La fine si avvicina e gli autori cercano disperatamente di aggiustare il tiro, riuscendoci solo in parte.
Finalmente riescono a mettere in scena un episodio all’altezza degli standard del periodo d’oro, ma io sento ancora che manca qualcosa. La storia sembra un po’ sbilanciata e sembra dare un po’ troppo rilievo a dinamiche che, seppur importanti, dovrebbero restare nelle retrovie. Troppo family drama per intenderci, in una serie che dovrebbe essere più incentrata sull’azione e meno sui sentimenti. Fatto sta che la famiglia Smoak ruba buona parte della scena e più volte ci sembra di essere catapultati in casa Vianello dove Noah e Donna impersonano Raimondo e Sandra. In ogni caso, i loro battibecchi sono esilaranti e ci lasciano intravedere una scintilla di quella vena creativa e di quella scrittura che tanto amiamo in questi autori. Ma sa tutto di troppo impegno riversato nel posto sbagliato. Per buona parte dell’episodio ho shippato i due in maniera pesante ed inquietante, peccato che poi si risolve sempre tutto in una grossa bugia e Noah esce di scena proprio in un momento in cui le difese di tutti noi sono al minimo storico e saremmo anche pronti ad accettare un riavvicinamento. Meno empatica è Donna, che viene moralmente distrutta dal feeling tra padre e figlia. Sarebbe anche comprensibile se non fosse che scopriamo che è stata lei ad escludere l’uomo dalla vita della figlia, condannando Fel a crescere con un vuoto difficile da colmare. E questo vuoto si riversa nella sua vita e nel suo modo di affrontare le relazioni, come le fa notare Curtis, infatti, la sua storia con Oliver ha molte somiglianze con quella tra i genitori.
Ancora una volta i riflettori si accendono su questo tema delle bugie, quelle di Donna a Fel e viceversa. Ma mentre la ragazza, alla fine, confessa la sua “doppia vita” alla madre, questa si apre solo in parte. Cosa abbia fatto Noah per farsi detestare tanto è un segreto che ancora non siamo ancora degni di conoscere. Grazie Donna, la tua coerenza è degna di nota. Sono due episodi che vai in giro predicando bene e razzolando male… scusami, ma sei proprio bionda inside!!! #nooffence
Quello che è certo è che vedere i due, con l’apporto di Curtis, fare il culo a Darhk e Cooper Seldon (richiami anyone? The Big Bang Theory?) è stato scoppiettante e forse la guerra informatica ci ha tenuti col fiato sospeso più dell’azione vera, nel campo. A parte Felicity in piena tempesta ormonale che abbraccia tutti.
Questo fatalismo da fine del mondo le si addice poco, ma lo accettiamo se pensiamo che poteva andare incontro alla Oliverizzazione, colpevolizzandosi e piangendo per episodi le vittime dell’esplosione. Diciamo che la presenza di Curtis con i suoi modi scoppiettanti ha notevolmente alleggerito una tensione altrimenti poco sopportabile.
Nel frattempo a Tevat Noah, per gli amici l’Arca, Arrow e Spartan cercano di salvare una brainwashed Thea che gli si rivolta contro. Ineccepibili l’azione e i colpi di scena che si consumano 3 metri sotto terra, poco credibile la velocità con cui Thea passa da una parte all’altra. C’è puzza di lavoro abbozzato e di fretta in vista del finale. Immenso Machin che si rivela la chiave per la distruzione del bunker sotterraneo e, se i suoi dialoghi non sono proprio brillanti, le sue azioni si rivelano decisive. Laddove i nostri eroi esitano e si fermano a pensare alle conseguenze, lui agisce dando vita ad una serie di conseguenze catastrofiche ma a favorevoli al Team. Come fa notare Merlyn, le remore e la pietà di Oliver sono spesso causa delle catastrofi. Se lui lo avesse ucciso, come avrebbe dovuto, Thea non si troverebbe lì, né tanto meno a piangere la perdita di un altro ragazzo. Oliver e il complesso dell’eroe senza macchia. Ottima e lucida l’analisi di Malcom, mi trova pienamente d’accordo.
Con il suo paradiso artificiale distrutto, la moglie morta e la figlia scomparsa, Darhk è più imbestialito e determinato a raggiungere i suoi scopi. E per chiedere aiuto bussa alla porta meno indicata, quella di Felicity.
E ho come la sensazione che questo scatenerà delle dinamiche Olicity che al momento sarebbero proprio fuori luogo.
I flashback inutili come al solito. Non c’era mica bisogno di ammorbarci con l’esperienza di Taiana perché capissimo l’effetto del totem su Damien, non siamo mica stupidi. Riempimento inutile.
Non ci resta che aspettare e vedere con l’aiuto di chi, o cosa, fermeranno il cattivo della stagione. Se lo fermeranno. Ah, mi chiedevo, un rifugio a prova di un’esplosione che dovrebbe distruggere un pianeta intero, si sgretola per una freccetta? Che mi sono persa sta volta?
In attesa delle vostre opinioni, vi suggerisco di visitare queste fantastiche pagine:
∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞
There was no choice to make • Olicity •
Miss Felicity Smoak : Our lovely Emily Bett
My name is Oliver Queen ϟ Arrow Italy
– Fra –
oh che fortuna ha thea!
che poi ho scoperto di recente che nei fumetti si chiama mia e non è la sorella di oliver, anyway…è la seconda volta che il padre le fa il lavaggio del cervello, prima con un’erba e ora con la pillola, fortuna che stavolta non ha ucciso nessuno!
c’è mancato poco sparasse un colpo in testa al fratello però…
dig sta perdendo il controllo ma era palese che uccidere suo fratello lo avrebbe segnato
mi son gasata troppo col promo del season finale, speriamo non deluda!!