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Devious Maids | Recensione 1×03 – Wiping Away the Past

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Devious Maids | Recensione 1×03 – Wiping Away the Past

Devious-Maids-1x03-2Nuova puntata di Devious Maids e finalmente cominciamo a voler bene a produttori e sceneggiatori. E’ impossibile non volergliene quando cominciano a svelarci piccoli pezzi del grande dipinto, ma senza buttarci tutto in faccia, facendoci venire voglia di averne di più, ancora di più.
Il pregio di questa puntata in particolare è quella di approfondire moltissimo la psicologia di tutti i personaggi, dandoci un quadro più dettagliato e succoso delle nostre cameriere latine e di tutti quelli che gli girano intorno.
Non vi voglio spoileare nulla se non avete ancora visto la puntata, ma sappiate solo che le nostre supposizioni su Adrian Powell trovano pieno riscontro e lui nasconde molto più di quanto non si sospetti, rivelandosi quasi come il Deus ex macchina della storyline principale – quella legata all’omicidio di Flora. Quello che ancora di più attrae è il rapporto che si delinea finalmente in maniera chiara tra lui e sua moglie. Per qualche oscura ragione lei non lo ama ma è “Quello che si merita”, cos’avrà fatto per meritare tanto? Che anche lei abbia qualche scheletro nell’armadio che ancora non ci hanno mostrato?
Devious_Maids_1x03Un’altra cosa che ho amato tantissimo di quest’episodio sono la simmetria e la specularità. Potrebbero passare inosservate ma in realtà sono evidenti i raffronti da fare tra Rosie e Carmen. La prima scopre qualcosa di inaspettato e reagisce da brava donna, negandosi. Eppure rimasta sola sembra che lo schock si veli di lusinga. La seconda invece si mostra dapprima un’arrivista pronta a tutto pur di fare carriera, nonostante questo non è priva di anima ed è sempre in solitudine che mostra la sua fragilità. Un’altra simmetria palese è quella tra Zoila e sua figlia Valentina. Insomma, non siamo nati ieri, l’avevamo capito che la mamma aveva avuto una qualche scottatura con il riccone di turno che poi non ha scelto la cameriera, ma la telefonata che fa in chiusura ricorda – e ricalca – il modo in cui Valentina ha convinto il figlio della padrona di casa a restare. Buon sangue non mente, in poche parole.
La nostra preferita rimane comunque Marisol. Riesce ad aver a che fare contemporaneamente con barbie bionde ed 996825_495046130578088_2058321553_ninsicure e rosse depresse e schizzoidi, senza mai fare uno sbaglio. Si porta avanti nelle sue indagini e senza il bisogno di cedere alle avances del signor Powell, trovando alternativi mezzi per raggiungere i suoi scopi. Ci piacerebbe desse qualche lezione a Carmen, a riguardo.
Come sempre un plauso speciale lo si deve dare alla colonna sonora, più tanguera in questo episodio in cui c’è stata, più o meno velata, molta passione e tensione sessuale; anche se la chicca è quel momento da vero “Barrio” sudamericano con il raggaeton/hip hop e i macchinoni truccati, quando Genevieve va a cercare Zoila a casa sua.
Bello anche il montaggio – che finora non aveva colpito particolarmente – la scena finale con la voce fuoricampo di Taylor e le immagini di casa Powell sono fin troppo accattivanti. Ogni taglio delle scene comunque è ben congeniato, inteso a mettere in risalto la sempre ottima recitazione di tutto il cast.
Ci teniamo a ringraziare la pagina Devious Maids Italia da cui abbiamo preso alcune delle immagini di questo articolo.

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