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British Addicted #38

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British Addicted #38

Buona Domenica, cari sudditi della Corona, e ben ritrovati con l’unica rubrica dedicata esclusivamente al panorama televisivo britannico e ai suoi protagonisti! Questa settimana si è rivelata piuttosto tragica oltreoceano, i network statunitensi hanno mietuto decine e decine di vittime tra le serie tv e hanno spezzato i cuori di migliaia di fans. Mai come oggi quindi, ci rifugiamo nel “piccolo” mondo british dove solitamente il cuore ce lo spezzano le storie stesse e non le reti che le trasmettono (ovviamente con dovute eccezioni, io e Sam siamo ancora in lutto per “The Halcyon”)!

Cominciamo subito con le notizie più interessanti raccolte nelle ultime due settimane!

Partiamo con un’intrigante novità: Riz Ahmed (celebre interprete di “Rogue One” e vincitore di un Emmy Award) guiderà nelle vesti di uno showrunner una serie inedita incentrata sulle vite di una famiglia britannica-pakistana, i Latifs, storia suddivisa in tre generazioni. Attraverso nove episodi, infatti, la loro storia coprirà diversi decenni e testimonierà “la nascita della Gran Bretagna multiculturale vista dall’interno”. Ahmed promette di “fare luce sulle forze che hanno reso la nostra società quella che è oggi” presentandoci Jamal e Fatima, i loro figli Ashraf, Razia e Asim, e i loro nipoti Zahed, Naseem e Ayesha, e seguendo i diversi membri della famiglia attraverso i movimenti politici, le rivalità, le ricerche spirituali e i conflitti religiosi. Al centro della serie ci sarà sempre la storia della famiglia e le domande che saranno costretti a porsi sul concetto di “casa”, che sia una nazione o una comunità.
In onda sulla BBC2, la serie intitolata “Englistan” fa parte di un trio di nuovi acquisti della rete, comprendenti dunque altri due drama: “Death and Nightingales”, che racconterà un’oscura love story contrastata dalle divisioni sociali e dalle religioni nella contea di Fermanagh nel 1885, e “Doing Money”, una storia vera riguardante la schiavitù nella moderna Gran Bretagna.

Seppure con un ritmo ben diverso da quello statunitense, è tempo di rinnovi e cancellazioni anche per la televisione britannica. Possono esultare infatti i fan dell’emergente McMafia e del veterano Outlander(british per il cast), entrambi rinnovati dalle rispettive reti.
La BBC ha ordinato infatti una seconda stagione composta di 8 episodi per il crime drama con protagonista James Norton, soddisfatti dagli ascolti della trasmissione e dalla popolarità della serie sulla piattaforma digitale iPlayer. La serie, creata da Hossein Amini e James Watkins e basata sul romanzo di Misha Glenny, fa luce sulle oscure relazioni che intercorrono tra criminali internazionali, concentrandosi infatti sul percorso compiuto dal giovane Alex Godman negli abissi del crimine organizzato dal quale inevitabilmente alla fine si farà corrompere.
La seconda stagione è stata confermata nonostante la serie si sia ritrovata coinvolta in una battaglia legale dopo che un giovane scrittore britannico ha accusato la BBC di plagio.

Il presidente del network statunitense Starz (i diritti di trasmissione britannica sono stati venduti ad Amazon), Chris Albrecht, ha invece annunciato in settimana il rinnovo di “Outlander” per ben due stagioni, la quinta e la sesta, confermando anche il ritorno del period drama a Novembre per la quarta stagione.
I fan sono stati rassicurati infatti che gli amati Claire e Jamie saranno ancora protagonisti di sfide, avventure e avversità in una storia che continuerà a raccontare le vicende dei Frasers nel Nuovo Mondo.
La quinta e la sesta stagione corrisponderanno rispettivamente ai romanzi “The Fiery Cross” e “A Breath of Snow” e saranno composte da 12 episodi ciascuna.

Non ha avuto la stessa fortuna “The Last Post”, period drama ambientato ad Aden nel 1965 e interpretato da Jessica Raine, cancellato dalla BBC dopo solo una stagione. Creata dallo scrittore Peter Moffat, la serie, nonostante sia stata relativamente apprezzata dalla rete e abbia anche ricevuto buonissimi ascolti, non andrà oltre la stagione d’esordio a causa di una scelta creativa della BBC alla ricerca di nuove idee e non del tutto soddisfatta dall’impatto mediatico ottenuto dal drama. Ebbene sì, in Gran Bretagna si permettono anche di cancellare le serie tv che vengono effettivamente guardate solo perché non sono andate come si aspettavano!

Ma per ogni serie cancellata, ce n’è sempre una nuova che comincia. Questa volta si tratta di una produzione mista UK / USA e stiamo parlando di “Safe”, targata Netflix e guidata da Michael C Hall (“Dexter”) e Amanda Abbington (“Sherlock”, “Mr Selfridge”). Creata dal romanziere statunitense Harlan e adattata per la tv dallo sceneggiatore britannico Danny Brocklehurst, la serie segue le vicende di Tom Delaney (Hall), un chirurgo pediatrico britannico, e Sophie Mason (Abbington), una poliziotta, entrambi abitanti di una proprietà privata di classe medio-alta in un’ordinaria cittadina britannica apparentemente sicura ed entrambi caratterizzati però da problematiche vite familiari: la moglie di Delaney infatti è morta di cancro mentre l’ex marito di Sophie Mason vive in una roulotte sulla strada. Se le loro vite private sono già inevitabilmente intrecciate – i due hanno una relazione – le loro vite professionali si scontrano nel momento in cui la figlia adolescente di Tom scompare nel nulla dopo una festa e toccherà a Sophie condurre le indagini.
L’unione dei due mondi televisivi, quello statunitense e quello britannico, sembra fruttare al meglio in questa produzione, grazie anche alla sorprendente chimica dentro e fuori lo schermo creata dai due interpreti protagonisti.

Total-British è invece il tanto atteso drama della BBC “A Very English Scandal”, firmato dal celebre sceneggiatore Russell T Davies e basato su fatti realmente accaduti quando negli anni ’70 il politico Jeremy Thorpe (Hugh Grant) affrontò un processo con l’accusa di tentato omicidio del suo ex amante Norman Scott (Ben Whishaw). Ecco il primo trailer della miniserie in tre episodi che rivela una storia fatta di seduzione, potere e paranoia, e mostra anche volti conosciuti ai più fedeli British Addicted (Alex Jennings è ovunque!).

Un’altra novità intrigante è pronta ad approdare sul piccolo schermo e si tratta di “A Discovery of Witches”, di cui abbiamo già avuto una piccola anteprima nei precedenti numeri della rubrica. Oggi vi mostriamo un primo sguardo al personaggio interpretato da Alex Kingston in questa sovrannaturale storia romantica. L’indimenticabile “River Song” sarà infatti Sarah Bishop, zia della protagonista Diana (Teresa Palmer) e potente e fiera strega protettrice della sua famiglia. Nella foto, Kingston è al fianco di Valarie Pettiford nei panni di Emily “Em” Mather, sua partner nella vita con cui ha cresciuto la nipote Diana.
La serie, prodotta a Cardiff nei “Bad Wolf Studios”, presenta tra i produttori esecutivi proprio Jane Tranter e Julie Gardner, importanti conoscenze whovian insieme alla Kingston. Personalmente, questa serie, che andrà in onda prossimamente su Sky 1, è uno dei nuovi progetti che aspetto con più ansia! Anche perché Matthew Goode nei panni di un vampiro sarà un’esperienza unica da testimoniare!

La futura regina Elisabetta del pluripremiato period drama “The Crown”, Olivia Colman, sarà tra i protagonisti della quindicesima edizione della serie BBC “Who Do You Think You Are?”, in cui indagherà le radici della sua famiglia arrivando sino in India. A seguire un simile percorso di approfondimento dei rispettivi alberi genealogici ci saranno anche Shirley Ballas, Lee Mack e Michelle Keegan.

Infine, chiudiamo la sezione News con una notizia che esula i confini del piccolo schermo ma che riguarda comunque uno dei suoi maggiori protagonisti. Si tratta infatti del “Mio” Dottore Peter Capaldi, di nuovo a lavoro dopo un periodo di meritato riposo, al fianco di un vecchio amico, ossia Armando Iannucci (creatore di “The Thick of It”) che proprio tramite il suo account twitter ha annunciato di aver scelto lo straordinario Capaldi per interpretare Mr .Micawber nell’adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens “David Copperfield” (uno dei miei libri preferiti, buon Natale a me!).
Il film, che porterà il titolo “The personal history of David Copperfield”, intende dare una nuova svolta moderna alla storia mentre l’inizio delle riprese è previsto per Giugno. Io faccio partire il countdown!

Con questo dunque è tutto per questa settimana e vi lascio al Consiglio di Sam!

Sulla BBC One è finalmente andato in onda “Ordeal By Innocence”, miniserie adattamento dell’omonimo romanzo di Agatha Christie, composta da tre episodi.


La vita di questa miniserie è stata travagliata: originariamente prevista per il Natale passato, è stata sospesa indefinitamente per gli scandali sessuali che hanno coinvolto uno dei suoi interpreti.
L’emittente britannica, però, non si è arresa e ha deciso di sostituire l’attore in questione e rigirare le parti che coinvolgevano il personaggio da lui interpretato, al fine di poter mandare in onda le tre puntate. Così, la domenica di Pasqua “Ordeal By Innocence” ha fatto il suo debutto sull’ammiraglia della televisione britannica.

Il romanzo di Agatha Christie è del 1958 ed è stato adattato più volte, anche nella serie “Marple”, sei stagioni in cui gli episodi sono adattamenti dei romanzi e dei racconti della più famosa giallista britannica.
La seconda puntata della terza stagione è, per l’appunto, la versione di questa serie tv del suddetto romanzo, anche se presenta vari cambiamenti: in primo luogo la presenza di Miss Marple, per l’appunto, il cambiamento della seconda vittima dell’assassino, l’introduzione di un gemello di Jack e il fatto di “aver alleggerito” il personaggio del Dr. Calgary.

Questa nuova versione per la televisione, in ogni caso, ha vari aspetti positivi.
Vi sono dei cambiamenti anche in questo caso, per quanto diversi rispetto all’adattamento precedente più recente (quello di “Marple”, per l’appunto), ma in generale si può dire che sia piuttosto fedele al romanzo. Il vero cambiamento riguarda il finale, con le rivelazioni che porteranno alla verità, ed è effettivamente una decisione non da poco che, però, non inficia sulla resa generale della miniserie.
Le tre puntate ovviamente sono portate in scena da un cast di tutto rispetto, dunque davvero ben recitate, con una resa dell’ambientazione davvero coinvolgente.
La bellissima casa degli Argyll, circondata da un giardino lussureggiante, infatti, appare anche sinistra, avvolta da un’atmosfera a tratti soffocante e angosciante. Atmosfera (perfetta per una storia che è un tipico giallo inglese) che viene realizzata anche grazie a un altro aspetto interessante, ovvero il modo in cui vengono resi i problemi di Arthur Calgary.
La ricostruzione degli eventi e degli stati d’animo nella notte della tragedia è realizzata con tocchi “quasi horror”.

All’interno della splendida magione degli Argyll, inoltre, anche dopo la sua morte, assume un ruolo centrale proprio la vittima, personalità attorno alla quale tutto ruota e che ha creato gli eventi che condurranno al suo omicidio. Anche nelle scene che non sono flashback (nei quali si vede agire direttamente questa persona), questo personaggio è dotato di una presenza persino ingombrante, che continua ad aleggiare su tutti gli altri nonostante il fatto che siano passati due anni dalla sua morte.
Il tutto avviene non solo con il ricordo e, come dicevo, con i flashback, ma anche con un sapiente metodo di ripresa, che si concretizza nell’inquadratura dell’imponente ritratto di questo personaggio, sistemato di fronte alla balaustra della grandiosa scalinata che suddivide i vari piani della casa, che incombe su tutti gli altri, in particolare nei momenti in cui qualcuno vi si ferma sotto.


Insomma, nonostante i cambiamenti in merito alla verità sui tragici eventi, “Ordeal By Innocence” è una miserie da vedere assolutamente.

Anche per questo appuntamento abbiamo finito, alla prossima!

Un saluto alle pagine affiliate e a rileggerci tra due settimane!

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1 COMMENT

  1. Ciao a tutte, grazie per le news as usual. Dunque io mi segno Englistan, vorrei anzi vederlo subito! E quello dopo, “Death and nightingales”, che già dal titolo mi pare drammatico.
    Volevo anche avere un’opinione su Ordeal By Innocence, perché le traposizioni della Christie non mi hanno mai fatto impazzire, non so perché, ma dopo aver letto darò una chance di sicuro 🙂

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