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Game of Thrones | George R.R. Martin parla del colpo di scena nel Purple Wedding

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Game of Thrones | George R.R. Martin parla del colpo di scena nel Purple Wedding

game-of-thrones-01Attenzione Spoiler: Nella seguente intervista, l’autore di Game of Thrones George R.R. Martin discute un importantissimo punto della trama nel secondo episodio della quarta stagione, andato in onda domenica.

 

L’autore di Game of Thrones, George R.R. Martin ha ucciso molti personaggi nelle oltre quattro mila pagine della saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ma forse la sua morte singola più brillante è stata la dipartita completamente inaspettata di Re Joffrey Baratheon, che è stato avvelenato al banchetto del suo matrimonio reale nell’episodio di domenica sera. In A Storm if Swords (Tempesta di Spade), l’evento accade poco dopo l’infame Red Wedding. Qui di seguito, l’autore – che ha anche scritto la sceneggiatura dell’episodio – parla della decisione di terminare il regno del giovane re, la performance dell’attore Jack Gleeson, l’ispirazione nella vita reale per l’avvelenamento di Joffrey e suggerisce che la reazione alla morte di Joffrey non era quella che gli assassini probabilmente speravano.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Per prima cosa, parliamo velocemente della violenza alle nozze della scorsa stagione. Cosa pensi del Red Wedding? Lo show è riuscito a portarlo sullo schermo con successo?
George R.R. Martin: Sì, l’hanno fatto correttamente; è stato un momento straordinario della televisione. Hanno dato il 110%, come direbbero a Spinal Tap, prendendo forse la scena più brutale che abbia mai scritto e rendendola ancora più brutale aggiungendo la moglie di Robb e il loro figlio non ancora nato.

Per certi versi, la morte di Joffrey è quella più dura per gli spettatori perché abbiamo perso un personaggio divertente da odiare. Tu ti sei divertito molto con questo personaggio e la performance di Jack Gleeson è davvero cattiva. Puoi parlarci della decisione di porre fine a questo personaggio, quando e come è successo?
Martin: Oh cavoli, è stato un po’ di tempo fa! Vediamo, il libro è uscito nel 2000, quindi credo di aver scritto quelle scene nel 1998 circa. Ho sempre saputo quando e come Joffrey sarebbe morto, e in quale occasione. Avevo costruito il tutto per tre anni attraverso i primi libri. Parte di ciò era che c’è molta oscurità nei libri. Sono stato abbastanza diretto nel mio desiderio di scrivere una storia dove le decisioni hanno delle conseguenze e nessuno è al sicuro. Ma non volevo che fosse incessantemente tetro – penso che nessuno leggerebbe i libri se fossero semplicemente oscurità e disperazione e gente che viene torturata e mutilata e uccisa in maniera orribile. Ogni tanto bisogna dare una vittoria ai buoni – dove quelli che sono forse di una tonalità di grigio più chiara ottengono una vittoria su quelli che sono di una tonalità di grigio più scura. Il Red Wedding e questo – i fan lo chiamano il Purple Wedding – accadono nello stesso libro. Nello show avvengono in stagioni separate, ma la morte di Joffrey era un qualche modo per i fan di controbilanciare la morte di Robb e Catelyn. Mostra che sì, nessuno è al sicuro – a volte i buoni vincono, a volte a vincere sono i cattivi. Nessuno è al sicuro e abbiamo intenzioni serie. Ho anche cercato di fornire un certo momento di pathos con la morte. Voglio dire, Joffrey, per quanto sia mostruoso – e di sicuro è mostruoso nei libri esattamente quanto lo è nello show, e Jack ha portato delle performance recitative incredibili alla parte, che in qualche modo lo rendono ancora più ripugnante di quanto lo sia su carta – ma Joffrey nei libri è ancora un ragazzino di 13 anni. E c’è un certo momento in cui sa di stare morendo e non può respirare e sta guardando Tyrion e sua madre e altre persone nella sala con terrore e richiesta d’aiuto nei suoi occhi – sapete, “Aiutami mammina, sto morendo”. E in quel momento, penso persino Tyrion abbia visto un tredicenne morente davanti a lui. Quindi non volevo che fosse solo “Hey-ho, è morta la strega”. Volevo che l’impatto della morte colpisse più da vicino magari su sentimenti più complessi da parte del pubblico, che non fosse necessariamente solo gioia.

Allo stesso tempo, nei momenti che ci portano alla sua morte, sembri divertirti a fargli dare il suo commiato con tutti questi momenti durante il matrimonio dove mostra i tratti del personaggio che ce lo fanno odiare. Il matrimonio è vanagloria – lancia i suoi soldi, fa a pezzi il regalo di Tyrion, ordina la giostra offensiva di nani. Mette in mostra tutte le motivazioni per cui lo vogliamo morto proprio poco prima che muoia.
Martin: Già. Penso che Joffrey sia il classico bullo tredicenne. Conoscete molti ragazzini di tredici anni a cui vorreste dare il potere assoluto? C’è una crudeltà nei bambini, soprattutto quelli di una certa età, che vedi alle scuole medie. Non volete mettere a morte i bulli di tredici anni, probabilmente lo vogliono le loro vittime coetanee, ma alla fine si cresce e molti di loro cambiano, e a volte le persone si pentono delle loro azioni. Ma Joffrey non avrà mai quell’occasione, quindi non sappiamo cosa sarebbe diventato. Probabilmente niente di buono, ma comunque…

Ci neghi anche il modo in cui ci aspettavamo di vederlo morire, cioè per mano di uno dei ragazzi Stark sopravvissuti, o per qualche ovvio meccanismo da parte di persone a cui aveva fatto del male. Ci hai dato la sua morte, ma ci hai negato il piacere tipico che normalmente ne avremmo tratto.
Martin: Volevo che fosse poco chiaro ciò che era successo esattamente, far lavorare un po’ i lettori e provare a fargli capire cosa fosse accaduto, E ovviamente, per Tyrion, la morte di Joffrey non migliora le cose, le peggiora. Tyrion è in guai terribili e prova il punto che ho sempre cercato di rendere chiaro durante l’intera serie: le decisioni hanno delle conseguenze. Quando Robb ha rotto il giuramento fatto alla Casata Frey e non ha sposato una delle figlie di Frey, ciò ha avuto conseguenze disastrose per lui. Uno dei problemi di Tyrion è che ha la bocca larga. Ha detto delle cose fin dall’inizio della serie, minacce velate a Cersei – “Un giorno me la pagherai per questo, un giorno la tua gioia si trasformerà in cenere nella tua bocca”. Ora, tutte queste dichiarazioni lo fanno apparire molto colpevole.

Per me, una delle cose più geniali che hai fatto è che hai ucciso questi personaggi principali a un matrimonio, e poi ne hai ucciso un altro qualche capitolo più in là – ad un altro matrimonio! Non l’avrei mai previsto, proprio perché ti piace variare molto le cose.
Martin: Non so che impressione da nello show, perché non l’ho ancora visto in realtà, ma il veleno usato per uccidere Joffrey è uno introdotto in precedenza nei libri e i suoi sintomi sono simili allo strozzamento. Quindi un banchetto è l’opportunità perfetta per usarlo. Penso che l’intento dell’assassino non fosse quello di farlo diventare un altro Red Wedding – il Red Wedding è stato molto chiaramente omicidio e carneficina. Penso che l’idea con la morte di Joffrey fosse di farlo sembrare un incidente – qualcuno è fuori a festeggiare, non hanno inventato la manovra Heimlich, quindi quando a qualcuno rimane incastrato del cibo in gola, è una cosa molto seria. L’ho basata un po’ sulla morte di Eustace, il figlio di Re Stephen d’ Inghilterra. Stephen aveva usurpato la corona da sua cugina, l’imperatrice Maude, e combatterono una lunga guerra civile, e l’anarchia e la guerra passarono alla seconda generazione, perché Maude aveva un figlio e Henry e Stephen avevano un figlio. Ma Eustace morì strozzato a un banchetto. La gente ancora oggi ne discute mille anni dopo: Si è strozzato a morte o è stato avvelenato? Perché eliminando Eustace, ne venne poi una pace che chiuse la guerra civile inglese.La morte di Eustace è stata accettata come accidentale, e penso che fosse ciò che gli assassini qui speravano – che tutto il reame assistesse alla morte accidentale di Joffrey per colpa di un pezzo di torta o qualcosa del genere. Ma non avevano tenuto in conto l’immediata supposizione di Cersei che fosse omicidio. Cersei non ci ha creduto nemmeno per un secondo. Non crede che sia stato un incidente. Avete visto la scena nello show, da l’impressione che possa essersi strozzato o è chiaro che è stato avvelenato?

Almeno all’inizio sembra possano essere entrambe le cose. Nel momento in cui Tyrion guarda la coppa di vino di Joffrey, metti insieme i pezzi. Quindi alla fine, cosa ne pensi di come Jack abbia interpretato Joffrey ora che questo è il suo Canto del Cigno?
Martin: Penso che Jack sia stato sensazionale. L’ho conosciuto durante le riprese del pilot tanti anni fa ormai ed è la persona più piacevole che si possa mai voler incontrare. E’ davvero brillante, un giovane intelligente in maniera intensa che vuole andare al Trinity College di Dublino. Non so se avete visto il suo discorso all’Oxford Union, è piuttosto fantastico sulla cultura delle celebrità. E’ molto perspicace e ha interpretato questo personaggio ripugnante e in qualche modo è riuscito a renderlo ancora più disgustoso. Ha creato qualcuno che tutti odiano e amano odiare, ed è un’impresa considerevole nella recitazione. Mi sento un po’ in colpa che stia lasciando la carriera da attore ora. Spero che interpretare Joffrey non lo abbia aiutato a volersi ritirare dalla professione perché ha davvero un dono e potrebbe avere una carriera importante come attore.

 

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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