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Flash Recaps #17 | New Girl, The Musketeers, NCIS: LA, The Good Wife, Selfie, TBBT

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Flash Recaps #17 | New Girl, The Musketeers, NCIS: LA, The Good Wife, Selfie, TBBT

NEW GIRL 4×12 | Shark by Ale
10676161_10205843828325123_8784481963434698368_nIl rientro di New Girl dopo le feste è senz’altro più tiepido di quanto mi aspettassi, soprattutto viste le premesse suggerite dalle immagini di Winston finalmente in uniforme. La verità è che, più che sull’inizio della sua nuova carriera in polizia, questa parte dell’episodio si è concentrata sulle reazioni si Coach e Nick, che si scoprono tremendamente preoccupati per il loro amico e cercano in tutti i modi di proteggerlo dal lavoro rischioso che sta per intraprendere, specialmente quando apprendono che sarà affiancato da un’istruttrice tascabile. Nessuna emozione particolare da questa sottotrama, se non risate occasionali per qualche battuta e per la scena appena precedente al momento in cui Aly rimette Nick e Coach al loro posto (risvolto questo quotato fin da subito 100 a 1). L’altro filone parte invece dal problema dell’inquinamento acustico dato dai lavori in corso accanto al loft e si dirama in due direzioni parallele, seguendo da un lato gli sforzi di Jess (affiancata da CeCe e soprattutto dall’ormai fedele Ryan) intenta a risolvere la situazione seguendo le tortuose vie della burocrazia e dall’altro di Schmidt che pensa invece di aggirarle e avventurarsi lungo percorsi non convenzionali. Facciamo la conoscenza di un’altra guest star, il consigliere Fawn Moscato, classica donna di potere in cerca del belloccio da sfoggiare, che manipola Schmidt (che da parte sua si lascia manipolare con apparente piacere) in modo da portarlo a seguire i suoi interessi. Non so se, considerata la promessa fatta al ragazzo (“Ti chiamerò quando avrò bisogno di te”), possiamo presumere che la rivedremo presto, ma personalmente non posso dire di averla particolarmente apprezzata. In generale ho giusto due osservazioni da fare a questa sottotrama principale:
1) sottoscrivo il commento iniziale di CeCe: “I’m having a lot of difficulty nailing you down, Ryan”. Anche per me il Ryan di questo episodio è diversissimo dal perfetto e composto British guy visto in passato e comincio quindi a faticare a inquadrarlo: commenti random imbarazzanti? Il trovarsi facilmente in mutande dopo un bicchiere di vino rosso? Apprezzo il tentativo di aggiungere una sfumatura comica anche a questo personaggio, ma per come la vedo io queste novità saltano veramente fuori dal nulla;
2) da quando Nick sembra aver perso gran parte della sua verve, Schmidt rimane il fulcro principale per quanto riguarda le situazioni bizzarre, e per fortuna le sue ossessioni che ben conosciamo (in questo caso la fissazione per gli abiti di alta sartoria) continuano a generare spunti per scene in cui l’ottima recitazione di Max Greenfield ci riesce a strappare qualche risata.
Quindi nel complesso rientro senza infamia e senza lode direi, ma posso perdonare un po’ di stanchezza al prodotto visto lo sforzo fatto negli episodi scorsi per risollevarsi dagli strascichi di noia della seconda metà della scorsa stagione… che non ci si adagi sugli allori però!
Alla prossima, e come sempre non dimenticate di passare dai nostri amici di New Girl (Italia)!

THE MUSKETEERS 2×01 | Keep Your Friends Close by Eilidh
10422447_10205713242935407_4284030397799741179_nI nostri moschettieri in salsa british, dopo una (neanche tanto lunga, in verità) pausa, sono tornati in tutto il loro splendore con un episodio che riprende le questioni lasciate in sospeso nella scorsa stagione e getta le basi per la nuova. Se gli episodi precedenti ci avevano tenuto compagnia con duelli, tresche e segreti, i nuovi promettono di non essere da meno. Dopo l’abbandono di Peter Capaldi/Richelieu, salito sul TARDIS per interpretare il dodicesimo dottore, molto più grumpy del precedente, è il conte di Rochefort a prendere il suo posto, e anche se l’attore non ha lo sguardo magnetico di Capaldi, il personaggio non sembra essere meno a suo agio del cardinale nell’ingannare, mentire e nel costruire intrighi. Pollice alzato per il nuovo arrivato, quindi, che sembra promettere bene.
Non sono invece rosee le prospettive delle coppie tormentate della serie: Aramis è costretto a negare pubblicamente la paternità del delfino, e a rinunciare all’amore per la regina, mentre D’Artagnan deve rassegnarsi all’idea che Costance voglia rimanere col marito. E’ un ragazzo appassionato e coraggioso, ma la risposta di lei (che in un mondo come il loro le scelte di una donna hanno conseguenze molto più gravi di quelle di un uomo) è sensata, e D’artagnan è eccessivamente crudele verso di lei. Ma nessuno dei due moschettieri se ne starà in un angolo: hanno già il loro prossimo interesse amoroso, perciò si prospetta un bel po’ di drama.
Buona anche la parte d’azione (anche se sembra improbabile che D’Artagnan sia così poco bagnato, dopo essere stato sott’acqua, e che incontri proprio la sorella dell’uomo che devono salvare appena entrato), e il caso dell’episodio serve anche a introdurre una storyline per Porthos che sembra molto interessante.
Un bell’inizio, un nuovo cattivo promettente e delle premesse invitanti per una stagione che si prospetta piacevole e leggera, in pieno stile The Musketeers. (Bentornato, Aramis, quanto mi sei mancato! Vi prego, autori, fategli parlare più spesso spagnolo!).

NCIS: LOS ANGELES | 6×12 – Spiral by Claw
10906229_816654065058629_5477540464640907963_nNCIS:LA torna dalla sua pausa natalizia con un episodio adrenalitico che vede coinvolto maggiormente ancora una volta il personaggio di Callen. Dopo i festeggiamenti per tutto ciò che è accaduto prima che prendessi qualche chilo a causa dei vari pranzi e cenoni ho veramente apprezzato questo tipo di episodio che è stato in grado di tenermi sulle spine sino all’ultimo, sia chiaro, sapevo che non avrebbero fatto fuori un personaggio importante come Callen, considerate anche tutte le questioni irrisolte che ruotano intorno alla sua figura, ma devo ammettere di essermi veramente preoccupata per lui stavolta. L’agente infatti si ritrova da semplice infiltrato sotto copertura a ostaggio di un gruppo di criminali che si spaccia per ciò che in realtà non è. Quando un intero palazzo viene preso di mira e ad essere a rischio son centinaia di vite compresa quella di un loro agente l’NCIS è il primo a scendere in campo, che sia con Sam, Kensi e Deeks all’interno dell’edificio o con Nell e Eric in sala operativa. Tutto avviene molto velocemente, la morte del personaggio il cui caso richiedeva Callen sotto copertura, le prime richieste dei sequestratori, la comprensione del loro piano, l’arrivo degli altri agenti e la risoluzione finale. Colpo di scena, che sinceramente io avevo colto per via di un ambigua frase poco prima che venisse sparata, è scoprire che la dottoressina tanto carina e premurosa si rivela essere parte dell’operazione di quel gruppo suicida, mandato per aver la possibilità di trasportare un arma batteriologica fuori dall’edificio. Piano che è destinato a fallire sin da quando viene fatta fuori tutta la squadra di sequestratori, gli ostaggi vengono così messi al sicuro e l’arma recuperata.
Callen si sacrifica per salvare gli altri senza nemmeno pensarci un secondo, in un gesto eroico e per fortuna non fatale. Solo in seguito infatti si scopre che insieme all’arma era stato fabbricato anche un antidoto e che quindi, come Hetty aveva anticipato, quella non era la SUA fine. Spettacolare è stato il discorso finale tra Callen e Sam a dimostrazione di quanto forte e profondo sia il loro rapporto, di quanto si preoccupino sinceramente l’uno dell’altra, insomma una vera e propria famiglia. Merita di essere menzionata anche la scena finale con Kensi e Deeks, partner con tutti i benefici ora, che si ritrovano imbrigliati nei doppi sensi e in una meditazione di gruppo insieme a Nell e Eric, semplicemente FAVOLOSI. Son anche felice che il rapporto tra questi due non sia sostanzialmente così tanto cambiato e che le loro dinamiche divertenti restino intatte. Ora non ci resta che aspettare il prossimo episodio per vedere come si evolverà la cosa e come procederà la stagione, noi ci rivediamo tra due settimane.

THE GOOD WIFE6×11 – Hail Mary by bravissima6

10388093_10153002048489267_3099552696716911492_nQuesto è quello che si può definire un ritorno con il botto. Se le pause hanno queste conseguenze benefiche sull’evolversi della storia, allora, siano benedette (intendiamoci, qui lo dico e qui lo nego, è solo l’esaltazione del momento)!
Se volevano tenerci col fiato sospeso, bé ci sono riusciti alla grande, il ritmo di questo episodio è stato incalzante, serrato. Non c’è stato neppure un momento di noia, solo un crescendo di agitazione, tanto che io sono arrivata alla fine della puntata con l’affanno e le palpitazioni, come se avessi affrontato la maratona di New York, e vi assicuro che sono tutto fuorché un tipo sportivo.
Quando ormai nessuno ci sperava più, la situazione si è completamente capovolta e, così, mentre Cary si preparava psicologicamente ad affrontare il carcere, Kalinda si è ritrovata tra le mani quell’informazione in grado di sconvolgere tutto. Il problema, come al solito, è trovare la prova. Ma davanti alla possibilità di salvare Cary da un destino ingiusto, si attivano tutti: un intero studio mobilitato, alla ricerca del minimo indizio utile. Certo, non è mancato neanche il sadismo, perché ogni volta che pensavo di poter riprendere fiato, la situazione si ribaltava e io mi ritrovavo in preda alle palpitazioni!
Indubbiamente il ruolo centrale è stato svolto da Kalinda; mentre Cary si preparava, più o meno passivamente per quello a cui andava incontro, Alicia era alle prese con “questioni legate alla campagna” e Diane era intenta a tenere a bada il Giudice Cuesta mettendo in scena delle vere e proprie opere drammatiche, la nostra investigatrice macchinava sullo sfondo per cercare indizi, soluzioni, prove più o meno lecite, a favore di Cary. Comprensibile lo sconforto che la porta vicina a commettere lei stessa un reato, anche se non condivisibile. Non mi sarebbe piaciuto vedere Cary fuori a seguito di un illecito altrui, non sarebbe stato assolutamente in linea con l’impostazione della serie. Il fatto che però, questo escamotage abbia trovato il modo di rientrare “legalmente” tra le prove a favore di Cary, mi lascia alquanto perplessa e mi fa temere per le conseguenze!
Tutto sommato un episodio scoppiettante, in cui hanno prevalso le doti di Matt Czuchry, assolutamente calato nella parte, e l’ormone impazzito di Alicia, che presa dall’euforia per la notizia dell’assoluzione (con scuse da parte del giudice, ci tengo a sottolinearlo) di Cary, si lancia e bacia Johnny! E qua parte la ship, che era già salpata quando lui le si era avvicinato per complimentarsi di come stesse tenendo testa al marito nel “finto dibattito”.

SELFIE | 1×10 – Imperfect Harmony by Aniel
1499493_10205233864636928_2399913394241956452_nIl mio cuore da shipper non ce la fa.
Ecco, non sapevo in che altro modo iniziare questo recap se non quello di far riferimento al mio povero cuore perché anche se ormai persino i muri sanno che Eliza ed Henry finiranno insieme, vederli soffrire mi distrugge. #emenomalecheèunacomedy
In questo episodio vediamo Eliza mettere Henry di fronte alla realtà: il suo gesto di mettersi a nudo di fronte a lui è stata una tacita dichiarazione d’amore che, naturalmente, Henry non ha recepito. In realtà, comprendo perfettamente Eliza: lei ha imparato ad amare realmente solo adesso, questo però non significa che sappia già come dimostrarlo correttamente.
Henry, d’altra parte, in questa puntata è un povero cretino. Lo dico perché lui ama Eliza, la ama da quando si son messi a pranzare sul cestino dell’immondizia, quindi perché prolungare questa fase di denial? Nemmeno avesse realizzato di amare una stronza senza cuore! #eddaiHenryessù
Lo scontro tra i due è stato abbastanza duro, da una parte Henry crede che i sentimenti di Eliza nei suoi confronti non siano altro che un ripiego del momento, dall’altro Eliza si sente accusata di una colpa di cui, effettivamente, è Henry a macchiarsi: lui non ama Julia e si nasconde dietro una relazione calda e sicura per evitare di ammettere i suoi veri sentimenti.
La scena finale del karaoke ha ridotto il mio cuore a un cumulo di pezzettini di feels e dolore: Eliza beve per dimenticare, tornando tra le braccia di Henry e della sua vecchia vita, mentre Henry – solo e consapevole dell’errore – ci regala un tristissimo momento accompagnato da Wild World di Cat Stevens.
Non si fa così. Non si gioca così con i sentimenti degli spettatori.
Ma ridiamoci su e ricordiamo i due momenti che, a mio parere, sono stati i più divertenti:
* Charmonique che mena – e viene menata a sua volta – dalla vicina di casa di Eliza;
* Freddy e la sua depressione. “I muscoli che puntano al mio pacco stanno cominciando a perdere definizione.” “La tua cintura di Apollo? Freddy, no!” #eccoFreddyNO
Consiglio della settimana: se volete conquistare qualcuno, evitate di farlo durante una serata karaoke. Già il karaoke è una tragedia… perché rincarare la dose?

THE BIG BANG THEORY | 8×11The Clean Room Infiltration  by Mary’s World
1620964_735041713246373_6251761324361380877_nDi solito gli episodi natalizi di BBT sono sempre stati quelli tra i miei preferiti. La semplicità con cui le feste vengono prima prese in giro e poi enfatizzate mi ricorda tanto un po’ quello che facciamo tutti: sbuffiamo un po’ con l’avvicinarsi di cene, pranzi e tradizioni ma poi appena arriva il momento, torniamo tutti bambini.
Ho trovato l’episodio (finalmente!) molto carino, e soprattutto sugli standard delle stagioni passate (cosa che quest’anno è mancata spesso). Tutte le vicende dei personaggi ruotano attorno all’idea di Amy di organizzare un party natalizio in stile vittoriano.
Naturalmente Sheldon si dichiara subito contrario a partecipare alla festa, salvo poi accettare con l’idea di punire la fidanzata per tanta insolenza. Personalmente un approccio del genere ad un rapporto che stava diventando eccessivamente ‘generico’ mi è piaciuto molto: Sheldon, sapendo che tra lui ed Amy ci sono accordi precisi per non farsi regali (accordo che lui in realtà ha con tutti i suoi amici) decide di punirla proprio facendole un regalo.
A psicologia inversa potremmo osservare che Sheldon è sempre particolarmente ‘felice’ di mettere in difficoltà le persone a cui tiene maggiormente (prima Leonard, poi Penny ed ora Amy).
Alla festa è invitato anche il padre di Raj che sta affrontando il divorzio dalla moglie.
Le scene più divertenti sono naturalmente quelle di Sheldon che si fa accompagnare da Bernadette al centro commerciale per il regalo, e di Howard e Leonard che nel tentativo di sbrigarsi sul lavoro per arrivare presto alla festa dimenticano la porta aperta in un laboratorio sterilizzato e prima un piccione e poi un corvo entrano a contaminare tutto l’ambiente!!
I battibecchi tra loro su chi sia il più intelligente finalizzati a cacciare fuori gli uccelli sono stati tutti molto graziosi.
Ma è sempre Jim Parsons che si ruba tutte le luci della ribalta (e non accusatemi di essere di parte perché quando c’è da massacrarlo sono sempre la prima!). In questo episodio le sue doti espressive sono state magistrali. La scena in cui assaggia i biscotti preparati da Amy secondo la ricetta della nonnina preferita è sicuramente una delle sue migliori: il suo viso si modifica man mano che il sapore dei biscotti viene assimilato. Davvero magnifico da vedere.
Molto carino anche lo scambio dove rivela a Bernadette tutto quello che conosce (e ama) di Amy: un momento romantico condito perfettamente con la sempre maggiore voglia di punirla.
La citazione questa settimana c’è:
Bernadette: La ami davvero.
Sheldon: Sì. Ora cerchiamo il tipo di regalo che la faccia sentire piccola e inutile.

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