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Glee | Recensione 5×05 – The End of Twerk

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Glee | Recensione 5×05 – The End of Twerk

Potete stare tranquilli, la vena di cattiveria della scorsa settimana è scemata, e a parte un paio di cose molto discutibili, posso dire che la nuova puntata di Glee mi è piaciuta! Come avevo previsto, è stata una puntata in linea di massima divertente, spiritosa, un po’ Glee old style, in più ha avuto la sua parte commovente e portatrice di un bel messaggio che davvero sembra riportarci per un attimo alle stagioni passate.

Inoltre i fan sono stati accontentati con una cosa che bramavano da tempo, e che ha mandato i social network in tilt per qualche ora, ma di questo parleremo dopo, adesso cominciamo con la storyline di Lima.

L’episodio si apre al McKinley, con un video di Blaine che ripreso di nascosto twerka mentre rimette in ordine la sala coro.

Sì, esatto, l’episodio inizia con Blaine che twerka, con tutte le inquadrature tattiche al suo fondoschiena, quindi insomma, questa puntata non poteva fallire in nessun modo.

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Comunque, il video di Blaine ispira il Professor Schuester ad attuare una nuova strategia per le Nazionali, un atteggiamento più ribelle e oltre gli schemi per impressionare i giudici, che detta così sarebbe anche una cosa figa, se non fosse che lui per questo si attacca in maniera morbosa al twerking.

Che, parliamoci chiaro, può essere divertente e pure piacevole da vedere, ma non è un ballo, è sculettare a tempo di musica. Una cosa carina da fare in discoteca o con gli amici, non di certo in una competizione di canto coreografato. Schuester ha seriamente pensato di poter battere un gruppo che fa coreografie da pazzi e ha costumi incredibili, con un po’ di twerking? Capisco il voler andare oltre gli schemi, ma sculettare non è andare oltre gli schemi, è fuori luogo e basta.

Non so voi, ma io Schuester dalla fine della prima stagione non lo sopporto più, è sempre così inappropriato, inquietante e incompetente come professore, mi stupisce il fatto che Sue non l’abbia ancora licenziato per davvero.

In ogni caso, Schuester si attacca a questa causa e non solo indice un booty camp per insegnare a tutti come twerkare, ma quando Sue decide di bandire il twerking dalle scuole (e scusate se lo dico, ma tra esagerato e esagerato, team Sue tutta la vita!) Schue attacca con un discorso sui costumi, sulle persone che decidono cosa è accettabile e cosa no, sulla creatività, che se preso fuori contesto può anche essere giusto, ma riferito al twerking suona assolutamente assurdo, tanto che i suoi stessi studenti lo guardano straniti. Per non parlare di quando paragona questa questione dell’ andare oltre i confini a “Blurred Lines”, lo stesso Artie che gli fa notare che la canzone non parla di quello, ma Schuester ormai è partito e fa esibire praticamente tutta la scuola in questa performance, con lui come leader, e vi giuro mi sono sentita in imbarazzo per tutto il tempo in cui la stavo guardando. Non tanto per i ragazzi, ma per lui. E poi per quanto il twerking sia carino, la canzone era completamente inappropriata.
Già che quella canzone esista è offensivo e imbarazzante, ma farla passare così è stato anche peggio.

tumblr_mwb1u9yyGm1s8v6z9o1_500Sì, lo so avevo detto che la puntata mi era piaciuta, e mi è piaciuta per davvero, questo è stato l’unico punto basso, vi prometto che finita la questione del twerking e una piccola nota a Marley poi ho da dire solo cose positive.

Comunque, incredibile ma vero, tra Schuester e Sue, nella conversazione seguente, quella a fare discorsi logici, sensati e con una certa morale è la nostra cattivissima Preside, che gli fa notare che la canzone che ha appena cantato con un gruppo di minorenni è quasi un inno allo stupro, mentre Schuester sclera e insiste su questo twerking, proponendo di portare la causa al consiglio della scuola.

Ora, la scena di Schuester che fa vedere tutti gli stili di ballo e fa notare come tutti all’origine venivano considerati scandalosi è anche giusto e fa effettivamente riflettere sulle mode e il pensiero comune, ma quando si arriva a paragonare tutto questo al twerking, stona. Davvero si può mettere sullo stesso piano il twerking e il valzer? Beh in effetti è questo che i giovani ballano, ma mi fa ancora storcere il naso.

Come mi fa storcere il naso tutto il discorso di Schuester sul ribellarsi contro Sue, che per una volta non stava agendo deliberatamente contro il Glee Club, ma stava prendendo una posizione legittima. E’ questo che mi da fastidio del personaggio di Will, non vede quello che gli succede intorno, non si rende conto.

Comunque la scena di lui che ribalta tutto in stile Sue l’approvo, mi ha fatta ridere.

Parliamo invece di una bella storyline affrontata in questo episodio: Unique.

Erano puntate che aspettavo un vero sviluppo per questo personaggio, anche perché è una situazione così particolare e difficile da capire, e soprattutto da immedesimarcisi che è veramente bello da vedere approfondita, e lo ammetto, anche molto commovente.

Comincia tutto con il bagno, Unique non si sente molto a sua agio andare nel bagno dei ragazzi quindi durante le lezioni, per non incontrare nessuno, va in quello delle ragazze. All’inizio la buttano sullo scherzoso, per effetto domino, dopo Unique, i ragazzi e le ragazze iniziano a scambiarsi e ad andare nei bagni opposti fino ad organizzare party stile rave nei bagni (but it’s Glee!), successivamente la faccenda si fa più seria quando vediamo tre bulli maltrattare Unique nel bagno dei ragazzi, una scena davvero di impatto, specialmente perché subito dopo Unique ci delizia con una performance SPETTACOLARE di “If I were a boy”, più lenta e acustica, al solo pensarci mi viene di nuovo la pelle d’oca e le lacrime agli occhi, un’interpretazione magistrale, la migliore canzone di tutto l’episodio e tra le migliore di questa stagione. Davvero, mi inchino.

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E dopo che Sue fa istallare un bagno chimico nella choir room per Unique, addobbato come il Settimo Dottore, Schuester fa l’unica cosa sensata e sensibile di tutto l’episodio, accompagnando Unique nel bagno dei professori, e dicendole di non abituarsi mai a sentirsi fuori luogo, ma a cercare sempre posti e persone che la accettino, e di avere sempre qualcuno a fianco con cui combattere finché il mondo non sarà abbastanza coraggioso da accettarla così com’è.

“Nessuno dovrebbe impegnarsi così tanto e rischiare così tanto solo per essere se stessi”
Vedi Schuester che quando vuoi le cose intelligenti le dici?

In ogni caso, Sue vede la scena e propone a Will un patto: darà una chiava del bagno dei professori a Unique, in cambio dell’eliminazione del twerking dalle perfomance del Glee Club. E fortunatamente il professore accetta, perché come dice lui stesso “ci sono cose più importanti di altre”. C’ha messo una puntata per capirlo, ma meglio tardi che mai. I ragazzi sono d’accordo e si raccolgono attorno ad Unique, ed Artie dice una cosa davvero toccante nel momento:

“We are what we are. No apologies necessary”

E dopo questo l’episodio si chiude con una bellissima performance di gruppo su “On Our Way”, piena di sentimenti del vecchio Glee e dell’unione che tanto ci fa stringere il cuore.

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Un ultimo commento sui Jarley, sinceramente la mia scatola dell’interesse per questi due è talmente vuota ormai che neanche c’è, e infatti non voglio spenderci più di tre righe perché NOBODY CARES, la loro storyline è piatta, prevedibile, banale, noiosa e smorta. “Wrecking ball” a livello di canzone in sé per sé era anche venuta bene, ma la performance è stata…boh. Un grande boh. Marley è smunta e Jake ha cambiato caratterizzazione mille volte, neanche fosse malato di disturbo della personalità.

Quindi passiamo alle cose davvero interessanti dell’episodio: NEW YORK.

Ok, adesso quel briciolo di serietà che avevo raccolto per scrivere la prima parte della recensione andrà al diavolo perché dobbiamo parlare di un evento catartico che me e molti altri fan aspettavano da ANNI! Lunghi, tortuosi e dolorosi anni, fatti di illusioni e delusioni, noi non abbiamo mai perso la speranza e alla fine ce l’abbiamo fatta.

ABBIAMO VISTO CHRIS COLFER SENZA LA MAGLIETTA!

Scendono gli angeli dal cielo cantando cori gloriosi mentre Dio illumina il mondo!

Sinceramente pensavo che sarei morta e avrei comunque avuto solo un’immagine creata dalla mia fantasia, e invece qualcuno ha ascoltato le nostre preghiere!

Ma parliamo di come è avvenuto questo miracolo.

Rachel dopo aver finto di essersi tagliata i capelli, trova Kurt sul divano e lo convince a fare qualcosa di ribelle, di rompere quella routine di sicurezza e fare qualcosa di rischioso, di un po’ folle per provare un brivido.

Alcuni non sono stati d’accordo, mentre io approvo in pieno. La vita è fatta di cose stupide e un po’ pazze, specialmente quando si è giovani e si vive in una grande città come New York, si ha quasi il dovere di buttarsi senza pensare troppo alle conseguenze.
La scelta di andare a farsi un tatuaggio mi è sembrata la più azzeccata per esprimere questi sentimenti.

Non so se voi avete tatuaggi, ma secondo me farsene uno comporta quasi una specie di catarsi; gli esseri umani non sono abituati a trattare con il “per sempre”, quindi trovare qualcosa da volerti imprimere sulla pelle è una ricerca che ti da un sacco di emozioni, e quando sei lì a fartelo ti assalgono mille pensieri e sensazioni, ed è bellissimo.

Comunque, i nostri due amici del cuore (vi ho mai detto che io amo gli Hummelberry, e che tipo li shippo da morire? Sì, sono il mio guilty pleasure nonché la mia seconda coppia preferita di Glee, sono semplicemente stupendi!) vanno dal tatuatore e buttano giù un paio di sorsi di limoncello (figli miei però se vi ubriacate con due sorsi di limoncello avete bisogno di un po’ di allenamento) e si fanno questo tatuaggio.

Peccato che la mattina dopo Kurt ha una brutta sorpresa, ma la cosa importante è che per far vedere a Rachel il tatuaggio FINALMENTE SI TOGLIE LA VESTAGLIA e rimane a petto nudo… io penso di essere morta un po’ dentro e forse essere rimasta anche incinta.

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Vi ho già detto che Chris Colfer è bellissimo? Un angelo sceso dal cielo? Che tutte le mattine mi alzo e ringrazio che esista? Bene, ve lo dico ora.

Cioè guardatelo, le braccia, la schiena, la pelle, è perfetto! Perché non sta sempre senza vestiti? Glee impennerebbe gli ascolti!

Penso che dopo averlo visto senza maglietta posso anche morire felice.
Comunque, tornando alla trama, invece di “it gets better” Kurt si trova scritto “it’s get better”, e quando va dal tatuatore si accorge di essere stato lui a scriverlo male, ma comunque se lo fa aggiustare in una cosa insensata ma che a quanto pare gli piace proprio perché insensata, e il tatuatore gli offre un piercing gratis.

Per questo, quando torna a casa da Rachel, non solo arriva con il tatuaggio nuovo, MA CON UN PIERCING ALLA LINGUA.

E qui gente, mi avete persa per sempre.

Addio, è stato bello avervi conosciuto, ma io qui posso morire davvero.

(anche io ho il piercing alla lingua e adesso grazie a questo penso a Kurt ogni istante, più di quanto già facessi. Grazie tante!)

Per di più c’hanno infilato anche Kurt che dice che farà skype con Blaine per mostrargli piercing e tatuaggio, e allude al fatto che la loro videochat potrebbe diventare… beh, diciamo accesa, quindi sì, io vado in un angolo a morire con i miei sentimenti e il mio corpo dilaniato da tutto questo ben di Dio.

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La storyline di New York si chiude con uno scorcio commovente di Rachel che, nonostante avesse detto a Kurt di non essersi fatta nessun tatuaggio perché non pensava ci fosse qualcosa che amava tanto da volerlo per sempre sulla sua pelle, va in bagno e si tira su la maglietta per guardarsi la pancia, dove vediamo tatuato il nome di Finn.

Quindi questo è quanto, alla fine dei conto una bella puntata nonostante qualche momento basso, e adesso non ci resta che aspettare la prossima settimana in cui avremo i Blam a New York in un episodio tributo a Billy Joel!

Are you excited?




Alla prossima!

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Appena diplomata in un liceo scientifico nella provincia di Firenze, Alexa ha passato quasi tutta la sua vita dietro a quelle passioni che potrebbero definirsi ossessioni. Prima di approdare nello sconfinato mondo dei telefilm, è passata da Harry Potter, che l'ha segnata per sempre, e ha divorato ogni genere di libro, fino a che un giorno, facendo zapping alla tv, si è imbattuta nella sua prima cotta da telefilm: Greek. Da lì è stato un crescendo, giornate e nottate chiuse in casa davanti al pc, divorandosi stagioni e stagioni in pochi giorni, NCIS, Chuck, True Blood, Sex and the City, Queer as Folk, tutte serie che l'hanno tenuta incollata al computer. Ma il vero amore si sa, è uno solo, e per Alexa è stato un colpo di fulmine. Di nuovo una coincidenza, che le ha fatto girare canale proprio nel momento in cui Kurt Hummel ballava Single Ladies in una delle primissime puntate di Glee. Da quel momento, non c'è stata via di ritorno, Glee occupa la maggior parte della sua vita, delle sue notti insonni passate a fare diretta, del suo facebook, del suo tumblr, del suo Itunes, di tutto. Alexa è la capoarea dello Street Team Glee Toscana e si è conquistata l'amore del fandom di Glee scrivendo fanfiction sotto il nome di DumbledoreFan; il suo idolo e la sua fonte di ispirazione è Chris Colfer, e il suo cuore da shipper incallita ha trovato la pace dei sensi grazie alla Klaine. Ma la passione sconfinata per Glee non le leva il tempo per divorarsi altri telefilm: Teen Wolf (uno fra tutti, che solo in un paio di stagioni ha scalato la classifica dei suoi telefilm preferiti, secondo solo a Glee), Sherlock, The Big Bang Theory, New Girl, Awkward, Modern Family, Shameless, American Horror Story, The New Normal, e grazie a Telefilm Addicted, chissà quanti altri ancora.

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