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Breaking Bad: 5 Scene Che Rimarranno Nella Storia

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Breaking Bad: 5 Scene Che Rimarranno Nella Storia

Sono passati dieci anni da quando “Breaking Bad” entrava per la prima volta a far parte delle nostre vite, e da allora il mondo delle serie tv è in qualche modo cambiato, almeno per me. Se con “Lost” ho inaugurato la mia carriera di telefilm addicted, con “Breaking Bad” ho consacrato definitivamente questo rapporto di totale co-dipendenza dallo streaming.

E, a distanza di anni da quel season finale atteso come la fine del mondo e fonte di innumerevoli traumi e un sorriso meraviglioso (Jesse Pinkman sto parlando ovviamente di te), rimane ancora una di quegli show che amerò fino alla morte e che, con queste scene, ha segnato irrimediabilmente la storia delle serie tv.

LA PRIMA METH NEL DESERTO

Il professore di chimica e un suo ex-studente in mutande in un camper nel deserto a cucinare la metanfetamina con il più elevato grado di purezza del Nuovo Messico – questo è stato l’inizio di tutto: l’inizio della scalata al potere di Heisenberg, l’inizio di cinque stagioni indimenticabili e, soprattutto, l’inizio del rapporto tra Walter White e Jesse Pinkman, il vero cuore della serie.

SAY MY NAME/I AM THE DANGER

Una scena dalla quinta e una dalla quarta stagione, ma le ho messe insieme per il significato che hanno nel percorso di trasformazione di Walter in Heisenberg. Rasarsi i capelli e indossare l’iconico cappello sono stati solo cambiamenti esterni che hanno cementato agli occhi degli altri l’immagine di Heisenberg, ma il punto di forza della serie è stato vedere invece come si sia evoluto come persona, come abbia abbandonato il professore sfigato e malato per diventare uno spietato trafficante di droga. Walter era gratificato dalla paura che suscitava negli altri, dal sentirsi la minaccia e dal vedere come anche solo il pronunciare quel nome potesse piegare gli altri.

LE MORTI PIU’ DOLOROSE: JANE, HANK E MIKE

https://www.youtube.com/watch?v=zaF8o50i7nI

https://www.youtube.com/watch?v=g2vabKGpKrg

Tre morti che mi hanno spezzato il cuore, tre perdite che hanno segnato l’inesorabile discesa agli inferi di Walter White e la sua separazione da Jesse e tre momenti in cui, più di tante altre volte, ho odiato Walter con tutta l’anima e contemporaneamente ho contemplato la sua magistrale evoluzione. Lasciar morire Jane è stata la prima grande svolta; la morte di Hank, di un membro della sua famiglia, è stato invece il vero punto di non ritorno, in cui ha dimostrato di essere pronto a sacrificare tutto; la fine di Mike era praticamente inevitabile, e la scena in riva all’acqua è stata pura poesia.

ESPLOSIONE ALLA CASA DI RIPOSO

Uno dei colpi di scena migliori della serie e, a mio parere, della storia delle serie. Il campanello impazzito di zio Hector e poi l’esplosione. Sfido chiunque, nei primi secondi, a non aver pensato che Gus fosse effettivamente sopravvissuto e che stesse uscendo da quella stanza con il solito atteggiamento da gran signore, scrollandosi la polvere dal vestito e sistemandosi la cravatta; e invece il capo di Los Pollos Hermanos se ne esce con il viso distrutto a metà dall’esplosione, come il pupazzo rosa. Una scena incredibile!

IL FINALE

Ho aperto con la scena con cui tutto è iniziato e mi sembra giusto concludere con gli ultimi istanti della serie. Un finale perfetto per la storia che “Breaking Bad” ha saputo raccontare con maestria, quella della nascita, dell’evoluzione e, infine, della caduta di Walter White, circondato da quella Blue Sky che lo aveva liberato dalle catene dell’ordinarietà. Un ultimo gesto nei confronti di Jesse, che non definirei eroico, ma che sicuramente è servito a fare ammenda per tutto quello che il ragazzo ha dovuto passare a causa sua e a ricucire un brandello di quel rapporto che sembrava irrimediabilmente distrutto. E poi quella fuga disperata e quel sorriso che mi rimarranno sempre nel cuore.

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