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Cardcaptor Sakura: Clear Card – Feels come se piovesse!!

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Cardcaptor Sakura: Clear Card – Feels come se piovesse!!

Sono passati più di dieci anni da quando “Pesca la tua carta Sakura” rallegrava i nostri pomeriggi – ed effettivamente anche di più dalla sua prima apparizione sugli schermi Mediaset, ma si sa che i cartoni giapponesi hanno sempre avuto una storia travagliata di tagli, censure e stravolgimenti vari che hanno spesso portato ad una trasmissione incostante… ma non siamo qui ad incolpare Mediaset per aver avuto l’apertura mentale di un criceto durante gli anni ’90. Siamo qui per dire che “Cardcaptor Sakura” è tornato con una nuova serie, trascinando con sé una marea di feels addormentati della nostra infanzia.

La nuova serie “Clear Card” riprende esattamente da dove si era interrotta qualche anno fa. Sakura, la tipica ragazzina giapponese bionda con gli occhi verdi, naturalmente orfana di madre perché è un tratto interessante, si ritrova implicata in uno strano affare di carte magiche create da un mago di nome Clow che aveva parecchio tempo libero e poca voglia di morire (tanto che poi si reincarnerà in un ragazzino enigmatico di nome Eriol). Con corredo di fratello figo, amici strambi e supporter di peluche che prendono vita, Sakura riuscirà a raccogliere tutte le carte di Clow e poi a diventarne la proprietaria nella seconda stagione, trasformandole giustamente in carte di Sakura, affrontando nel frattempo turbe emotive date dal non aver capito la palese tensione omoerotica fra il fratello ed il suo migliore amico e dal classico rapporto in evoluzione dalla friendzone con il compagno di merende Li Syaoran.

Ma per nostra rande gioia le avventure non sono finite e un altro set di carte si prepara ad essere catturato.

Vedere questo primo episodio è stato come tronare bambina, perché tutto è rimasto esattamente come lo ricordavo: Tomoyo è sempre l’amica stalker invasata che ha uno stock di costumi improbabili pronti per l’azione; il padre ed il fratello di Sakura sono sempre fighi – e non sono rimasta per nulla sorpresa all’alba dei miei quasi 30 anni dal provare ancora dell’attrazione per dei giapponesi in 2D; Kero-chan e Yue continuano a mimetizzarsi benissimo nel mondo umano e la crew di Eriol continua a lanciare messaggi equivoci che nemmeno Freud saprebbe interpretare, giusto perché se scoprissimo il senso del cartone al primo episodio non ci sarebbe gusto. Same old, same old… ah che bei ricordi…

Ma ci sono anche delle sostanziali novità, e la prima è che finalmente la ship è decollata. Dopo essersi promessi di aspettarsi per sempre alla partenza del ragazzo per Hong Kong, alla fine Sakura e Syaoran si sono riuniti ed hanno cementato la loro unione con un abbraccio circondato da tante luci soffuse, cuoricini e fiori di ciliegio. Ed io ero emozionata come una tredicenne, lo ammetto senza un filo di rimpianto per la mia dignità volata via come la carta del vento. Tomoyo I feel you

Ovviamente la novità più importante è però il nuovo mazzo di carte che Sakura dovrà raccogliere: una nuova chiave, che si trasforma in un nuovo bastone ancore più sberluccicoso, un nuovo mazzo di card completamente trasparenti (e se non cosa lo chiamavano “Clear Card” a fare?) ed un nuovo losco figuro incappucciato che si aggira nei sogni della ragazza per indicarle la strada da percorrere in questa nuova avventura, sempre senza dire una parola per facilitarla nella missione.

Aspettavo questo ritorno da mesi ed ora mi sto sciogliendo in un brodo di giuggiole per quanto tutto sia stato meraviglioso! Non ci sono questioni d’età che tengano quando si tratta di anime, soprattutto se sono quelli con cui sei cresciuto che sorprendentemente tornano a trovarti!

Nel caso in cui siate stati colti come me dall’effetto nostalgia, vi lascio il link alla prima puntata di “Cardcaptor Sakura: Clear Card” sottotitolata. Se non lo guardate siete delle brutte persone.

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