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Cult | Recensione 1×03 – Being Billy

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539578_290645694398540_475768497_nNonostante la serie sia stata spostata al venerdì sera, Cult giunto al terzo episodio, non convince il pubblico americano. Con appena 720 mila telespettatori, Being Billy, tocca il suo ennesimo “series low” e la cancellazione è sempre più vicina. Ed il sottoscritto che ha l’insano compito di commentare settimanalmente la serie, nonostante sia molto interessato alla trama e ai personaggi, non riesce ancora a capire se Cult è lo show più bello della CW oppure siamo di fronte ad un a trashata immonda. Dopo tre settimane di programmazione il giudizio è ancora incerto, soprattutto dopo aver visionato Beign Billy.

In questo episodio la vicenda, seppur a piccoli passi, introduce un tassello all’intricato mistero della serie. Jeff e Skye nel tentativo di scoprire chi siano questi True Believers, si imbattono in una confraternita universitaria dove Nate e la sua ex fidanzata Laura sono i fondatori. Jeff quindi scopre un lato del fratello che non immaginava minimamente di conoscere. Nella sua mente si insinua un dubbio: Nate è per davvero un pazzo psicotico? Mentre Skye cerca di distogliere dalla mente di Jeff questo dubbio, scopre che questa setta universitaria, non fa altro che riprodurre alcune scene della fittizia serie tv, come una sorta di audizioni per diventare dei True Believers. Intanto nella fittizia redazione di Cult, il carismatico Rogers, che nell’altrettanto fittizia serie tv è il villain Billy, viene avvicinato da una fan accanita di Cult. Tra i due inizia un gioco di seduzione ed inganni, che a quanto pare ha innescato la prima parte di un piano messo in atto dai fanatici della serie tv. Le acque si fanno ancora più torbide, e visto l’andamento degli ascolti, forse non troveranno mai risposta alle loro domande.549428_290645797731863_651176989_n

Giunto al suo terzo appuntamento, Cult non da segni di cedimento; nonostante non tutti siamo ancora convinti della bellezza della serie tv, Beign Billy, rimane comunque un episodio tutto d’un pezzo, teso, emozionante ed adrenalinico. Gli autori continuando a viaggiare tra realtà e finzione, confezionano una vicenda molto intrigante che regala al pubblico 42 minuti densi di azione e colpi di scena. La grande pecca di Cult è che questo mirabolante vortice di inganni e segreti, non ha ancora deciso che strada prendere, visto che non si è capito se Cult vuole diventare  una serie mystery o uno show meta televisivo. Anche se è molto interessante questo alone di mistero e di imprevedibilità, è ancora più interessante poter intuire dove fin dove la vicenda si voglia spingere. Se la serie cugina The Following fin dall’inizio ha scoperto le sue carte, Cult è in bilico tra due mondi. Con atmosfere e scenografie anni ’90 style, Beign Billy stupisce e colpisce, ma purtroppo non arriva al cuore dello spettatore. Forse un po’ disilluso dalle ultime performance della rete teen per eccellenza, è passato inosservato l’unico show più invitante di questa stagione. Con le sue pecche e anche piuttosto palesi, Cult è comunque un gradino più in alto rispetto a Beauty and the Beast, The Carrie Diaries ed anche ad altri drama in programmazione. Ormai sono sinceramente curioso di vedere come proseguirà la vicenda, ma sono già rassegnato che il prossimo settembre non vedrò più il bel visino di Matt sul piccolo schermo.

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  1. Non direi che è un gradino più in alto di Beauty and the Beast… i procedural non possono piacere, ma BatB è fatto strabene! Cult lo sto vedendo solo perché voglio sapere dove vuole andare a parare!

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