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Da Vinci’s Demons | Recensione 2×01 – The Blood of Man

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Da Vinci’s Demons | Recensione 2×01 – The Blood of Man

DaVinci's Demons 2014Questa settimana abbiamo un gradito ritorno sui nostri piccoli schermi: Da Vinci’s Demons, la serie creata da David S. Goyer, l’acclamato sceneggiatore di piccoli gioielli, quali la saga moderna di Batman, i film di Blade e lo sconosciuto, ma geniale Dark City (che se non conoscete vi invito a recuperare!).

La serie vuole essere una rivisitazione in chiave dark del mito di Leonardo da Vinci, descritto come un giovane talentuoso, intraprendente e molto scaltro, che cerca la sua strada (e un misterioso libro contenente arcani segreti) nella Firenze rinascimentale di Lorenzo il Magnifico.

I puristi della storia già lo scorso anno storcevano il naso, tacciando questa produzione americana come trash puro: io, al contrario, ho apprezzato la prima stagione, avventurosa, divertente, che, senza dubbio, si prende delle notevoli libertà storiche, ma che riesce nel suo unico obiettivo, cioè quello di divertire lo spettatore raccontando le vicende di un anti eroe romantico e scanzonato.

Il primo episodio di questa seconda stagione non si discosta troppo dalle premesse dello scorso anno: i protagonisti sono tutti realmente esistiti, ma la Storia, quella con la S maiuscola che si studia a scuola, è piegata alle esigenze narrative dell’autore.

La vicenda riprende esattamente dove l’avevamo lasciata, con l’insurrezione guidata dalla famiglia Pazzi, in combutta con Roma e il Papa per la conquista della città, Lorenzo gravemente ferito e in fuga, Firenze in preda al panico e al disordine.

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Leonardo (Leo per gli amici) riesce a trascinare Lorenzo attraverso le fogne della città, rincorso dal Conte Riario e dai suoi uomini, mentre la moglie di Lorenzo (interpretata dalla sempre splendida Lara Pulver) cerca di sfuggire con le figlie alla furia omicida dei Pazzi e ai tradimenti delle sue guardie.

DaVinci's Demons 2014

Con uno dei suoi soliti geniali stratagemmi Leo riesce a seminare il vendicativo Riario e a raggiungere lo studio dell’amico e maestro Andrea, dove, in un paio di minuti, acquisisce conoscenze medico – anatomiche che gli consentono di salvare l’amico Lorenzo con una trasfusione di sangue.

Grandi protagoniste sono le visioni che tormentano Leonardo, incosciente a causa del troppo sangue donato: qui la puntata prende una svolta decisamente dark, mostrandoci incubi, inquietanti messaggi e premonizioni sul terribile destino che attende l’artista nella sua ricerca del Book of Leaves e della Volta Celeste, contenente la risposta a tutte le domande dell’uomo.

Ho trovato queste scene ben girate e affascinanti, sempre partendo dal presupposto che non è del Leonardo da Vinci storico che si sta parlando, ma di un personaggio fortemente romanzato e “americanizzato”, ma non per questo meno interessante.

Il Conte Riario si conferma essere un nemico agguerrito, furbo, senza scrupoli, decisamente all’altezza del genio di Leonardo: il perfido romano riesce a intercettare gli amici dell’artista, che lo attendono nel porto di Pisa per salpare alla ricerca della terra misteriosa e sconosciuta che, secondo la mappa, dovrebbe condurli alla Volta Celeste.

La puntata si conclude con il sacrificio del fidato Zoroastro e della bella Lucrezia Donati, amante di Leonardo e Lorenzo, nonché spia doppiogiochista per Roma, ormai tradita dal suo stesso gioco.

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Non voglio pensare che questi due personaggi siano usciti di scena definitivamente: Lucrezia è l’interesse amoroso di Leonardo, l’unica che riesce a farlo apparire vulnerabile e umano, mentre Zoroastro è il migliore amico del protagonista e sono sue le battute più comiche e divertenti, che riescono ad alleggerire l’atmosfera spesso cupa.

Da Vinci’s Demons è tornato alla grande, mantenendo la carica di fascino e mistero che avvolgeva la prima stagione.

Menzione speciale all’ottimo Tom Riley, che riesce a conferire al suo Leonardo quel lampo di lucida follia che lo fa apparire al contempo un pazzo schizzato e un geniale stratega. Compito decisamente non facile.

Questa serie va guardata senza pretese, con l’intento di divertirsi e non di scovare tutte le (numerose) differenze rispetto alla storia scritta nei libri.

Affrontata con questo spirito, Da Vinci’s Demons non delude e intrattiene, esattamente come la prima, riuscita stagione.

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