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Blindspot | Recensione 2×20 – In Words, Drown I

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Blindspot | Recensione 2×20 – In Words, Drown I

Nuova settimana e nuovo episodio di Blindspot. Siamo ufficialmente a un passo dal season finale (e non sappiamo ancora se la serie verrà rinnovata…) e non solo non sappiamo ancora nulla su questa maledetta fase due, ma Shepherd in questa puntata non si è proprio vista…chissà se il suo piano procede visto che l’ultima volta si trovava su una barca in Tailandia con un carico di radioattivo…#domandedellultimominuto

Questa puntata mi è piaciuta abbastanza, è vero che non sappiamo ancora una cippa sulla fase 2 di Sandstorm, ma almeno il team FBI ha fatto breccia in quello che è il team Sandstorm; e tutto grazie ai file segretissimi recuperati da Jane e Weller nella scorsa puntata (e alle ormai note abilità IT di Patterson) #teamPattersonsempreecomunque.

Innanzitutto parliamone: che paraculata è stata quella dell’arresto di Zapata?!? Ci sono cascata in pieno proprio. Complimenti autori (sarà l’unica volta che lo dirò in tutto il commento…).

Quindi, l’arresto di Tasha è stata tutta una farsa e diciamocelo, si era capito dal suo atteggiamento in prigione che non era esattamente come ci avevano fatto credere nel finale dello scorso episodio però è stata davvero ben architettata. E in effetti vediamo che il piano è quello di avvicinare Devon, una criminale che pare avere dei legami diretti con Sandstorm: non a caso scopriamo che è la fidanzata del secondo in comando di Shepherd, Parker, incaricato di uccidere Weller. Parker, quello non propriamente simpatico e che è diventato secondo giusto perché Remi è nell’FBI, Roman è stata resettato e Borden si è fatto saltare in aria. Quando si dice la fortuna, meritocrazia non servi mai a un tubo.

Molto belle le scene in prigione, devo ammettere che l’attrice che interpreta Tasha è davvero bellissima, molto sexy, e con i capelli sciolti, senza trucco e un po’ “arruffata” lo è ancora di più. Tanta roba! Dopo questa sviolinata, devo anche dire che Tasha è stata davvero super tosta, non solo ha tenuto testa a suon di pugni a tutte le criminali che le sono andate contro, ma anche risposto per le rime a Kurt, ho fatto la hola quando gli ha detto “non ti sto chiedendo il permesso, ti sto chiedendo di aiutarmi“. Definirla testarda è un eufemismo direi! E sono sincera, sono felice che sia uscita tutta la sua rabbia, che abbia buttato fuori il suo odio per questa situazione, perché alla fine anche lei ha subito, forse meno di tutti in effetti, ma anche lei è stata colpita nel profondo. E adesso sono propria curiosa di capire quali strade prenderà visto che è chiaro che si è stancata dei mezzi legittimi dell’FBI…spero che rinsavisca alla svelta perché è uno dei personaggi che mi dispiacerebbe perdere (al contrario di Reade che ormai è utile quanto Matt Donovan in TVD).

E ha ragione da vendere Kurt quando dice a Patterson che ormai Sandstorm non è più solo un caso, che ormai è diventata PER TUTTI LORO una questione PERSONALE. Perché ognuno di loro non è più quello che era nel pilot, ognuno di loro ha messo in gioco se stesso, chi più di altri certamente, ma tutti hanno perso qualcosa. Sandstorm ha sconvolto le loro vite.

Stavo anche pensando che non ne azzecco mezza vista la piega che ha preso la storia di Patterson, diciamo che la sua rielaborazione della situazione non si era conclusa con la distruzione di casa sua, anzi. E il suo comportamento nei confronti del povero Stuart (che tra l’altro si è dimostrato anche in gamba visto che ha preso in mano la situazione gestendo l’emergenza è supportato Kurt e Jane) è sicuramente comprensibile ma onestamente mi chiedo: quanti collaboratori si farebbero prendere per il collo dal proprio capo?!? Roba da licenziarsi nel momento stesso in cui succede… MA, è interessante vedere come la paura di Patterson non nasca dalla non fiducia negli altri (non solo almeno), ma dal suo mettere in dubbio se stessa e le sue capacità. Nel non fidarsi nel suo istinto. Mi ha fatto, ancora una volta, molta tenerezza. Spero però che la consapevolezza dichiarata della sua paura sia l’inizio della risalita, insieme alle parole di Kurt. Kurt ha capito che qualcosa non va, e ha detto a Patterson due cose importanti: la prima è che un leader è tale anche per la sua capacità di delegare e di far crescere il suo team. Quante volte ho sentito questa frase dal mio capo, e non c’è niente di più vero, un leader sta in mezzo al suo team e lo guida, dando a ciascuno le corrette indicazioni e le responsabilità per crescere professionalmente e umanamente. La seconda frase di Kurt è stata proprio quella che ho già riportato, ovvero che ormai questo è un caso personale e che, proprio per questo, LORO DEVO ESSERE UNITI, DEVONO COPRIRSI LE SPALLE E SUPPORTARSI, COME UNA FAMIGLIA. Perché di fatto se ci pensiamo, chi altri hanno? Kurt alla fine è rimasto solo, la sorella ha cambiato città, così come la madre della sua futura figlia e Nas uscita di scena, Patterson praticamente non ha nessuno e sia per lei che per Tasha e Reade non abbiamo alcuna informazione su genitori o fratelli e sorelle…questa squadra è una FAMIGLIA.

Una cosa che mi ha lasciata un po’ così è stata la piega che ha preso (ancora una volta) il rapporto tra Kurt e Jane.

Finalmente si erano riavvicinati, si stavano anche quasi baciando e invece SBAM! Siamo tornati a inizio stagione, con la fiducia di Kurt verso di lei sotto i piedi. Ancora. Ora, io capisco che non sia piacevole, ma seriamente che pista avrebbero potuto seguire sulla madre di Taylor?!? È probabile che l’abbiano ammazzata proprio per evitare uno un controllo diretto del DNA tra Jane ed Emma, ma poi anche perché la madre avrebbe riconosciuto sua figlia, più o meno. Quindi Emma non era che un ostacolo alla copertura di Remi e al suo avvicinamento a Kurt.

Parlando poi della scena con Roman in palestra…tutto comprensibile sicuramente ma di fatto c’è che non si può pensare che il passato sia il passato e poi appena ti toccano sul personale dai fuori di matto e cancelli tutto. Ma l’hai detto tu a Patterson che ormai è tutto personale…ma ce la fate autori?!?! Mi sembra un assurdo totale, fatto solo per creare un allontanamento forzato (per un riavvicinamento nel finale?!?!? MA SPERIAMO ANCHE PRIMA!!!). Anche perché Kurt, mio caro, nel tuo caso è tutto personale. Tu sì che sei una pedina; e capisco che sia terribile scoprire di non avere avuto MAI il controllo della propria vita, però insomma ci sono modi e modi di reagire. Anche perché obiettivamente Kurt aveva di fronte Roman 2.0 che di fatto non è la persona che ha ucciso Emma, quindi della tua rabbia e del tuo dolore può solo uscirne frustrato, più di quanto non sia già.

E non è vero che Kurt non si fida di Jane, glielo dice anche che è l’unica persona di cui si fida (sul campo almeno). Il punto è che Kurt non sopporta che lei abbia deciso per lui, non gli abbia dato una possibilità, che non abbiamo affrontato la cosa insieme. Questo è il punto. E il fatto che adesso lui debba metabolizzare il tutto ci sta…spero però che non ci ripropongano le stesse interazione di inizio stagione, andiamo avanti autori, è meglio.

Infine, il colpo di scena finale: Roman si taglia e con Jane che lo cura riemerge un ricordo, ebbene sì, proprio quello di Remi che lo zippa…si può essere più sfigati di così?!? Con tutto quello che poteva ricordare proprio quello! Ma, a parte questo, va bene che Roman ce l’hanno spacciato per sociopatico ma così mi pare un po’ troppo: il pomeriggio dice a Kurt che non è più quella persona orribile e adesso che fa? Scopre che Jane gli ha mentito e SBROCCA CHE NEANCHE VITTORIO SGARBI OSPITE A MATRIX. Autori fate pace con il vostro cervello perché così non ce la si fa. Non dico che non doveva incazzarsi, ma tra l’arrabbiarsi e il cercare di uccidere la propria sorella ce ne passa di acqua sotto i ponti…e va bene che questa situazione dell’essere senza ricordi ti ha privato di tutto, però mi pare troppo visto il percorso del personaggio. E’ DECISAMENTE TROPPO.

Non ci rimane che aspettare e vedere…

QUESTO E QUELLO…

1.La scena di Tasha seduta su una bomba a pressione con Kurt che vuole mettere un frigorifero al suo posto mi ha fatta davvero ridere…certo, una scena del genere non dovrebbe essere proprio divertente visto che potevano saltare tutti per aria, però è stata simpatica…

2.Io la dottoressa Sun proprio non la reggo…ma poi dice delle cose inutili, si è laureata con i punti delle merendine, è ufficiale. Fatela fuori prima del finale vi prego.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio, intitolato “Mom” e in onda venerdì! -2 al finale!!!

 

 

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Nata negli anni 80, grazie al suo papà clone di Magnum P.I., cresce a pane e “Genitori in blue jeans” (dove si innamora di Leonardo di Caprio che troverà poi in quei film tanto amati come "What's Eating Gilbert Grape" o “Total eclipse”), l’uomo da 6 milioni di dollari, l’A-Team, Supercar e SuperVicky. L’adolescenza l’ha trascorsa tra Beverly Hills 90210, Santa Monica e Melrose Place..il suo cuore era sul pianeta di Mork e alle Hawaii..anche se fisicamente (ahimè) era sempre e solo nella provincia bergamasca. Lettrice compulsiva fin dal giorno in cui in prima elementare le hanno regalato Labirinth è appassionata di fantasy (Tolkien è il suo re, Ann Rice e Zimmer Bradley le sue regine) e di manga (Video Girl AI in primis per arrivare a Paradise Kiss e Nana), anche se ultimamente è più orientata a letture propedeutiche pediatriche! Ama studiare (tra laurea, dottorato e master ha cominciato a lavorare a 28 anni!!) ed imparare, ma non fatela arrabbiare altrimenti non ce ne è per nessuno!

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