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Doctor Who 11×05 – Più inutile che smacchiare i giaguari

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Doctor Who 11×05 – Più inutile che smacchiare i giaguari

Quando guardo un episodio di una serie televisiva spero sempre che mi lasci qualcosa. Non parlo di pensieri profondi a livello esistenziale, ma almeno che mi smuova un minimo. Questo è ancora più vero per gli show come “Doctor Who”, che mi hanno abituato a un certo livello di qualità.

In questa undicesima stagione ho invece notato l’allarmante tendenza all’episodio d’intrattenimento, quaranta minuti che passano anche bene, ma che alla fine non ti lasciano nulla. È esattamente il caso di “The Tsuranga Conundrum”, che, pur risultando estremamente godibile, è anche fondamentalmente fine a se stesso.
In poche parole, mi sento come una maestra di fronte a un alunno modello che le presenta un compitino fatto anche abbastanza bene, ma non all’altezza degli standard qualitativi abituali.

Per la prima volta nella mia vita mi trovo davanti a un foglio bianco e non riesco a pensare a un aspetto dell’episodio abbastanza entusiasmante da prevalere su tutto il resto. Intendiamoci, non c’è stato nulla di particolarmente sgradevole o obbrobrioso, solo un collage di momenti in sé per sé piacevoli, ma non esaltanti.

Partiamo dall’antagonista. Ora ditemi in tutta sincerità che sono l’unica ad aver pensato a Stitch. Sì, mi avete capito, parlo del piccolo alieno blu protagonista del film Disney! Tutto, a partire dall’aspetto fino ad arrivare al comportamento, sembra fatto apposta per creare una somiglianza fra i due. Con delle premesse del genere era impossibile per me prenderlo sul serio come minaccia.

Un’altra cosa che mi ha particolarmente disturbato sono stati i momenti comici buttati nuovamente a caso (se ricordate avevo già accennato alla cosa la settimana scorsa). Abbiamo capito che il Dottore di Josie è divertente, dinamico e frizzante, non c’è bisogno di ribadirlo a ogni pie’ sospinto.
L’intera puntata è stata costellata di battute e siparietti totalmente a caso, messi lì apposta per sottolinearlo e per strappare una risata facile. Alla lunga però stanno diventando troppo ripetitivi, e finiranno per non servire più nemmeno a quello.

La nota positiva dell’episodio sono i companion che stanno cominciando ad assumere personalità un pochino più distinte, anche se ancora in maniera nebulosa. La puntata si è concentrata principalmente su Ryan, continuando soprattutto a elaborare la storyline di suo padre.
Vista la costanza con cui ci si stanno dedicando presumo che intendano risolverla definitivamente in uno dei prossimi episodi. Ho apprezzato anche la scelta di continuare a tenere insieme l’accoppiata Ryan-Graham, perché il loro è sicuramente uno dei rapporti più interessanti di questo nuovo corso.

Per quanto riguarda le altre linee narrative dell’episodio, nonostante abbia trovato i siparietti del padre single molto gradevoli, sono rimasta colpita soprattutto dalla parte dedicata alla famiglia Cicero. Ho amato moltissimo il personaggio di Ronan. La sua completa dedizione a Eve è stata commovente, così come la dignitosa accettazione del proprio destino.
Il momento dell’elogio alla coraggiosa pilota ha in qualche modo peggiorato la situazione con la sua bellezza, perché mi ha dimostrato che il potenziale per emozionare ancora c’è. Spero soltanto che gli autori abbiano il coraggio di abbandonare la via del facile umorismo e di riportarci quel “Doctor Who” che tutti quanti abbiamo imparato negli anni ad amare.

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Nata come Elisa, fin da bambina dimostra un’inquietante e insopprimibile attrazione per i telefilm e per il bad boy di turno. Le domeniche della sua infanzia le trascorre sfrecciando con Bo e Luke per le stradine polverose della sperduta contea di Hazzard. Gli anni dell’adolescenza scivolano via fra varie serie, senza incontrarne però nessuna che scateni definitivamente il mostro che dorme dentro di lei. L’irreparabile accade quando un’amica le presta i DVD di Roswell: dieci minuti in compagnia di Michael le bastano per perdersi per sempre. Dal primo amore alla follia il passo è breve: in preda a una frenesia inarrestabile comincia a recuperare titoli su titoli, stagioni su stagioni, passando da “Gilmore Girls” fino ad arrivare a serie culto quali “Friends” ed “ER”. Comedy, drama, musical… nessun genere con lei al sicuro. Al momento sta ancora cercando di superare il lutto per la fine di “Sons of Anarchy”, ma potrebbe forse riuscire a consolarsi con il ritorno di Alec in quel di Broadchurch…

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