Home Black Sails Black Sails | Recensione 4×10 – XXXVIII [SERIES FINALE]

Black Sails | Recensione 4×10 – XXXVIII [SERIES FINALE]

5
Black Sails | Recensione 4×10 – XXXVIII [SERIES FINALE]

In certi casi vorrei DAVVERO trovar le parole giuste per iniziare una riflessione. A volte, quando qualcosa mi COLPISCE, mi ritrovo con un milione di pensieri che mi frullano in testa ma l’incapacità di esprimermi con frasi di senso compiuto perché non ci sarebbe modo di rendergli giustizia.

Questa è l’attuale situazione emotiva in cui mi trovo dopo aver visto il SERIES FINALE di Black Sails, forse uno dei migliori EPILOGHI mai visti per una serie tv, forse qualcosa di così GRANDE che difficilmente potrà essere superato da qualcos’altro. Dovreste davvero vedermi in questo momento: un sorriso stampato in faccia, gli occhi ancora lucidi per le emozioni che son riusciti a trasmettermi e quella strana sensazione di aver appena assistito quasi ad un evento STORICO.

Lo so, sto esagerando, COME SEMPRE, ma quando si finisce per affezionarti così TANTO a una serie, ad innamorarti così follemente a dei personaggi fittizi e  farti coinvolgere a tal punto nelle loro storie e avventure è praticamente impossibile non essere un minimo influenzata dalla FINE di tutto.

Black Sails, per congedarsi con i suoi telespettatori, ci concede e regala ben un ora e dieci minuti di episodio, perché giustamente le cose, quelle fatte bene, hanno bisogno del loro tempo. Più di un ora dei nostri pirati, di combattimenti accompagnati dall’ANSIA pura, di paura, di speranze e di tanti interrogativi e meraviglia che ci tengono la mano sino al momento in cui, davanti ai titoli di coda, si è costretti a lasciarla andare.

(Me la concedete una CITAZIONE di Doctor Who vero?)

Penso che questa frase descriva perfettamente come ci si senta dopo la visione di questo finale, una gioia e felicità per aver assistito a ciò che ci hanno raccontato e allo stesso tempo un velo di tristezza nel rendersi conto che questa è effettivamente l’ultima volta che vedremo i personaggi e le storie che in questi 4 anni abbiamo imparato a conoscere e amare.

E ora BASTA o torno seriamente a piangere, concentriamoci su quello che è SUCCESSO e mi ha scosso così tanto o resterò tutta la giornata a farneticare del mio amore per questa serie e tutte le persone che vi lavorano.

Anche stavolta non c’è nessun salto temporale, nessun avanzamento della storia o cambio d’ambientazione e così ci ritroviamo nuovamente CATAPULTATI dentro i terribili avvenimenti con cui si era chiusa la scorsa puntata. Rogers e la sua vigliaccheria (o ottima strategia), la carneficina di pirati e il tentativo da parte dei pochi sopravvissuti di mettersi al riparo e salvare il salvabile. In queste concitate scene vediamo ancora una volta un Governatore accecato dal suo ODIO folle nei confronti dei pirati, Billy completamente PERSO in un gioco pericoloso che ormai lo ha stretto tra le sue grinfie e Flint, Silver e Israel aiutare quei poveri fortunati che son riusciti a raggiungere la spiaggia. Tempestivo, per evitare lo sterminio anche dei restanti sopravvissuti, è in questo caso l’arrivo di Jack, che trovata la strada o meglio la via per Skeleton Island entra TRIONFANTE nelle acque nella quale si stanno decidendo le sorti di questa GUERRA di cui tanto si è parlato. La sua nave mette allora in allerta gli inglesi, che abbandonati i loro obbiettivi di morte tornano sulla loro nave e navigano velocemente verso il mare aperto dando così la possibilità a Jack e compagni di salvare i loro compagni a terra e riordinare le proprie idee.

Qua ci ritroviamo davanti alla PRIMA grande scena, al primo vero confronto tra i pirati che simboleggiano i TRE forti poteri in campo. Da una parte abbiamo Jack, giunto fin qua per ELIMINARE la minaccia del Governatore ed assicurarlo alla legge, uccidere Flint per dimostrare a Madame Guthrie la serietà delle sue intenzioni e nella speranza di recuperare il suo forziere di gemme. Dall’altra troviamo Flint e Silver, DIVISI da un incomprensione iniziale ma anche da ideali e piani per il futuro diversi. Flint e questa su GUERRA che deve assolutamente avere luogo, motivo per il quale hanno bisogno di recuperare Madi VIVA, riportare il forziere ai Cimarroni e sconfiggere una volta per tutte Rogers e Silver con invece come unico obbiettivo quello di salvare la donna che ama e di mettere fine a tutto questo. Tre diversi personaggi, con le loro idee, le loro motivazioni, i loro ideali, DIVISI dai propri obbiettivi ma con almeno una cosa in comune: la volontà di DISTRUGGERE Rogers.

Questa è la ragione per la quale Jack mette da parte il suo piano iniziale, anche se probabilmente si era già reso conto di quanto fosse per lui irrealizzabile, e decide di cedere il comando della nave al più esperto Flint, di mettersi in seconda fila, pronto all’azione. Questo da modo a Flint e Silver di parlare, di tentare ANCORA UNA VOLTA di chiarire le loro divergenze perché solo quando le loro menti sono un tutt’uno i due diventano INVINCIBILI. Ma a questo punto, quella che sembrava un alleanza solida e indistruttibile, comincia a traballare e se nonostante da una parte vi sia tutta la volontà di ricostruire quello che avevano, la comprensione nei gesti disperati fatti dal compagno, dall’altra Silver sembra meno disposto a trovare un punto comune per risolvere la loro questione. Vediamo dunque ancora una volta un Flint più emotivo, quasi più fragile che si apre ancora una volta con Silver per dimostrargli quanto DAVVERO sia importante per lui il loro rapporto. Un uomo che capisce e giustifica il tentativo di ucciderlo mosso da parte del compagno perché lui probabilmente si sarebbe comportato allo stesso modo se ci fosse stata anche solo una possibilità di riavere Thomas tra le sue braccia. Un Flint più UMANO, un Flint che si avvicina a quel James che aveva invece abbandonato per ricoprire il ruolo del TENEBROSO e TEMUTO Capitano.

Eppure ormai Silver sembra aver preso la sua decisione, e anche se inizialmente acconsente al piano di Flint dentro di se SA bene quello che è meglio per lui e per Madi ed è ciò che farà. Messo però da parte questo e un dialogo con un Jack che attentamente si è reso conto dei problemi in paradiso tra i due che sapientemente non ci viene mostrato (ma è facile intuire di cosa abbiamo parlato), i pirati veleggiano allora verso la foce, a caccia della nave del Governatore nel tentativo di abbordarla, catturare l’equipaggio e così Rogers e salvare la vita di Madi.

Le scene della BATTAGLIA navale e dell’abbordaggio sono SPLENDIDE, un misto di ANSIA e paura per la sorte dei nostri protagonisti, di morti e feriti di entrambe le parti e di incredibili inquadrature e combattimenti che si susseguono freneticamente. Ancora una volta a DECIDERE in qualche modo l’esito di questo scontro, permettendo ai pirati di porsi in una posizione di vantaggio rispetto agli inglesi è l’acuta mente di Flint, la sua visione d’insieme e la sua geniale strategia che lo porta inevitabilmente ad uno scontro diretto e finale con quello che attualmente era diventato il suo principale “nemico”: Billy. L’uomo, ormai consumato dai sensi di colpa per aver tradito i propri compagni, per aver iniziato questo percorso di vendetta per uccidere FLINT ma essere finito in un circolo vizioso di morte e sangue dalla quale non potrà mai uscire, non ci vede dalla rabbia e si scaglia con tutto ciò che ha contro quello che considera il MALE peggiore.

Il loro scontro mi ha tenuto incollata allo schermo per TROPPO tempo, ho temuto per la sopravvivenza o incolumità di Flint nonostante fossi al 99% sicura che sarebbe uscito vivo almeno da quella loro personale battaglia. E nell’ultima scena, in quel loro ultimo momento, quando vediamo Billy attaccarsi alla corda e Flint tentare di resistere e risalire su la mia mente ha viaggiato sino alla loro PRIMA incomprensione, a quell’incidente, alla volontà di Flint di mettere Billy a tacere condannandolo nelle acque che avevamo visto nella prima stagione. Così, tra loro due, tutto finisce come era iniziato, il fatto che ha sancito la nascita dell’ODIO di Billy nei confronti di Flint è anche il modo in cui tutto si risolve, separandoli ancora una volta e, ve lo anticipo già ora, costringendo nuovamente il giovane Bones a svegliarsi su una spiaggia, coperto di sabbia e acqua, PERSO e ABBANDONATO da tutti.

Son rimasta molto sorpresa, sempre nella battaglia, da come Jack sia riuscito a cavarsela e sia andato addirittura a sfidare Rogers nonostante credo sapesse anche lui fosse al di sopra delle proprie capacità. A dargli man forte però c’è proprio Flint e insieme i due, in una scena ICONICA, mettono in ginocchio l’uomo che così tante volte aveva attentato alla loro sopravvivenza. Il volto del Governatore SCONFITTO è stata pura gioia, quella frecciatina da parte di Jack sulla barbara tortura di Barbanera la ciliegina sulla torta ma anche vederlo così deluso e ormai pronto ad accettare il suo destino per mano delle persone che ODIAVA più al mondo è stato un bel bonus.

Una scena CHIAVE che ho adorato e temuto allo stesso tempo è stata quella di Silver durante il combattimento nel momento in cui lasciando ai suoi compagni l’azione sul ponte si è recato direttamente nella stiva alla ricerca di Madi. In alcune scene precedenti si era infatti visto Billy portare un coltello alla gola della donna, e nonostante questa non gli avesse dato nessuna soddisfazione ma anzi avesse demolito le sue idee, con una persona ormai instabile come il pirata non era semplice capire cosa fosse successo. Silver dunque avanza lentamente tra le ombre sino ad incrociare un ragazzo impaurito nascosto dietro alcune casse che ho riconosciuto fin dal primo sguardo e ancor prima lo rivelasse lui stesso: il cuoco. Ironico come tutto ci riporti alla prima stagione, a quando TUTTO sia INIZIATO, come un grande serpente che finisce per mordersi la coda in un circolo vizioso e da cui nessuno può uscire. Silver si ritrova davanti ad una versione di lui stesso ALCUNI anni prima, forse meno spaventato e più sbruffone e sicuro di se, ma comunque è innegabile il confronto tra quello che era e quello che è diventato.

L’uomo che risparmia dunque quella sorta di sua versione passata si fa accompagnare sino alla porta della stanza dove è rinchiusa la donna che ama ed aprendola con una lentezza disperata si ritrova davanti ad una scena terribile. La sua Madi è là, immobile e immediatamente tutte le certezze dell’uomo crollano lasciando il posto al DOLORE di aver perso la persona a cui teneva più al mondo, la persona con la quale vedeva il futuro. Tutto ciò dura però pochi secondi, non da nemmeno il tempo alla rabbia di accendersi e dominarlo perché Madi non è MORTA, stava solo là ferma a farci prendere qualche infarto e così i due possono riunirsi proprio nel momento stesso in cui TUTTO è finito, in cui la battaglia di Skeleton Island è VINTA.

Arriviamo dunque agli accordi finali, Madi viene riportata dalla sua gente mentre Silver, Flint e Jack (sulla nave) si accertano di recuperare il forziere di gemme dato che l’unico a conoscere il luogo ove è stato sepolto è proprio il capitano. Ma quella che sembra un operazione di routine, una semplice passeggiata nell’entroterra e una successiva scarpinata per trasportare il peso di tutte quelle ricchezze in realtà ha tutto un altro significato e Flint si accorge subito di questa cosa, dimostrando ancora una volta di quanto sia brillante e acuto. Si isola dunque dal gruppo per farsi raggiungere da Silver, il suo compagno e farsi rivelare cosa sta veramente per SUCCEDERE e come stanno davvero le cose. E qua vorrei fare un KUDOS grande come una casa a Luke e Toby perché a MIO parere ci regalano probabilmente una delle scene più INTENSE e GRANDI della serie, con un confronto tra Silver e Flint che ricorderò sino alla fine dei miei giorni. Dei dialoghi così POTENTI, un interpretazione così SENTITA e una verità detta a denti stretti che porta i due a prendere due strade COMPLETAMENTE differenti. Questa scena è per me così importante perché non solo è la CHIAVE delle episodio e di tutte le risoluzioni finale ma perché è anche l’ULTIMA in cui vediamo due pilastri della serie trovarsi nello stesso posto, prima di dividersi mentalmente e fisicamente e probabilmente di non rivedersi MAI più.

Anche in questa scena ho trovato TANTI riferimenti al passato, e non solo nel ricordo di Thomas, in quello che ha motivato Flint per tutti questi anni e che ha dato fuoco a questa sorta di rivoluzione, ma anche nelle vere e PROPRIE frasi che i personaggi si dicevano, in quel confronto aspro e drammatico in cui si rendevano conto di non essere più sulla stessa lunghezza d’onda, di volere cose diverse ma allo stesso tempo di lottare ENTRAMBI per una cosa sola: il loro amore.

Son i ricordi che ci portano ad apprezzare quanto MAGNIFICA sia questa serie, quanto mai NULLA sia stato lasciato al caso ed ogni cosa torni con un significato diverso. Ci viene dunque mostrato un Flint SOFFERENTE nel vedere il proprio compagno così determinato a fermare quella GUERRA per cui tanto hanno rischiato la loro vita e sacrificato ogni cosa e un Silver che invece è ora distrutto dalla possibilità di doverlo uccidere pur di mettere fine a quella folle rivoluzione che non porterà altro che morte su di loro.

E così, quando tutto sembra non si possa più risolvere Silver punta una pistola contro il compagno e in lontananza si avverte uno sparo.

CAMBIO DI SCENA.

Ecco, già questo dovrebbe essere ILLEGALE perché lasciarci con il dubbio su cosa sia davvero successo nella foresta è una cosa CRUDELE ma allo stesso tempo se la scena successiva si apre con la presenza di Anne allora, per quanto mi riguarda, è già tutto perdonato.

C’è infatti un salto temporale, non è specificato esattamente di quanto tempo, ma tra le strade di Philadelphia torna  camminare anche Jack e Anne correndo fuori tra la nave gli getta le braccia al collo in un gesto d’amore che mi ha fatta sciogliere. Che la donna credesse o meno che Jack sarebbe riuscito a ritornare, rivederlo là davanti a lei, camminarle incontro, REALE, è bastato perché Anne perdesse il controllo e si lasciasse andare in quell’abbraccio che silenziosamente voleva dire tante cose.

Purtroppo le questioni d’amore e affetto son subito sostituite da questioni politiche ed è Jack il PRIMO a rivelarci che Flint non è morto ma ha abbandonato la causa, è stato dissuaso a terminare quella sua GUERRA e non costituisce più alcuna minaccia. Inizialmente questa a Madame Guthrie non sembra una cosa positiva, ma dopo che l’uomo le fa notare che per via del fatto che non è stato necessario ucciderlo e non ci son stati martiri nessuno seguirà le sue orme o tenterà di onorare il suo nome, anche la donna si convince di come questa si sia rivelata la soluzione migliore alla fine. Con l’aiuto di Max, il nuovo Governatore da lei scelto e tutti gli elementi che ha in mano, compresa l’udienza e condanna di Rogers a cui Jack parteciperà volentieri, la signor Guthrie non può far a meno che accettare questo PATTO e fornire al duo tutto quello che hanno richiesto, permettendo così a Nassau di prosperare.

Un altro cambio di scena e ambientazione ci permette invece di conoscere anche il DESTINO di Flint e Silver e cosa è DAVVERO successo tra i due nella foresta. Con il patto siglato dai Cimarroni che non proseguiranno questa guerra osserviamo come era facile immaginare tutta la delusione del volto di Madi e quasi l’odio che ora prova nei confronti dell’uomo amato per averle sottratto la possibilità di quella GUERRA, di quella speranza per la sua gente, di cambiare il mondo conosciuto. Ma Silver, per quanto possa magari essere ritenuto un gesto egoistico, non ha preso la sua scelta a cuor leggero ed è disposto a vederla soffrire in quel modo e tenerlo a distanza pur di sapere che quanto meno è VIVA e non le è stata sottratta dalla guerra senza fine in cui voleva gettarsi. Quando poi la donna con i suoi dubbi insinua che Silver non abbia solo tradito la sua fiducia ma anche quella del suo AMICO e COMPAGNO l’uomo è rapido a contraddirla e così far luce su cosa si siano detti i due in quella scena che ci è stata nascosta.

Come infatti avevamo visto prima di sentire per l’ultima volta la SPLENDIDA sigla, John aveva mandato un suo uomo in un certo luogo suggerito da una storia di Max, un luogo in cui venivano mandate le persone ricche da far sparire ma non uccidere. Un luogo in cui, secondo il suo pensiero e le sue sensazioni, si poteva nascondere un più vecchio ma VIVO Thomas Hamilton.

Tutto questo ritorna dunque nel momento in cui Silver spiega che NO, non ha ucciso Captain Flint ma lo ha disfatto, ha tolto James da quel personaggio e lo ha riportato indietro nel tempo, all’uomo che era prima di indossare la maschera del terribile capitano, un ruolo che si era cucito addosso fin troppo bene. La NASCITA di questo personaggio era stata causata da un evento doloroso che aveva segnato la sua vita, la morte dell’uomo che amava Thomas, per cui secondo Silver l’unico modo per riportarlo indietro e costringerlo ad abbandonare i suoi ideali di guerra e vendetta, di rabbia e odio, era quello di ridargli la speranza. John confida allora a Flint di aver TROVATO Thomas e di essere disposto a portarlo da lui, e nonostante l’uomo faccia inizialmente resistenza e si rifiuti a credere a quella che considera una sporca menzogna, alla fine accetta di andare nel luogo indicato e alla fine si abbandona totalmente a quella possibilità di VERA felicità per lui. Una felicità che non deriva più dal MARE, dalle battaglie, dalle spade, dal sangue, dalle strategie, MORTE e VITTORIE ma dal sentimento che per primo lo ha spinto in quella sua vita: l‘AMORE.

(Secondo episodio della prima stagione, RIPETO, TUTTO TORNA)

E così James abbandona Flint e nonostante, per come l’ho intesa, si ritroverà a lavorare in quelle piantagioni, l’uomo è veramente e finalmente LIBERO di quel fardello che ha gravato per anni su di lui. Camminando a passo lento, ancora incredulo, forse quasi impaurito dalla possibilità di ritrovare un amore che credeva perduto, si avvicina così alla piantagione e uno dei lavoratori cattura subito la sua attenzione. Quando poi i loro occhi si incontrano, quando James e Thomas si rendono conto che sta per accadere una cosa in cui nessuno dei due CREDEVA, ha inizio una delle scene più belle dell’episodio. Vediamo i passi incerti, lo sguardo fisso e poi quei SORRISI, quell’abbraccio e quel BACIO, i due sono finalmente riuniti e nient’altro ha IMPORTANZA.

Avevo ipotizzato un simile ESITO ma davvero non ci speravo, è stato tutto così PERFETTO che mi son accorta di aver un sorrisone stampato in faccia solo a scena finita. Flint ha ottenuto un HAPPY ENDING meritatissimo e di questo non posso che essere più che felice!

Per quanto riguarda Silver invece, nonostante l’uomo abbia spiegato quello che prova, le sue motivazioni e di come alla fine in realtà abbia AIUTATO Flint a trovare ciò che stava cercando inconsapevolmente da una vita, si ritrova a dover assistere ad una reazione molto dura da parte di Madi. La donna vuole solo essere lasciata in pace. Si rende conto che tutto questo suo piano non è stata una cosa dell’ultimo minuto e di come John abbia pianificato tutto questo alle sue spalle TANTO tempo prima, l’abbia ingannata e dunque TRADITA.

Splendido anche il parallelismo nelle parole di Silver, il modo in cui l’uomo, per le persone a cui tiene, sia disposto ad attendere il tempo necessario affinché riconsiderino le loro azioni. E questo dimostra ancora una volta che anche Silver è un uomo buono e il fatto che avesse in precedenza seriamente considerato l’ipotesi di uccidere Flint fosse solo perché accecato dalla rabbia.

 

Eventualmente però, nel FINALE, vediamo come la pazienza di Silver venga ripagata (per come l’ho interpretata io) con l’arrivo di Madi sulla spiaggia e la possibilità di risolvere tutto, di andare avanti e tornare ad amarsi come prima. Costruire un futuro insieme e vivere lontani da quella GUERRA che avevano rischiato di combattere nonostante il nome di Long John Silver continuerà a riecheggiare ed essere pronunciato da molti.

Prima di lasciarci completamente però l’attenzione torna nuovamente a Nassau, non si sa esattamente quanto tempo dopo ma sicuramente, per via di come la troviamo, non a distanza di pochi giorni. Scopriamo chi sia il nuovo Governatore e vedere il signor Featherstone in quella carica mi ha strappato un sorriso, scopriamo e soprattutto SENTIAMO tramite le parole di Jack (molto cantastorie in questo momento) cosa è successo e cosa succederà, come stanno andando le cose e come sono andate. Ancora una volta, a mio parere, troviamo l’ennesimo riferimento al passato, nel momento in cui Jack e Max si ritrovano a gestire in armonia questa nuova situazione a Nassau:

E tutto questo viene fatto e narrato ad un nuovo pirata appena arrivato sull’isola, uno che probabilmente vuole sentire ancora una volta le mitiche storie di Long John Silver, del Captain Flint, di Vane e del forziere di gemme sepolto chissà dove in un Isola Misteriosa. Fin dalla prima scena, solo sentendo la voce ho iniziato a sospettare qualcosa, ma quando Jack lo ha portato sulla sua nave e vedendo il modo in cui Anne lo squadrava son arrivata a convincermi TOTALMENTE che quello non fosse un semplice pirata ma bensì una ragazza travestita da tale. Quando poi ho sentito quel nome ho letteralmente urlato dalla gioia.

Mark Read, come sapete o forse no, è il nome che usava MARY Read, famosissima piratessa seconda solo ad Anne Bonny, per nascondere il fatto che fosse una donna e che ha navigato per qualche tempo insieme a lei e Calico. Ho sempre sperato la introducessero in Black Sails e anche se il fatto di vederla proprio negli ultimi minuti è solo un contentino son comunque stata felice di averla vista ALMENO una volta.

Inoltre vedere lo show chiudersi proprio con DUE dei miei personaggi preferiti, con quel LEGAME e rapporto che ha saputo emozionarmi fin da subito, è stata una cosa che ho apprezzato TANTISSIMO. Il fatto che la pirateria sia ancora tollerata, che Anne e Jack siano ancora in attività, che Anne abbia RITROVATO il suo cappello (LE COSE IMPORTANTI), e che i due siano sempre INSIEME son tutte cose che mi scaldano il cuore.

La serie si chiude però in realtà con un simbolo, con una BANDIERA, con il famoso Jolly Roger di Calico Jack che viene qua mostrato per la prima volta e rappresenta che i PIRATI non MORTI, la loro era non è del tutto finita e per quanto mi riguarda, questi pirati, vivranno per sempre nel mio cuore e nei miei ricordi (come sono poetica).

Siamo alla fine mie cari lettori, non solo alla fine dello show ma anche a quella di questo ciclo di recensioni e vorrei dire che per me è stato un ONORE aver la possibilità di parlare di questa serie che AMO e di poterla raccontare tramite i miei occhi e i miei pensieri oltre che tramite un analisi più oggettiva. Voglio ringraziare dunque Luca per avermi affidato queste recensioni, nonostante Black Sails sia una serie di nicchia e che sicuramente non richiama un gran numero di pubblico (ingiustamente) e tutti voi che mi avete seguito sino alla fine.

Voglio ringraziare dunque  Jonathan E. Steinberg e Robert Levine per aver IDEATO questo gioiellino, STARZ per averci dato la possibilità di vederlo e tutti coloro che ci hanno lavorato per aver dato vita a un vero e proprio CAPOLAVORO. Voglio ringraziare poi separatamente lo splendido CAST che ci ha accompagnato in questi anni, per citarne alcuni i due Toby, Hannah, Jessica, Clara, Ray i due Luke, Zethu e Tom e anche gli attori i cui personaggi non son riusciti a raggiungere questa quarta stagione come Zach, Louise o Mark, GRAZIE per aver dato vita a dei personaggi così MERAVIGLIOSI.

E poi voglio ASSOLUTAMENTE sapere cosa ne pensate VOI, come vi è sembrata la puntata, cosa avete da dire su questo SERIES FINALE! Soddisfatti o no? Vi aspettavate quello che è successo? Chiedevate forse di più? Davvero, attendo tutti i vostri commenti, è l’ultima occasione per poterli leggere qua per me.

Io personalmente so, che senza Black Sails mi sentirò un po’ vuota e che proverò quella sorta di lutto televisivo ma il fatto che sia finita in QUESTO modo e su QUESTO livello mi consolano e non poco. Probabilmente farò un rewatch e quando ne avremo bisogno i pirati saranno ancora là pronti a farci rivivere la loro storia ma sino a quel momento io starò qua a riguardare questo episodio e AMMIRARE quale bellezza ci è stata concessa.

Perché la loro è stata una storia EPICA e come tale va RICORDATA!

Previous article Gotham | La trasformazione di Bruce
Next article Blindspot | Recensione 2×17 – Solos
Avatar photo
Nata nel non troppo lontano 1994 si dimostra subito particolarmente affine ai programmi televisivi cominciando la sua vita da divoratrice pomeridiana e seriale di cartoni sino a scoprire il mondo delle serie tv. La memoria non è proprio il suo forte, il suo primo ricordo risale ad una notte passata in compagnia di tre bellissime streghe indaffarate ad eliminare il demone di turno. Fu amore a prima vista, e da Streghe si passò velocemente a Smallville e Buffy per poi venir letteralmente catapultata nel meraviglioso regno dei Telefilm! "Questa è l'ultima serie che comincio!" è la sua citazione più frequente anche se affascinata da qualsiasi cosa in cui si imbatte, non importa di che genere, si ritrova costantemente a doversi districare tra mille show e finisce con l'innamorarsi follemente di personaggi che solitamente non si ritagliano molto spazio o son destinati a far brutte fini! Alcune delle serie nella sua lista sono: Once Upon a Time, Doctor Who, NCIS Los Angeles, Grey's Anatomy, New Girl, The Vampire Diaries, Arrow, Revenge, Castle e tanti altri che vi risparmio per salvarvi da un elenco esageratamente lungo. Ossessiva compulsiva, dalla lacrima facile e dalla risata isterica ama criticare e commentare qualsiasi cosa la colpisca, solitamente senza alcuna ragione!

5 COMMENTS

  1. Tu arrivi in anticipo con la recensione e io in ritardo con il commento, ma eccomi qui!
    Partendo dal fatto che ho un vuoto da quando ho finito l’episodio, così tanto che oggi appena uscita dall’università mi sono fiondata a comprare l’isola del tesoro e leggere alcuni di quei nomi è stata un’emozione unica.
    Mi sono avvicinata a questa serie solo recentemente, ma è stato un ONORE immenso e merita davvero molto ed è troppo poco riconosciuta.
    Non sono mai stata un’appassionata di pirati o di questo periodo della storia, non avevo mai letto l’isola del tesoro e probabilmente le mie conoscenze sulla pirateria si fermavano al classico stereotipo che ci viene mostrato in Peter Pan o nei Pirati dei Caraibi, però con questa serie mi sono appassionata in modo incredibile, sono rimasta ESTASIATA di fronte al modo in cui hanno rappresentato questo periodo e questa categoria di persone, Flint, Jack, Vane etc… non sono MAI stati SOLO pirati, sono sempre stati uomini, umani, spesso spietati, crudeli, ma incredibilmente UMANI e questo mi ha fatto innamorare della serie.
    Perché se mi dicono “Oh, è una serie sui pirati!” io mi aspetto BATTAGLIE, GUERRE, MORTE, SANGUE, AZIONI VILI (non che sia mancato tutto ciò) ma non mi aspetto di certo che alla base di TUTTO ci sia l’AMORE, l’AMICIZIA, il RISPETTO, i legami che possono fortificarsi o spezzarsi, l’importanza di una storia che viene raccontata, l’impatto che hanno le parole, l’UMANITA’, l’assenza di un vero e proprio confine tra bene e male e potrei continuare.
    Black Sails per me è stato un assoluta SORPRESA e così è stato questo finale.
    Visto come sono andate molte cose o come si prospettava la situazione, io mi ero immaginata un finale TRAGICO.
    Invece mi sono ritrovata sorpresa, perché sì sicuramente una nota amara viene lasciata per l’epilogo della tragica storia tra due pilastri della serie: Silver e Flint, ma nel bene o nel male tutti più o meno hanno avuto un HAPPY ENDING. Chi l’avrebbe mai detto?
    Tutto è un ciclo che si chiude, ho amato OGNI riferimento, ho amato come OGNI storia si è chiusa così come è iniziata diciamo, in modo CIRCOLARE.
    Partendo da Flint che, sì ci avevo PENSATO e forse SPERATO, ma non lo avrei mai immaginato davvero e invece ci siamo ritrovati da una scena incredibilmente intensa, una delle più belle della puntata.
    Ho sempre amato il personaggio di Flint, ma più di tutto ho amato James McGraw, l’uomo che si nascondeva dietro la maschera dello spietato Capitano, l’uomo che ha amato in modo incondizionato, l’uomo che spinto da quell’amore incredibilmente forte ha perso sé stesso probabilmente, ma ora in questo finale, tra le braccia di quell’uomo che credeva ormai perso per sempre io ho rivisto proprio JAMES, ed è stato INCREDIBILE.
    Miranda glie lo ha sempre detto “I think you are fighting for the sake of fighting. Because it’s the only state in which you can function. The only way to keep that voice in your head from driving you mad.”, ma ora può smettere di combattere solo per il gusto di farlo, ora, con Thomas al suo fianco, può tornare a funzionare.
    Incredibilmente simbolica anche la scena di SIlver che incontra un CUOCO, un ragazzo che è probabilmente la versione si sé stesso di qualche anno prima ed ecco appunto che ritorna questo schema circolare, dove tutto finisce come è iniziato. AMO quando le serie fanno così per gli epiloghi.
    Meravigliosi Jack e Anne, onestamente avevo TEMUTO il peggio, ma invece a quanto pare uno show come Black Sails ha preferito darci un finale dove l’amore ha avuto il suo trionfo e così come abbiamo avuto Thomas e Flint, anche Anne e Jack hanno avuto il loro HAPPY ENDING, ho amato vedere Mark /MAry Read… ho quasi strillato quando ho CAPITO e il ruolo che ha avuto Jack in tutto questo è MERAVIGLIOSO, il suo raccontare la storia mi ha dato i brividi.
    VORREI STAPPARE LO CHAMPAGNE PER LA FINE DI ROGERS!! Jack è stato grande.
    Un’altra cosa che mi fa IMPAZZIRE di Black Sails è che nonostante la serie nasce come prequel di un libro che racconta principalmente di UOMINI i creatori sono riusciti a mettere su una serie INCREDIBILMENTE FEMMINISTA, amo il ruolo che hanno le donne e la loro importanza e ho amato quando mentre Jack parla della gestione del potere dicendo che è in realtà è molto più complicato di così vediamo l’inquadratura spostarsi verso MAX, meraviglioso davvero.
    Ora questo è stato un po’ il MIO commento a questo episodio, ma ora parlando del TUO volevo dirti che è stato un PIACERE IMMENSO per me leggerti e rivivere ogni episodio attraverso le tue parole, ho amato il tuo amore per questa serie, è EVIDENTE quanto sia importante per te, abbiamo avuto pareri anche contrastanti a volte, ma ciò lo ha reso solo più interessante e bello.
    Mi mancherà da IMPAZZIRE questa serie e ammetto che mi mancherà molto anche leggere le tue parole, questa serie mi ha donato tanto e non so spiegare a parole quanto sia grata ad ognuno di loro, creatori, cast, crew, TUTTI.
    E tu hai reso onore a questa serie nel miglior modo che potevi, mi piacerebbe dire “alla prossima”, ma purtroppo non posso.
    Quindi…è stato un piacere.

    • Stavolta volevo essere più che puntuale, mi son gettata sulla recensione proprio dopo la puntata. Grazie davvero per i tuoi splendidi commenti che mi hanno accompagnato per tutto il ciclo di recensioni, scambiare opinioni, concordare o discordare sugli avvenimenti che succedono è qualcosa che io apprezzo tanto perché aiuta a vedere cose che magari sfuggono o considerare la questione/situazione da un altra angolazione.
      Per il resto condivido TUTTO quello che hai detto, così come l’analisi femminista, questo show ha sfornato una MAREA di donne FORTI, INDIPENDENTI e assolutamente da ammirare e stimare. Ci rimarrà nel cuore, è inutile!

  2. Mai, nemmeno nei miei sogni, avrei potuto immaginare un finale migliore di quello che ho visto; non dico che non mi farà rimpiangere la fine di Black Sails, perchè sto ancora cercando di elaborare il lutto e la mancanza per la grandiosità di questo show continuerà a pesare ancora per un po’, ma, dato che un finale ci doveva essere, non potrei esserne più soddisfatta. Ancora una volta, per l’ultima volta, abbiamo raggiunto la perfezione.Immaginavo una carneficina dei miei personaggi preferiti, immaginavo di non rivedere Jack e Anne insieme, e invece questa sorta di happy ending collettivo mi ha lasciato con le lacrime agli occhi ma anche con un sorriso stampato in faccia. Credo che ogni storyline sia stata chiusa nel modo più appropriato e con la maggiore coerenza possibile al percorso fatto in queste quattro stagioni, proprio perchè, come hai detto tu, nessun fatto passato è stato lasciato al caso e tutto si è ricollegato perfettamente.
    Per non ripetere parola per parola quello che hai scritto (un’analisi con cui concordo al 100%), voglio solo dire che l’aspetto che ho apprezzato di più in questo finale è stato il continuo rimando alle “storie di pirati”: Jack che si fa carico del ruolo di cantastorie e di simbolo della pirateria, il discorso di Flint sul fatto che la loro storia verrà tramandata e trasformata fino a farli diventare dei personaggi di racconti in cui loro saranno i mostri da combattere e altri prenderanno il posto degli eroi, e la vita stessa di Silver, ormai indipendente dalla sua persona e diventata leggenda. Black Sails è stato anche questo, ha dato una nuova immagine alle classiche storie sui pirati, le ha rivoluzionate ed ha permesso di conoscere l’uomo nascosto dietro il mito, sepolto da secoli di storia narrata.
    Sono estasiata da questa serie, da questo finale, da tutto il mondo che i creatori e il cast sono riusciti a portare sullo schermo. Ora esigo che il mondo si accorga di Black Sails e gli dia l’importanza che merita, dopo tutto è sempre alla loro “morte” che i capolavori vengono riconosciuti.
    Complimenti per queste recensioni, è stato un vero piacere leggerle ogni settimana e trovare una passione tanto grande per questo show (e per Jack e Anne 🙂 ) da condividere! Grazie!

    • Grazie di cuore, e grazie per aver scritto sempre dei commenti così belli, è stato un piacere leggerli, avere uno scambio di opinioni o conferme sulle idee relative alla serie. Io avevo immaginato alcune delle cose che son successe ma sinceramente non ci speravo proprio e invece Black Sails ci regala quello di cui molti telefilm ci hanno privato: l’Happy Ending. E non è banale o forzato o per questo riduce di importanza un epilogo così importante, anzi secondo me lo valorizza ulteriormente! E hai ragione quando dici che in qualche modo la serie ha rivoluzionato il modo di vedere le classiche storie di pirati perché Black Sails è MOLTO più che una semplice storia di mare, sangue e tesori, è molto più PROFONDA di così ed è anche per questo che la amiamo.

  3. Sei così sicura che le cose siano andate veramente così come le immagini ci hanno in qualche modo suggerito. Siamo sicuri dell’happy ending riguardo a Flint? Mi spiego: probabilmente Flint ha raggiunto Thomas in quella piantagione e Silver ne esce bene senza giri di parole, liberandolo dall’enorme fardello di vendetta e violenza, che accampagnavano e avrebbero accompagnato l’esistenza di Flint fino alla sua morte.
    Ma c’è una questione irrisolta: dove è finito il forziere?
    Se Flint si fa convincere da Silver di lasciare la guerra per Thomas, come mai il forziere è rimasto sepolto? Flint una volta convinto come mai non ha detto a John dov’era sotterrato il tesoro e perchè Silver non l’ha recuperato. Dico questo perchè dovremmo considerare anche il romanzo di Stevenson (che non ho letto ma conosco a grandi linee) dove Silver 20 anni dopo parte con Jim e gli inglesi alla ricerca del tesoro di Flint. Mappa del quale aveva Billy Bones.
    Deduco che il tesoro di cui parla Stevenson è il forziere sepolto a Skeleton Island. Tutte queste domande e supposizioni trovano una risposta logica più nella morte di Flint per mano di Silver che nell’accettazione da parte del capitano alla proposta di Silver, diversamente qualcosa non torna.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here