ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler e dettagli sulla trama della 6×08 di Game of Thrones, dal titolo “No One”…
Ci è mancato poco!
Arya Stark ha affrontato la sua più grande minaccia fino ad ora nell’episodio di Game of Thrones di Domenica, dal titolo “No One.” L’assassina dell’Uomo senza Volto, La Trovatella, ha dato la caccia ad Arya senza sosta per le strade di Braavos prima di scoprire che in realtà non le stava dando per niente la caccia – La Trovatella era stata condotta in una caverna dove la furba ragazza Stark poteva combattere nella totale oscurità, l’unico ambiente nel quale Arya era in vantaggio, dopo aver passato mesi ad allenarsi da cieca. La star Maisie Williams ha risposto ad alcune nostre domande sul pericolo corso da Arya e la sua decisione di allontanarsi dal cammino di Jaquen H’ghar.
ENTERTAINMENT WEEKLY: Per prima cosa parliamo dello spettacolo e della reazione di Arya nel vedere la storia della sua famiglia sul palco…
MAISIE WILLIAMS: Il fatto che possiamo mettere su uno spettacolo sullo show nello show è fantastico — è una cosa che non troverete in nessun altro show. Una scena che per me risalta è quella in cui Lady Crane chiede ad Arya di andare con loro dello spettacolo e fare l’attrice, e lei dice, “Non credo di poterlo fare perché non penso di riuscire a ricordarmi tutte le battute.” E’ così strano dirlo, perché quello è letteralmente il mio lavoro. E ricordo di averlo detto alla mia agente quando mi disse che avrei dovuto fare l’attrice. Risposi, “Non riuscirò a ricordarmi tutte le battute.” E ora sono un’attrice e sto davvero dicendo questa cosa per il ruolo. Questa cosa mi rimarrà per sempre impressa.
Viene anche suggerito che Arya potrebbe avere un tipo di vita diverso e non essere un guerriero…
Diciamo che ci ha provato anche con l’Uomo senza Volto. Ho parlato molto con il regista Mark Mylod di questa cosa – quando Arya lascia la Casa del Bianco e del Nero. Mi ha chiesto se Arya avesse mai davvero pensato di diventare un Uomo senza Volto. E io ho rispoto, “Non credo. Non penso abbia mai creduto di poter rinunciare a tutto.” Ci ha provato. Ci ha provato davvero. E forse si nota un po’ quando non è più sotto stress e ha trovato questo momento come… come quando le persone meditano e non pensano a nulla. E lei era tipo, “Oh, è fico.” Ma ciò che l’ha totalmente formata è il motivo per cui è lì. Se non fosse successo tutto quello che è successo, sarebbe a casa a Winterfell con i genitori. Non può pensare nel modo in cui vogliono che lei faccia perché il motivo per cui è lì è che vuole tornare a casa. Ci ha provato, ma non può farlo.
E’ un paragone interessante — come la filosofia dell’Uomo senza Volto sia un po’ come la meditazione, quando cerchi di non pensare a nulla in particolare. Essere un Uomo senza Volto è così, solo che non è solo una cosa temporanea che fai con la mente, ma è permanente e lo fai con la tua identità.
Sì, esatto. E’ il modo in cui ho iniziato a considerarlo. Quindi quando è a teatro e le dicono, “vieni con noi,” sta pensando, “Sarebbe fantastico, ma non è il motivo per cui sono qui.” E’ come la famosa frase che dicono nel programma sulle Top Model, “Non sono qui per fare amicizia.” Non sono qui per recitare e danzare nel vostro spettacolo. Sembra fantastico. Ma ho delle cose più importanti di cui non posso parlare che invece farò.
Parliamo dello showdown tra Arya e La Trovatella. All’inizio della stagione hai avuto delle scene di addestramento dure, come sono state da girare?
E’ stato grandioso avere [l’attrice che interpreta la Trovatella, Faye Marsay] con me perché ci spronavamo a vicenda durante gli allenamenti. Ero un po’ orgogliosa. Ho fatto un po’ di combattimento con la spada prima, ma lei doveva sembrare migliore di me e ogni volta che lei faceva bene e io facevamo male dicevo cose tipo, “Aspetta, perderò, ma deve comunque sembrare che stia migliorando.” E ogni volta che io facevo bene lei diceva, “Sì, ma devo comunque sembrare la migliore.” Quindi è stato il modo più sano di allenarsi.
Poi Arya ha corso un grave pericolo, più di una volta, negli ultimi due episodi.
Volevamo che le persone pensassero che poteva essere la fine, o l’inizio della fine. Ad esempio, che la sua ferita avrebbe preso infezione – come al Mastino. Abbiamo girato diverse versioni di quando esco dall’acqua la prima volta che viene ferita. Ero stata a un festival sulla musica e non avevo dormito tutto il weekend. Poi ho dovuto saltare nel mare irlandese. E’ stato una giornata assolutamente frenetica. L’abbiamo girata in mille modi diversi. Volevamo che fosse davvero agitata e frenetica. Arya non diventa emotiva da molto tempo e volevamo riportare alla luce quell’emozione. Quando una serie dura da così tanto tempo, devi dare luci e ombre. E’ la prima volta che pensa di non farcela ed è spaventata. Pone fine alla vita delle persone come se non ci fosse un domani, ma quando sta finalmente accadendo a lei, è terrorizzata. E’ impietrita al pensiero di morire. Ha così tante cose da fare. E poi c’è anche la rabbia assoluta — La Trovatella? Sul serio? Di tutte le persone che potrebbero ucciderla.
Non è nemmeno sulla lista!
Non è neanche sulla lista! Il pubblico guarderà e penserà, “Non lasciare il tuo sangue sul muro. Non hai imparato niente, Arya? Ti odio.” E poi diranno, “Oh, è una ragazza scaltra.” C’era questa gamma di conversazioni continue con il regista Mylod durante la scena, su quanto dovesse apparire terrorizzata, ma anche quanto fosse al sicuro. Arya è stata molto fortunata con le persone che ha incontrato fino ad ora. Tutto il tempo che è stata con il Mastino stava sempre a guardare perché lui era molto bravo. Quindi volevo che apparisse in difficoltà. Non volevo che gli stunt sembrassero inutili o soprannaturali. Sono andata sul set e stavano facendo in modo che Arya rotolasse, si tuffasse e io ho detto, “Sembra fantastico, ma no.” E dicevo, “Perché dovrebbe correre lì sopra? Si abbasserebbe qui e correrebbe.” Non è altrettanto cinematografico forse, ma dovranno trovare qualcos’altro se vogliono essere cinematografici. E mi sentivo malissimo perché il lavoro degli stunt è di rendere tutto il più pazzo e fico possibile. Ma ora conosco Arya. All’inizio erano tutte congetture, ma ora la capisco. Vuoi essere contento del lavoro che hai fatto.