mi abituerò mai a tutto QUELLO, voglio che tu lo sappia)

Chi invece sino all’ultimo non si accorge di un flirt PESANTE è Meredith che riceve le attenzioni dello scontroso, ma per niente male, dottorino della Bauer Medical. Ad aprirle gli occhi son i suoi colleghi, divertiti e probabilmente anche felici che finalmente la donna rinizi a considerare le attenzioni di un uomo. Come si svilupperà questa cosa è un mistero. Sinceramente non mi dispiace che Meredith frequenti qualcun altro finché la cosa viene tenuta come poco seria: non è pronta lei per una relazione stabile e sicuramente non lo sono io, ma se è una cosa temporanea e di non troppa importanza, allora WHY NOT?

 

Cherleeders e dottori allo sbaraglio

A Seattle il restante gruppo di medici e dottori deve invece far fronte all’arrivo in massa di simpaticissime adolescenti con code di cavallo, fiocchi in testa e completini da cherleeders oltre che manie di grandezza e protagonismo. I casi medici passano in secondo piano se confrontati con quello dei loro colleghi ma va comunque menzionato il modo in cui Stephanie è riuscita a gestire le Quinn e Santana dei poveri (ho avuto flashback di Glee quando le ho viste) dimostrandosi una vera leader e un personaggio che secondo me non andrebbe mai sottovalutato. Divertenti anche gli scambi con Ben (di cui parlerò ora) e Penny.

La parte su cui voglio concentrarmi è proprio quella di Ben. L’uomo in questa puntata corre infatti un rischio non da poco aprendo un paziente con degli strumenti rudimentali ed improvvisati per tentare di dargli la migliore possibilità di sopravvivenza e prendendosi delle responsabilità che non gli competono. A farlo agire in questo modo è l’esperienza per cui i suoi colleghi lo prendono in giro, quella saggezza che ha maturato in questi anni di duro lavoro e che gli permette di vedere in modo migliore la situazione nel suo insieme. Sinceramente io non ho trovato nulla di sbagliato nella sua reazione, ha agito pensando al bene del paziente, tentando di fare il possibile: ciò che non va nel suo comportamento è proprio quella sorta di arroganza e sicurezza che lo metterà senza alcun dubbio in guai ben più gravi in futuro. Secondo me è per questo che Webber era così contrariato dal comportamento e l’insubordinazione (passatemi il termine) dell’uomo così come la Bailey che si deve essere spaventata da morire quando ha saputo cosa era successo nel suo ospedale e soprattutto chi ne era responsabile. Alla fine tutto si risolve con una sospensione e un rimprovero: le cose sarebbero potute andare molto peggio e dubito Ben prenderà nuovamente l’iniziativa in quel modo sapendo cosa va a rischiare, anche se in realtà credo che per lui la vita di un paziente valga bene anche questo pericolo per la sua carriera.

Le parti divertenti dell’episodio, sempre relegate a Seattle, prendono vita più o meno dai soliti personaggi: Maggie/DeLuca, Arizona (che ha sempre poco screen time) e Amelia stavolta un po’ di contorno. Maggie continua a nascondere il suo DeLuca come qualcosa di sbagliato, di segreto, qualcosa di cui si vergogna e la cosa non pare andare molto a genio al dottorino. Così, dopo una serie di consigli da parte dei suoi colleghi e amici, qualche riflessione a cui la portano i casi che segue e una dose di coraggio, la ragazza rivela a tutti, o almeno ai presenti, la sua relazione con la matricola che non mi è parsa invece tanto entusiasta della cosa. Che abbia cambiato idea per via dei commenti delle sue colleghe? Lo scopriremo solo prossimamente. Sinceramente io son solo felice della decisione di Maggie di uscire allo scoperto, alla lunga questi segreti avrebbero stancato e inoltre son veramente curiosa di vedere come porteranno avanti la cosa ora che non saranno solamente una coppia clandestina.

(Nel mentre godiamoci questa doppia dose di Amelia e Arizona)

Miglior citazione della Puntata

La miglior citazione della puntata va senza ombra di dubbio al Dream Team, vero protagonista delle vicende, soprattutto nel magico momento della preghiera:

E in quello del discorso di Callie sugli scoiattoli:

(Dateci queste scene più spesso)

E anche per questa settimana credo sia tutto. Voi come avete trovato l’episodio? Che ne pensate del nuovo dottorino che ha puntato Meredith? Fatemelo sapere!

Vi consiglio come sempre di far un salto in queste splendide pagine dedicate alla serie:

• I Pensieri di Meredih – Grey’s Anatomy 
• Grey’s Anatomy Italia – Original
• Meredith & Derek 
• Jessica Capshaw Italia 

Ed ecco il promo del prossimo episodio, vedremo come si svilupperanno le cose per i nostri dottori