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American Horror Story: Coven | Recensione 3×08 – The Secret Taking

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American Horror Story: Coven | Recensione 3×08 – The Secret Taking

“Well, that escalated quickly”

Questo è stato il mio pensiero costante durante questo nuovo capitolo di Coven. Un episodio caotico, confuso, troppo veloce, pericolosamente veloce.

American Horror Story è famoso per la sua struttura confusa, per le sue scene random e per le sue svolte frettolose, tutto questo spesso è positivo, perché è una tecnica che porta lo spettatore a non stancarsi mai, a non annoiarsi mai, ma alcune volte, come nel caso di questo nuovo episodio, non permette di capire bene dove si voglia andare a parare, e non permette di godersi appieno l’avanzamento della trama.

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Fiona è quasi caduta nel tranello di Cordelia e delle ragazze della congrega, si è quasi lasciata andare – in grande stile ovviamente, con tanto di pelliccia sobria – alla morte. Ma ecco che arriva Spaulding e salva la situazione. Fiona è il punto centrale di questa stagione, è l’essenza di Coven. Nella prima stagione i protagonisti erano gli Harmon, nella seconda Lana Banana, in questo terzo ciclo la nostra Jessica è la principale attrazione.

Fiona è un personaggio così tragico, così complicato e controverso, che è quasi impossibile non tifare per lei, specialmente quando, ormai creduta con un piede nella fossa, si rialza, scende le scale e con la sua maestosità annuncia il ritorno al potere, sotto gli occhi delle altre streghe stupite che avevano tanto l’espressione da peni invisibili delle Pretty Little Liars. Sì, la classica espressione di stupore.

Un episodio di accettazione, d’inganno, ma anche di avanzamento. Un episodio psicologico, che gioca sul carattere e sul personaggio di Fiona, sull’accettazione della fine e sulla redenzione della sua anima. Perché diciamocelo, questo episodio è stato scritto per mostrarci quanto gli sceneggiatori ce l’abbiano grosso – metafora per dire che ha uno script molto pesante, molti dialoghi, molto materiale per la Lange, molta voglia di Emmy.

Su una retta parallela si muovono tre diverse storyline:

Credevamo che American Horror Story avesse finalmente risolto il problema del triangolo amoroso, ma scopriamo che una threesome non è abbastanza, c’è sempre l’elemento che spicca. In questo caso, a discapito della nostra amata Madison, Zoe ha la meglio per quanto riguarda il cuore di Kyle. I due si amano. Tutto ciò mi è ancora abbastanza difficile da credere, visto che i due si sono parlati effettivamente per due minuti se vogliamo abbondare, ma oh, so’ giovani.

Comunque, sto pregando Ryan Murphy affinché inserisca una catfight tra Emma e Taissa, o meglio, tra Madison e Zoe. Voglio un qualcosa ai livelli di Antonella Elia e Aida Yespica all’Isola dei Famosi 2.

C’è Queenie, che ha tradito Delphine – tra l’altro, kudos agli autori per la scena al fast food, geniale – la quale aveva appena iniziato a mostrare segni di rimorso.

C’è Luke, che è stato purgato dai suoi peccati. Scena molto creepy. Sono convinto che questa storia nasconda qualcosa, Ryan non può aver messo a caso un personaggio in questo strambo universo.

Queste tre diverse storyline sono appena accennate, mentre diventa sempre più importante il ruolo della futura suprema. Che sia Misty Day? Che sia Zoe? Che sia qualcuno che in realtà non ci aspettiamo affatto?

Un episodio apparentemente movimentato, confuso, che tuttavia si prende la sua pausa, e innesca l’inizio della fase finale della guerra: stregoneria vs woodoo.

Sono pronto.

Parte il Toto-Suprema: chi sarà la fortunata?

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Voto: 7

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