“Well, then, I’ll go out riding the world’s greatest high. With my first love at my side. There are worse ways to meet your maker, eh?”
Dopo la lunga pausa, Constantine ritorna questa settimana sostanzialmente per farci incazzare per due motivi:
1. Dopo aver lasciato John sanguinante, con un mostro invincibile accanto e senza difese, Anna Marie esce dalle fogne tronfia e soddisfatta per esordire con un “mi dispiace, ho dovuto farlo. È il solito egoista!“. Insomma, alla faccia della coerenza…
2. Questo episodio è stato eccezionale. Quindi perché incazzarsi, direte voi. Beh, ci si incazza perché abbiamo dovuto aspettare fino ad ora per un episodio come si deve!
Ma diamoci una calmata e cerchiamo di analizzare per bene questo fantastico episodio.
Prima di tutto, mi sento di dover esaltare la recitazione di Matt Ryan che è stata a dir poco perfetta. Non ho parole per descriverlo, ammetto che a volte è riuscito quasi a farmi paura – ad inquietarmi di sicuro! – e ha reso alla perfezione tutto quello che ci si aspetta da una possessione demoniaca. Well done, Matt.
Il fatto che Constantine abbia preferito farsi possedere da un demone piuttosto che sacrificarsi all’inizio fa storcere il naso un po’ a tutti. È un egoista! Ha scelto l’inferno al paradiso! Bla, bla, bla! è il mantra che ci viene ripetuto da quasi tutti i personaggi nel corso dell’episodio, quindi ho amato il fatto che, per la prima volta, John abbia deciso di mettere le cose in chiaro durante la sua conversazione con Manny: John non ha evocato il demone per evitare di morire; lo ha fatto perché ha del lavoro da portare a termine. Non è egoismo, John sa benissimo che l’epilogo per lui è già stato scritto, sa anche che finirà all’inferno in un modo o nell’altro… John Constantine è disposto a sacrificarsi nel caso l’esorcismo non vada a buon fine, quindi questo dovrebbe zittire tutti quelli che lo additano come lo stronzo della situazione.
Tuttavia è umano e non può fare a meno di avere paura di morire, come chiunque altro. John, dietro l’aspetto dell’invincibile e saccente inglesino di Liverpool non è altri che il personaggio più umano e fragile di tutti, e non mi stancherò mai di ripetere che lui è l’unico ad affrontare la vita con cognizione di causa.
Ho amato anche Zed e il suo discorsetto ad Anne Marie. Non le sue parole ha colto nel segno ed è riuscita a convincere la suora a collaborare.
We all serve a higher power, but John… talks to an angel. What did you say? His name is Manny. He came to John for help. You kneel here, night after night, hoping against hope that heaven hears your words. Well, guess what. John has heaven on speed dial. Someone up there thinks he’s worth a damn, and now he’s dying because of you.
Il passato di Zed è nuovamente nascosto dietro un velo, ma non vedo davvero l’ora di saperne di più.
Ho rivalutato positivamente Anne Marie nel corso dell’episodio. Arrivati alla fine, Anne Marie non è che una ragazza che non riesce a perdonare se stessa per aver iniziato John ad un mondo che lo ha inghiottito. La cosa che ho trovato tenera è stato il fatto che John abbia perdonato Anne Marie in un secondo, affidandole la sua vita ancora una volta.
L’esorcismo in sé è stato eccezionale e ben fatto e, non so voi, mi ha messo i brividi.
COMMENTI RANDOM
– Ho amato l’introduzione del personaggio di Nahash, il serpente tentatore del Paradiso. Mi ha raccapricciata quando ha preso le misure per mangiarsi il tizio, ma adoro quando vengono tirati fuori dal cappello personaggi simili.
– Ancora complimenti alla recitazione di Matt Ryan (giuro che la smetto, davvero…)
– Le scene in carcere sono state eccezionali, specialmente quando John si “guadagna” il rispetto di tutti e il soprannome di “El Diablo”
Come credo sia chiaro, questo episodio mi è piaciuto davvero molto. Spero che anche i prossimi riescano a reggere il confronto. E a voi è piaciuto l’episodio? Fatemelo sapere nei commenti! Vi lascio con il promo del prossimo episodio e alla prossima!
https://www.youtube.com/watch?v=PG09h6-qtTU