Home Constantine Constantine | Recensione 1×08 – The Saint of Last Resorts

Constantine | Recensione 1×08 – The Saint of Last Resorts

0
Constantine | Recensione 1×08 – The Saint of Last Resorts

Everyone’s just a port in your storm.

tumblr_ng5h3e0D6K1u3c8dko5_500Ed eccoci arrivati al midseason finale, prima parte di un doppio episodio che, francamente, ha dissipato tutti i miei dubbi su questa serie televisiva: Constantine non deve essere cancellato. È una serie piena di potenziale inespresso che, per miracolo, è saltato fuori giusto in tempo per regalarci un ultimo episodio travolgente e per nulla scontato.
Non so davvero quale divinità di cui dubito l’esistenza debba ringraziare per questo miracolo di Natale.
Ad ogni modo, l’episodio di oggi, The Saint of Last Resorts, si sviluppa su due linee differenti: da una parte abbiamo John alle prese con una creatura che rapisce bambini, dall’altra abbiamo Zed che, contro le sue aspettative, si ritrova faccia a faccia con il proprio passato.
Onestamente non so dirvi cosa mi sia piaciuto di più di questo episodio. Ho terminato la visione avvertendo una genuina sensazione di panico e ansia, tipica dei midseason, perché è stato un susseguirsi di azione, emozioni e una storia di contorno davvero niente male. Ma analizziamo tutto per gradi.
John ritrova una delle sue vecchie fiamme, Anne Marie. La donna, che era stata coinvolta nell’incidente di Newcastle, per redimersi prende i voti, cosa che lascia John piuttosto perplesso. In realtà, tutto l’episodio sembra snodarsi attorno al concetto stesso di redenzione, infatti mentre Anne Marie rinfaccia all’uomo di non essere cambiato e di non fare nulla per redimere le proprie colpe, John non fa nulla per farle credere il contrario. Questo è, per me, un grande segno di umiltà. Perché è vero che Constantine e l’umiltà sono due rette parallele che non si incontreranno mai, ma il fatto che l’uomo sia pentito delle sue azioni e di quanto accaduto ad Astra non è discutibile. Perché tutti devono rinfacciare la cosa a John come se lui fosse il primo ad ignorarla? John sa di essere colpevole, sa che quello che ha fatto è terribile e il suo umorismo, la sua lingua lunga, il suo sarcasmo servono a mascherare un’indole insicura e ferita.
Ma i miracoli di Natale colpiscono anche le nostre serie tv e Anne Marie realizza che John non è più il ragazzo tronfio che l’aveva sedotta e abbandonata diversi anni prima ma un uomo che fa quello che gli altri non potrebbero e dovrebbero fare.
John è disposto a sporcarsi le mani per salvare il prossimo, non importa quale sia il prezzo da pagare.

tumblr_ngi9gimI271r60jpeo2_250 tumblr_ngi9gimI271r60jpeo3_250
tumblr_ngi367DDuX1r00lgio1_250

Insomma, tutte belle parole se non fosse che Anne Marie poi gli spara perché, testualmente, “nessun prezzo è così alto quando c’è in ballo un innocente“. Ora mi chiedo, ma la gente ha i criceti nel cervello? Il concetto è chiaro, siamo tutti d’accordo, ma se davvero l’intenzione è quella di sacrificarsi per il bene di un innocente, tu non sacrifichi un altro al posto tuo! Se Anne Marie avesse compreso appieno il significato – o meglio, se avesse deciso di non ignorarne il significato – avrebbe dato il bambino a John e si sarebbe data lei in pasto all’invunche… mi sbaglio? E invece no, tutti con Caroline Forbes sulla spalla, tutti a moralizzare e a puntare il dito e quando arriva il momento di entrare in azione ecco che se la danno a gambe.
Anne Marie per me non si è rivelata che una persona meschina, senza alcun tipo di valore, che non fa che nascondersi dietro a un’idea. #emenomalecheseiunasuora
Mi ha infastidita persino Chas, quando ha bacchettato John.

tumblr_ngi4inwjG71u3kolao1_500
Sì che era necessario! Se la gente non capisce quando qualcun altro si fa in quattro per aiutarla, sì… è necessario farlo notare. È un crimine? Non mi pare!
tumblr_ngiex43ciW1u351kjo6_250Intanto Zed è rimasta a casa, e qui comprendiamo che la sfiga che gravita su lei e John ha ormai un’entità propria. Della serie, con tutti gli episodi in cui potevate stare separati avete scelto proprio QUESTO? Tralasciando la lotta in cui Zed se la vede con la versione bionda di Xena, quello che mi ha incuriosita sono state le allusioni al suo passato. Siccome io sono una persona estremamente curiosa, mi sono documentata su questa famigerata Crociata della Resurrezione. Se non volete saperne nulla, saltate pure il prossimo paragrafo in corsivo e andate avanti.
[The Resurrection Crusade is a religious group headed by Zed’s father who believe in a prophecy that’s been found engraved on a stone, in which a new born child, son of God will born of a woman, called Mary (Zed).
In altre parole, la Crociata della Resurrezione non ha mai frequentato religione a scuola ed è rimasta un po’ indietro con gli avvenimenti più importanti della storia.]
Uno degli scagnozzi inviati a rapire Mary – ossia la nostra Zed – riesce però a metterla fuori gioco. Con il senno di poi, diversi episodi hanno un po’ richiamato le abitudini di Mary prima che scappasse di casa… sarebbe interessante saperne di più.
Per quanto invece riguarda la storia di contorno, devo dire che mi ha entusiasmata più di tutte le altre della stagione: la storia della sorella di Eva, della Brujerìa quale “rising darkeness” mi intriga parecchio e se ben sviluppata può davvero regalarci dei bei colpi di scena.

MENZIONI D’ONORE
– Lamashtu è la prima donna della storia ad aver friendzonato qualcuno. Nel nostro caso, Adamo.
– Il bacio tra John e Anne Marie è stato di una tenerezza disarmante, ma quella stronza non se lo meritava.

tumblr_ngi1eiDaV61rfhhf3o5_400
– Punk John è appena diventato il mio sfondo di desktop.

tumblr_ngk0vwJbwl1qcaaa0o1_500

Questo episodio mi ha esaltata moltissimo, soprattutto perché nel prossimo avremo un John posseduto… e, signori miei, io adoro quando succedono queste cose. Vi lascio come sempre con il promo del prossimo episodio e vi invito a condividere con me le vostre impressioni. Constantine riprende il 9 gennaio!

https://www.youtube.com/watch?v=vKFZBVugZO8

Previous article Il Grande Gatsby – Gossip Girl: Il Nascondere le Apparenze
Next article British Addicted | Week #56
Avatar photo
Classe 1992, messinese, ha viaggiato molto durante la sua vita pur non avendo staccato gli occhi dal computer: ha passato un certo periodo a San Francisco con le sorelle Halliwell e ha frequentato il liceo di Sunnydale; ha bazzicato per un po' al Sacro Cuore, è precipitata su un'isola sconosciuta e ha passato parte dei suoi anni on the road a bordo di una Chevy Impala del '67. Deve alle serie tv la sua felicità attuale e la sua più che certa infelicità futura (sa fin troppo bene di non poter incontrare un Klaus o un Dean Winchester dietro l'angolo, purtroppo). È ossessionata dagli angeli, da Leo di Charmed ad Angemon dei Digimon; da Angel di Buffy (che non è un angelo ma... who cares?) a Castiel di Supernatural, e spera di cuore che arrivi a salvarla dalla perdizione telefilmica, almeno quel tanto che basta da farla laureare senza problemi in tempi accettabili.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here