Ho talmente tante cose da dire che non so neppure da dove iniziare, quindi mi scuso in anticipo se probabilmente questa recensione non seguirà un filo logico, ma nel mio cervello c’è il caos totale!!!
L’impressione generale che ho avuto dopo la visione è tendenzialmente positiva, ma mi rammarica ammettere che da un po’ di tempo a questa parte l’elemento sorpresa è piuttosto latitante, basta dire che io sto azzeccando i pronostici e, chi mi legge da tempo, sa che non sono proprio il mio forte. Nonostante io cerchi di stare lontana quanto più possibile dagli spoiler proprio per non rovinarmi la visione dello show, alcuni accadimenti sono così scontati che al confronto la lettura di un libro di storia antica potrebbe riservare più sorprese (e se, come me, siete fan della storia romana e di Giulia, la figlia di Augusto, potete capire di cosa parlo 😛 ).
Come avevamo immaginato un po’ tutti, Oliver stava solo recitando una parte. Non vorrei essere ripetitiva, ma ribadisco l’ottima prestazione di Amell nell’aver vestito i panni di Al Sah-him, nonostante questo, la storia ha un retrogusto amaro, di già visto e rivisto. Questo, ad ogni modo, mi porta ad un paio di considerazioni infelici sulle scelte degli autori.
Innanzitutto, la scelta di Oliver di fare affidamento su Merlyn mi è parsa alquanto infelice, soprattutto alla luce del fatto che lo stesso ci ha messo meno di tre secondi per voltargli le spalle e agire per i suoi scopi, ben lontani dall’essere altruistici. Oliver è ben consapevole che Ra’s non sarebbe assolutamente incline a tollerare un affronto del genere (fingere per tutto questo tempo), tanto più dopo aver garantito la grazia ai nostri amici di Starling ben più di una volta, nonostante ciò mette la sua sorte nella mani di Malcom. Anche l’atteggiamento di Ra’s, a sua volta, può essere letto come una contraddizione in termini: perché se si costruisce un mito sulle spalle di un solo personaggio, una leggenda carica di terrore e sgomento, ci si aspetta come minimo che questo si dimostri feroce in ogni occasione, a prescindere dalle circostanze. E potrei elencare tutte le debolezze del Demone, a partire dalla su citata grazia, per arrivare alla clemenza nei confronti della figlia quando la salva dalla spada di Al Sah-him. Ok, da fan dello show e di Nyssa mi sta bene, ma dovendo fare un’analisi scevra da ogni condizionamento affettivo, le azioni di Ra’s non sono coerenti all’impianto di base su cui si è edificato quello che doveva essere un pezzo da novanta, il cattivo dei cattivi, che se poi lo andiamo a rapportare con Slade, evidenzia ancora di più le sue imperfezioni. Quindi è inutile che continuino a farlo sbraitare, inveire e minacciare, perché ormai non fa paura a nessuno. E, coerentemente con lui, il suo esercito che più che fatto di assassini, sembra fatto di bimbiminkia (cit.), poiché prendono colpi a destra e a manca da wannabe vigilanti, vestiti in maschera. E, a voler essere proprio scrupolosa, qui gli errori non sono solo di scrittura e di impostazione della storia, ma se ne evidenziano non pochi tecnici, legati anche alla scena in senso fisico, laddove più volte la telecamera si avvicina troppo a Laurel, facendoci fare la conoscenza della sua controfigura. Ed è stato nella medesima scena, che per un attimo ho provato un momento di fastidio nei confronti di Atom, palesemente fuori luogo e fuori tempo a Nanda Parbat.
Stessa cosa dicasi per il finale, questa lamentata carenza di suspance, non mi ha fatto rimanere a bocca aperta a fine episodio, non mi ha fatto imprecare contro gli autori, ma mi ha solo delusa, amareggiata e lasciata carica di “tanto lo sapevo” e “non moriranno mai, mica è Game of Thrones”. Monotono, scontato, prevedibile. Troppo cattiva? Forse, ma gli do il beneficio del dubbio: tutto dipende da come risolveranno la situazione. Potrebbero uscirsene con una soluzione geniale al limite della realtà e ribaltare tutto in un colpo. Lo spero vivamente.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché il mio veleno verso gli autori non è ancora esaurito e non potrebbe essere altrimenti dal momento che hanno fatto uno scempio del personaggio di Felicity, alla quale nell’arco di mezza giornata, hanno fatto cambiare più stati d’animo di quanti abiti cambi una modella ad una sfilata d’alta moda. Intanto, vorrei precisare che siamo alquanto stanchi di vedere tutto il Team costantemente dubbioso e vacillante nei confronti di Malcom. Ok, lui non è per nulla l’uomo più affidabile al mondo, e l’ho anche ribadito prima, non solo, probabilmente farebbero meglio a non fidarsi, così come Oliver non avrebbe dovuto coinvolgerlo fin dall’inizio, ma se c’è uno spiraglio di andarsi a riprendere l’uomo che si ama, l’amico, il fratello tanto compianto, scusatemi ma qualunque persona dotata di un minimo di ardore e voglia di riabbracciare chi si credeva perso, si butterebbe a capofitto, coglierebbe al volo l’occasione, venisse anche dal serpente del paradiso. Tanto più che di fronte abbiamo una schiera di signorini che a parole si sarebbero cavati un occhio o tagliato un braccio per riavere Oliver. Invece ora fanno i preziosi, perché Merlin gli sta antipatico e Tastu non fa parte del club elitario che hanno costruito, come i bambini alle elementari che facevano bullismo verso i più deboli, escludendoli dalla loro cerchia. Ma quello che è ancora peggio è che a fargli cambiare idea sarà l’amore per Starling, il senso del dovere e l’attaccamento verso questa città ed i suoi abitanti e non l’ amore di Oliver (e qui, mi riempio di gioia nel dire che Laurel sbaglia anche quando le sue intenzioni sono buone e potrei stare ore a parlare della totale assenza di coerenza del personaggio, ma ve lo risparmio XD).
Quella che più di tutti merita la lapidazione in una pubblica piazza è Felicity, insieme a chi le ha scritto il copione per questo episodio, perché non si è mai vista così volubile. Già parte con il piede sbagliato, ammettendo di starsi obbligando a credere che il suo Oliver sia morto, tanto che la deride persino Laurel, e ho detto tutto. Continua opponendosi alla collaborazione con Malcom e dubitando anche delle parole di Tastu, quando, come ho già detto, chiunque avrebbe colto l’occasione al volo. Neppure l’impegno verso la sua città sembra essere una ragione sufficiente a farle muovere il culo e correre a riprendersi Oliver. Non la convince Dig, non la convince neppure la sua nuova BFF, ma poi si lascia abbindolare da due paroline suadenti ed elegiache di quella che fino a due minuti prima era la sconosciuta Tatsu. Brava, complimenti, applausi e standing ovation per te. Ma stiamo scherzando? La Felicity che conosciamo noi avrebbe lottato con le unghie e con i denti per il suo Oliver, avrebbe attraversato mari e monti, si sarebbe lanciata dagli elicotteri, avrebbe sopportato il caldo e le zanzare delle isole sperdute, avrebbe preso il più remoto barlume di speranza e lo avrebbe acceso di una fiamma inesauribile. Ho capito che al momento sta solo cercando di proteggere se stessa, ma è davvero così disperata da riuscire a sopportare una vita di rimorsi per non averci provato? No, non lei, non Felicity, non LA Felicity che conosciamo?
Scusate, dov’è questa Felicity?
Ok, forse mi sono lasciata un po’ prendere la mano con le premesse, cerco di sintetizzare le prossime impressioni.
Allora, Diggle l’ho trovato buono, nonostante tutto. Nel senso che, per quanto io possa non condividere il suo punto di vista, quanto meno è rimasto coerente con le sue idee. Ad essere onesta mi è piaciuto come ne hanno esplorato l’interiorità, ho apprezzato il fatto che anche lui abbia mostrato i suoi punti deboli, le sue cicatrici, vederlo sbagliare per le sue fragilità è sicuramente molto più umano che spegnere ogni sentimento come ha fatto la nostra bionda. Dall’inizio alla fine è stato irrequieto, duro e deciso a incolpare Oliver per tutto. E l’esplosione di rabbia nei suoi confronti è umana, comprensibile e sicuramente catartica per lui. Certo, un po’ di pena per Oliver l’ho provata.
Ray. Ray è meraviglioso, incarna perfettamente il supereroe moderno, grazie alla tecnologia di cui è dotata la sua tuta. Certo, forse è un po’ fuori luogo a Nanda, anche se il suo intervento è stato elettrizzante, ma nel complesso il suo è un dolce contrasto se guardato con maggiore lucidità. Lui ha la freschezza e la spensieratezza che mancano ad Oliver, lui è la prova che il supereroe moderno può essere tranquillo, ironico, ma soprattutto felice e non “tormentato per principio”. Il fatto che abbia fatto firmare un passaggio di proprietà ad un’ignara Felicity non mi ha fatto dormire stanotte. Mi sto ancora abituando all’assenza di Roy, senza successo, tanto più che farcelo rincontrare, bello come il sole e dolce come non mai, è proprio sadismo. Quando iniziavo a nutrire delle speranze sul ritorno, ecco che passa il testimone a Thea, donandole la giacca di Arsenal. #piantineabbiamofatti?
Tastu è stata preziosa per questo episodio, ha fatto da guida tra una storyline e l’altra, e l’ha fatto magistralmente, con l’eleganza che la contraddistingue. Ci ha accompagnati attraverso i flash back, ha condotto il Team verso un cammino di speranza (soprattutto Felicity) e ha dato una degna conclusione alla storia di Maseo, uccidendolo con la sua katana (chi segue Teen Woolf si sarà emozionato come me) e liberandolo dalla sua prigione. Maseo, per te Miss Italia finisce qui. Ah, non era così??? 😛
Per altro, all’inizio dell’episodio scopriamo anche che è stato lui a portare l’Alfa Omega a Ra’s. Ottimo il riferimento all’antica Roma e alla sua usanza della “vastatio“, la famosa “terra bruciata”…l’ho sempre detto che i Romani erano avanti!!!
Oliver è stato poco presente e poco convincente. Sul “surrender or die” l’ho visto poco convinto, mentre l’ho trovato cinico nell’annunciare il matrimonio con Nyssa guardando direttamente negli occhi Felicity, la stessa donna che condannerà a morte di lì a poco. Anche quando giura a Ra’s di essergli fedele, nonostante Merlyn insinuasse il contrario, mi è sembrato stanco. Ecco, stanco, rassegnato, ma ripongo grande fiducia in lui. Cosi come la ripongo negli autori, mi aspetto una conclusione all’altezza degli standard a cui ci hanno abituati e, soprattutto, una quarta stagione che torni a brillare, ricca di episodi gioiello e personaggi genialmente malefici.
Mi sento di spezzare una lancia a favore (o freccia, come qualcuno mi ha scritto nei commenti XD) a favore degli autori per riuscire ad inserire sempre una nota ironica tra una tragedia e l’altra, come Merlyn che fa da spaccone perchè conosce Nanda, le battuttine di Ray, ma soprattutto è stata l’unica sfumatura positiva di Felicity che, almeno, non ha abbandonato il sarcasmo!!!
Perdonatemi se mi sono dilungata, ma so che mi capite!!! Meno male che ho voi!!! <3 Vi saluto e vi aspetto per commentare insieme e, nel frattempo, vi ricordo di visitare queste fantastiche pagine per essere sempre aggiornati:
∞ Olicity დ I love spending the night with you ∞
– Fra –
no no ti capisco, io questa puntata l’ho trovata surreale!
42 minuti di Oliver c’è ancora-Ollie è morto-Ollie è vivo…cioè davvero?!?
la cosa più no-sense però è quando Merlyn riferisce al team che Ra’s vuole scatenare un’epidemia in città usando l’alpha-omega,e loro non gli credono!!
no dico seriously?? cavolo Starling è la città più disgraziata che esista in America, nella s1 c’era appunto Malcolm che aveva progettato un generatore per ricreare terremoti nella seconda Slade voleva mettere a ferro e fuoco la città col suo esercito di super-soldati, e non credono ad una possibile epidemia?!?
ok che Merlyn non è un santo ma per la miseria!! non è proprio questo il momento adatto per fare i diffidenti!
poi scusate ma cosa si aspettavano? che Oliver e Ra’s sarebbero andati a cogliere margherite insieme?!? o farsi 4 chiacchiere?
Ciao alla prossima 🙂
Vedo che il malcontento è anche tuo e sinceramente mi sento meglio, pensavo di essere stata troppo dura questa volta! Speriamo nel finale!Alla prossima! 🙂
Sta diventando prevedibile, monotono e incredibilmente patetico…
Spero che The Flash non abbia la stessa sorte…
Amen! 🙁