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Arrow | James Bamford parla dei combattimenti e della relazione Oliver-Diggle

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Arrow |  James Bamford parla dei combattimenti e della relazione Oliver-Diggle
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L’episodio di questo mercoledì di Arrow sarà pieno di pugni e combattimenti, visto che è stato diretto dal coordinatore degli stunt della serie, ora diventato coordinatore dei combattimenti, James Barmford.
TVLine ha parlato con “Bam-Bam” (nella foto di seguito) – un veterano delle serie tv Stargate, Flash Gordon e del post-apocalittico Jeremiah – riguardo il suo primo episodio televisivo da regista e di tante altre cose.

TVLINE | Come ti è arrivata l’opportunitàdi dirigere un episodio di Arrow? Hai chiesto tu di poterlo fare oppure sono stati i produttori a farti questa proposta…?
Avevo menzionato ai produttori con cui ho lavorato in passato – in Stargate – che mi sarebbe piaciuto dirigere, ma nel momento in cui siamo arrivati a quel punto, la serie era stata cancellata. In questo caso, quando abbiamo iniziato, avevo detto a Marc Guggenheim e ad Andrew Kreisberg [gli showrunners della serie] che Arrow è il tipo di show in cui mi piacerebbe fare questa esperienza, che ho realizzato parzialmente durante gli ultimi anni, e che di conseguenza mi sarebbe piaciuto dirigere un episodio intero. Ho diretto alcune parti di alcuni episodi in passato, e questa è diventata una cosa naturale per me ormai, ma ora, oltre a dirigere le scene d’azione, volevo provare a girare anche qualche scena drammatica.

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Quindi alla fine della Stagione 2, sono andato a Los Angeles e ho incontrato Greg Berlanti [il produttore esecutivo] e ho semplicemente detto che questo è quello che avrei voluto fare, e lui ha detto immediatamente, “è fantastico! Allora faremo così…” Lui è stato molto specifico riguardo la metodologia, mi ha consigliato di seguire come un’ombra alcuni degli attuali registi, e mi ha detto che alla fine della Stagione 3 o all’inizio della Stagione 4, avrei diretto un episodio.

TVLINE | Di cosa parla l’episodio di questa settimana? Con chi hai lavorato particolarmente?
Questo episodio è incentrato soprattutto su Diggle. Scava di più nel suo passato, risponde a molte domande che ci chiediamo dalla Stagione 1.

TVLINE | Lui ha appena scoperto da Damien Darhk che suo fratello non era corretto come pensava, ma immagino che lui non voglia crederci.
Ovviamente no, ma lui vuole sistemare questa faccenda una volta per tutte. Vuole avere una qualche sorta di risoluzione e vuole mettere una pietra sopra tutti i sentimenti che ha provato per suo fratello durante questi anni. Non vuole andare in giro con questo fardello per il resto della sua vita. Vuole semplicemente vivere la sua vita. Questo episodio riguarda molto la famiglia – non solo quella di Diggle, ma anche la famiglia stessa che è il Team Arrow, e i vari legami che ci sono tra di loro. È intitolato “Brotherhood” per una ragione specifica, visto che questo ha a che fare con Diggle e le sue relazioni, con Oliver in particolare, e vedrete la forza di queste relazioni, come anche le loro debolezze.
Arrow -- "Brotherhood" -- Pictured (L-R): Director, James Bamford and Stephen Amell -- Photo Credit: Cate Cameron/The CW -- © 2015 The CW Network, LLC. All Rights Reserved.

TVLINE | Lo script che ti hanno dato per questo episodio è pieno di azione, oppure è nella norma per Arrow?
È divertente – molte persone mi chiedono, “Ci sarà molta azione in questo episodio?” e io rispondo, “Quale episodio non ne ha tanta?” [Ride] Perché a questo punto, Arrow è noto per essere una serie piena di azione. Credo che la quantità non è molta di più rispetto al resto degli episodi. Quello che ho cercato di fare però, e quello che gli autori – che sono fantastici – mi hanno permesso di fare, è che nonostante non avesse un budget elevato, abbiamo cercato di concerntarci sulla qualità delle varie scene.

TVLINE | C’era una sequenza in particolare che aspettavi di girare?
C’è una specifica sequenza piena di azione che è un’unica scena, dall’inizio alla fine, che aspettavo di fare da 20 anni. Quindi ne sono molto orgoglioso.

TVLINE | Hai idea di quanto durerà la scena finale, quella che inserirete nell’episodio?
Originariamente doveva essere di 57 secondi senza interruzioni, un’azione molto veloce con attori, stunt…la lista è ancora lunga. È stupenda. Nell’ultimo edit che ho visto, credo che sia stata tagliata verso la fine, quindi probabilmente ora sarà lunga 52 secondi. Ma la mia parte preferita è rimasta intatta.

Arrow -- "Brotherhood" -- Image AR407A_0036b.jpg -- Pictured (L-R): Stephen Amell as Oliver Queen and Emily Bett Rickards as Felicity Smoak -- Photo: Dean Buscher/The CW -- © 2015 The CW Network, LLC. All Rights Reserved.

TVLINE | Ho sentito dire che non hai avuto la fortuna/sfida di girare una scena d’amore.
[Ride] Solo perchè alcuni scettici dubitavano della mia abilità di girare scene drammatiche, a causa ovviamente del mio passato. Ma ormai sono nel mondo del teatro e della television da 25 anni – ho iniziato come attore – e per me tutto si basa sull’evoluzione dei personaggi. Anche nei miei combattimenti, ogni volta che preparo una sequenza, è motivata dal personaggio, è incentrata sul personaggio, quindi speravo proprio di fare qualcosa di diverso come regista. Ma è stato fantastico con gli attori. Ogni volta che conisgliavo qualcosa, loro hanno sempre ascoltato, e visto che siamo così legati, mi sono spinto oltre, in termini di performance, quindi vedrete dei personaggi come non li avete mai visti primi d’ora. Quindi non vedo l’ora di sapere cosa ne pensano i fans. Soprattutto di Diggle – i fans scopriranno molte cose su di lui. Alcune cose sulla sua psiche, cosa ne pensa di alcune cose, in opposizione al suo essere una sorta di “Yoda”. Lui è sempre stato la voce della ragione per Oliver, ma in “Brotherhood” vedrete i loro ruoli capovolti.

Arrow -- "The Climb" -- Image AR309b_0153b -- Pictured (L-R): Karl Yune as Maseo and Stephen Amell as Oliver Queen -- Photo: Cate Cameron/The CW -- © 2014 The CW Network, LLC. All Rights Reserved.

TVLINE | Parlaci dell’evoluzione di Stephen Amell come attore fisico, come è cambiato da quando l’hai conosciuto. Lui infatti è sempre stato presente, sin dall’inizio.
Il mio partner J.J. Makaro, che è il coordinatore degli stunt di Legends, Arrow e The Flash, mi ha chiamato quando stavano preparando il pilot e mi ha detto che voleva che io fossi coinvolto in Arrow, che lui mi aveva descritto come “James Bond incontra Jason Bourne che incontra il meglio del parkour e di MMA…” Quindi il mio interesse è stato istantaneo, visto che praticato arti marziali da quando avevo 8 anni, e sono stato un fan del mondo cinematografico delle arti marziali da sempre. Ma quando ho iniziato, non ero un coreografo full-time – ero arrivato come stunt man – e ho dovuto allenare Stephen e coreografare i combattimenti. Stephen non aveva mai praticato arti marziali, boxing e nessun altro tipo di lotta a mani nude. Ma quello che aveva era la sua naturale abilità atletica. Lui era capace e volenteroso e ha accettato di fare qualsiasi cosa.
Quindi ho iniziato a lavorare con Stephen partendo dalle basi, soprattutto con le arti marziali filippine – Eskrima, Kali. Volevo avere una tempistica diversa con lui, perché una delle cose che non mi piacciono della maggior parte dei combattimenti in televisione è l’uso del tempismo alla John Wayne, molto old school, full beat – che è “Colpo, colpo, colpo.” Quello che amo introdurre è il tempismo a metà, che è “ba-bop, bop, bop, ba-bop, bop, bop.” Questo è il mio stile ed è possibile grazie alle arti marziali filippine, quindi ho immerso immediatamente Stephen nel mondo dell’Eskrima, con esercizi con le mani, con un bastone, mano contro coltello, coltello contro coltello e così via. Ho evitato i calci, perchè ci vogliono anni e anni per insegnare a qualcuno come tirare i calci correttamente. E lui ha semplicemente accettatto tutto l’allenamento, mi ha seguito come se fossi il suo sensei, e ha fatto tutto quello che gli dicevo, in pratica. Per farvi capire, una delle prime cose che lui mi ha detto è stato, “Non ho mai tirato un pugno a nessuno nella mia vita.”

TVLINE | Hey, nemmeno io!
Davvero?! Quindi, immagina come è stato immergersi in un ruolo in cui tiri pugni a centinaia di persone al giorno! È stata una cosa importante per lui. Lui è una persona davvero dolce, un individuo gentile e un vero essere umano, quindi lui non voleva fare del male a nessuno, e questo è stato qualcosa su cui abbiamo dovuto lavorare da subito. Devi subito accogliere la tua naturale abilità ad essere aggressivo, e a saperti difendere. Stephen in passato ha giocato a football, oltre ad altri sport, quindi quello che ho fatto è stato di rendere i nostri allenamenti completamente diversi da quelli di questo sport.

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TVLINE | Oltre all’universo di Arrow, ci sono stati altri stunt televisivi o altre sequenze di combattimento in qualche serie tv che ti sono piaciuti recentemente?

Una che ho visto questa domenica – Into the Badlands di AMC. Non è niente di nuovo per me, perché sono un grande fan dei film orientali, ma ora stanno usando la loro qualità, che abbiamo da più di 50 anni, nel mercato americano. Ero molto felice di vedere qualcosa del genere negli Stati Uniti. Ci è voluto molto tempo prima che il pubblico americano potesse accogliere qualcosa del genere. C’è anche Daredevil di Netflix, che è girata a New York. Phil Silvera, che è un mio buon amico, è il coordinatore degli stunt e dei combattimenti in questa serie. Ovviamente c’era una sequenza [oltre ad una scena tagliata a quanto pare] nella scorsa stagione di Daredevil, nel corridoio – sono sicuro che l’abbiate vista. Oh, e c’era il combattimento in Banshee di Cinemax, dentro e fuori una macchina.

TVLINE | Quello è stato davvero pazzesco.

Davvero! È stato fatto da un mio amico, Marcus Young. Quindi queste tre sequenze sono sicuramente tra le mie preferite, fatte da coordinatori di stunt davvero talentuosi. È così che dovrebbe funzionare, quando un coordinatore lavora a stretto contatto con il regista ed il direttore della fotografia, in modo da consigliare come girare al meglio una scena. Tu devi girarla e rivederla in modo corretto, perché se no, anche se hai i migliori combattimenti del mondo, sembrano fatti da bambini di 5 anni che giocano nella sabbia.

 

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Fraise, o meglio Federica, ragazza milanese di 25 anni, ha sempre amato sin da piccola tutto ciò che riguarda libri, telefilm, film, musica e viaggi. Grazie ai suoi genitori che l'hanno fatta viaggiare dall'età di 6 anni, ha sviluppato un amore incondizionato per Inghilterra e Scozia, tanto che da 7 mesi si è trasferita ad Edimburgo (che ama alla follia), insieme a quel santo del suo ragazzo. Si santo, perchè non fa altro che cercare di coinvolgerlo in tutto quello che fa e vorrebbe fare (per non parlare delle serie tv che vuole che lui veda insieme a lei!)! Il suo amore per i telefilm è nato vedendo ER e Beverly Hills, per passare poi a Friends, Dawson's Creek, Buffy, Angel e chi più ne ha, più ne metta!! Attualmente è fissata (si FISSATA) con Game of Throns,The Walking Dead, Vikings, Supernatural, Sherlock, Arrow, Revenge e tante altre! Non riesce a smettere di guardare telefilm, sono una vera ossessione! E non riesce neanche a smettere di cercare qualsiasi news telefilmica qua e là per cercare di sognare cosa potrebbe succedere! E ad ogni nuova stagione telefilmica, riesce anche a fare una lunga lista di nuovi pilot da non perdere! Passerebbe giornate intere a leggere ed ascoltare musica. Altra sua grandissima passione sono i Beatles (soprattutto Sir Paul McCartney) e i Mumford and Sons. Amante degli animali, è una convintissima vegetariana da ben 6 anni e no, se ve lo state chiedendo, non tornerebbe mai indietro e non le manca nulla! Ha viaggiato tantissimo, e continuerà a farlo, ma sente che nonostante la nostalgia della sua famiglia e dei suoi amici, abbia finalmente trovato la sua casa qui, a Edimburgo.

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