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Cotte Telefilmiche – Onore a Steve Harrington

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Cotte Telefilmiche – Onore a Steve Harrington

Comincio con l’ammettere che, per quanto adorabile, non posso proprio dire che Joe Keery sia il mio tipo ideale di uomo dal punto di vista estetico. Sono qui però a includere in questa rubrica il personaggio a cui ha dato vita in Stranger Things perché, come spesso accade con le persone in carne e ossa, è il conoscere qualcuno più a fondo che te ne fa apprezzare l’identità a tutto tondo. Allo stesso modo è stata la scrittura dello show che mi ha portata gradualmente ad appassionarmi alle mille diverse sfaccettature di questo ragazzo, spesso protagonista di vicende tragicomiche (e se siete qui a leggere magari anche per qualcuno di voi è scattata la stessa cosa): onore quindi a Steve Harrington, the guy with the bat.

Steve ‘The Hair‘ Harrington compare per la prima volta in scena in panni quasi anonimi, o almeno questa è stata la mia prima impressione. Il belloccio di turno che abborda la ragazza acqua e sapone: “been there done that” mi sono quasi detta. Si vedeva lontano un miglio che lo show avrebbe puntato ad accoppiare Nancy con Jonathan, ne sono rimasta fermamente convinta anche alla fine della prima stagione, quindi nei primissimi episodi non posso dire di aver sentito questa grossa scintilla di interesse verso il personaggio di Steve, che sembrava destinato a essere giusto un ronzio di sottofondo.
Probabilmente il momento che mi ha fatto cambiare idea è stato quando lo abbiamo visto aiutare a ripulire le scritte offensive verso Nancy dalla facciata del cinema: fino a quel punto sembrava ricalcare tutti gli stereotipi del caso, ma in quell’istante ho capito che forse dal personaggio di Steve potevamo aspettarci qualcosa di più.

Steve-Harrington-stranger-things

Parlare di cotta qui magari è più forzato di quanto non lo sia stato in passato, riguardo altri personaggi di cui ho scritto in questa rubrica, ma devo dire che nel suo piccolo Steve Harrington è riuscito a conquistarsi un fedele angolino nel mio cuore da fan, che gli vorrà sempre bene per essere tornato indietro quella sera a casa Byers contro ogni ragionevolezza e aver impugnato una mazza chiodata nel momento del bisogno.
Ah, Steve e la mazza chiodata, quante avventure insieme… e quanto mi è mancata nell’ultima stagione! Anche se pure il completo alla marinara dello Scoops Ahoy e l’accoppiata con la pungente Robin (best buddies forever!) si fa apprezzare eccome. Se Steve non fosse già stato uno dei miei personaggi preferiti fino a quel momento, sarebbe stato il dialogo in bagno con la ragazza, in cui questa gli confessa delle sue preferenze sentimentali, a farmelo amare senza possibilità di scampo: l’ingenuità prima e poi il mettersi a scherzare sul fatto che ci sia di meglio di Tammy Thompson in giro come avrebbe fatto con il suo migliore amico… ditemi se non è un patatone!

Non mi metto neanche a elencare tutti i momenti Steve-centrici che hanno contribuito, per quanto ciascuno in minima parte, a rendere questo personaggio potenzialmente banale un fulcro di interesse narrativo (o perlomeno qualcuno di cui si ha piacere di seguire le vicende), per quanto non si trovi sempre sotto i riflettori. Quello che ho apprezzato molto nel complesso è stato proprio il suo affrancarsi da un contesto come tanti altri ed emanciparsi verso qualcosa di diverso, emergendo come un bravo ragazzo con una coscienza, non solo il tipo figo e popolare. È andato anzi a sostituire col tempo questa caratteristica ad alto tasso di stereotipo con una identità più variopinta: in tre stagioni lo vediamo prendere a mazzate con nonchalance mostri dell’Upside Down così come cagarsi sotto (molto realisticamente) davanti alla possibilità di essere torturato da un militare sovietico, rimorchiare ragazze con charme per poi svelare il suo lato più goffo e farsi amare da noi ancora di più proprio per quello.
Tra l’altro quanto era carino quando dava consigli estetici e sulle ragazze a Dustin solo per poi sentirsi fare la predica inversa riguardo Robin solo qualche mese dopo?

Vi lascio con un video di alcuni dei suoi momenti più adorkable nell’ultima stagione e vi invito, qualora siate anche voi fan di ‘The Hair’, a condividere qui sotto le vostre scene preferite.
Alla prossima!

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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