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British Addicted | #20

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British Addicted | #20

Ventesimo appuntamento con la rubrica che dovrebbe leggersi sorseggiando una fumante tazza di té. Quando tornerà l’inverno ricordatevene, ora mi è venuto caldo solo a scrivere la parola fumante.

Tempo fa vi avevo parlato di una nuova serie BBC, prodotta in collaborazione con HBO – ma che binomio pazzesco è? – che si sarebbe dovuta intitolare Shibden Hall.
Hanno cambiato velocemente idea ed il nuovo titolo è ora “Gentleman Jack“.
Ambientato nel 1832, nello Yorkshire, la serie in 8 episodi andrà a raccontare la storia di Lister, giovane donna volitiva ed intraprendente, che a seguito di avventure in terre lontane, decide di tornare a casa per sistemarsi nell’unico modo conosciuto al tempo: un buon matrimonio.
C’è solo un piccolo intoppo, vista l’epoca, Lister non è interessata agli uomini.
Gentleman Jack è la vera storia di quella che può essere definita la prima lesbica moderna.
Ad interpretarla sarà Suranne Jones, già vista in Doctor Who (interpretava l’incarnazione del Tardis) e in Doctor Foster  (la cui seconda stagione andrà in onda a breve).
Le riprese inizieranno nel nuovo anno e vi terrò ovviamente aggiornati sul cast!

“I’m not a real doctor”. 
Jodie! Ma cosa dici! You are THE doctor!
Diciamo la verità,  questo promo oggi suona molto, molto divertente e sembrerebbe che la BBC ci trovi gusto a collegare in tal modo le sue serie.
Trust me, I’m the Doctor partirà su BBC l’8 agosto e racconterà la storia di Cathy, interpretata dalla Whittaker, infermiera professionista che, dopo aver perso il lavoro e non riuscendo a trovare una nuova occupazione, deciderà di fingersi medico.
Mossa pubblicitaria azzeccatissima il mandare in onda la serie a poche settimane di distanza dall’annuncio del nuovo Dottore. Richiamerà certamente i curiosi che vorranno vedere subito all’opera la Whittaker.
La serie si compone di 4 episodi.

Dopo sole due news è già tempo di passare all’angolo dei consigli a cura della nostra Sam:

E’ nuovamente il mio turno per il nostro “British Addicted Consiglia” e questa volta niente film o miniserie, questa volta vi parlo di una serie vera e propria, prodotta dalla BBC dal 2004 al 2012 e andata in onda in Italia su La7. Quest’oggi vi parlo di “Hustle – I Signori della Truffa”.

La serie narra le vicende di un gruppo di truffatori nella Londra dei nostri giorni.

Michael Stone è appena uscito di prigione e decide di ricostruire la vecchia squadra e rimettersi, quindi, in azione. Di essa facevano parte il suo mentore, Albert Stroller, Stacie Monroe e il tecnico informatico Ash Morgan. Michael quindi li contatta e insieme decidono di riprendere la loro attività.
Al gruppo si aggiunge una nuova leva, di cui all’inizio Michael non è convinto e con la quale, dunque, non mancheranno gli attriti (e i guai), ma che poi si rivela decisamente un elemento di valore per la squadra: Danny Blue, un giovane truffatore, ancora “dilettante”, soprattutto se paragonato a loro, ma con delle notevoli capacità.

Raccontata così, senza ulteriori dettagli, può sembrare una storia in qualche modo terribile, proprio perché i protagonisti sono criminali incalliti, e tuttavia non è così.

La particolarità di questi truffatori, infatti, è che le loro vittime non sono persone perbene, al contrario: Michael, Albert, Stacie, Ash e Danny prendono di mira soltanto uomini d’affari ricchi, sì, ma disonesti, e si trovano anche a dover affrontare poliziotti corrotti che cercano di incastrarli e/o sfruttare le loro azioni per il proprio tornaconto.
Ovviamente, i “Signori della Truffa” hanno sempre la meglio, ma i guai non mancano mai. Il loro motto è “The con is on”.

Con la quarta e quinta stagione si assiste a un cambiamento, un personaggio esce momentaneamente di scena per poi rientrare, ma a quel punto ne escono altri e si assiste a un cambio nel gruppo, nel quale vengono introdotti nuovi truffatori in erba, ovvero i fratelli Sean ed Emma Kennedy, che apprendono il mestiere piuttosto velocemente e apportano nuova linfa al gruppo, che riprende, dunque, la sua attività.

La serie si è conclusa nel 2014 con l’ottava stagione, che ha visto anche il ritorno di alcuni personaggi e un gruppo allargato per chiudere in bellezza.

Le stagioni, come detto, sono otto e mi rendo conto che questo può apportare sconforto, ma la buona notizia è che esse sono composte solo da sei episodi ciascuna, quindi guardare “Hustle” equivale a vedere poco più di due stagioni delle serie tv americane.
Inoltre, nella storia di questi moderni Robin Hood (anche se ciò che rubano la maggior parte delle volte lo tengono per loro, pur non evitando di aiutare chi ha bisogno), non mancano azione, un tocco di suspense (che non guasta mai) e soprattutto tanta ironia e il classico (e favoloso) humor inglese.

Gli interpreti sono Adrian Lester (visto al cinema anche in “Pene d’Amor Perdute”, “The Day After Tomorrow” e, in televisione, tra i vari, in “Merlin”); Marc Warren (al cinema “Hooligans”, “Wanted – Scegli Il Tuo Destino”, e in televisione “Highlander”, “Doctor Who”, “Poirot”, “Miss Marple”, “The Good Wife”, “The Musketeers”, “Jonathan Strange & Mister Norrell”); Robert Vaughn (al cinema, “Superman III”, “In Amore Nessuno è Perfetto”, “Ombre dal Passato”, e in televisione “A-Team”, “Un Detective In Corsia”, “La Tata”); Robert Glanister (“Doctor Who”, “Persuasion”, “Spooks”, “Law And Order UK”, “Code Of A Killer”) e Jaime Murray (“Dexter”, “The Mentalist”, “Warehouse 13”, “Ringer”, “Sleepy Hollow”, “Defiance” e “Once Upon A Time”).

Ed eccovi anche il trailer.

Un saluto alle pagine affiliate e a rileggerci tra due settimane!

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