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Game of Thrones | George R. R. Martin spiega perché ha scritto le Nozze Rosse

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Game of Thrones | George R. R. Martin spiega perché ha scritto le Nozze Rosse

CS 67 26th October 2010

Milioni di fan di Game Of Thrones stanno provando tristezza, sdegno, e, sicuramente, un qualche perverso senso di eccitazione dopo aver visto l’episodio di domenica  intitolato “The Rains of Castamere”.  Ma per l’autore di Game of Thrones George R. R. Martin, queste reazioni alle “Nozze Rosse” non sono niente di nuovo. Martin riceve lettere sulla disastrosa unione Stark-Frey da più di un decennio, cioè fin da quando venne pubblicato Tempesta di spade,  il terzo romanzo della sua saga. In questa intervista l’autore ci rivela perché Robb doveva morire, spiega la sua reazione davanti ai fan sconvolti e racconta l’orribile ispirazione reale della scena.

ENTERTAINMENT WEEKLY: A che punto nel processo di scrittura hai capito che avresti ucciso Robb e Catelyn?

GEORGE R.R. MARTIN: Lo sapevo fin quasi dall’inizio. Non dal primo giorno, ma comunque presto. Ho detto in molte interviste che mi piace che i miei romanzi siano imprevedibili. Mi piace che ci sia molta suspense. Ho ucciso Ned nel primo libro scioccando molte persone. Ho ucciso Ned perché tutti pensavano che fosse l’eroe e che, sicuramente, sarebbe finito nei guai ma in qualche modo ne sarebbe uscito. La seconda cosa più prevedibile era che suo figlio maggiore lo vendicasse. E tutti se lo aspettavano. Quindi immediatamente [uccidere Robb] è diventata la seconda cosa che dovevo fare.

Dal momento che Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sovvertono così spesso le aspettative dei lettori e si allontanano dalla struttura narrativa del fantasy tradizionale, i fan possono davvero continuare a sperare in un lieto fine? Come ha detto recentemente Il Ragazzo in una puntata, “Se pensi che ci sarà un lieto fine, non hai prestato attenzione.”

Ho detto parecchie volte che prevedo un finale dolce-amaro.

Che genere di reazioni hai ricevuto  da parte dei lettori nel corso degli anni per questa scena?

Agli estremi. Sia positive che negative. È stata la scena più difficile che abbia mai dovuto scrivere. Si trova a due terzi del libro, ma l’ho saltata quando ci sono arrivato. L’intero libro era finito e mancava ancora quel capitolo. Poi l’ho scritto. È stato come assassinare due dei tuoi figli. Cerco di far sentire i lettori come se vivessero negli eventi del libro. Come soffri se un amico viene ucciso, dovresti soffrire se un personaggio inventato viene ucciso. Dovrebbe importartene. Se qualcuno muore e tu semplicemente vai a prenderti degli altri popcorn, è un’esperienza superficiale, no?

Perché credi che abbia scatenato reazioni tanto forti? Robb non è mai stato uno dei tuoi “personaggi punto di vista” nei libri e Catelyn non era esattamente un personaggio molto amato.

[Lunga pausa] È una domanda interessante. Non so se ho una buona risposta. Forse è stato il modo in cui l’ho fatto. C’è molta inquietudine che conduce lì. È tradimento. Arriva all’improvviso. È un banchetto di matrimonio. Robb ha concluso la sua pace e pensi che il peggio sia passato. Poi all’improvviso succede. Viene ucciso anche un personaggio secondario. Poi all’esterno centinaia di seguaci Stark rimangono uccisi. Non sono solo due persone.

Per me, il fatto che Robb e Catelyn siano familiari rende tutto peggiore. E Catelyn ha sofferto così tanto e perso così tante persone intorno a lei, e pensa di averne perse ancora di più (dal momento che non sa se Arya, Bran e Rickon sono vivi). Poi succede questo.

Deve anche implorare. E poi uccidere l’ostaggio. Non è un figlio particolarmente importante per Frey*. Quindi alla fine il suo bluff è inutile. Ma lei lo fa lo stesso. Lo porta avanti fino alla fine. C’è una certa forza anche in quello.

 Penso di conoscere già la risposta, ma : Ti sei mai pentito di quella scena?

No. Non come scrittore. È probabilmente una delle scene più potenti nei libri. Mi è costata alcuni lettori, ma me ne ha fatti guadagnare molti di più. Sarà dura per me guardarla [nello show]. Sarà una notte difficile. Perché anche io amo quei personaggi. E facendo lo show impari a conoscere gli attori. Stai mettendo la parola fine anche al rapporto con un attore al quale ti sei affezionato. Richard Madden e Michelle Fairley hanno fatto un lavoro straordinario.

Cosa dici ai lettori sconvolti per la scena?

Dipende da quello che dicono loro. Cosa puoi rispondere a qualcuno che ti dice che non leggerà mai più i tuoi libri? Le persone leggono libri per motivi diversi. Lo rispetto. Alcuni leggono per trovare conforto. E alcuni dei miei precedenti lettori hanno detto che la loro vita è difficile, la madre è malata, il cane è morto, e loro leggono romanzi per sfuggire alla realtà. Non vogliono ricevere un pugno in bocca con qualcosa di orribile. E c’è tutto un tipo di narrativa in cui il ragazzo otterrà sempre la ragazza e i buoni vinceranno e la vita tornerà ad essere giusta. Tutti ne abbiamo bisogno ogni tanto. C’è una sorta di sollievo indiretto in ciò. Quindi non sono sprezzante con la gente che vuole questo. Ma non è il genere di narrativa che scrivo io, nella maggior parte dei casi. Sicuramente non è il caso de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La saga cerca di descrivere la vita in maniera più realistica. C’è gioia, ma ci sono anche dolore e paura. Penso che la narrativa migliore catturi la vita con tutte le sue luci e le sue ombre.

Una delle cose che ho apprezzato di più nella scena è che introduci l’idea di “pane e sale.” Noi la accettiamo da lettori —  Okay, in questo mondo immaginario, agli ospiti non può essere fatto del male dopo aver mangiato pane e sale offerto dai padroni di casa. Poi tu rompi la tua stessa regola. È come se schiaffeggiassi i lettori per essere così ottusi — “È ovvio che non seguiranno SEMPRE quella stupida regola!”

L’ho presa dalla storia. Le leggi dell’ospitalità esistevano davvero nella società dei Secoli bui. L’ospite e il padrone di casa non potevano farsi del male a vicenda nemmeno se erano nemici. Violando quella legge, si diceva, si “condannavano per l’eternità.”

E le Nozze Rosse? Anche quelle sono basate su fatti storici?

Le nozze Rosse sono basate su un paio di eventi reali della storia scozzese. Uno è chiamato La Cena Nera. Il re di Scozia stava combattendo contro il clan Black Douglas. Aprì il dialogo per ottenere la pace. Offrì un passaggio sicuro al giovane Conte di Douglas. Lui arrivò al Castello di Edinburgo e ci fu un grande banchetto. Poi alla fine del banchetto, [gli uomini del re] iniziarono a colpire un tamburo. Portarono un vassoio coperto e lo misero davanti al Conte, nascondeva la testa di un cinghiale nero –il simbolo della morte. Appena lo vide, il conte seppe cosa significava. Li trascinarono fuori e li misero a morte nel cortile. Il caso più famoso è il Massacro Glencoe. Il Clan MacDonald passò la notte con il Clan Campbell e, secondo le leggi di ospitalità, sarebbero dovuti essere al sicuro. Ma i Campbell si alzarono e cominciarono a massacrare ogni MacDonald su cui riuscivano a mettere la mani. Per qualsiasi cosa io mi inventi, nella storia è successo qualche evento altrettanto terribile se non peggiore.

 

La Cena Nera:

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* nella versione TV l’ostaggio è una delle giovani mogli Frey

Fonte

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Flight non è molto brava con le presentazioni ed è qui solo per ingannare il tempo nell'attesa che un tizio un po' strambo che si fa chiamare Doctor si presenti sotto casa sua con una vecchia cabina telefonica blu; a quel punto farà armi e bagagli e andrà a rischiare la vita in giro per l'universo. Solo perché la lettera da Hogwarts non è mai arrivata e le sue ricerche per trovare la Terra di Mezzo si sono rivelate infruttuose, non significa che rimarrà delusa di nuovo. I suoi grandi amori sono cinema e letteratura (impossibile scegliere) ma si è perso il conto delle sue numerose scappatelle nel mondo delle serie tv. Galeotto fu il buon Dawson con le sue interminabili pippe mentali. Nel corso degli anni ha seguito e amato decine di telefilm, ma solo due si contendono il titolo di serie preferita di tutti i tempi: l'americanissima Scrubs e la britannica Sherlock.

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