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Better Call Saul| Vince Gilligan parla dello spin-off di Breaking Bad

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Better Call Saul| Vince Gilligan parla dello spin-off di Breaking Bad

saul-goodman-9-11Nonostante sia stato rivelato che l’imminente spin-off di Breaking Bad, Better Call Saul, sarà ambientato prima degli eventi della serie madre, il creatore Vince Gilligan ammette che lo show potrebbe giocare con i piani temporali.

“Pensiamo, in linea di massima, che questo show sarà un prequel, ma l’aspetto meraviglioso della cronologia spezzata che abbiamo impiegato in Breaking Bad per molti anni è che il pubblico non sarà confuso dai salti temporali” dice Gilligan a EW riguardo alla serie incentrata su Saul Goodman, l’avvocato dalla dubbia moralità  interpretato da Bob Odenkirk. “Dunque è possibile che decidiamo di seguire questo esempio, così da vedere il passato e forse il futuro”.

Sapendo ciò, la domanda che sorge spontanea è: quale altro volto familiare potrebbe apparire nello spin-off? Mentre Bryan Cranston e Aaron Paul hanno già dichiarato che a loro piacerebbe comparire in veste di guest stars, Gilligan dice che punterà su un personaggio molto amato dai fans. “Il personaggio che viene in mente è Mike (Jonathan Banks)” ammette. “Ci sarebbe davvero da divertirsi. Direi che non ci sono limiti, almeno parlando in linea teorica”. Tuttavia Gilligan ammette che, a causa della grande notorietà che il talentuoso cast di Breaking Bad si è guadagnato durante la messa in onda dello show, potrebbe risultare difficile avere questi attori come guest stars. “Questo è un problema importante che dovremo affrontare con il procedere di Better Call Saul, se decideremo di riprendere i contatti con alcuni personaggi”.

Come prima cosa, tuttavia, Gilligan e il co-creatore Peter Gould sperano di superare un problema più grosso: la natura “spensierata” di Saul Goodman che rende difficoltoso creare un drama. “Quando dico ‘drama’, anche in una comedy, volete il drama, ovvero tensione e conflitto e un personaggio che sembra in pace con se stesso è intrinsecamente non-drammatico”dice. “Quindi stiamo pensando a come occuparci della questione”.

A voi chi piacerebbe vedere in Better Call Saul?

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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