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Enlisted | Sei cose da sapere sulla nuova serie Fox

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Enlisted | Sei cose da sapere sulla nuova serie Fox

enlisted300Attenzione! La Fox lancerà la sua nuova commovente commedia Enlisted a inizio anno (il 10 gennaio alle 9:30/8:30c), e TVLine ha selezionato per voi sei interessantissime anticipazioni, prima del debutto ufficiale della serie.

La serie guidata Kevin Biegel e Mike Royce, con nel cast Geoff Stults (The Finder), Chris Lowell (Veronica Mars), Angelique Cabral (Don’t Trust the B—- in Apartment 23), Keith David (Platoon) e Parker Young (Suburgatory), è incentrata su tre fratelli molto diversi tra loro e sui loro colleghi, tutti impegnati in una base militare della Florida.

Nelle sei anticipazioni, il cast e i creatori di Enlisted parlano dello show, equamente diviso tra cuore e humor.

UN AMORE FRATERNO AUTENTICO | “Avete mai sentito parlare di destino? Di vero amore e anime gemelle?” Young risponde con un sorriso quando chiediamo quanto hanno impiegato i tre protagonisti a trovare il giusto feeling. “Mai sentito parlare di amore a prima vista?! – ci scherza su Lowell – Di allineamento dei pianeti o cose del genere?” Tutti sono concordi nel dire che il legame tra loro si è creato presto. “Quando siamo usciti per bere il primo drink insieme, è stato chiaro che eravamo perfettamente assortiti”, ricorda Young. E Lowell aggiunge: “E’ stata una conferma delle scelte di casting. Siamo entrati nei nostri ruoli e abbiamo innescato queste dinamiche più in fretta di quanto chiunque avrebbe potuto immaginare”.

IL QUARTO “FRATELLO” |  “Il personaggio di Angelique, Jill, è diventato, in un modo misterioso, una sorta di quarto fratello Hill – ci ha detto Stults, aggiungendo anche – Non è detto che le piacerà!”. In accordo con la valutazione del collega, la Cabral ha anticipato: “In un certo senso, Jill adotterà i ragazzi. Un po’ come nella mia vita reale, lei ha sempre paura di essere esclusa, quindi girerà sempre intorno al loro plotone, anche se lei ha il suo”.

PREPARATE I FAZZOLETTI | “Parleremo di faccende familiari divertenti, ma tutto si basa sui personaggi e i personaggi sono coinvolti in questioni importanti – ha assicurato Biegel, in precedenza produttore esecutivo di Cougar Town – Dovremo essere molto attenti su quanto far vedere, giostrare le varie storie con parsimonia. Mescoleremo le storie più leggere con gli elementi più importanti e pesanti. Secondo noi, questa procedura aiuta a rendere lo show più realistico. Aiuta il pubblico a scoprire la personalità dei personaggi. Insomma, non si tratta solo di persone a lavoro. Tutti loro devono fare i conti con ciò che significa oggi essere un soldato, un tema molto interessante”. Ha aggiunto la Cabral: “In ogni puntata, ci sarà qualcosa che vi farà commuovere. Potrà trattarsi dei legami familiari o della lotta per essere sempre al massimo; della perdita di qualcuno di importante o delle difficoltà di crescere un bambino da sola. Per quello che riguarda Jill, quello che è toccante è il fatto di non avere una famiglia e il capire che questo gruppo è diventato questo per lei”.

NIENTE TIRA E MOLLA NELLA SERIE | Già alla fine della prima puntata di Enlisted, il pubblico si troverà a chiedersi se Pete  e Jill potranno diventare una coppia. In ogni caso, ci tiene a precisare Biegel, questa non è la classica serie ossessionata dalle coppie. “Abbiamo cercato di essere chiari su questo punto. La realtà è che questo è un punto integrato nella serie, perché i personaggi sono in un base militare, e certo non si suppone che escano insieme… Ed è questo che ci interessa. Abbiamo immaginato qualcosa che al pubblico possa piacere, ne abbiamo scritto, abbiamo affrontato la cosa di petto. Ma nella quinta puntata non saremo ancora sull’argomento… Questa serie non ha niente a che vedere con il tira e molla di molti show”.

UN FINALE DI STAGIONE SODDISFACENTE | Chiaramente, l’idea è girare sei stagioni e fare anche un film (non letteralmente, era solo per rendere l’idea), ma riguardo a quello che porterà il futuro, il creatore di Enlisted ha intenzione di chiudere in modo felice. “Quando si spoglia questo show di tutto il resto, ciò che resta è la storia di tre fratelli. L’episodio pilota ci presenterà Pete come una persona che non si sente davvero parte del luogo dove si trova, e alla fine della prima stagione lo vedremo finalmente sereno. E’ una storia positiva”.

PERCHE’ SALIRE A BORDO | “Volevo che questa fosse una serie adatta a tutti, insomma che potessero vederla mio padre, i ragazzi del college, ma anche un 12enne”, ha fatto sapere Biegel. E anche se, come ha fatto notare Royce, il pubblico del venerdì sera non è facile da intercettare, la speranza è che la serie attiri persone che magari non possono guardare la televisione le altre sere. “E’ una serie importante, invitante e gioiosa – ha spiegato Biegel – Tutti dovrebbero guardarla”.

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