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Girls | Recensione 2×09 – On All Fours

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Girls | Recensione 2×09 – On All Fours

cotton fioc

On all fours, a gattoni, quella posizione con il sedere per aria in cui, diciamocelo, sei completamente in balia di chi ti ci ha messo così.

Girls ha smesso di essere una comedy molto tempo fa o forse non lo è stata mai se con comedy, riducendo molto il significato, intendiamo un prodotto leggero e disimpegnato, che ci fa ridacchiare.
Queste episodio di leggero non aveva proprio niente e nonostante ciò, è probabilmente uno dei migliori episodi della stagione in corso.

Nella puntata precedente, ”It’s Back”, avevamo visto come molti dei nostri si scontrassero con vecchie paure e situazioni nuove venendone fuori acciaccati o completamente devastati (vedi Hannah).

drunk adam
Eravamo però tutti d’accordo sul fatto che, almeno Adam, fosse riuscito a fare un buon passo avanti mettendosi a nudo con i suoi compagni alcolisti anonimi e cercando di voltare pagina con una nuova ragazza, carina ed equilibrata. In questo episodio nemmeno Adam ce la fa, dopo aver tentano la strada della gentilezza, della serietà, scontrandosi per sbaglio in Hannah (con un orecchio bendato e senza pantaloni, vedremo poi perché) gli ritornano fuori tutte le solite paure,  insicurezze e follie finendo per rovinare tutto con la povera Natalia. Per un secondo è stato tutto nero, tutto uguale a prima, ed Adam è tornato com’era (ne è una prova il ricominciare a bere dopo 17 anni circa di astinenza).

 

marnie

Marnie “la cantante” sembrava voler cercare una strada tutta sua, strada che guarda caso in questo episodio si intreccia con quella di Charle, di nuovo. Marnie infatti decide di fare il suo debutto canoro proprio alla festa per Forbid mettendosi in ridicolo davanti a tutti, più o meno. Charlie la porta via di peso per poi decidere improvvisamente di farsela sulla sua super scrivania da boss. Stavolta è lampante come non sia più Marnie ad avere le redini della relazione, ma si trovi in balia dell’autostima/carisma/ superego di Charlie, pronta, in fondo, a mettere da parte la sua voce per compiacerlo
E infine Hannah.
Vittima del suo ocd in maniera sempre più profonda, Hannah riceve una recensione negativa delle poche pagine che era riuscita a produrre per il suo e-book. Da quello che le viene detto ha perso la voce della sua generazione, non ha più quei toni da profeta con la vita sulle spalle, ma è diventata troppo Jane Austen. Chiaro quindi come la perdita di tutte le amicizie in favore di un ipotetico successo abbiano portato Hannah a “impazzire”.

adam hannahIl bello ed il triste è vedere come Hannah, smesse le vesti di grande esperta del mondo (anche perché senza pubblico non era facile continuare a mantenere un ruolo che non le apparteneva), si sia ridotta. Per via del suo disturbo riesce a conficcarsi un cotton fioc nell’orecchio e deve correre da sola all’ospedale perché nessuno dei suoi 15 (mila) amici puo’ soccorrerla.
E quindi ad un passo dalla fine i nostri sono tutti piegati, spezzati, in ginocchio, quasi inermi davanti a quello che sta succedendo. Nella scorsa stagione il penultimo episodio vedeva la grande litigata tra Marnie e Hannah, quella che aveva iniziato a corrodere dei legami che in questa stagione si sono completamente sfaldati. In questo momento sembra che la Dunham voglia dirci che da soli non c’è speranza,  può sembrare un concetto banale, trito e ritrito, ma credo molto efficace. Ognuno ha la sua pazzia, le sue insicurezze, siamo tutti dei possibili freaks che corrono in ospedale con solo una maglietta del pigiama addosso, ma se riusciamo a tenerci vicine persone che ci conoscono e ci accettano per come siamo è più facile contenere la nostra “follia”. Hannah era il cuscinetto di Marnie, la sua cronica incapacità di gestirsi permetteva a Marnie di fare la mammina impedendole di dare sfogo a tutte le sue insicurezze, Adam riusciva a gestire gli ondeggiamenti emotivi di Hannah e lei, con alcuni sforzi, riusciva a ridere delle sue stranezze senza scappare urlando ogni volta che lui si comportava da deficiente (o da folle).

Insomma un quasi finale che fa un’analisi lucida e abbastanza spietata di come sia difficile sopravvivere in una grande città e con grandi aspettative senza nessuno attorno che ti sostenga.

A meno uno dalla fine sono contenta di aver continuato a seguire Girls e forse vedendo verso cosa stiamo andando riesco a capire meglio molte scelte fatte durante queste nove puntate.

Che dire di più?

Aspettiamo il prossimo episodio e con i lucciconi agli occhi staremo a vedere che succederà.

1 COMMENT

  1. Sono d’accordissimo, più si va avanti e più Girls si mostra come uno specchio della nostra generazione, nel bene e nel male. Nella sua assurdità è incredibilmente realistico, e riesce a rendere concetti delicati e magari difficili da esprimere con la semplicità delle azioni senza perdersi in sproloqui e moralismi vari. Sono contentissima di aver iniziato questa serie che trovo veramente geniale, ho adorato ogni singolo episodio! Spero inoltre che per il season finale facciano tornare anche Jessa magari con qualche colpo di scena.

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