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Arrow | Recensione 5×05 – Human Target

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Arrow | Recensione 5×05 – Human Target
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Vorrei iniziare la recensione con tutta una serie di insulti buttati lì così a caso – tanto anche gli autori di Arrow buttano la roba lì così, a caso – ma invece la inizierò rendendovi partecipi del fatto che per qualche settimana sostituirò Bravissima6 e sarò io a farvi compagnia commentando gli episodi di questa serie.

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(un po’ come il I will always find you dei Charming in OUAT, no?)

Ciò detto, vorrei seriamente fare irruzione nella writers’ room e stringere la mano di persona a ogni singolo individuo che ha collaborato alla stesura di questo copione – e a quella dei copioni degli ultimi venti/trenta episodi in generale – e dir loro che per me sarebbe davvero un piacere entrare a far parte del loro team, perché dai, non è che possano impiegarci più di un’oretta a buttare giù certa roba, avete presente quanto tempo libero?! Okay, sto facendo uscire il mio lato più cattivo, ma anche sorvolando sul fatto che il nuovo Team Arrow a me non piaccia nemmeno tanto così, ci sono proprio troppi problemi di fondo. Non so nemmeno da dove partire. 05Se da Diggle che improvvisamente è diventato un maestro Jedi, da tale Christopher Chance che non si capisce bene se di mestiere faccia il finto Oliver Queen o lo psicanalista del vero Oliver Queen, da Thea che è passata a essere il personaggio più bello e badass di tutta la serie a essere l’inutile valletta di Oliver versione sindaco, da Felicity che fa tanto la donna forte ma in realtà non solo non riesce a stare senza un uomo, ma non ha nemmeno le palle per dire all’amore della sua vita che si è trovata un altro, oppure Oliver che oltre a essere il solito personaggione borderline che è – stavolta era perfino ottimista, ottimista – può fare il vigilante, il sindaco, il tirapiedi di una qualche strana setta russa, insomma può fare tutto, tranne prendere a pugni Billy Malone e riprendersi la sua donna. È proprio vero che non esistono più gli uomini di una volta, Mr. Darcy venga a salvarci lei, la prego!

E i cliché, santissimo cielo i cliché. Church rivela tutti i suoi piani per conquistare il mondo a Rene, tanto sta per ucciderlo, ma plot twist! Oliver lo salva appena in tempo, ma di nuovo, plot twist! Rene ha ceduto alla tortura e rivelato l’identità segreta del vigilante più emodepresso della storia e adesso? Church per far prima colpirà Oliver versione sindaco, lo fa, ci riesce, lo uccide e… plot twist! Non era vero niente, quella era una controfigura – nome in codice Human Target – e il vero Oliver è safe and sound.

Okay dai, basta con gli insulti, perché in fondo c’è stato anche qualcosa di buono. Tanto per incominciare, si è concluso il ciclo di Tobias Church, quindi è facile presumere che finalmente Prometheus metterà in tavola qualche carta in più che possa portarci a capire a cosa aspiri veramente – oltre che a mettere le mani su Oliver si intende.

Poi abbiamo la bella giornalista doppiogiochista che pare aver trovato prove del fatto che Oliver non abbia passato tutto il tempo che sostiene di aver passato sull’isola. Al di là del giornalismo molto spicciolo e della storyline che parte anch’essa in maniera abbastanza cliché, penso che questo sia uno spunto interessante che potrebbe portarla a scavare e scavare fino a fare connessioni fra l’identità pubblica e quella segreta del nostro eroe. Tutto ciò la porterà probabilmente anche a mettersi nei guai – Valery Vale docet – e in fondo non sarebbe poi tanto male come deviazione dal solito percorso del nostro vigilante. Non so, forse sono solo io che vedo del potenziale dove probabilmente sono già stati scritti copioni che lo demoliranno tutto, ma suvvia, se Oliver fa l’ottimista possiamo farlo anche noi!

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Ci sono poi Felicity e Billy, e qualcosa mi dice che presto lei si ritroverà in una posizione scomoda, soprattutto se l’attuale moroso e il vecchio fidanzato dovessero trovarsi realmente a collaborare strettamente. Felicity è ancora innamorata persa di Oliver (e viceversa), ma per lei al momento è proprio impossibile a livello emotivo ammetterlo. Con Oliver è tutto troppo complicato, troppo difficile, troppo doloroso, troppo. Eppure non riesce ad andarsene, non riesce veramente a staccarsi da lui, a tracciare una linea di confine professionale fra ciò che sono stati e ciò che sono. Come predicavo poco sopra, dal canto suo Oliver è in grado di affrontare qualunque cosa tranne i propri sentimenti. Questa era esattamente l’occasione per fare un tentativo, per dirle no cara, a me non sta bene per niente che tu e quel Billy siate compagni di letto, e invece ecco il bel discorsetto sull’andare avanti e sul darsi nuove occasioni. E no, io non sono affatto d’accordo con Chance quando dice che è evidente che Felicity abbia proseguito per la propria strada, perché già solo il fatto che non abbia avuto il coraggio di dire a Oliver di Billy, è un indicatore grosso come una casa del fatto che lei stia solo tentando di colmare il vuoto illudendosi di essere andata avanti. Ma gli occhi a cuoricino quando guarda Oliver… dai, era più credibile quando se la faceva con Ray Palmer!

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Per quel che riguarda Diggle, prima scherzavo (fino a un certo punto) sui suoi poteri jedi. Il poveretto vuole solo rendersi utile, e non potendo prendere parte attiva all’azione visto che ormai ha acquisito lo status di fuggitivo, fa quel che può. E in realtà lo fa anche bene, non solo recuperando informazioni importanti per la missione, ma anche riuscendo a creare un ponte di collegamento fra lui e Rene a un livello che ad Oliver non è ancora riuscito. Lui è infatti molto più simile a Diggle che non a Oliver per quel che riguarda il vissuto personale, e penso che se c’è qualcuno là fuori in grado di riuscire finalmente a domarlo e addestrarlo, questo qualcuno sia proprio Diggle. Potrebbe trasformarsi realmente in una sorta di maestro e guida per queste nuove reclute – Rene in primis – in una sorta di passaggio del testimone fra vecchia e nuova squadra che potrebbe quasi essere carino da guardare. Quasi.

La verità è che il nuovo team non mi convince per niente, mi sembra veramente assemblato a caso, mettendo insieme i primi quattro casi umani capitati a tiro. Dietro al vecchio team c’era una storia, ogni singolo personaggio aveva le sue motivazioni molto più che solide per fare ciò che faceva, ed è un aspetto di cui sento molto la mancanza. Poi onestamente non ce la faccio a vedere Thea confinata a fare la porta cartelline del fratello, lei che ha fatto così tanto e ha lottato con così tanta tenacia per riuscire ad emanciparsi da qualunque etichetta le fosse stata incollata addosso. Thea non è questo, Thea è una gurriera. E capisco benissimo perché al momento non se la senta di rivestire i panni che le appartengono, ma a questo punto avrei trovato molto più appropriato che la spedissero non so dove a cercare di ritrovare un equilibrio interiore con il quale vivere. Così mi sembra solo che stia regredendo, episodio dopo episodio. Fa da testimonial a Lance, da porta borse a Oliver e di lei cosa rimane? Non possiamo nemmeno affermare che in fondo sia una donna in carriera realizzata, perché non lo è, e la scelta che ha fatto non l’ha nemmeno tolta dalla linea del fuoco, visto che si è ritrovata ad assistere inerme alla morte del fratello – e non importa che fosse tutto una finta.

Il resto dell’episodio si divide fra le mansioni municipali di Oliver e i soliti flashback, nei quali lo vediamo chiedersi come mai sia scappato dall’isola maledetta per andare a sbrigare affari loschi con i russi e caro Oli, ce lo stiamo chiedendo tutti quanti. Nei flashback troviamo il Chance del passato – tipo in Canto di Natale, fra un po’ arriverà anche il Chance dei natali futuri – e mi ha lasciato un po’così vedere Felicity e Curtis (che nella mia testa si chiama Calum perché mi ricorda Calum dei 5SOS per nessuna ragione particolare o razionale o oggettiva) non fare ciò che mi sarei aspettata, ovvero entrare in modalità full geek e cercare di scoprire immediatamente vita, morte e miracoli di Chance – ma magari quella sarebbe stata più una reazione alla Cisco Ramon?

In ogni caso, vorrei potervi dire che ho capito esattamente dove vogliano andare a parare, ma la verità è che non solo non l’ho capito, ma non sono nemmeno tanto sicura di volerlo scoprire. Quindi, per ora, mi limiterò a lasciarvi con il promo del prossimo episodio, ‘So It Begins’, e a darvi appuntamento a settimana prossima! Vi invito anche a visitare i link di seguito se volete sempre rimanere aggiornati sulla serie!

Arrow Source Italia

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

2 COMMENTS

  1. Ciao! innanzitutto ti faccio i complimenti per le recensioni di Lucifer 🙂

    passando ora ad Arrow, il fatto che Felicity viva ancora nel loft che prima condivideva con Oliver, è un indicatore abbastanza chiaro che lei non sia andata affatto avanti!
    perché se tu avessi davvero dimenticato il tuo ex la prima cosa che fai è trasferirti col tuo nuovo bf, e secondo me Billy non sa nemmeno che quello era l’appartamento degli Olicity!

    altro particolare: Felicity dorme sulla parte del letto dove dormiva Oliver! Billy! 😛

    Prometheus: ammazzando Church ci ha fatto capire che sarà lui il villain da qui al season finale, girano tante teorie su di lui, addirittura che potrebbe essere una donna! però non credo
    un’altra afferma che potrebbe essere Tommy cattivo per colpa del flashpoint (scarterei pure questa), altre riguardano Billy e un fratellastro sconosciuto di Oliver! ecco, queste ultime due avrebbero una logica

    la giornalista Susan: questa o scappa dalla città o finisce male!
    perché se Thea venisse a scoprire che indaga ancora sul fratello…meglio per lei che si trasferisca al Polo Nord! 😀

  2. Trovo abbastanza deprimente quando appare chiaro che s’inventino le cose più assurde per tirare avanti con lo show. Purtroppo succede spesso ed è il limite delle serie tv in generale, ovviamente soprattutto di quelle meno riuscite sotto l’aspetto di idea iniziale.
    Allora, meglio un film che si apre e si chiude, oppure un romanzo. Le forzature vengono a galla e rovinano anche le premesse migliori.

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