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Arrow | Recensione 5×20 – Underneath

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Ma davvero gli autori pensavano che per riconquistarci sarebbe bastato un episodio Olicity centrico?

Beh, avevano ragione!!!  😛 

Scherzi a parte, per quanto io sia stata profondamente Olicity, sono anche molto obiettiva e devo ammettere, a malincuore, che anche questa storia ha un po’ stancato. Sto leggendo da più parti che il web è impazzito dopo la scorsa puntata e che non vede l’ora di rivedere Oliver e la bionda insieme. Bene, io non faccio parte di quella folta schiera, per il semplice fatto che anche questa storyline ha fatto il suo corso ed ha stancato. Non poco. Però devo essere onesta e ammettere che non tutto è da cancellare e riscrivere. Ma andiamo con ordine.

Partiamo dai flashback che sono indubbiamente i più interessanti e sensati della stagione. Soprattutto perché ci permettono di capire cosa era successo tra i due per allontanarli così tanto. Non c’entrano nulla i nuovi rispettivi flirt, ma il raffreddarsi dei rapporti è riconducibile a quanto successo nel bunker. Hanno avuto un riavvicinamento che però è stato tale solo per Oliver. Fel, secondo me, ne esce proprio male, perché non era il caso di andare a letto con quel povero ragazzo e illuderlo così, se poi non aveva più alcuna intenzione di riallacciare i rapporti. Anzi, gli ha persino negato un chiarimento. E per quanto rivederli insieme sia sempre un piacere, merito soprattutto della chimica tra Stephen ed Emily, a queste condizioni non è accettabile. Non è tollerabile sbattergli in faccia cattiverie del calibro “tu non ti fidi di me, tu non ti fidi di nessuno”, mentre sei ancora nuda accanto a lui. Di cosa stiamo parlando? Non ci sarebbe dovuta andare a letto punto. Ancora una volta una scrittura senza senso che puzza di fan service lontano un miglio.
La situazione tra i due non migliora neppure nel presente. Intanto lei continua a rinfacciargli questa storia della mancanza di fiducia e a rimproverarlo per non aver sostenuto la sua scelta di unirsi ad Helix. Tutto questo solo per poi ravvedersi cinque minuti dopo. L’aver rischiato la vita, la confessione di Oliver, ma soprattutto il suo essere quasi passata al dark side per 5 minuti, le hanno fatto capire di botto tutte le motivazioni di Oliver. Ma non solo, questa illuminazione l’ha anche resa empatica e arrendevole, tanto da portarla a scusare ogni sua bugia e ad accettare remissivamente tutti i rimproveri che Oliver le ha sempre mosso nella vana speranza di non farla diventare come lui. E mentre fino allo scorso episodio si opponeva a questo malcelato maschilismo (non solo da parte di Ollie, ma anche da quella di Diggle), in questo è pronta a rinnegare tutto. Improponibile.

Se da un lato l’evoluzione di Felicity non è assolutamente sensata, Oliver ne esce decisamente meglio. Nei flashback lui non si nasconde dietro nessuna scusa, non ha paura a farsi avanti, ad esporsi e le fa anche promesse piuttosto importanti.

Nel presente si apre completamente, si mette a nudo, racconta alla bionda le sue paure e le verità davanti a cui lo ha messo Chase, buttando letteralmente giù la maschera, morendo in senso figurato, chiudendo in qualche modo i conti col passato, pronto a rinascere dalle sue ceneri. Ecco, questo passaggio sembra interessante, molto interessante, perché io lo leggo come una chiusura definitiva con tutte le paranoie passate. Per cui, per l’ennesima volta, voglio essere buona e dare fiducia agli autori. Che questa sia la volta buona che la smettono con i sermoni e i pipponi esistenziali per focalizzarsi sull’azione?

A questa conclusione sembra portare anche la svolta tra Diggle e Lyla. Quest’ultima l’ho apprezzata molto più di Felicity, perché non si fa scrupoli a cantarne quattro al marito, mettendolo di fronte alla realtà, facendogli notare la sua ipocrisia e chiarendo subito la sua intenzione di non cambiare. Tanto che alla fine a ravvedersi è proprio lui. Così si fa, questo è girl power. A quanto pare Felicity l’ha dimenticato.

In linea generale però, l’episodio è stato meno fiacco del solito. Certo hanno tirato per le lunghe una storyline che si poteva chiudere in 20 minuti, però è stato bello vedere la squadra unita e in prima linea, capace di far fronte a situazioni estreme anche senza Oliver!

I dialoghi sembrano essere tornati quelli di una volta, acuti ed ilari e anche l’azione e la suspance non sono mancati!!!

L’assenza di Chase non ha pesato molto sul bilancio finale, perché in realtà era più un’assenza presente. Buono anche il solito cliffhanger finale che lo ha visto protagonista insieme a William. Però anche questo dare la caccia sempre alle stesse persone è straziante da sopportare.

Ultima osservazione, ma la confessione con annessa morte apparente di Oliver doveva essere commuovente? No perché se non ho pianto io è proprio grave!!!  😛

Io vi saluto e come sempre vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:

Arrow Source Italia

∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞

I believe in you • Olicity •

-Fra-

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Divoratrice di telefilm a tempo pieno, avvocato a tempo perso. Cresciuta a pane e telefilm, nei soleggiati pomeriggi della sua infanzia già seguiva grandi classici come Happy Days, MacGyver, Genitori in Blue Jeans, ma ha iniziato il suo vero cammino verso la perdizione con Beverly Hills 90210, che le è costato non poche tirate d'orecchie perché "non è un telefilm adatto alla tua età, se continui a vederlo ti metteremo in punizione"! Ma per Dylan McKay si rischia questo ed altro!Ama leggere e scrivere, non esce mai senza un buon libro ed una moleskine nella borsa, non sia mai che venga colpita dall'idea della sua vita e non abbia dove annotarla! Ama la buona musica, l'arte e il vino! Ma ha anche passioni più frivole che la avvicinano ai comuni mortali, come lo shopping, il calcio e la nail art, a volte pensa seriamente di chiudere lo studio legale ed aprire un centro estetico!Ha da poco scoperto un nuovo lato geek, il suo I-phone è ormai il prolungamento della sua mano. Ama il suo ragazzo, i gatti, la lingua inglese, la sua splendida terra, odia la matematica. La sua citazione preferita, che racchiude un po’ la sua filosofia di vita, è “meglio rimorsi che rimpianti”!

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